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Escursione ai Castelloni di San Marco: Un Labirinto Naturale sull'Altopiano di Asiago

L'Altopiano di Asiago è sempre una meta gratificante per gli appassionati di escursionismo. Tra le sue meraviglie naturali, i Castelloni di San Marco rappresentano una delle escursioni più curiose e soddisfacenti dell’intero Altopiano dei Sette Comuni. La prima volta che abbiamo visitato i Castelloni San Marco è stato il 13 agosto 1984 ed ogni volta che siamo ritornati abbiamo scoperto sempre cose nuove.

Cosa sono i Castelloni San Marco?

Ma cosa sono i Castelloni San Marco? Sulla cima di questo monte la natura ha lavorato di scalpellino e l'uomo, nel periodo della prima guerra mondiale, ne ha migliorato alcune caratteristiche. Il tutto per visitare un "castello naturale", pieno di stanze a cielo aperto, di corridoi e di passaggi segreti. È un immenso castello naturale che domina il solco della Valsugana, profonda 1500 metri, tutto merli, torri, atri, gole, buchi scavati dall’acqua in milioni di anni sul tenero calcare.

I Castelloni di San Marco sono il bizzarro risultato di millenni di erosione da parte degli agenti atmosferici sul morbido calcare che caratterizza l'Altopiano. Essi rappresentano, infatti, un’architettura naturale di grande bellezza ed interesse originatasi in virtù del concomitante divenire di due fattori: l’azione del gelo la dissoluzione carsica. Conseguenza di tutto ciò è la presenza di un vero e proprio dedalo di crepacci, guglie, scannellature rocciose, vasche di erosione cui si accompagnano alcuni manufatti risalenti alla Grande Guerra che accrescono d’interesse l’escursione.

Fa parte del grandioso apparato carsico dell’abisso della Fossetta (decine di chilometri di grotte) che scarica le sue acque nella grotta Bigonda in Valsugana e ancora in fase di esplorazione da parte degli speleologi. È una specie di “montagna russa” tra crepe, spaccature, angusti passaggi, grotte, sassi incastrati, grandi sale e massi lavorati dall’acqua. È consigliabile percorrere integralmente il sentiero ben segnalato detto del ‘labirinto’ che con un percorso tortuosissimo porta a vedere, nella giusta sequenza, la strabiliante magia di questo incredibile luogo.

Perché andarci?

Perché andarci? L’itinerario porta alla scoperta di uno dei luoghi tra i più particolari dell’Altopiano dei 7 Comuni. È possibile visitare anche punti non raggiunti dal sentiero del labirinto, noi siamo entrati nella cantina dei Castelloni. Perché una cantina? Un vero labirinto naturale in cui si aprono grotte, inghiottitoi, fessure e canali che possiamo percorrere in tutta sicurezza. Sul ciglio strapiombante sulla Valsugana lo sguardo può abbracciare un vasto panorama.

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Come raggiungere i Castelloni di San Marco

Percorso in auto

Partendo in auto dal piazzale dello Stadio del Ghiaccio di Asiago, si procede sulla SP 76 in direzione di Gallio. Dopo essere arrivati a Gallio, seguiamo la strada che sale verso Campomulo, in direzione dell’Ortigara. Giunti a Gallio e superato il centro, si seguono le indicazioni verso la località Melette-Campomulo. Con l’auto, percorriamo una tratta di strada sterrata, a tratti asfaltata, che conduce al famoso Piazzale Lotze. Da Campomuletto, si procede dritti mantenendo sempre la carreggiata principale per 7,5 km fino al raggiungimento del bivio verso Malga Fossetta, la seconda possibile partenza dell’escursione. In alternativa, è possibile proseguire con l’auto fino a Malga Fossetta e parcheggiare lì. Il tempo stimato da Asiago a Malga Fossetta è di 40 minuti.

Consigliamo la partenza da Malga Fossetta solo se si è attrezzati con macchina 4x4 in quanto la strada sterrata dal Bivio Tiffgruba a Malga Fossetta non è in buone condizioni. Il punto di partenza dell’itinerario è posto nella deviazione della strada Tiffgruba (1525m) che porta al Sacello di Malga Fossetta (piccola chiesetta restaurata dagli alpini e legata ad episodi della Ia Guerra Mondiale).

