Escursione al Monte Tiscali: Informazioni Utili e Percorsi
L'escursione per raggiungere Tiscali è considerata una delle più belle della Sardegna, un'esperienza indimenticabile tra natura e storia. Il villaggio di Tiscali, un tesoro archeologico celato nella cresta di un monte, si trova in un suggestivo angolo delle Barbagie, al confine tra il Supramonte di Oliena e di Dorgali. Questo luogo straordinario è caratterizzato da un microclima unico e da una vegetazione rigogliosa, con arbusti e macchia mediterranea trasformati in alberi monumentali.
Il Villaggio di Tiscali
Il villaggio ipogeo di Tiscali è un insediamento nuragico unico per topografia e architettura, incastonato in un’enorme dolina generatasi da uno sprofondamento nel ‘tetto’ del rilievo omonimo. Forse fu l’ultimo baluardo delle genti tardo-nuragiche contro l’avanzata romana. Scoperto a inizio XX secolo, è caso di studio per conoscere le civitates Barbariae che popolavano il centro-est dell’Isola in età repubblicana.
Il monte Tiscali, alto poco più di 500 metri, separa i Supramonte di Oliena e di Dorgali. Due mondi opposti: a ovest, l’aspra e selvaggia valle di Lanaittu, a est, quella dolce e fertile di Oddoene, dove scorre il rio Flumineddu, che ha ‘scavato’ la gola di Gorropu. Dentro il monte si apre la dolina.
Al confine tra il Supramonte di Oliena e di Dorgali, nascosto all’interno di una dolina carsica, mai visibile se non quando ci si trova proprio a ridosso. Per raggiungerlo si deve attraversare la Valle di Lanaitho e risalire verso il Monte Tiscali situato a circa 500 m slm.
Struttura e Architettura del Villaggio
Il sito comprende circa 60 ambienti che presentano pianta rettangolare, quadrangolare, circolare o ellittica. I muri sono realizzati con blocchi di calcare locale e si appoggiano direttamente alla roccia, sfruttandone la conformazione, o a terrazzamenti artificiali. Le strutture sono realizzate con due differenti tecniche costruttive: la prima, più antica, comprende i muri realizzati a secco con pietre di medie e grandi dimensioni; la seconda, più recente, include i muri, di modesto spessore, realizzati con pietre di medie e piccole dimensioni cementate con fango.
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Negli spessori murari realizzati con la prima tecnica si osservano piccole nicchie adatte per custodire gli arredi. Talune strutture, costruite con la seconda tecnica, presentano forma tronco-conica con pareti aggettanti e copertura con ramie frasche; una di queste, ancora visibile in buono stato di conservazione, presenta un ingresso dotato di architrave in legno di terebinto.
In generale, gli ambienti osservabili sono interpretabili come strutture abitative, magazzini, recinti per custodire gli animali; in effetti si tratta, con ogni probabilità, di un abitato legato allo sfruttamento agro-pastorale del territorio (Supramonte e Valle di Lanaitto), costruito in un punto naturalmente riparato e protetto dalle intemperie come dalla calura estiva e localizzato presso un’importante tracciato viario.
Gli scavi curati dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici, realizzati nel 1999 e nel 2013, e le raccolte di superficie hanno consentito il recupero di materiali di età nuragica (tazze, brocche, fuseruole, macine etc.) e di età romana tardo-repubblicana, tra cui anfore vinarie prodotte nella costa tirrenica della penisola italica. L’abitato di Tiscali è stato dunque presumibilmente frequentato dal XIV al I sec. a.C.
Per quanto riguarda le fasi costruttive descritte sopra, i muri della prima fase hanno un aspetto avvicinabile alle murature nuragiche, mentre le murature della seconda fase e gran parte delle strutture a vista dell’insediamento, la cui tecnica costruttiva non è tipicamente nuragica, potrebbero essere relative a un contesto successivo all’età nuragica, cronologicamente inquadrabile nell’età punica e/o nell’epoca romana repubblicana, relativo a una comunità d’indigeni, discendenti dalle genti nuragiche.
