Escursione al Rifugio Padon: Un Percorso Panoramico tra Storia e Natura
Questa escursione ci è piaciuta tantissimo, ideale per una gita veloce attraverso prati alpini seguendo alcuni sentieri non troppo frequentati. Scopriamo insieme questo itinerario che offre panorami mozzafiato e un tuffo nella storia della Grande Guerra.
Punto di Partenza e Percorso Iniziale
Si inizia questa escursione dal lato nord della diga, prendendo il primo sentiero n.698, dove pian piano ci si inerpica attraverso i prati con fantastiche viste sul ghiacciaio della Marmolada. Il sentiero è abbastanza semplice da seguire e sale seguendo il segnavia 698 che in sostenuta pendenza ci fa guadagnare rapidamente quota. Dopo circa 400 metri di dislivello si arriva a Porta Vescovo, dove ci si può riposare presso il Rifugio Gorza osservando lo spettacolare Gruppo del Sella verso Arabba e la Marmolada verso sud. A questo punto la maggior parte dell'ascesa è fatta.
Verso il Rifugio Padon
Il sentiero n.680 che prosegue verso il Rifugio Padon è un continuo e piacevole sali-scendi attraverso prati pieni di rocce con viste in continuo cambiamento. Una volta raggiunto il Rifugio Padon c'è la possibilità di visitare parte delle trincee, prendendo il sentiero che sale verso il punto di arrivo della ferrata. In alternativa, Sport Check Point organizza escursioni con le Guide Alpine per visitare le trincee con le frontali.
La Ferrata delle Trincee: Un'Opzione per Esperti
La Ferrata delle Trincee è un itinerario lungo e piacevole che si sviluppa lungo una cresta che separa la Marmolada dal Gruppo Sella. Paesaggi estremamente interessanti che si abbinano a resti della Grande Guerra contraddistinguono questo itinerario non adatto ai principianti nel primo tratto di ferrata.
Avvicinamento alla Ferrata
Partendo dal Passo Fedaia il nostro obiettivo è raggiungere Porta Vescovo da dove raggiungeremo l'attacco della Ferrata delle Trincee. Il sentiero inizialmente con segnavia 601 per pochi metri poi si tiene la destra per il 698. Ignoriamo le deviazioni e saliamo fino a raggiungere Porta Vescovo (2486 m - 1h dal Passo Fedaia) dove terremo la destra in direzione della parete rocciosa da cui parte la cresta su cui si sviluppa la ferrata. Arriveremo a un bivio dove, ignorando la deviazione per il Rifugio Padon (possibile sentiero di rientro) saliremo lasciandoci alle spalle Porta Vescovo per tracce in direzione dell'attacco della ferrata segnalato con una targa bianca (2580 m - 1h 15' dal Passo Fedaia).
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Dettagli della Ferrata
L'attacco della Ferrata delle Trincee e più in generale la prima parete di una cinquantina di metri è sicuramente il passaggio chiave della via. Questo passaggio merita decisamente di essere classificato come difficile richiedendo buona forza e preparazione. Le difficoltà andranno poi a ridursi lungo la via. Partiamo con il cavo che dopo i primi metri orizzontali parte verticale per una placca levigata in cui sarà necessario procedere in aderenza con gli scarponi. Dopo una quindicina di metri le difficoltà tecniche calano e si può iniziare ad arrampicare la roccia senza eccessive difficoltà.
Proseguiamo ora su un breve traverso a sinistra e successivamente a destra. La roccia è compatta e in aderenza si procede bene sebbene le opportunità di arrampicare siano piuttosto limitate in questo tratto. Percorriamo brevemente il filo di cresta stando sul lato destro in forte esposizione per alcuni metri fino ad aggirare uno spigolo e trovarci su un terrazzino panoramico. Percorriamo ora un altro esposto tratto di cresta che ci conduce a un ponte sospeso che non presenta difficoltà essendo molto ampio.
