Escursione al Corno Bianco: un'avventura adatta ai bambini
Passo Oclini, a quota 2000 metri, è un posto meraviglioso in ogni stagione. A poca distanza dal Passo Lavazé, si trova tra la Val d’Ega e la Val di Fiemme.
Il grande parcheggio che troveremo all’imbocco del sentiero, è senza ombra di dubbio una grossa comodità che rende questa piccola escursione più accessibile anche a persone più anziane e bambini. Si parcheggia gratuitamente nell’ampio piazzale dove svetta il nuovo gioco composto da parete di arrampicata, torretta, ponte sospeso e lungo scivolo. Da qui potete fare diverse passeggiate.
L'ascensione al Corno Bianco
Da non perdere la possibilità di salire fin sulla cima del Corno Bianco (Weisshorn). Si sale gradualmente, senza grandi difficoltà, in circa un’ora. Anche meno per chi è abituato a camminare.
Il punto di partenza è situato in prossimità dell’Hotel Corno Nero-Schwarzhorn, a circa 1.989m di altitudine. Di fronte alla struttura alberghiera infatti, è posizionata la segnaletica da seguire per raggiungere la vetta del Corno Bianco. Lasciandosi alle spalle l’hotel e il Corno Nero, il sentiero comincia a salire lungo un pendio erboso caratterizzato da gradoni facilmente percorribili che condurranno nel giro di poco tempo ad una parte del sentiero adornata da pini mughi, piante caratteristiche di queste zone.
Da qui in poi, sempre seguendo la segnaletica in direzione di “Weisshorn - Corno Bianco”, la strada diventa più sterrata, si restringe leggermente ed è caratterizzata da piccoli detriti di roccia bianca.
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Il breve ma largo crinale roccioso infine, indica che siamo vicini alla grande croce di legno che spicca sulla cima. Ed eccoci in vetta al Corno Bianco in poco meno di un’ora!
Consigliata a chi non ha bambini piccoli, o soffre di vertigini, la deviazione poco prima della cima che indica un punto panoramico. Cinque minuti di sentiero un po’ esposto ed ecco la vista davvero unica sul Bletterbach, con il suo Geoparc che vi raccomandiamo di visitare. Tornate quindi indietro e in una decina di minuti arriverete al crocifisso sulla vetta. Qui, a 2.313 metri di altitudine, si gode di una fantastica vista a 360° sulle montagne e sulle valli circostanti.
Con la sua vista panoramica mozzafiato, il Weisshorn ci permette di godere della bellezza di catene montuose come le Dolomiti di Brenta, lo Sciliar, il Catinaccio, il Gruppo del Latemar e quello dell’Ortles; alle nostre spalle possiamo inoltre vedere con chiarezza la Pala di Santa e il Corno Nero. Prendetevi un po’ di tempo per ammirare la diversità delle montagne che vi circondano, i loro colori contrastanti, le forme delle loro creste, le differenze geologiche che vi salteranno subito all’occhio.
Si ritorna a valle lungo lo stesso sentiero dell’andata, che in poco meno di 45 minuti vi riporterà al punto di partenza.
Il Weisshorn deve il suo nome alla composizione geologica che lo caratterizza; composto da candida pietra Dolomia infatti, il Corno Bianco va in netto contrasto con il suo gemello diverso, lo Schwarzhorn (Corno Nero), composto interamente da porfidi e rocce di origine vulcanica.
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Pausa alla Neuhütt - Capanna Nuova
La nostra meta è la Neuhütt - Capanna Nuova, raggiungibile in circa un’orettadi tranquilla camminata. Il percorso è pianeggiante, tra ampi prati e in mezzo aboschi di larici.
Arriverete in questa caratteristica struttura in una mezz’ora circa, per pranzare o fare merenda con le loro classiche specialità. Uova, speck e patate, canederli, polenta con formaggio fuso o funghi. Grande bontà, prezzi molto buoni. Dalle 14 in poi preparano al momento sia i Kaiserschmarren (omelette spezzettata) che gli strauben (pastella fritta nell’olio), serviti con marmellata e zucchero… che bontà!
