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Escursione sulla Neve con le Racchette da Neve: Consigli Utili

L'inverno tra i monti è una stagione fantastica, la neve trasforma l'ambiente e rende tutto più magico e selvaggio, e la voglia di farsi una camminata immersi nella natura immacolata cresce in tutti noi ai primi fiocchi che arrivano. Andare a fare un’escursione in montagna d’inverno è un’abitudine che vi consigliamo di prendere, noi ne siamo già ben drogati, ma per divertirvi e avventurarvi in sicurezza bisogna prendere le giuste precauzioni ed informarsi per bene.

Preparazione e Pianificazione

Quando si intraprende una ciaspolata è fondamentale utilizzare dei bastoncini da trekking perché hanno un ruolo decisivo nella stabilità dell’utilizzatore. Quanto si intraprende una ciaspolata è fondamentale utilizzare dei bastoncini da trekking perché hanno un ruolo decisivo nella stabilità dell’utilizzatore.

Ecco alcuni consigli utili:

  • Come sarà il meteo domani? Non dimenticate di guardare se c’è vento e da dove soffia.
  • Se passate da un rifugio o andrete su qualche colle o vetta nelle vicinanze, fate una chiamata per chiedere se ci sono avvisi particolari.
  • Bollettino valanghe : imparate a leggerlo e soprattutto quando c’è rischio da 3 marcato in su evitate pendii ripidi (anche solo brevi tratti) o passaggi in gole strette.
  • I boschi di larici e le abetine sono l’ideale con condizioni di pericolo alto, quindi in generale per gite fino a circa 2200 m.
  • In caso di cambiamenti climatici o situazioni ambientali poco sicure non rischiate troppo, in particolare se avete poca esperienza, la montagna resta sempre lì e potete tornarci un’altra volta con condizioni migliori o più preparati.
  • Leggete online tutte le informazioni sulla gita ed eventuali commenti che trovate di altri escursionisti.
  • Ciaspole o no? Ovviamente dipende dalla “quota neve”, dall’esposizione della gita, e da quanto ha nevicato.

Dopo una giornata o più di neve abbondante, le ciaspole sono obbligatorie, e continuano ad esserlo anche per diversi giorni a seguire sui versanti esposti a Nord, in quanto poco soleggiati e quindi con la neve che rimane farinosa a lungo. Se invece non nevica da tanti giorni la neve è già ben “trasformata” e quindi può essere dura al mattino presto e poi più morbida verso mezzogiorno.

Se fate un’escursione notturna, ovviamente non dimenticate la torcia frontale... Non dimenticate di caricare al massimo la batteria del vostro telefono. E per concludere non dimenticate di comunicare ai vostri familiari dove andrete e che per ora prevedete di tornare.

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In caso di incertezze, prima di avventurarvi da soli o con amici inesperti quanto voi, affidatevi ad una guida escursionistica o alpina per fare le prime gite ed imparare sul campo con gli esperti del settore.

Attrezzatura Indispensabile

Per fare un'escursione sulla neve fresca, le ciaspole sono un'attrezzatura fondamentale. Iniziamo dalle basi: le ciaspole sono delle racchette da neve. Per cercare di ridurre al massimo la fatica, che comunque rimane anche solo per il peso delle ciaspole, è consigliabile scegliere dei modelli leggeri.

Le racchette da neve hanno una sagoma maggiore rispetto agli scarponi per cui riescono a distribuire il peso dell’utilizzatore su una superficie di contatto più ampia. Aumentando l’area a contatto con la neve le ciaspole diminuiscono la pressione esercitata dall’utilizzatore e di conseguenza evitano di farlo sprofondare.

Sul corpo delle ciaspole, nella parte centrale, sono collocati gli attacchi basculanti ovvero degli alloggiamenti regolabili in cui si inseriscono i piedi. I piedi sono fissati agli snodi basculanti sia in punta che nella parte del tallone e sono mantenuti in posizione grazie a cinghie o cinturini regolabili. La parte inferiore delle ciaspole invece presenta una ramponatura che può variare da modello a modello.

Come scegliere le ciaspole giuste

Fondamentale per vivere un’ottima esperienza è scegliere le ciaspole adatte. Esistono diverse taglie di ciaspole e la scelta dipende dal peso e dell’altezza della persona che le deve indossare. Le dimensioni garantiscono un ottimale galleggiamento anche nelle nevi più profonde. Si indossano velocemente e mantengono le regolazioni dello scarpone. La racchetta da neve perfetta per iniziare! È presente l’alza tacco ActiveLift per facilitare le salite.

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Quando si parla di taglia delle ciaspole non si fa riferimento alla misura del piede dell’utilizzatore, infatti gli attacchi per gli scarponi sono universali e sono regolabili per diverse lunghezze. La taglia delle racchette da neve si indica solitamente in pollici e misura la loro lunghezza.

