Escursione all'Isola Palmaria: Cosa Vedere
L’Isola Palmaria, un paradiso naturalistico e paesaggistico nel Golfo dei Poeti, offre una sorprendente varietà di paesaggi. Sia la riva sia il fondale sono sassosi, creando un ambiente marino affascinante e ricco di biodiversità. Un'escursione sulla Palmaria è un'esperienza imperdibile per chi visita la Liguria, una località dove storia e natura si intrecciano indissolubilmente dando vita ad emozioni irripetibili.
Cosa Vedere sull’Isola Palmaria
Oltre alle ricchezze e bellezze naturalistiche, l’isola custodisce anche una ricca storia militare. Le fortificazioni sono tuttora esistenti, anche se per lo più abbandonate e dismesse. Se vuoi veramente scoprire tutto questo dell’isola e non limitarti alle sole spiagge, abbandona quei pochi servizi, zaino in spalla, scarpe comode e via che partiamo!
Forte Umberto I (Fortezza del Mare)
Si parte generalmente dall’attracco di Terrizzo, ma anziché andare verso Punta Secco, prendiamo a sinistra verso il “Forte Umberto I”, noto anche come la “Fortezza del mare”. Costruito nel 1887, oggi restaurato, aveva per allora un avveniristico sistema di cannoni nascosti. Ora è adibito per lo più per celebrare matrimoni, ospitare convegni, mostre ed eventi; sono rare le visite guidate organizzate. Si può visitare l’esterno, andando fino al punto panoramico che si affaccia sul mare.
Pozzale e Punta dell’Isola
Si prosegue poi verso Pozzale. Il sentiero si sviluppa lungo il lato est dell’isola, regalandoci panorami mozzafiato!
Infatti, nelle foto seguenti:
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- la punta della Scuola dove si trova il “Forte Umberto I”; di fronte, in mezzo al mare, la “Torre Scola”, chiamata anche “Torre Scuola” o “Torre di San Giovanni Battista”
- il promontorio del Caprione e sullo sfondo si intravedono anche le Alpi Apuane
- l’Isola del Tino e Punta dell’Isola
Da Pozzale, camminando lungo il litorale, arriverete a Punta dell’Isola dove si trovano le ultime cave abbandonate di portoro (1983): marmo pregiato nero con screziature giallo/dorate. Verrai catapultato in uno scenario completamente diverso! La fitta vegetazione a cui ormai ti sarai abituato, si dirada velocemente per ritrovarti circondato dalle sole rocce, a loro volta limitate solo dal mare. Punta dell’Isola è la parte della Palmaria più vicina all’Isola del Tino.
Batteria del Semaforo e Forte Cavour
Bisogna ora salire verso la cima dell’isola, dove si trovano ben due fortificazioni. Dalla “Batteria del Semaforo” si apre un’ampia vista panoramica. Del resto è stata usata per la prevenzione degli attacchi provenienti dal mare, trasferendo le informazioni attraverso segnali colorati, da cui il nome “Semaforo”. Forte Cavour (o Forte Palmaria), non è possibile visitarlo all’interno essendo zona militare interdetta; si possono vedere soltanto le impressionanti dimensioni delle mura esterne anche se quasi interamente sommerse dalla vegetazione.
Grotta dei Colombi
La “Grotta dei Colombi” si trova a sud - ovest dell’isola, si apre a mezza costa a circa 30 m s.l.m. Non è raggiungibile a piedi ma esclusivamente calandosi con delle corde. Esplorata per la prima volta nel 1869 da un allora giovane geologo Giovanni Cappellini, vi trovò un tesoro archeologico davvero notevole: punte di frecce di diaspro, raschiatoi di selce, punteruoli d’osso, rozze stoviglie, perle di calcare bianco, conchiglie traforate e levigate, oltre a resti dell’uomo preistorico (Paleolitico); fra i numerosi resti di animali, anche quelli di camosci e stambecchi (tipici di zone ben più fredde).
Sentieri e Percorsi
Per tornare a Terrizzo si può proseguire verso il sentiero che raggiunge “Le Bocche”, per godersi dall’alto un panorama mozzafiato su Portovenere. Un’alternativa è la “scala dei condannati” o “strada dei condannati”, chiamata così perché veniva percorsa da centinaia di condannati (per lo più ergastolani), portati ogni giorno sull’isola per essere impiegati nella costruzione di Forte Cavour. Sconsigliamo la strada asfaltata che dalla cima porta a Terrizzo, perché risulta essere la più lunga.
Indubbiamente l’Isola Palmaria è l’ideale per chi ama la natura, il trekking e la fotografia! L’isola la Palmaria offre una sorprendente varietà di paesaggi nonostante una superficie totale limitata: colline di macchia mediterranea, scogliere a picco sul mare, profonde acque cristalline e suggestivi itinerari panoramici. L’unico modo per spostarsi sull’isola è infatti a piedi, in una giornata si può fare l’intero camminamento raggiungendo i luoghi di principale interesse. Sentieri che si immergono nella fiorente vegetazione collinare, oliveti a strapiombo sulle acque, scenografiche e maestose falesie rocciose e viottoli sempre ben segnati: vi aspetta un’autentica immersione nel cuore verde della Liguria, che trova qui meravigliose testimonianze en plein air.