Inizia ora il secondo tratto di ferrata, meno impegnativo del primo con molti tratti di interesse storico risalenti alle postazioni durante la Grande Guerra. Proseguendo lungo il sentiero di cresta alterniamo facili tratti di sentiero, tratti in discesa e brevi risalite con esposte cenge protette e alcuni balzi rocciosi fino a incontrare un nuovo bivio segnalato: si può scendere a Porta Vescovo oppure perdere leggermente quota per visitare una baracca in pietra oppure proseguire seguendo i cartelli lungo il sentiero attrezzato che ci condurrà alla prima galleria (2h dall'attacco) - lunga circa 25-30 metri - che ci conduce sul versante nord.
Proseguendo lungo la ferrata raggiungiamo la seconda galleria (2h 15' dall'attacco) - ben più lunga della precedente - che richiede l'utilizzo della torcia elettrica essendo lunga circa 150-200 m e dovendo risalire alcuni gradini al suo interno e alcuni tratti attrezzati. Attenzione all'interno della galleria e non perdere il tunnel principale, tra l'altro ben segnalato con catarifrangenti. Ignoriamo il tratto ferrato che porta alla vicina vetta del Padon e scendiamo sempre per tratti attrezzato in direzione del Rifugio del Padon (2390 m - 3h dall'attacco - 4h 15' totali).
Discesa dal Rifugio Padon
Dal Rifugio Padon seguiamo il sentiero CAI 680 che con segni giallo rossi percorre parallelamente alla ferrata l'itinerario a ritroso a mezzacosta. Il sentiero non è difficile e offre uno stupendo panorama con il Lago Fedaia sotto di noi e la Marmolada sopra. Raggiungiamo il bivio percorso all'andata (1h dal Rifugio Padon) col quale scendiamo al Passo Fedaia per il CAI 698 percorso durante l'avvicinamento (45' dal bivio - 1h 45' dal Rifugio Padon - 6h totali).
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Storia e Significato
Durante la Prima Guerra Mondiale questa area era lo sfondo del conflitto tra l'esercito Austro Ungarico nel Trentino-Alto Adige e l'esercito Italiano in Veneto. La ferrata è stata inaugurata nel 1972 e ripercorre una linea di trincea austriaca lungo la cresta della Mesola e della Mesolina. Questa catena era un importante baluardo del fronte austriaco che avrebbe sbarrato il passo agli italiani se la Marmolada fosse passata in mano al nemico.
Informazioni Utili
La Ferrata delle Trincee si sviluppa nella cresta che separa due importanti passi dolomitici: il Passo Fedaia sotto la Marmolada e il Passo Pordoi sotto il Gruppo Sella. Da Passo Fedaia è possibile intraprendere la Ferrata Eterna oppure la Ferrata della Cresta Ovest a Punta Penia. Da Passo Pordoi è possibile percorrere l'impegnativa Ferrata Piazzetta al Piz Boè.
Viel dal Pan: Un'Alternativa Più Semplice
Se preferite un'escursione più semplice, il Viel dal Pan è un'ottima alternativa. Partendo dal Passo Pordoi, si prende il sentiero 601, o Altavia 2, o Viel dal Pan, o Bindelweg che dir si voglia, che prende rapidamente tutta la quota necessaria ad arrivare alla selletta Fredarola, dove troviamo l’omonimo rifugio, e da cui possiamo ammirare in tutta la sua magnificenza la Marmolada. Da qui, in breve si arriva al Rifugio Viel dal Pan, sosta obbligata anche solo per una fotografia davanti alla regina, con bandiera e tutto.
Tabella Riepilogativa Viel dal Pan
Caratteristica | Dettagli |
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Difficoltà | Media |
Tempo di percorrenza | 5h (1h dal passo al rifugio) |
Dislivello in salita | 500 metri |
Sentieri | 601, 699, 698, 680 |
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