Itinerario a piedi

Seguiamo il sentiero evidente, attraversiamo la strada sterrata e seguiamo le indicazioni per Malga Fossetta e i Castelloni di San Marco. Arriviamo a Malga Fossetta, situata a 1666 metri di altitudine. Nelle vicinanze della malga, una breve salita ci porta al Sacello di Monte Fossetta. Lasciamo la malga alla nostra sinistra e proseguiamo il sentiero attraverso il prato (potrebbe non essere molto evidente) in direzione del bosco. Seguiamo il sentiero CAI 845, che inizia pianeggiante per poi diventare progressivamente più ripido e a tratti piano, attraverso il bosco (i segnavia sono evidenti).

Ad un certo punto, incontriamo una grotta sotterranea registrata dalla Regione Veneto con il numero 4849 (ce ne sono molte sull’Altopiano di Asiago), seguita poco dopo da un bivio con indicazioni chiare. Siamo ormai vicini all’inizio del labirinto. Continuando lungo il sentiero ben segnato, dopo circa 15 minuti di cammino si giunge ad un bivio e si mantiene il sentiero sulla destra. Dopo breve tempo si arriva ad un altro bivio chiamato l’Anello dei Castelloni e si imbocca il sentiero sulla destra.

Il Labirinto di Roccia

In pochi minuti, raggiungiamo il punto più suggestivo del percorso: il labirinto di roccia. Ci sono segnavia da seguire, numerati da 1 a 48, per evitare di perdersi tra queste affascinanti rocce, che offrono scorci panoramici mozzafiato. Alcuni tratti del labirinto sono stretti, altri richiedono di passare accovacciati. In breve, un’avventura di circa 35 minuti. Alla fine del labirinto, ci si ritrova immersi nel verde della vegetazione e si procede ora verso il versante opposto a quello da cui si è saliti. Il labirinto dei Castelloni di S. Marco, posto nella parte alta del sentiero, è costituito da una serie di tratti incassati tra le rocce o in alcuni casi anche all’interno delle stesse, intervallati da almeno un centinaio di incroci o bivi, resi percorribili nel 1915-18 dai soldati italiani.

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Queste formazioni rocciose, che creano il labirinto, risalgono al Pleistocene inferiore. I Castelloni di San Marco sono un’espressione del carsismo, il più tipico degli agenti di erosione dell’Altopiano dei Sette Comuni. Il risultato? Crolli successivi hanno contribuito alla formazione di affascinanti gallerie e passaggi coperti, mentre la vegetazione decora cortili e tetti.

Consigli Utili

  • È un’escursione splendida da affrontare anche in autunno.
  • È importante notare che il percorso non è adatto a tutti. La parte del labirinto richiede un pò di preparazione in montagna, con alcuni tratti scivolosi, un breve passaggio con cordino e varie salite e discese tra le rocce.
  • Decisamente meglio evitare i Castelloni di San Marco se il tempo è brutto, se minaccia di piovere, o se l’ha fatto di recente. Idem se è molto freddo, in quanto il ghiaccio può essere molto insidioso.
  • Mentre percorri il labirinto, lasciati emozionare dalla natura. Dai passaggi “in galleria”, ad esempio.

Informazioni aggiuntive

  • Punto più elevato: Castelloni di San Marco 1.830 m.
  • Difficoltà: facile - alcuni divertenti passaggi lungo il “Labirinto”
  • Lunghezza: 10 km circa
  • Dislivello: +/- 350 mt.
  • Durata: 5,00 ore soste escluse.

Percorso 1: rif.Barricata-castelloni di San Marco-Malga Fossetta-rif. Punto incontro Stadio Rugby TV ore 6.30 (Formazione auto su base volontaria)Punto di ritrovo inizio escursione: Rif. Il Protocollo CAI antiCovid ci impone di indossare sempre la mascherina quando non si possono mantenere la distanza di 2 mt. e gel sanificante per le mani ove necessario. PER LE ISCRIZIONI.

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