Escursione al Pizzo di Levico (Cima Vezzena): Un Percorso Panoramico nella Storia
Il Pizzo di Levico, noto anche come Cima Vezzena, offre un'escursione ricca di storia e panorami mozzafiato. Questo itinerario conduce attraverso luoghi simbolo della Prima Guerra Mondiale, immergendosi nella bellezza del Trentino.
Informazioni Generali
- Partenza/Arrivo: Levico (possibilità di partenza da Passo Vezzena per facilitare il tour)
- Giorni disponibili: Sabato mattina
- Esperienza con guida MTB: Sì
- Livello di difficoltà: 9/10 (difficile, per bikers molto ben allenati)
- Lunghezza totale: 50 km
- Dislivello positivo: +1476 m
- Dislivello negativo: -1478 m
- Altitudine massima: 1908 m (Cima Vezzena)
- Altitudine minima: 430 m
- Durata: 06:00 ore
- Periodo consigliato: Maggio - Settembre
- Lingue: ITA - DEU - ENG
- Singletrack: 000%
Descrizione del Percorso
Partendo da Levico, si affronta la salita lungo la strada del Menador (Kaiserjaegerweg), ora asfaltata. Dopo aver superato un dislivello di 850 metri, si raggiunge l'altopiano di Vezzena. Da qui, attraverso strade forestali, si imbocca la mulattiera di guerra austroungarica con fondo selciato che porta alla cima Vezzena (1908 m).
Per raggiungere la cima si può imboccare il sentiero 205 che sale ripido o proseguire per la strada fino a incontrare - all'altezza di un tornante sulla destra - l'ex-strada militare chiusa da una stanga e con cartello indicatore cima Vezzena. In alternativa, per la salita a cima Vezzena, o Pizzo di Levico, esiste una comodissima strada asfaltata che partendo dal passo Vezzena sale fino ad un bivio (quota 1595 m) da cui si stacca una carrareccia che porta alla cima.
Il sentiero per il Pizzo di Levico parte Passo Vezzena. Sulla strada 349 che da Asiago porta al Passo Vezzena, dopo la chiesetta di S. Zita ed in prossimità del cartello indicatore malga Sassi (1405 m), si lascia l’auto e si procede su traccia evidente in direzione della malga poco distante. Raggiunta la malga (1448 m) le cosidette tracce si perdono immediatamente ed è necessario superare una larga fascia di bosco ponendo attenzione all’orientamento (sempre verso nord) prima di intersecare la strada asfaltata che proviene dal passo. La si segue per un breve tratto verso destra superando il bivio (1595 m) con la carrareccia che sale a sinistra verso la cima per abbandonarla definitivamente nei pressi di malga Marcai di sopra (1657 m).
Si procede verso sinistra affrontando un percorso un pò più impegnativo di quello seguito fino ad ora. In estate portatevi da bere, perché lungo il percorso non ci sono punti di ristoro. Arrivati in cresta fare molta attenzione. La percorribilità dell’itinerario proposto, come tutta la morfologia montana, è soggetta a cambiamenti ambientali dovuti a eventi naturali e alle condizioni meteo. Le nostre tracce GPX sono solo indicative, cioè il percorso è stato effettuato al meglio con le condizioni dei sentieri e meteo di quella giornata. Quindi valutate sempre in loco il da farsi. Inoltre ricordatevi di valutare il percorso in base alle vostre capacità fisiche, all’allenamento e all’attrezzatura di cui disponete.
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Forte Vezzena
Il Forte Cima Vezzena merita una visita. Data la difficoltà di raggiungere la vetta ed il forte scavato proprio nelle rocce di cima, non era dotato di armamento pesante. Per la sua posizione strategica era chiamato l'Occhio degli Altipiani, infatti, fungeva come osservatorio d'artiglieria e come tale svolgeva una funzione fondamentale per l'intera linea del fronte.
La stradina di accesso si trovava su terreno scoperto completamente sotto tiro, in particolare dal forte italiano sul monte Verena. Impraticabile durante i combattimenti, venne perciò approntato un sentiero di collegamento su cenge espostissime sul versante nord, verso la Valsugana, ora impraticabile e quasi completamente franato. Il forte fu più volte assaltato dalla fanteria italiana, senza successo, e quasi completamente distrutto dalle cannonate dell’artiglieria di forte Verena.
Il Panorama
Dalla cima, dove si trova il forte, si gode di un panorama sulla Valsugana e i laghi di Levico e Caldonazzo. Invece, si può ammirare gran parte dell'Alpe Cimbra e dell'Altopiano di Asiago con le vicine Cima Portule e Cima Mandriolo. Dalla cima del Pizzo di Levico, dove si trova il forte, è mozzafiato: il panorama che si apre sulla Valsugana, i laghi di Levico e Caldonazzo sono una meraviglia! La vista potrebbe spaziare fino alle Dolomiti di Brenta, il Lagorai, l’Altopiano di Asiago, il Mandriolo e l’Ortigara, il Monte Verena e ancora Pasubio e Baldo.