La conoscenza attuale della cultura materiale e della tipologia costruttiva e insediativa dei popoli (forse inquadrabili all’interno delle civitates Barbariae note dalle fonti epigrafiche del I sec. d.C.) che abitavano nel Supramonte prima e durante l’età romana non consente ulteriori asserzioni.
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In realtà questo villaggio, per i pochi scavi che si è riusciti a portare avanti, ha raccolto diverse frequentazioni umane dal neolitico sino ai giorni nostri.
Il suggestivo passaggio attraverso la parete del Monte Tiscali viene erroneamente indicato come Sa Curtigia, in realtà la denominazione corretta dovrebbe essere “Sa Harpidura” che significa appunto “spaccatura”.
Informazioni Utili per l'Escursione
La nostra escursione parte da Lanaitho/Su Ruvaglio per cui il nostro punto di incontro saranno le sorgenti de Su Gologone.
Dettagli del Percorso
- Lunghezza del percorso: Circa 5/6 km se si sceglie il percorso a bastone da su Ruvagliu con andata e rientro sullo stesso sentiero. 7 Km circa se si opta per il giro ad anello con rientro da Doloverre di Surtana.
- Durata dell’escursione: L’escursione a Tiscali dura in media dalle 4 alle 5 ore, dipende sempre dal gruppo e dalle soste aggiuntive che vengono fatte di volta in volta.
- Orario di partenza: Di solito l’appuntamento è intorno alle 8,30/9,30 presso il parcheggio delle sorgenti de Su Gologone. Da qui dovremo poi percorrere una sterrata di circa 8 km verso la valle di Lanaitho.
- Orario di rientro: Il rientro alle macchine è previsto intorno alle 14 ma dipende sempre dalle soste che vengono effettuate durante il percorso. Di solito comunque non oltre le ore 15.
- Difficoltà: No. E’ un’escursione facile classificata E (Escursionistico). Adatta a tutti coloro che sono in buone condizioni fisiche. Il dislivello in salita è di 300 m circa all’andata.
- Bambini: Certamente. Sempre che i bambini siano abituati a camminare e abbiano scarpe e abbigliamento adeguato.
- Cosa portare: Si. La scorta d’acqua è facoltativa, noi suggeriamo almeno 1,5 l a testa.
- Scarpe da trekking: Si. Il sentiero spesso è sconnesso e si cammina su calcare e campi solcati. Con una scarpa da trekking il piede è ben protetto.
- Costo del biglietto: 6€ l’intero e 3€ ridotto per gli over 70. Solo contanti e si paga in loco.
Come Arrivare
Dalla strada che collega Dorgali a Oliena, sono ben visibili i cartelli che indicano la deviazione verso Su Gologone e Tiscali. Si giunge ad un bivio con indicazione della grotta “Sa Oche” sulla destra. Se non si conosce il posto è preferibile seguire quella per la grotta, che risulta tra l’altro un ottimo punto per fare una sosta e per visitarla (vi sono anche altre grotte nelle vicinanze, con percorsi segnati dai cartelli). Proseguendo oltre per qualche chilometro, la strada peggiora ed è opportuno parcheggiare in uno dei piazzali alberati. Con un fuoristrada si può proseguire ancora per un breve tratto, altrimenti si inizia il trekking in salita sulla sinistra (direzione SUD) costeggiando le pareti del Monte Tiscali.
Caratteristiche del Percorso
Ascesa impegnativa all’andata sul versante occidentale del Monte Tiscali, ripido con fondo di ciottolato calcareo. Indispensabili buone scarpe da trekking. Esistono due strade differenti per raggiungere il villaggio nuragico di Tiscali, da entrambi i versanti del monte.
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Dal parcheggio, seguendo il costone del monte Tiscali, la strada sale velocemente e si trasforma di lì a poco in una sorta di arrampicata. La pendenza è notevole, occorre avere scarpe buone, piede saldo sul ciottolato e a tratti aiutarsi con le mani afferrando i rami più grossi. La verticale parete che strapiomba di sotto non rende questo trekking adatto a chi soffre di vertigini.
