Escursione al Monte Pravello: Difficoltà e Percorso
L’escursione al Monte Pravello è una passeggiata davvero interessante sia dal punto di vista naturalistico e paesaggistico, sia dal punto di vista storico per le notevoli testimonianze della Linea Cadorna: trincee, postazioni di osservazione, grotte.
Informazioni Utili
- Parcheggio: Si parcheggia gratuitamente al cimitero di Saltrio (VA). L’indirizzo esatto è: Via Villa Oro,1 Saltrio (VA).
- Punti di ristoro e rifornimento acqua: C’è il rifugio Monte Pravello che è gestito da volontari e dovrebbe essere aperto solo la domenica (dalle informazioni che ho non dovrebbero far da mangiare).
Dettagli del Percorso
Il trekking ad anello sul Monte Pravello inizia dal cimitero di Saltrio. Si procede dritto dove al primo incrocio troverete vari cartelli escursionistici: seguite il sentiero 10 sulla sinistra che sale verso le vette.
Dopo una salita abbastanza faticosa su una strada ampia, arriverete ad un altro incrocio che indica sulla destra la deviazione verso la Cava Brusata. Io vi consiglio assolutamente la piccola variante (quasi in piano) dove potrete osservare il luogo di estrazione del famoso Marmo di Saltrio.
Da qui, si continua la salita fino ad arrivare alla prima croce e quindi alla prima vetta del giorno: il Monte Croce. Panorama stupendo verso la Pianura Padana, se siete fortunati potrete scorgere fino ai grattacieli di Milano! 😍
A questo punto, dopo una breve “sosta panorama”, proseguite sulla strada asfaltata che conduce al Monte Orsa. Troverete sul percorso una grandissima galleria che potrete percorrere con una torcia se l’avete con voi!
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Arrivati alla croce del Monte Orsa avrete un panorama a 360° sul Lago di Lugano e sulla pianura. Proseguite poi in cresta alla montagna verso il Monte Pravello, il punto più alto dell’escursione, con viste spettacolari sul Lago di Lugano e sulla Svizzera.
Prima di arrivare alla cima però, esplorate le trincee e le postazioni della Linea Cadorna che troverete sul sentiero! Ci sono gallerie, feritoie e tantissime postazioni da esplorare anche con l’uso della torcia.
Una volta riposati sulla cima del Monte Pravello (io qui ho pranzato al sacco) scendete continuando sul sentiero lungo la storica Scalinata dei 1000 Gradini, un passaggio suggestivo che riporta verso il basso.
Il mio consiglio di effettuare l’escursione in senso orario deriva dal fatto di percorrere questa scalinata in discesa e non in salita. Subito dopo la discesa (infinita) della scalinata, si arriva alla Big Bench #208, una grande panchina colorata che offre una sosta panoramica e un luogo perfetto per scattare foto.
Punti di Interesse Lungo il Percorso
- Linea Cadorna: Le fortificazioni della Linea Cadorna sul Monte Pravello comprendono trincee in cemento armato, camminamenti scavati nella roccia, postazioni di artiglieria e mitragliatrici, oltre a gallerie utilizzate come rifugi e per il trasporto di rifornimenti. Sul percorso troverete moltissimi luoghi dove fermarvi ad ammirare un panorama stupendo scoprendo anche una storia che ormai risulta quasi dimenticata.
- Cava Brusata: La Cava Brusata è nota per l’estrazione del “Marmo di Saltrio”, una pietra calcarea utilizzata fin dall’epoca romana per edifici storici e opere artistiche. Attiva per secoli, la cava ha fornito materiali per la costruzione del Duomo di Milano e altri monumenti lombardi.
- Scalinata dei 1000 Gradini: La Scalinata dei 1000 Gradini, sul Monte Pravello, è una storica via di accesso costruita durante la Prima Guerra Mondiale come parte della Linea Cadorna.
- Contrabbando: Durante il periodo tra le due guerre mondiali e anche nel dopoguerra, il confine tra Italia e Svizzera, che attraversa proprio il Monte Pravello, era un crocevia per i contrabbandieri. Questi uomini sfidavano le ripide salite e i controlli delle guardie di confine, trasportando merci illegali come sigarette, alcolici, zucchero e caffè dalla Svizzera all’Italia. Uno degli aneddoti più raccontati è quello degli “spalloni“: i contrabbandieri che trasportavano grandi sacchi sulle spalle, camminando di notte per evitare le pattuglie. Si dice che conoscessero ogni angolo delle montagne e usassero la nebbia o le notti senza luna a loro favore.
- Big Bench #208: La Big Bench #208 è parte del più ampio progetto delle Big Bench, ideato dall’artista e designer americano Chris Bangle. Queste grandi panchine colorate, sparse in varie località principalmente nel nord Italia, sono state create per offrire un’esperienza unica: quella di sentirsi di nuovo bambini, grazie alle dimensioni esagerate della panchina che offrono una nuova prospettiva sul paesaggio circostante. Ogni Big Bench è progettata e installata in collaborazione con le comunità locali, spesso in luoghi panoramici, per valorizzare il territorio e promuovere il turismo. Il progetto Big Bench Community Project (BBCP) si basa su una filosofia di accesso libero: chiunque può visitare queste panchine senza costi e il loro posizionamento è studiato per favorire l’esplorazione di aree meno conosciute ma altrettanto affascinanti. Inoltre, attorno a queste panchine si è sviluppato un vero e proprio turismo di “panchine giganti”.
Difficoltà del Percorso
Particolari difficoltà da segnalare: il trekking è abbastanza lungo e il dislivello è più marcato all’inizio. Questo percorso ad anello è ideale per escursionisti di medio livello e permette di esplorare sia la bellezza naturale che la storia della regione.
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Misure di Sicurezza
N.B. La descrizione si riferisce alle condizioni riscontrate alla data dell'escursione. Prima di intraprendere l'itinerario, informarsi sulle sue attuali condizioni e sull'eventuale presenza di neve e/o ghiaccio, per valutare la fattibilità dell'escursione e dotarsi dell'attrezzatura adeguata.
INVERNALE: l'itinerario è stato percorso in periodo invernale e presentava neve e/o ghiaccio, richiedendo quindi l'utilizzo di attrezzatura specifica. Si declina ogni responsabilità per l’uso improprio delle informazioni e dei materiali contenuti sul sito.
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