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Escursione attorno al Sassolungo e al Sasso Piatto: un'avventura indimenticabile nelle Dolomiti

Tra le famose valli alpine della Val Gardena e della Val di Fassa, spicca, con una notevole protuberanza, un isolato gruppo montuoso Dolomitico, molto rinomato dagli abitanti locali, nonché dai numerosi vacanzieri che decidono di soggiornare proprio intorno a questa affascinante zona montana. Stiamo parlando del noto Gruppo del Sassolungo che, a sua volta, si suddivide in tre altrettanti sottogruppi rocciosi: il massiccio, appunto, del Sassolungo, il Sasso Levante ed il massiccio del Sassopiatto.

Punto di partenza e accessibilità

Come abbiamo accennato all’inizio, il punto più adatto, dal quale si può iniziare a svolgere il trekking che permette di aggirare interamente i monti del Sassolungo e del Sassopiatto, è il Passo Sella, raggiungibile, oltretutto, comodamente in auto. Però, per acchiapparci un posto, dobbiamo cercare di arrivare di buonora, in quanto ci troviamo presso uno dei luoghi più frequentati turisticamente delle Dolomiti, soprattutto nei week-end estivi e nelle diverse settimane di ferie.

Il luogo più vicino e conosciuto, però, per iniziare i vari percorsi è il Passo Sella, il punto di partenza più conveniente se decidiamo svolgere, relativamente in un giorno, il giro completo attorno al Sassolungo ed al Sassopiatto. Noi siamo partiti dal Passo Sella, ma è anche possibile salire da Campitello di Fassa con la funivia Col Rodella. Se però avete intenzione di fare il giro completo tenete conto che la funivia chiude alle 17,30.

Per effettuare il trekking ad anello sono presenti due diverse possibilità:

  • Arrivare in auto/pullman fino al parcheggio Passo Sella (situato poco dopo la cima per chi arriva da Canazei) e da lì intraprendere il sentiero n°526 (percorso antiorario).
  • Funivia Col Rodella (8.30 - 17.30 euro 20 a/r) in partenza da Campitello di Fassa; in questo caso bisogna aggiungere circa 15 minuti di cammino per raggiungere l’imbocco del sentiero e prestare attenzione a non superare l’orario di chiusura dell’impianto.

Descrizione del percorso

Si tratta, infatti, di un’escursione abbastanza lunga, caratterizzata da un buon dislivello diluito, inoltre, in numerosi sali e scendi che ne accentuano sicuramente la faticosità. Nonostante ciò, è un trekking parecchio frequentato, molto probabilmente poiché non presenta particolari difficoltà tecniche, anche se, complessivamente, esso non andrebbe preso troppo sottogamba.

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Una domanda che ci si pone sulla maggior parte dei percorsi ad anello: lo svolgiamo in senso orario o antiorario? Io l’ho intrapreso in senso anti orario e così lo rifarei.

Dal Passo Sella, imboccando il sentiero nr. 526 ci dirigiamo da subito verso il Rifugio Comici, attraversando la città dei sassi. Dagli impianti di risalita, quindi, imbocchiamo il sentiero di destra n.526, in direzione del Rifugio Comici e del Piz Sella, che percorre il noto “Sentiero Naturonda” passando per la conosciuta “Città dei Sassi”: un percorso molto caratteristico che inizialmente si snoda, infatti, lungo dei numerosi e particolari massi di varie grandezze; un sentiero abbastanza semplice e ben tracciato che ci permette di giungere presso un altrettanto facile percorso sterrato predisposto, difatti, anche per le mountain-bike.

Appena imboccato il sentiero si presenta subito ai nostri occhi la cosiddetta “Città dei sassi”, l’incantevole prima parte del sentiero che si estende ai piedi della montagna. Saltellando qua e là, sempre con gli occhi in alto a contemplare sua Maestà “Il Sassolungo”, si percorre un suggestivo pianoro e verdissimi aree prative e boschive; ed è così che in 60 minuti circa si arriva al modernissimo Rifugio Comici, tappa imperdibile per una gustosissima colazione con vista impagabile sulla Val Gardena.

Dal Rifugio Comici alla Forcella Ciaulonch

Proseguiamo, quindi, ancora per il segnavia 526, che continua, adesso, verso ovest, dividendosi in 2 rispettive vie: la prima, che inizia proprio di fianco al rifugio, si sviluppa maggiormente a ridosso delle pareti rocciose settentrionali del Sassolungo, probabilmente presentando qualche complessità in più, la seconda, invece, si sviluppa appena inferiormente, mantenendo sicuramente una difficoltà più contenuta. Da qui, manteniamo lo stesso segnavia per attraversare il versante settentrionale del Sassolungo e raggiungere, di conseguenza, la Forcella Ciaulonch.

Attraversando la pareti scoscese del massiccio e qualche pietraia, si arriva dopo circa 5,5 km di percorso, al bivio verso il Rifugio Vicenza in direzione della Forcella. Seguiamo, quindi, le indicazioni per il Rifugio Vicenza e, successivamente, per il Col Ciaulonch, dove ci troviamo accompagnati da un’ulteriore bellissima veduta alpina, che incomincia ad estendersi sulla rinomata Val Gardena e che sporge, nuovamente, sul maestoso gruppo del Puez-Odle.

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Attraversato, quindi, quasi tutto il versante nord del Sassolungo, ci addentriamo presso l’unico, nonché breve, tratto boschivo dell’intera camminata, dal quale un’apposita freccia ci conduce ad un bivio non perfettamente segnalato, creandoci, seppur per un brevissimo lasso di tempo, qualche perplessità: la traccia che prosegue sulla sinistra ci permette di riprendere quasi subito il relativo segnavia, raggiungendo così la panoramica e suggestiva Forcella Ciaulonch.

