Escursione al Monte Cornetto di Folgaria: Percorso e Difficoltà
Il Monte Cornetto di Folgaria è una vetta parecchio nota che permette di scoprire degli ulteriori monti e valli che caratterizzano ancora la fascia prealpina, prevalentemente in direzione del territorio della regione veneta. Si tratta della vetta del Monte Cornetto di Folgaria, una sommità, anch’essa parecchio nota, che ci permette di scoprire degli ulteriori monti e valli che caratterizzano ancora la fascia prealpina, questa volta, però, prevalentemente in direzione del territorio della regione veneta.
Punto di Partenza e Percorso
Il punto d’inizio che riteniamo ideale per salire in quota sul gruppo montuoso della Vigolana e svolgere, quindi, un percorso ad anello parecchio panoramico che permette di toccare due delle tre principali sommità, nonché tutte per chi lo desidera, è il Valico della Fricca, ovvero l’Albergo Ristorante Sindech, a circa 11 km dal noto abitato di Folgaria (TN). Lasciamo, perciò, la nostra auto presso il primo spiazzo che troviamo disponibile sul ciglio della strada (ce ne sono alcuni proprio nelle vicinanze del passo) e, poiché abbiamo deciso di effettuare questo giro in senso orario, ci incamminiamo, per un breve tratto, lungo la strada SS349 che porta al Ponte delle Zente, nonché all’imbocco del tunnel “Fricca”.
Dall’Alberto Ristorante Sindech, nonché dal Passo della Fricca, ci dirigiamo verso il Ponte delle Zente e intraprendiamo il sentiero 439 che, passando per la località Pra Longo, ci permette di arrivare al percorso di cresta; svoltiamo, quindi, verso sinistra per raggiungere la cima del Monte Cornetto. Ritorniamo indietro e proseguiamo per il sentiero n. 425, che ci permette di arrivare direttamente al Becco di Filadonna.
Una domanda che ci si pone frequentemente sui numerosi trekking ad anello: lo eseguiamo in senso orario o antiorario? Questa escursione, come tante altre, non presenta particolari differenze nell’affrontarla in un verso o nell’altro.
Sentiero 439: "Senter del Pralongo"
Iniziamo quindi la nostra camminata alle sommità della Vigolana intraprendendo il sentiero 439, denominato anche il “Senter del Pralongo”, che porta infatti l’indicazione per Pralongo, Cornetto di Folgaria e Becco di Filadonna. Ci immergiamo, quindi, nel fitto bosco della Valle Bianca, affrontando un percorso caratterizzato da una costante salita mediamente ripida, ma tuttavia tecnicamente facile, che, infatti, non presenta mai particolari insidie. Continuiamo, perciò, ad affrontare una salita costantemente pendente, ma che risulta ancora ben segnalata e tecnicamente facile, che si sviluppa, per di più, lungo un fitto e piacevole faggeto, reso ancora più ammaliante dall’affascinante colore autunnale che caratterizza questa tipologia di boschi in questo specifico periodo dell’anno.
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Vista dalla Cima del Monte Cornetto
La veduta da questa cima è veramente sorprendente, poiché spazia dalle lontane Dolomiti per “giungere” alle innumerevoli Prealpi, che quest’ultime, innegabilmente, dominano assai questo affascinante scenario montuoso. Il panorama, infatti, si apre, in primis, sugli “Altopiani Trentini” che contraddistinguono la rinomata zona dell’Alpe Cimbra, ossia rispettivamente quelli di Folgaria, Lavarone e Luserna, sul noto Altopiano di Asiago, sul Massiccio del Pasubio, sui Monti Lessini e, verso ovest, su tutte le montagne che caratterizzano le Prealpi Gardesane Orientali, tra cui possiamo distinguere chiaramente il Monte Baldo, il Monte Altissimo di Nago, il Monte Stivo e le Tre Cime del Bondone; alzando la traiettoria, invece, la veduta spazia dalla Catena del Lagorai sino ad arrivare al noto gruppo dell’Adamello e delle maestose Dolomiti di Brenta.
