Escursione al Monte Forato: Un'Avventura Indimenticabile tra le Alpi Apuane
Un gigantesco foro trapassa da parte a parte la cresta delle Apuane meridionali, talmente grande da essere visibile dal fondovalle di entrambi i versanti. Dal mare, dalla Versilia, sembra quasi un ponte creato da forze sovrannaturali sopra due cime rocciose. Camminare verso il Monte Forato è un’esperienza in un luogo dove la natura si fonde con la leggenda. I boschi delle Alpi Apuane, avvolti nel silenzio, raccontano storie di spiriti antichi e creature misteriose che si nascondono tra gli alberi. Ogni passo sembra risvegliare un eco del passato, come se il monte stesso custodisse la magia di tempi lontani. Qui, la realtà e il mito si intrecciano, creando un’atmosfera incantata e senza tempo.
Come Arrivare al Monte Forato
Al Monte Forato si arriva per lo più partendo dall’Alto Matanna o dal Rifugio Forte dei Marmi, al Procinto, dove eravamo già stati in un’altra gita. Nel primo caso però il tragitto è un saliscendi anche al ritorno, non ottimale a fine di una giornata faticosa, e inoltre in questo periodo di temporali è sempre meglio evitare percorsi di crinale; il secondo percorso è il più semplice ma prevede di pernottare al rifugio, a cui si sarà arrivati il giorno precedente.
Percorso dall'Alto Matanna
Partiremo dall'alto matanna e seguiremo uno dei sentieri più belli delle Apuane meridionali. Il sentiero rimane quasi sempre in quota, salvo due ripide salite/discese e la parte finale in cui sale di 200m. Perfetto per chi desidera iniziare ad approcciarsi all'ambiente apuano, questo percorso rettilineo, che cambia versante ogni pochi km regala scorci incredibili sul gruppo delle panie ed il fantastico Monte Procinto, per condurci poi, ovviamente fino allo strabiliante Monte Forato.
Descrizione dell'Escursione
Escursione ad anello verso uno dei luoghi più conosciuti delle Alpi Apuane: il Monte Forato. Partiremo dal paesino di Fornovolasco e da lì ci addentreremo nel bosco di castagno accompagnati da un torrente e da numerose grotte di origine carsica. Continueremo a salire verso la Foce di Petrosciana, splendido punto panoramico a cavallo tra la Garfagnana e la Versilia e da qui attraverso la faggeta e i pascoli ci dirigeremo verso il famoso Monte Forato dove il paesaggio è davvero unico. Durante l’escursione ci concentreremo sulla bellezza delle Alpi Apuane, sulla loro formazione, sulla natura che le abita e sui particolari equilibri ambientali che regolano la vita di questa giovane catena montuosa.
Dettagli del Percorso
- Lunghezza: 16km
- Dislivello: 715mt
- Pendenza in salita: 8%
- Difficoltà: E (intermedia)
Itinerario Dettagliato
- Ritrovo: ore 9.30 presso il bar del paesino di Fornovolasco (LU), l’unico che c’è.
- Partenza: Sentiero CAI n. 6, costeggiando il suggestivo Torrente Caraglione.
- Salita: Fino alla Foce di Petrosciana.
- Proseguimento: Sentiero 110 lungo le pendici del Monte Forato fino al celebre Arco naturale.
- Sosta pranzo: Presso l'Arco naturale.
- Continuazione: Sentiero 110, percorrendo una panoramica cresta con facili roccette, fino a raggiungere la Foce di Valli.
Difficoltà del Percorso
Difficoltà: E (Escursionistica - adatta a escursionisti mediamente allenati). Il percorso per la sua integrità si presenta come un’escursione a difficoltà impegnativa, adatta a tutti coloro con allenamento alla camminata in ambiente montano.