Itinerario alternativo: Passo Oclini - Malga Gurndin
Subito dietro la bellissima baita adiacente il parcheggio parte un sentiero che sale dritto per dritto verso il Corno Bianco, visibile sin da subito. Ci rendiamo quindi subito conto di quello che sarà il nostro obiettivo di oggi. La salita non è molto impegnativa ma è faticosa, soprattutto un lungo tratto da affrontare su scaloni ricavati nella terra, molto alti, che fanno tirare il fiato.
C'è un bivio, ma seguiremo queste indicazioni più tardi, sulla via del ritorno. Il pino mugo sparisce, siamo sotto la vetta, si vede la croce. Facciamo ancora qualche tornate, poi una nuova deviazione. Saliamo a destra, dove vediamo il cordino metallico per aiutarsi, sono gli ultimi metri. Finalmente siamo in cima al Corno Bianco, il paesaggio da quassù, a 2316m, è entusiasmante. Facciamo sosta e ci godiamo l'aria frizzantina, ci sono diversi bambini, è davvero un'escursione molto bella da fare con loro.
Scendiamo e al bivio incontrato all'andata prendiamo l'indicazione per la malga Gurndin, scendendo di nuovo tra pino mugo e pietraia, fino a che si raggiungono i pascoli della malga e la malga stessa.
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Dettagli del percorso:
- Dislivello: - 130 metri
- Passo Oclini: 1989 m
- Isi Hütte: 1858 m
- Gurndinalm
Dopo aver parcheggiato la nostra autovettura al Passo Oclini (raggiungibile esclusivamente dalla sommità del Passo Lavazè, che collega la Val D’Ega e Obereggen a Tesero e Cavalese in Val di Fiemme), subito ci incamminiamo, col nostro passeggino, lungo l’amplissima strada forestale pianeggiante che corre verso l’orizzonte, contrassegnata col numero 12A (direzione Gurndin). Dopo qualche decina di metri, incontrata una casetta isolata, ecco che dovremo voltare a sinistra e scegliere il sentiero n.
La via procede tranquillamente in discesa senza particolare difficoltà (qualche tratto erto, ma affrontabile con un buon passeggino munito di freno sul maniglione. Addirittura viene effettuata anche in inverno) tra prati verdi e animali al pascolo. La nostra prima tappa è già visibile e, dopo aver perso circa 120 metri, ecco che la raggiungiamo: Isi Hütte.
Proprio accanto ad essa, anche una casetta dove coniglietti pezzati catturano l’attenzione dei più piccini, nonché un recinto di sabbia per i più intrepidi costruttori. La passeggiata può quindi riprendere e, dopo un’iniziale brevissima discesa (e salutato un grazioso ruscelletto), si prosegue in piano, dapprima nel bosco, per poi lasciarselo alle spalle ed incontrare dei masi utilizzati per la fienagione.
L’orizzonte davanti a noi è molto aperto ed in giornate limpide, si possono scorgere addirittura le estreme propaggini delle vette valtellinesi, oltre a quelle della valle dell’Adige. La mulattiera da qui sarà sempre in salita, assolutamente lieve, ma costante.
Oltrepassati ampi tornanti ombreggiati da pini e abeti che, fra le proprie fronde, ci faranno ammirare il Corno Nero (m. 2439) in tutta la sua possenza, in circa 20 minuti, Gurndinalm, la nostra seconda tappa, sarà ormai già nel nostro campo visivo, così come il Corno Bianco (m. 2317) alle sue spalle. Gurndinalm (m. 1952) sorge in un vasto pianoro con prati e pascoli a disposizione di tutti, sia per fare invitanti pic-nic o solo per stendersi a prendere il sole.
Non manca nemmeno un campo da calcio con tanto di porte e pallone per mettere alla prova la propria abilità e inventare su due piedi una squadra e mettersi a giocare! Da qui la via di ritorno verso il Passo Oclini è davvero breve: mancano solo venti minuti!
Non passerà più di un quarto d’ora che ormai saremo già in dirittura d’arrivo al Passo Oclini: sotto al Corno Bianco, nei suoi verdeggianti prati, avremo ancora la possibilità di incontrare asinelli e mucche, quasi a darci il commiato da questa bellissima e facile passeggiata. Oltrepassata la casetta già vista al mattino, il parcheggio sarà ormai a pochi metri e pochi minuti ci separano dal termine dell’itinerario.
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