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Escursione al Monte Tambura: Difficoltà e Percorso

Il Monte Tambura si trova nella zona compresa tra la Provincia di Massa-Carrara e quella di Lucca. Il crinale e la cima si situano proprio al confine tra queste due province.

Seguendo il monte Pisanino (1946 metri) in altezza, la Tambura si colloca al secondo posto in diverse fonti, con i suoi 1890,5 metri. Localmente è conosciuta semplicemente come "la Tambura". È una mole poderosa di marmo a forma piramidale che termina con una caratteristica cuspide triangolare e domina la città di Massa.

Accesso

Da Lucca procedere in direzione Castelnuovo in Garfagnana poi Piazza al Serchio superata la quale svoltare a sinistra per Minucciano. Superato Gramolazzo, appena prima di una galleria, svoltare seguendo le indicazioni per Val Serenaia/Orto di Donna. Parcheggiare presso il Rifugio Val Serenaia.

Da Parma o La Spezia uscire dall’autostrada ad Aulla e procedere in direzione Fivizzano. Superata Rometta svoltare a destra per Casola in Lunigiana raggiunta la quale proseguire per Minucciano e oltrepassarlo in direzione Gramolazzo.

Dal Lido di Camaiore si raggiunge l’altopiano passando per Pietrasanta, Seravezza, Levigliani, Galleria del Cipollaio, Isolasanta, Castelnuovo di Garfagnana, Poggio, Vagli di Sotto e Vagli di Sopra.

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Descrizione della Salita

A piedi si percorre la strada bianca, ricoperta da uno strato soffice di polvere, si lascia a sinistra una grossa cava “Cave di Marino” e si continua a salire fino a giungere all’inizio di un piazzale di un’altra cava “Caprareccia”. Si va a destra sulla sterrata, non più polverosa, che è l’antica Via Vandelli. Quasi subito si giunge a un bivio di sentieri, quello di sinistra, n. 31, sale al Passo di Sella, quello di destra, n. 35, è la strada che stiamo percorrendo. Si passa accanto ad un edificio diroccato, si trascura a sinistra il sentiero n. 146 (Raccordo ferrata Vecchiacchi per il Passo Sella e il Passo Tambura), si supera una cava abbandonata (dove a destra parte un altro sentiero attrezzato, n. 147) e si continua a salire lungamente fino a raggiungere la località il Casone, quota 1562 m, dove ci sono delle costruzioni in pietra, diroccate, e una fonte. Dopo una sosta e uno sguardo alla via appena percorsa si riprende a salire giungendo in poco tempo al Passo della Tambura, quota 1620 m.

Itinerario Dettagliato

Partendo dal suggestivo borgo di Resceto, situato ai piedi del maestoso monte Tambura, intraprenderemo un'avventura lungo la rinomata Via Vandelli. Dopo aver percorso alcuni tornanti, ci distaccheremo verso il sentiero 166, dirigendoci verso il suggestivo Passo della Focolaccia. Qui avremo l'opportunità di esplorare il rinomato rifugio Aronte, uno dei più antichi delle Alpi Apuane.

Seguendo un percorso di cresta (adatto anche ai meno esperti), raggiungeremo infine la vetta del monte Tambura, da cui potremo godere di spettacolari panorami. Successivamente, scenderemo lungo il versante opposto, dirigendoci verso il suggestivo Passo Tambura.

Da qui, percorrendo nuovamente la Via Vandelli, faremo tappa al rifugio Nello Conti.

Punti di Interesse Lungo il Percorso

  • Rifugio Aronte: Il più datato punto di appoggio delle Apuane, risalente al 1902, situato a pochissima distanza dal Passo della Focolaccia.
  • Passo della Focolaccia: Giunti al Passo della Focolaccia (q. 1645 m.), la visuale si apre verso il mare.
  • Vetta della Tambura: Dalla vetta della Tambura (q. 1890 m.) si gode di un meraviglioso panorama a 360° sulle Apuane, sulla costa e verso gli Appennini.
  • Rifugio Orto di Donna: Procedendo poi quasi in piano arriviamo velocemente al Rifugio Orto di Donna dove ci aspetta una pausa ristoratrice. L’edificio è posto in posizione panoramica sulla bella vallata di origine glaciale.
  • Via Vandelli: Da qui inizia la via Vandelli o sentiero n. 35, una notevole opera dei secoli passati che si innalza, con numerosi tornanti, fino al passo Tambura per poi scendere sull’altro versante fino a Modena.

Difficoltà e Raccomandazioni

Seppure il percorso venga classificato di difficoltà E (escursionistica) in più punti è richiesta attenzione e abitudine a camminare su sentieri di montagna. In particolare i tratti su roccia su gran parte dei sentieri possono risultare scivolosi in caso di fondo bagnato.

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Escursione di un certo impegno ma anche soddisfacente attraversando ambienti notevolmente differenti, dal fitto bosco alle aride pietraie. Estesi panorami sulle Apuane, gli Appennini e la vicina costa. Anche oltre nelle giornate più terse.

La presenza delle cave, attive e non, è l’aspetto negativo dell’escursione.

Panorami

La risalita della cresta nord-occidentale del Monte Tambura è estremamente panoramica. Dalla vetta si gode di un meraviglioso panorama a 360° sulle Apuane, sulla costa e verso gli Appennini.

Ottima la vista su tutti i monti più alti delle Apuane e dell’Appennino Tosco-Emiliano.

Per la posizione centrale sulla dorsale principale e per elevazione (1890 m), la cima del Monte Tambura è un punto panoramico notevole.

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Flora Alpina

Il percorso è trapuntato di numerosi fiorellini a quattro petali (Globularia cordifolia); endemica delle Alpi, Prealpi e delle Apuane.

Si possono ammirare anche la sottospecie latina (Saxifraga oppositifolia subsp.latina) con i suoi fiori rosati e la comune Draba aizoides.

Altre Opzioni di Percorso

È possibile percorrere un'escursione ad anello per escursionisti esperti che dal piccolo borgo di Campocatino, versante garfagnino delle Alpi Apuane, conduce alla vetta del Monte Tambura.

Tabella Riassuntiva

Caratteristica Dettagli
Localizzazione Tra le province di Massa-Carrara e Lucca
Altezza 1890,5 metri
Difficoltà E (Escursionistica), con tratti che richiedono attenzione
Punti di interesse Rifugio Aronte, Passo della Focolaccia, Vetta della Tambura, Rifugio Orto di Donna, Via Vandelli
Panorama A 360° sulle Apuane, costa e Appennini

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