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Il Sentiero 110 e la Foce di Petrosciana
Dal piccolo centro abitato di Stazzema si segue il sentiero 6 prima tra i castagni e poi tra i faggi fino ad incontrare ed oltrepassare più volte lo sterrato che porta a Casa Giorgini. Continuando a salire ci ritroviamo sotto le strapiombanti pareti, prima del Procinto e poi del Nona. Ignorando varie intersezioni, proseguiamo sempre per il sentiero 6 che innalzandosi ci offre belle viste sulle Panie e sul Corchia e in circa 2 ore ci ritroviamo alla Foce di Petrosciana (961 m). Qui proseguiamo sul sentiero 110, che inizia inerpicandosi sulle roccette a sinistra del valico e che passando per il crinale presenta alcuni metri esposti ma agevolati da un provvidenziale cavo di acciaio (difficoltà EE) ed in mezz'ora si arriva davanti all'arco del Monte Forato (1230 m).
Punti di Interesse Lungo il Percorso
Foce di Valli
Si prosegue lungo tutta la dorsale della Costa Pulita fino a giungere alla Foce di Valli (1258 m) da dove si vede benissimo tutto il vasto pendio meridionale della Pania della Croce, dove si sviluppa il nostro sentiero 7.
Pania della Croce
Una volta raggiunto il Passo degli Uomini della Neve, se le condizioni lo consentono, è possibile salire direttamente alla vetta della Pania della Croce (1858 m) salendo lungo la cresta est: percorso impegnativo che richiede di superare alcuni brevi passaggi di I/II grado.
Consigli Utili
- Scarpe da trekking
- Abbigliamento comodo e a strati
- 1 litro e mezzo di acqua
- Pranzo al sacco
- Zaino per riporvi il tutto
- Bastoncini da trekking (fortemente consigliati)
Il Monte Forato dalle Alpi Giulie
Il Monte Forato è una delle cime delle Alpi Giulie a confine con la Slovenia a 2498m, raggiungibile a partire dal Rifugio Gilberti. Il percorso viene classificato come per esperti: alcuni tratti, specialmente quelli finali, richiedono l’uso delle mani per sorpassare qualche roccia o l’ausilio di un cavo metallico. L’intero percorso, inoltre, si sviluppa su un terreno prevalentemente ghiaioso, abbastanza ripido e friabile. La fatica fatta per raggiungere la cima sarà ricompensata poi con lo splendido panorama sulle Alpi Giulie. Una vista a 360 gradi vi attende.
Percorso dal Rifugio Gilberti
Il punto di partenza per questa escursione è il Rifugio Gilberti (1850m), raggiungibile attraverso la cabinovia del Canin da Sella Nevea o attraverso sentiero Cai 635 (2h30′). Il nostro percorso per il Monte Forato inizia dal rifugio Gilberti in leggera discesa: si imbocca il sentiero passando alla destra del rifugio e seguendo le indicazioni per il sentiero CAI 636; si giunge a una conca, il Piano Prevala, dove, se siamo fortunati, potremmo godere della vista di stambecchi o camosci che giocano sulle creste dei monti.
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Dalla Conca alla Forcella del Monte Forato
Attraversata la conca in falso piano, il percorso inizia quindi a salire con carattere più deciso. Alla fine della prima salitella, si giunge a un incrocio con la ghiaiosa pista da sci, dopo circa 50′ di cammino. Da qui, si può seguire la pista da sci o il sentiero stretto che sale in diagonale, sulla destra, e taglia un ripido pendio ghiaioso. Questo è il primo punto panoramico del nostro percorso, dove si può ammirare sia il versante italiano che quello sloveno, intravedendo Bovec (Plezzo). Da qui, lasciando sulla sinistra quella piccola struttura di appoggio attiva durante la stagione sciistica, ci si dirige verso destra in territorio sloveno, prendendo il cavo metallico sul pendio roccioso che vi aiuterà a oltrepassare un piccolo pezzo friabile e ripido e giungere in prossimità dei resti di una trincea. Rimanendo sempre più in alto della pista, ci si innalza su un terreno ben marcato e, tra gradoni, imponenti formazioni rocciose calcaree e alcuni inghiottitoi che richiedono la massima attenzione, si raggiunge la Forcella del Monte Forato (all’incirca dopo 30-40′ di cammino da Sella Prevala).