Utilizzo delle Ciaspole

Utilizzare le ciaspole è estremamente facile e adatto a tutti, però è meglio conoscere qualche trucco per agevolare la camminata. Innanzitutto è necessario sottolineare che ciaspola destra e sinistra non sono uguali, per distinguerle è sufficiente osservare la chiusura delle cinghie o dei cinturini: le clip o le fibbie devono essere sempre rivolte verso l’esterno.

L’attacco delle ciaspole è regolabile e si adatta a tutti i tipi di scarpone, è sufficiente inserire la punta del piede nell’apposito alloggiamento e regolare la parte mobile su cui poggia il tallone. Una volta che il piede è in posizione è opportuno stringere le cinghie della punta e stringere la chiusura che assicura il tallone passando per il collo del piede.

La particolarità delle ciaspole è che sono dotate di attacchi basculanti in corrispondenza del tallone che si possono tenere sganciati o meno rispetto alla base della racchetta. Quando sono sganciati, il tallone si solleva nel fare il passo, lasciando invece la base della ciaspola appoggiata al terreno; mentre quando sono bloccati la base della ciaspola si solleva insieme a tutto il piede.

Durante la camminata in piano e in salita gli attacchi basculanti delle ciaspole devono rimanere sganciati per essere liberi di muoversi seguendo il naturale movimento del piede. Questo rende più facile la camminata sulla neve e consente di fare meno fatica durante l’attività.

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Per affrontare un pendio in salita è molto utile usare l’alzatacco, se le ciaspole ne sono provviste. Se le condizioni della superficie lo permettono puoi anche utilizzare le racchette da neve come degli sci piegando le ginocchia e spostando il peso all’indietro.

Quando invece si cammina in discesa è opportuno bloccare l’attacco basculante con l’apposito fermo e procedere con passi non troppo lunghi affondando nella neve prima il tallone e mantenendo la punta della ciaspola verso l’alto.

Abbigliamento Adeguato

Scegliere l’abbigliamento adatto è una carta vincente per la buona riuscita dell’esperienza. Come per ogni escursione, soprattutto invernale, bisogna tenere a mente la regola dei tre strati: leggero vicino al corpo (come una maglia traspirante in tessuto tecnico), caldo nel mezzo, ad esempio un pile, e antivento come ultimo strato. Sono preferibili i tessuti tecnici perché, a differenza del cotone, sono traspiranti e tendono a non trattenere il bagnato consentendo di rimanere sempre asciutti.

Per la parte inferiore del corpo sono necessari pantaloni lunghi impermeabili e antivento, non troppo imbottiti poiché ingombranti e troppo caldi durante lo sforzo. Naturalmente è fondamentale la scelta delle scarpe: ideali per le ciaspole sono gli scarponi da trekking invernali perché hanno un taglio alto che protegge la caviglia assicurando stabilità e sono dotati di suole rigide. La caratteristica fondamentale che devono avere gli scarponi da abbinare alle ciaspole rimane l’impermeabilità, che assicura i piedi asciutti anche nella neve più soffice.

Non tutte le scarpe sono adatte ad essere utilizzate con le racchette da neve, ad esempio non è possibile indossare scarpe basse o doposci. La caratteristica fondamentale che devono avere gli scarponi da trekking per essere utilizzati con le ciaspole è l’impermeabilità infatti quando si passa molto tempo sulla neve è importante rimanere con i piedi asciutti.

Come strato intimo è meglio evitare magliette in cotone, perché si tratta di una fibra idrofila, tende quindi a impregnarsi di sudore e a trattenerlo. Il compito principale di un buon intimo termico è di portare il sudore corporeo verso l’esterno.

Indossare diversi strati permette di adeguarsi alle diverse condizioni esterne e allo sforzo fisico. Il guscio è un capo indispensabile nella stagione invernale perchè, oltre alla protezione dal freddo, fornisce una tenuta antivento qualora ci fossero raffiche forti. Quando le temperature sono molto rigide inoltre il guscio è utile, poiché non facendo filtrare l'aria fredda permette agli strati sottostanti di esprimere al meglio la loro termicità.

Capitolo piumino: è sempre opportuno, nel caso di una gita in alta montagna, avere con sé almeno un piumino leggero da aggiungere agli altri strati. Lo metti nello zaino a inizio stagione ed è sempre pronto. Due ottimi esempi sono Micropuff Hoody e DAS Light.

Considera però che il pantalone da sci è però più ingombrante e meno pratico per un’attività di camminata. Ciaspolare significa affrontare un’attività costante e difficilmente si affrontano le stesse condizioni dello sci alpinismo. Ad esempio non dovrai scendere in velocità da un pendio, ma lo affronterai camminando. Bastano pochi minuti con ai piedi le ciaspole e inizi a sentire caldo.

Attenzione però: è indispensabile proteggere sempre le estremità. Guanti e berretto permettono di non disperdere calore dalle mani o dalla testa. Sciarpa o collare proteggeranno la gola e gli occhiali dal sole abbacinante che si riflette sulla neve.