Verso il Becco di Filadonna
Ritorniamo, perciò, indietro esattamente all’incrocio del sentiero che giunge dalla località Pra Longo e proseguiamo diritti per il segnavia 425 che resta in panoramica quota, seppur perdendo una lieve altitudine, lungo i numerosi mughi della Seconda Cima. Il sentiero, che nel mentre diventa più stretto, restando comunque relativamente facile e quasi mai esposto, ci porta ad un evidente bivio (non segnalato), dove la traccia che devia sulla destra ci permetterebbe di salire alla Terza Cima, tagliando quindi un po’ il relativo percorso. Preferiamo aggirarla, restando quindi sul sentiero che continua diritto, obbligandoci però ad un’ulteriore perdita di quota per poi riprendere con l’ultimo tratto di moderata ascesa che ci porta direttamente alla cima.
Panorama dal Becco di Filadonna
Dalla sommità del Becco di Filadonna, il paesaggio che ci si presenta ai nostri sguardi è di nuovo sorprendente, a propria discrezione, ancora più ammaliante della precedente cima del Monte Cornetto. Il panorama, infatti, si apre ancor più fascinosamente sulla grande Valsugana, dal quale possiamo ammirare piacevolmente i conosciuti laghi di Caldonazzo e di Levico, l’Altopiano della Vigolana e, sovrastanti, i diversi monti che caratterizzano la sponda meridionale della nota Catena del Lagorai.
Ritorno al Valico della Fricca
Da questo stupendo scenario, la camminata riprende iniziando il percorso di ritorno al nostro punto di partenza, ossia al Valico della Fricca. Ritorniamo alle ultime indicazioni incontrate e cominciamo a percorrere il sentiero 442 che porta la direzione del Rifugio Casarota e, appunto, del Bar al Sindech. Al Bus de le Zole, iniziamo ad affrontare una discesa abbastanza ripida su fondo sassoso che, almeno in questa prima parte, che si sviluppa lungo la Val Rossa, richiede un minimo di attenzione per non incappare in spiacevoli ruzzoloni. Quando, invece, cominciamo ad immergerci, a tratti, di nuovo nel suggestivo ambiente boschivo, la ripidità lievemente diminuisce e la difficoltà, nel contempo, diventa più contenuta. Scesi alla località Albi, proseguiamo per il Rifugio Casarota che, di conseguenza, superiamo per continuare la nostra discesa lungo un sentiero relativamente semplice e ben riconoscibile.
Informazioni Utili
Difficoltà: Impegnativo
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Dislivello: +730 m. -910 m.
Lunghezza: 11 km
Durata: 5-6 ore circa
Monte Cornetto: Percorso alternativo da Campogrosso
Un'altra possibilità è quella di salire al Monte Cornetto partendo dal Passo Campogrosso. L'itinerario segue in parte percorsi risalenti alla Grande Guerra, con alcune gallerie che ne sono testimonianza. Il percorso è nel complesso facile con un tratto attrezzato di media difficoltà.
Dettagli dell'itinerario
- Località di partenza: Passo di Campogrosso (VI)
- Sentiero: 170 verso Malga Boffetal, poi 176
- Attrezzatura: Utile una torcia per le gallerie
Il sentiero sale fino al Passo degli Onari, dove si tiene la sinistra sul CAI 149 verso il Monte Cornetto. Un tratto attrezzato con catena facilita la salita di una parete rocciosa. Dalla vetta si scende per lo stesso itinerario fino all'innesto del sentiero 176, proseguendo verso sud sul sentiero 149.
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Discesa
La discesa prosegue a mezzacosta alternando tratti in salita e discesa con gallerie da attraversare. Un tratto attrezzato permette di superare una gola. Si raggiunge il Passo del Boffelan, Forcella Boffelan e si scende a Passo Campogrosso.
Considerazioni
Il Sentiero Attrezzato al Monte Cornetto è piacevole, con panorami molto belli. Le gallerie possono essere su fondo franoso, quindi utili pila frontale e bastoncini. Il tratto attrezzato dalla Forcella del Cornetto alla vetta richiede attenzione, soprattutto in discesa.
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