Il Ritorno
Per il ritorno si segue lo stesso sentiero dell'andata. Per il ritorno si segue la carrareccia militare che scende verso sud-ovest per abbandonarla quasi subito nei pressi del primo tornante e seguire il sentiero 205. Anche per il ritorno seguo lo stesso sentiero dell'andata. Altrimenti, è possibile scegliere la strada militare, più semplice e meno ripida, sebbene leggermente più lunga.
Nelle immediate vicinanze individuo i cartelli per il sentiero SAT 205 per Cima Vezzena, svolto quindi a sinistra percorrendo una strada forestale. Per il ritorno percorro sempre il sentiero 205 che si mantiene sul filo di cresta ma ora procede in direzione est ovvero verso una forcella non segnalata. Svolto a destra fino a raggiungere i pascoli di Malga Busa Verle e completare in questo modo il piccolo anello dell’escursione. Si continua quindi sulla strada del ritorno, seguendo le cosidette tracce di sentiero, verso la strada Asiago-Passo Vezzena.
Forte Busa Verle
Raggiunto passo Vezzena da Lavarone, si parcheggia e si prosegue a piedi per la strada asfaltata indicata col segnavia 201; in circa 15 min e 100 m di dislivello si arriva a forte Busa Verle (1504 m). Da qui si prosegue seguendo le indicazioni per malga Marcai seguendo lungo strada asfaltata.
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Il forte di Busa Verle era uno dei capisaldi della linea austroungarica ed il primo ad essere coinvolto nella breve, ma intensissima, ‘guerra dei forti’. Alle 3.55 del 24 maggio 1915 dal dirimpettaio forte Verena fu sparata la prima cannonata che sigilla l’entrata in guerra dell’Italia.
Più in basso sorge forte Busa Verle, costruito tra il 1908 e il marzo 1913. Su di lui cadde il colpo che segnò l'inizio della guerra italiana. Nei mesi successivi i tentativi di conquista furono numerosi tramite bombardamenti e attacchi di truppe che mandate allo scoperto venivano massacrate. Più volte forte Busa Verle rischiò di capitolare ma, seppur ridotto a un ammasso di rovine, riuscì ad arrivare all'inverno. Venne restaurato e servì come punto d'appoggio per la grande offensiva di primavera del 1916.
Forte Verle
Forte Verle si trova a 1504 metri ed è stato costruito tra il 1907 e il 1914 per bloccare le provenienze dalla Val D’Assa verso il Monte Rovere e Liserna. Era dotato, tra le altre armi, di due cannoni, e la casamatta era lunga ben 70 metri. La strada asfaltata passa accanto alla colonia e, ad un certo punto, possiamo vedere sopra di noi il Forte Verle, risalente alla Prima Guerra Mondiale. Il forte è chiuso e non visitabile internamente per ciò che ne rimane. Tuttavia, vale davvero la pena visitarlo esternamente.
Consigli e Avvertenze
L’itinerario quì descritto è stato percorso personalmente. La relazione, comprese le foto e la traccia GPS, descrive anche lo stato dei sentieri al momento in cui l’escursione è stata effettuata. Chiunque volesse ripeterla deve verificare preventivamente lo stato e la percorribilità dei sentieri.
- Valutare attentamente le proprie capacità fisiche e l'attrezzatura necessaria.
- Verificare le condizioni meteo prima di partire.
- Portare con sé acqua e cibo, soprattutto in estate.
- Prestare attenzione ai tratti esposti e ai cambiamenti ambientali.
Guida Mountain Bike: Andrea Sartori
Andrea Sartori è una guida di Mountain Bike con approfondita conoscenza del territorio ed esperienza nell’accompagnamento di singoli o gruppi poco numerosi in ambiente d’avventura. Da molti anni è Istruttore di Alpinismo e Scialpinismo, svolgendo questa attività nell’ambito dei Corsi delle Scuole del Club Alpino Italiano e vive la montagna in ogni suo aspetto ed in ogni stagione, ma sempre con la massima attenzione per l’ambiente e per la sicurezza individuale.
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Come Guida di Mountain Bike il filo conduttore del suo impegno si esprime mediante un uso consapevole e rispettoso della bicicletta ed in particolare della e-bike in contesto montano: si aprono in tal modo nuovi orizzonti ed infiniti tour da inventare che permettono di vivere, assieme alla guida, esperienze ed avventure indimenticabili in luoghi incontaminati.
Prenotazione Escursione
Per prenotare l'esperienza, è necessario inviare una richiesta valida entro le 24 ore precedenti alla partenza. Sarete contattati direttamente dalla guida che vi fornirà conferma ed informazioni utili. Le esperienze si intendono di gruppo e possono essere condivise con altri partecipanti compatibilmente con il livello e richieste degli stessi. I minorenni devono essere accompagnati.
Tabella riassuntiva delle informazioni principali:
Categoria | Dettagli |
---|---|
Difficoltà | 9/10 (per esperti) |
Distanza | 50 km |
Dislivello Positivo | +1476 m |
Altitudine Massima | 1908 m |
Durata | 6 ore |
Periodo Ideale | Maggio-Settembre |
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