Dalla Forcella Ciaulonch, il panorama inizia a protendersi nettamente, oltre alla conosciuta Val Gardena, sul meraviglioso, nonché famoso, verdeggiante altopiano dell’Alpe di Siusi, contraddistinto, senza ombra di dubbio, dall’altrettanto noto ed inconfondibile massiccio montuoso dello Scilliar.

Verso il Rifugio Sasso Piatto

Proseguiamo con il nostro notevole giro, seguendo ancora le indicazioni del segnavia 526 in direzione del Rifugio Vicenza e del Rifugio Sasso Piatto, scendendo attraverso una brevissima, ma decisa, pendenza, per poi riprendere in lieve ascesa. Proseguiamo, quindi, in direzione del Rifugio Sasso Piatto, scendendo per poi risalire subito, con parecchio impegno, il sentiero 527 che inizia ad aggirare, appunto, il Sassopiatto.

Dall’ultimo bivio, di conseguenza, cominciamo a percorrere il versante settentrionale e occidentale del suddetto monte, proseguendo per il facile sentiero sterrato n. 527 che, ahinoi, continua ancora a perdere quota sino ad atterrare presso un piccolo pianoro.

Per arrivare al Rifugio Sasso Piatto è presente una delle uniche vere salite della giornata. E’ perciò più che meritata la sosta pranzo una volta raggiunto il Rifugio, tenendo conto che da qui si è praticamente a metà percorso (10 km di cammino).

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L'Alta Via Friedrich August

Dal suddetto punto, infatti, sino al completamento totale del giro, si apre il panorama sicuramente più emozionante dell’intero percorso, caratterizzato da un’impressionante veduta che viene maestosamente dominata dai due principali gruppi montuosi che contraddistinguono, sostanzialmente, le affascinanti Dolomiti di Fassa, ovvero quello della Marmolada e del Catinaccio. D’ora in avanti si percorrerà l’Alta Via “Friedrich August” dedicata al Re Federico III di Sassonia, ai pedi del Sassopiatto. Tutta l’area è estremamente affascinante con vista impagabile sull’Alpe di Siusi, il più vasto altipiano d’Europa.

Cominciamo, così, a svolgere l’ultimo spezzone di questo lungo giro, che aggira meridionalmente il Sasso Piatto, percorrendo il facile sentiero 557 Federico Augusto, dal quale, in questa prima parte, possiamo scegliere di restare in quota, oppure di effettuare un breve sali e scendi per la Malga Sasso Piatto, che si trova appena sotto.

Da qui, infine, concludiamo questo grande anello optando per due rispettive vie: la facile sterrata che scende al Rifugio Salei, oppure l’evidente sentiero sulla sinistra che si sviluppa lungo il dolce pendio erboso del Fienile Monte. La parte conclusiva del nostro itinerario è quella che mi ha emozionato maggiormente. Un comodo sentiero quasi in quota, con vista meravigliosa sul Sella con le sue torri fino al ghiacciaio della Marmolada.

Si conclude perciò con un comodo e turistico sentiero in quota, questo splendido tour con vista sull’intero massiccio e sulla Regina Marmolada. Sicuramente uno dei tour più entusiasmanti di tutte le Dolomiti!

Informazioni utili

Ecco alcune informazioni utili per pianificare la tua escursione:

  • Difficoltà: Il percorso è mediamente lungo (circa 20 km) ma non presenta grandi criticità. E’ possibile suddividerlo in due differenti sezioni, ma con l’intera giornata a disposizione il percorso è fattibile in tranquillità.
  • Tempo di percorrenza: Per compiere l’intero giro con andatura tranquilla, fermandoci a scattare milioni di foto e concedendoci una veloce pausa pranzo abbiamo impiegato 7 ore. In rete avevo letto che il tempo di percorrenza medio era di circa 5 ore e mezza - 6 ore. Dipende sempre dal tipo di andatura che volete mantenere e quante soste fate.
  • Equipaggiamento necessario: Trattandosi di percorso montano con saliscendi e pietraie, è obbligatorio dotarsi di adeguate scarpe da trekking. Altrettanto importanti, un pile/felpa imbottita e il guscio impermeabile per i cambi di temperatura.
  • Rifugi: Lungo la strada sono presenti 4 ottimi rifugi per una piacevole sosta.

Rifugi e/o bivacchi: rifugi E. Comici, rifugi Vicenza e T.

Tempi intermedi: 1.00 h per raggiungere il Rifugio E. Comici, 1.00 h per arrivare alla Forcella Ciaulonch, 0.30 h per scendere al bivio dei rifugi Vicenza e T.

Una variante può essere invece sfruttare la Telecabina Forcella Sassolungo (8.15 - 17 euro 16 andata) e da lì scendere in ripida discesa verso il Rifugio Vicenza. Poco dopo il Rifugio si arriva al bivio in cui è possibile scegliere se girare verso a destra per il Sassolungo o verso sinistra per il sentiero Sassopiatto. In questo caso non si effettuerà il giro ad anello completo.

Un’altra variante per dimezzare i tempi è prendere la cabinovia che dal Passo Sella porta alla Forcella Sassolungo, forcella che separa il Sassopiatto dal Sassolungo e dove sorge il rifugio Demetz.

Tabella riassuntiva

Punto di partenza Punto più alto Dislivello Tempo di percorrenza Difficoltà
Passo Sella (2244 m s.l.m.) Forcella Sassolungo (2681 m s.l.m.) Circa 400-500 m 5-7 ore Media

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