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Il sentiero ha inizio su di una strada sterrata che sale dolcemente in quota costeggiando la parte dell'isola rivolta verso il Golfo della Spezia e che permette di scorgere la Fortezza Umberto I, la Torre Scola e le numerose spiaggette della Cala della Fornace. Una deviazione, in salita sulla destra del percorso, conduce all'ex stazione-postelegrafica, in località il Roccio, considerata una delle terrazze più belle di tutta la Liguria e circondata in primavera da grandi fioriture di ginestra,valeriana rossa ma soprattutto sede del cisto rosso al limite della sua area di distribuzione. Proseguendo lungo il sentiero di mezza costa, che percorre il lato rivolto a sud dell'isola, attraverso una zona di macchia mediterranea alternata a zone di gariga e di lecceta, si effettua una ripida discesa che richiede attenzione nell'affrontarla ma che permette di raggiungere la spiaggia del Pozzale e l'altro attracco della Palmaria (è possibile tornare al Terrizzo, a Porto Venere o alla Spezia con i battelli). Una piacevole passeggiata lungomare collega le spiagge con la zona limitrofa caratterizzata dalla presenza di una cava di “marmo” Portoro, in un recente passato fonte di lavoro e ora regno incontrastato dei gabbiani reali che vi nidificano. Lasciando alle spalle il panorama dell'Isola del Tino, si intraprende la salita attraverso la parte più selvaggia e brulla del sentiero che conduce alla sommità della Palmaria a quota 186 m s.l.m.. Tale percorso offre scorci panoramici di notevole bellezza sulla vastità del mare aperto e sulle falesie, regno incontrastato del fiordaliso di Porto Venere, specie esclusiva dell’Area Protetta. Giunti sulla strada, dalla quale si distaccano alcune varianti, svoltando a sinistra si arriva al Centro di Educazione Ambientale (C.E.A.). Proseguendo si raggiunge la strada sterrata da cui si diparte il sentiero più impervio dell'isola di fronte al promontorio dell'Arpaia dove si eleva la chiesetta di San Pietro di Porto Venere.
Escursione all'Isola di Portovenere
Un’escursione ricca di bellezza, poco impegnativa ed estremamente dinamica alla scoperta della Palmaria, una piccola isola che è più un pezzo di terra in succursale, ci permette di avere sguardi e scorci strepitosi su Porto Venere, le Apuane ed il Golfo dei Poeti. Ci troviamo alle 10:30 a Porto Venere e ci dirigiamo verso il molo di partenza dei Barcaioli di Porto Venere per prendere la barca che ci porterà all’isola attorno alle 11. Il primo tratto è una comoda carrareccia immersa nella macchia che incorniciano panorami sulle alpi apuane e sulla costa nord della Toscana.
Spiagge dell'Isola Palmaria
Le spiagge di Palmaria sono affascinanti angoli di ciottoli davanti ad un mare incontaminato, affacciate su Portovenere, il Tino e il Tinetto: la spiaggia di Punta Secco, quella di Pozzale e dei Gabbiani sono mete perfette per chi cerca relax sotto il sole o per appassionati di snorkeling, grazie ai fondali ricchi di flora e fauna.
Spiaggia di Punta Secco (Terrizzo)
Questa è sicuramente la spiaggia più famosa (e affollata) trovandosi proprio all'arrivo dei traghetti. Per quanto la spiaggia sia di sassi, una volta entrati in acqua potrete trovare un po' di sabbia che vi permetterà di non frantumarvi i piedi. I colori sono bellissimi e avete un bar nelle vicinanze.
Spiaggia di Pozzale
Pozzale si può raggiungere con una bella camminata da Terrizzo, quindi risulta un po' meno affollata di Punta Secco.
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La Palmaria dal Mare
Naturalmente vi è la possibilità di godersi la Palmaria anche via mare, circumnavigandola a bordo di battelli o barche con conducente. Particolare l’esperienza tramite un semi sommergibile (Partenza da Portovenere) per ammirare i fondali attorno all’isola. Il “Parco Naturale Regionale di Porto Venere” ha istituito un’area di tutela marina, che comprende la prateria di posidonia presente nel tratto di mare fra Portovenere e la Palmaria, il lato occidentale di quest’ultima, quindi attorno alle isole Tino e Tinetto.
Come Arrivare all'Isola di Palmaria
L’unico modo di raggiungere Palmaria è in nave. I traghetti, che servono i pochissimi abitanti dell’isola, partono tutto l’anno da Portovenere. In estate, a questi si aggiunge anche il servizio traghetti dal porto di La Spezia. Per arrivare a La Spezia gli aeroporti di riferimento sono Genova oppure Pisa, e poi percorrendo le autostrade A12 e A15 fino in città.
Dove Alloggiare
Potete alloggiare direttamente a Palmaria, nella deliziosa Locanda Lorena o in qualche piccolo B&B privato ricavato dalle casette dei pescatori locali.
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