Una deviazione sulla sinistra entra in una caratteristica spaccatura sulla roccia molto stretta la quale, superata, introduce sulla cengia del Monte Tiscali. Sulla destra invece, scostandosi di pochi metri dal sentiero, ci si affaccia direttamente sulla dolina da un’impressionante parete che strapiomba di sotto (usare molta cautela!!!). Percorrendo mezzo giro della dolina in senso orario, si raggiunge l’entrata di Tiscali sul versante opposto, rappresentato da una scala ‘artificiale’ creata dall’uomo per agevolarne l’ingresso.
Il resto della visita è libero: si segue il sentiero ad anello che conduce ai resti nuragici del villaggio e permette di esplorare la spettacolare dolina. Sopra le proprie teste, ricompaiono quelle altissime pareti strapiombanti viste prima dal sentiero. Le stesse hanno reso inaccessibile il sito per millenni, lasciando come unico accesso al villaggio la singolare spaccatura conosciuta dagli antichi abitanti locali e visibile solo dall’interno (dall’esterno infatti, appare come una comune grotta buia).
Il rientro può avvenire sullo stesso sentiero percorso all’andata oppure, assai più comodo e veloce, se si possiede un buon senso dell’orientamento, su quello che scende dal versante orientale del monte Tiscali.
Dopo circa mezzora di ripida discesa, giunti ad un piazzale con cartello segnaletico di Tiscali, si prende la deviazione verso sinistra (proseguendo dritti infatti, si attraversa il vallone che conduce a Scala Surtana - percorso alternativo da Dorgali). Si segue l’ex letto di un fiume, visibile dal ciottolato e da grandi massi, fino a ricongiungersi, dopo circa un’altra mezzora, alla Valle del Lanaitto, a nord del Monte Tiscali.
La Valle di Lanaitho
Lanaitho è una meravigliosa valle situata vicino ad Oliena (NU), dal comune parte l’unica strada (tutt’altro che evidente e ben segnalata) che vi porterà a destinazione entrando da Nord. Lanaitho, celata dai Supramonte di Orgosolo, Oliena e Dorgali, sprigiona un fascino arcaico ed una bellezza naturale enorme. Grazie alla sua posizione nascosta, all’imponente impianto carsico (grotte, spelonche) e alla fertilità della valle, l’ecosistema di Lanaitho diede rifugio all’uomo sin dall’epoca preistorica.
Il Trek inizia a poche centinaia di metri dalla grotte di ‘Sa Oche’, siamo lungo il lato orientale della Valle, ancora in territorio di Oliena. Iniziamo quindi la salita lungo un sentiero che pare ben largo ma che presto svanirà nella macchia mediterranea costringendoci a mantere l’orientamento facendo attenzione a costeggiare per alcuni tratti il letto di un piccolo torrente. Alla nostra destra possiamo ammirare il Supramonte di Oliena, mentre di tanto in tanto troveremo dei magnifici ginepri che scaturiscono dalla roccia.
In tempi assai remoti questa punta carsica presentava al suo interno una grotta scavata dalle acque sorgive. In conseguenza a violenti movimenti tellurgici crollò parte della volta di Tiscali, lasciando eravigliosamente riaffiorare all’aria aperta parte della grotta. Uno spettacolo che madre natura ci regala con tutto il suo cuore.
All’importanza di monumento naturale si affianca il fascino archeologico, la dolina carsica offrì un eccezionale riparo naturale agli antichi abitanti della Sardegna. L’insediamento di Tiscali è infatti costituito da centinaia di ambienti e vani sussidiari distribuiti a Nord ed a Sud-Ovest del cono, alcuni muri si appoggiano direttamente alla parete rocciosa.
Le strutture presentano pianta rettangolare, quadrangolare, circolare ed ellittica. I muri, di modesto spessore, sono realizzate con l’abbondante pietra calcarea e rifiniti con la malta. La presenza umano nel sito può essere databile sino all’età romana, vi sono infatti anfore Dressel 1 che preannunciano una romanizzazione che, a poco a poco, determinò l’abbandono del sito.
Percorsi Alternativi
Questo percorso prevede la partenza dalla Valle di Lanaitto con passaggio da Oliena, o più interessante da “Surtana” Dorgali.
