Escursione al Rifugio Benigni: Un'Avventura tra le Orobie
Il Rifugio Cesare Benigni si trova nel cuore del Parco delle Orobie Bergamasche, situato all’inizio di un piccolo altopiano che dal lago Piazzotti si estende tra la val Salmurano e la val Tronella, proprio sul confine tra le province di Bergamo e Sondrio. Posto tappa del sentiero 101 delle Orobie Occidentali e del Sentiero Italia, il Rifugio è raggiungibile da diversi punti di accesso.
Era il 10 giugno 2023 quando la Compagnia saliva, per la prima volta tutti insieme, al Rifugio Benigni. Di tempo ne è passato parecchio da quel 10 giugno, più di un anno in realtà, e non è proprio il caso di farne passare così tanto prima di ritornarci. Tra rocce, pratini, pozze d’acqua e stambecchi si gode di una vista grandiosa che spazia dalle vette del gruppo Masino-Bregaglia, al Disgrazia, alla Valmalenco, fino ad abbracciare tutte le Orobie e raggiungere la pianura.
Come raggiungere il Rifugio Benigni
L'escursione che proponiamo parte dai Piani dell’Avaro. Oltrepassato Cusio imbocchiamo la strada che sale ai Piani dell'Avaro (Strada a pagamento). Ricordiamo che la strada per quest’ultimi è a pagamento e dovremo acquistare il ticket all’apposita colonnina a bordo strada. Nel paese di Cusio occorre pagare il ticket per poter transitare sulla strada che dal paese giunge ai Piani dell’Avaro. Giunti sul posto si parcheggia nei pressi del Rifugio Monte Avaro e si imbocca la strada sterrata che inizialmente scende per poi risalire (sentiero CAI 109).
ll sentiero inizia in località baita Sciocc a quota 1436 m. Poco dopo un tornante, prima della massicciata che sostiene la strada, lasciamo l’auto, in località Sciocc. Ci incamminiamo quindi sul sentiero a gradoni con indicazioni per il passo di Salmurano e per il nostro rifugio. Il sentiero ha poca pendenza e si addentra in un bel bosco. In breve il bosco si apre lasciando il posto ai pascoli ed ad una casera.
Dopo qualche tornante, in prossimità dei piloni dell'ENEL, si incrocia il sentiero 107 che sale da Ornica. Dopo circa 15 minuti il sentiero si divide e qui s’imbocca il sentiero 109A e poco dopo si abbandona la strada agro salvo pastorale per proseguire sul sentiero. Fino a questo punto il percorso si sovrappone all’escursione che porta ai Laghetti di Ponteranica (sentiero 109B).
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Descrizione del Percorso
Il sentiero ora si fa più impegnativo ed in breve raggiungiamo la fonte San Carlo. Sempre con pendenze notevoli guadagniamo quota fino a giungere in prossimità del passo di Salmurano. Senza raggiungerlo, ci immettiamo a sinistra nel sentiero CAI 101 - delle Orobie occidentali. Si prosegue e si lascia poco dopo sulla destra il sentiero 107 che sale al passo e si continua costeggiando la base della parete e inerpicandosi lungo il ripido "canalino", non difficile se si presta attenzione il percorso segnato ma da percorrere con la dovuta concentrazione.
Proseguiamo con pendenze meno impegnative fino al famoso canalino, ultimo ostacolo prima dell’arrivo al rifugio Benigni. Tecnicamente non è impegnativo, e solo in alcuni punti potrebbe richiede l’uso delle mani per aiutarci nella salita. Dopo piogge, lungo il canale potrebbe essere presente un rigagnolo d’acqua, che però difficilmente rappresenta un problema.
Si continua, sempre con salita costante, fino a raggiungere la conca posta sotto il passo di Salmurano. Sulla sinistra è possibile salire al rifugio con il sentiero 108A. Si sbuca in una conca posta poco sotto al rifugio, che ancora non si fa scorgere.
Al termine del canale, i cartelli ci indicano la nostra metà finale, e con un ultimo sforzo in circa 15 minuti raggiungiamo il rifugio Benigni. Tutto il sentiero si presenta molto panoramico e i continui cambi di pendenza non lasciano spazio alla noia. I primi 2 km e mezzo sono in salita. Successivamente quasi tutto il sentiero è di tipo collinare (con leggere salite e discese). Solo l’ultimo pezzo tornerà ad essere nuovamente decisamente in salita.
Flora e Fauna
Lungo il sentiero (dopo i boschi) incontrerete molti animali: una grande quantità di marmotte e stambecchi, e quando c’è poca gente, se si è più fortunati, anche camosci, rapaci, volatili del bosco, volpi, cervi.
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Panorami dal Rifugio
Dal rifugio, è possibile ammirare buona parte della Valtellina e gran parte della Valle Brembana. Sono ben visibili il Pizzo Arera, Monte Corte, Monte Valletto e molti altri.
Possibilità di Escursioni nei Dintorni
Nelle vicinanze potete trovare diverse vie di arrampicata, alcune delle quali attrezzate e numerose vette, raggiungibili con le più varie difficoltà. Nei pressi del rifugio si trova il lago Piazzotti, ed è inoltre possibile raggiungere l’omonimo Pizzo Piazzotti, il pizzo Trona, il pizzo Tre Signori, il rifugio Grassi od il monte Valletto.Ecco alcune delle vette raggiungibili:
- cima Piazzotti (2349 m, 20′)
- pizzo Trona (2510 m, 2 ore e 30′)
- pizzo Tre Signori (2554 m, 3 ore)
- monte Valletto (2371 m, 1 ora e 30′)
- pizzo Giacomo (2184 m, 1 ora)
Informazioni Utili
Il rifugio vanta 20 posti letto ed un’ottima cucina casereccia. Il rientro avviene lungo lo stesso itinerario percorso all’andata. L’itinerario non è tecnicamente impegnativo ma il tratto lungo il canalino richiede un minino di esperienza di montagna, ed è pertanto riservato ad escursionisti esperti. Organizza sempre con attenzione le tue gite, scegliendo il materiale e l’equipaggiamento adatto e verificando l’itinerario prima di percorrerlo.
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