Salita alla Vetta
Il sentiero per il Monte Forato prosegue dietro e a destra di quella piccola struttura in legno vicino alla seggiovia, raggirando un costone roccioso (un grande masso) che porta alla base di un pendio detritico. Salendo con modesta pendenza sempre immersi in un ambiente roccioso si raggiunge il Monte Forato in circa 40′: nella parte finale sarà richiesto l’uso delle mani per oltrepassare qualche roccia. Arriviamo in vetta dopo circa 4km dall’inizio del percorso e, ad attendervi, ci sarà il libro di vetta.
Discesa e Varianti
Il percorso di discesa è uguale a quello della salita: raccomandiamo sempre la massima attenzione nei punti critici ed esposti nonché nei tratti friabili e scivolosi. Se al ritorno siete ancora carichi e volete allungare il percorso, esiste una variante di discesa lungo la mulattiera del Poviz. Se scegliete questo sentiero il percorso lo allungherete di altri 5 km circa, e risulterà impegnativo: tuttavia, per chi fosse deciso a farlo, il percorso fino a Sella Prevala è in comune; da qui si risale la pista da sci verso la stazione di arrivo della funivia. Passando tra resti di guerra, trincee e postazioni belliche si giunge a un bivio dal quale si stacca il sentiero che proviene da Sella Robon. Si va verso sinistra, in discesa, tralasciando la scorciatoia per il Gilberti.
Il Foro e la Ferrata
Se siete attrezzati per una piccola ferratina, la salita al Monte Forato prevede anche una deviazione per il foro, incredibilmente panoramico e instagrammabile! Il foro è situato lungo la cresta ovest e non è direttamente raggiungibile dalla vetta. Le indicazioni le avrete sicuramente viste durante la salita. Il sentiero, con semplice cavo e qualche piolo, rasenta la base di alcune rocce fino a uscire a un ripido ghiaione. Si gira verso destra superando un altro tratto ripido e friabile: in poco tempo raggiungerete il meraviglioso foro dal quale il panorama sul Montasio e sullo Jof Fuart è meraviglioso.
Una ferrata è un percorso alpinistico dove l’assicurazione è basata su un cavo di acciaio teso tra fittoni distanziati di alcuni metri. L’assicurazione si fa utilizzando un particolare kit di corde e moschettoni, con imbraco e casco.
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Consigli per Escursioni con Bambini
Non proseguirò con altri dettagli perché anche questo itinerario, come tutti gli altri, è dedicato ai bambini e prevede la presenza di uno o più adulti molto esperti. Per essere molto esperti non è sufficiente aver fatto alcune ferrate perché accompagnando un bambino su un percorso alpinistico dovremo avere ben chiare tutte le tecniche che possono aiutarlo a salire, confortarlo in caso di paura o panico, evitargli qualunque incidente e monitorarlo in qualunque momento della salita. Oltre al panico, anche l’eccessiva sicurezza può essere estremamente pericolosa, portando il bambino a saltare le corrette manovre di assicurazione, magari su un terrazzino su cui si sente sicuro.
Fornovolasco: Un Borgo da Scoprire
Da non perdere il meraviglioso paese di Fornovolasco, in parte ricostruito dopo l’alluvione del 1996 ma sempre intimo e romantico.
Tabella Riassuntiva Percorso da Fornovolasco
Caratteristica | Dettaglio |
---|---|
Partenza | Fornovolasco (LU) |
Lunghezza | 16 km |
Dislivello | 715 mt |
Difficoltà | E (Escursionistica) |
Punti di interesse | Torrente Caraglione, Foce di Petrosciana, Monte Forato |
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