Percorso da Dorgali
Molto più Interessante il percorso che parte da Dorgali, un poco più impegnativo per distanza e quota, La partenza è prevista nei pressi della località Abba Arva dove si trova un ponte che consente di oltrepassare il fiume Flumineddu, rio che passa attraverso Gorroppu, oltrepassato il ponte direzione dx proseguiamo su una strada a fondo naturale che ci porterà a ridosso dell’attacco del sentiero che ci condurrà attraverso la sopraelevata vallata di Surtana a ridosso della Curtigia di Tiscali lato Est, da li sentiero, per qualche centinaio di metri si inerpica direzione Sud passando sulla destra di Punta Doronè da dove, verso direzione Nord intercettiamo il sentiero che poi conduce a Tiscali.
Questo luogo e affascinante e misterioso, era la sede di un antico villaggio nuragico costruito in una grande dolina creatasi dal crollo di una grande grotta appunto del monte Tiscali, quindi ben nascosto e protetto al contrario di come invece siamo stati abituati a vedere i nuraghi. I resti nuragici e delle vecchie capanne sono ben visibili anche se lo stato di conservazione dei luoghi non è eccellente.
Flora e Fauna
La vegetazione è quella tipica della macchia mediterranea con preminenza della specie che prediligono i terreni calcarei, esemplari di Lecci, Fillirea, Lentischi, Ginepri e altre specie vegetali tipiche del Supramonte. Dal punto di vista botanico, lo speciale microclima della dolina ha consentito la crescita al suo interno di rare specie vegetali come i Terebinti, l’Acero trilobo ed il frassino.
Consigli Utili
ASPETTI TECNICI: Il percorso richiede un buon allenamento e un’ottima forma fisica. Si consiglia l’uso di un abbigliamento adeguato. Sono indispensabili scarponi da trekking, calzoni lunghi e scorta d’acqua in funzione delle proprie esigenze, si consiglia almeno 2L d’inverno e 3L primavera estate. Imperdibile il passaggio attraverso la stretta fessura rocciosa chiamata “Sa Curtigia”, la suggestiva fenditura nella roccia da cui poi si arriva al mitico villaggio di Tiscali.
Cosa Portare con Te
Scegli un abbigliamento comodo e a strati. Porta con te il pranzo al sacco e almeno 2 litri d’acqua.
Altre Esperienze nel Supramonte
Un’escursione dalla scoperta di Orgosolo, paese-museo del Supramonte, rinomato per il suo inestimabile patrimonio naturale e culturale. Un’esperienza enogastronomica in vigna che inizia con un percorso naturalistico e storico, prima al Monte Tuttavista e poi al Nuraghe Gulunie di Osalla. Il tour ideale per chi non ha molto tempo, ma non vuole rinunciare a una visita archeologico-naturalistica completa della subregione storica della Baronia di Orosei. Il tour ideale per chi ama il verde e il blu immenso della Sardegna: l’esplorazione in fuoristrada 4×4 parte dall’Oasi protetta di Biderosa, 860 ettari di boschi e macchia mediterranea affacciati su un mare smeraldo.
Un’escursione nei territori di Orosei e Dorgali per godere di paesaggi straordinari caratterizzati da scogliere a picco su un mare cristallino. Una giornata alla scoperta della natura della Sardegna e della sua cultura agro-pastorale. L’affascinante Canyon di Gorroppu si nasconde nel selvaggio Supramonte di Urzulei e di Orgosolo. Il trekking ideale per chi vuole scoprire l’incantevole costa nord del Golfo di Orosei, la perla più preziosa della costa oroseina.
Informazione | Dettagli |
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Lunghezza del percorso | 5-6 km (andata e ritorno stesso sentiero) o 7 km (giro ad anello) |
Durata dell'escursione | 4-5 ore |
Orario di partenza | 8:30-9:30 (parcheggio Sorgenti de Su Gologone) |
Difficoltà | Facile (E - Escursionistico) |
Dislivello in salita | 300 m |
Costo del biglietto | 6€ (intero), 3€ (over 70) |
Cosa portare | Scarpe da trekking, acqua (almeno 1.5L), pranzo al sacco |
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