Sicurezza in Montagna

Camminare sulla neve comporta alcuni rischi da tenere in considerazione durante un trekking invernale, uno su tutti il rischio di slavine o valanghe.

Anche seguendo tutte le precauzioni può comunque capitare di trovarsi in una situazione di emergenza e in questi casi è fondamentale avere con sé l’ARTVA, un dispositivo realizzato appositamente per ricevere ed emettere segnali quando un escursionista viene travolto da una slavina. Un altro rischio durante le escursioni invernali è la perdita dell’orientamento infatti la neve può coprire i sentieri e la segnaletica rendendo difficile capire quale direzione prendere.

Sempre più spesso, anche durante la stagione invernale, si susseguono gli interventi di recupero di persone in difficoltà che chiedono aiuto al Soccorso Alpino. Interventi che nella maggioranza dei casi sono dovuti a impreparazione, equipaggiamento assente o sbagliato, stanchezza o incapacità di orientarsi nell’ambiente di montagna.

Vale la pena ribadire, quindi, alcune buone norme che ogni escursionista dovrebbe sempre tenere a mente, che volentieri condividiamo. Ricordiamo inoltre i consigli del Soccorso Alpino che avevamo pubblicato tempo fa e che sono sempre validissimi. “La prudenza in montagna non è mai troppa”, ripetiamo sempre.

L’ambiente alpino assume caratteristiche diverse sotto la neve, di conseguenza i segnali bianco/rossi possono essere coperti, i pali con la segnaletica danneggiati e le tracce dei sentieri non visibili. Quindi è fondamentale seguire solo le piste tracciate e, in caso di brutto tempo, evitare zone poco conosciute senza evidenti punti di riferimento. Persino gli escursionisti esperti possono smarrirsi in condizioni di nebbia o maltempo senza bussola e carta topografica.

Fidarsi esclusivamente del cellulare è molto rischioso, considerando la perdita di efficienza della batteria con il freddo e la mancanza di connessione dati in alcune aree.

Non possono mancare i ramponcini, che possono scongiurare il pericolo di rovinose scivolate su terreno ghiacciato. Attenzione però: le “catenelle” o ramponcini vanno usati solo su terreni pianeggianti con poco dislivello perché nei percorsi impegnativi, soprattutto se esposti a nord dove il ghiaccio è compatto, non sono adeguati e perdono di affidabilità, rischiando anzi di dare una falsa sicurezza a chi li indossa su terreni sbagliati. In questi ultimi casi, servono ramponi e tecniche alpinistiche.

Dentro lo zaino è consigliabile avere generi di conforto facilmente assimilabili, poiché camminare sulla neve richiede sforzi energetici considerevoli. Ricordarsi di bere, preferibilmente acqua o tè caldo, è fondamentale per mantenere l’energia, evitando l’alcool.

Ricordiamo che in conformità con la legge italiana, tutti gli escursionisti in ambiente innevato devono utilizzare l’ARTVA e essere dotati di pala e sonda. Prima di partire consultare sempre il bollettino valanghe emesso giornalmente da ARPAV Veneto (per le montagne venete) durante l’inverno permette di effettuare scelte consapevoli riducendo il rischio da valanga.

Fondamentale è anche chiedere notizie aggiornate sullo stato dei sentieri e dei percorsi (rivolgendosi agli uffici informazioni turistiche locali, alle guide alpine del posto o ai rifugisti) per evitare di raccogliere informazioni sommarie, magari dai social o da fonti poco attendibili. Oltre a questi consigli pratici, una regola fondamentale per garantire una giornata serena sia in estate che in inverno è adeguare sempre l’escursione alle proprie capacità. In caso di difficoltà o mancanza di forma fisica è consigliabile fare ritorno.

Zaino: Cosa Portare

Lo zaino per una ciaspolata può essere organizzato allo stesso modo rispetto allo zaino per un’escursione in giornata. Lo zaino però può essere utile anche per trasportare le ciaspole nei tratti in cui non c’è neve, è sufficiente accoppiare le racchette da neve rivolgendo le parti inferiori a contatto tra loro e fissarle alla parte esterna dello zaino con delle cinghie regolabili o con degli elastici, orientandole in posizione verticale.

Lo zaino è un must per portarsi sempre dietro cambi, snack, bevande e accessori per ogni evenienza. Soprattutto se si tratta di una gita di famiglia sappiamo bene di quante cose avranno bisogno i bambini.

Di estrema importanza portare con sé acqua e snack come cioccolata e frutta secca, poiché camminare con le ciaspole può essere molto impegnativo. Il freddo tende a far consumare più calorie quindi ben venga rifocillarsi, considerando che durante le escursioni invernali il corpo tende a disidratarsi ancora di più perché non ci accorgiamo che stiamo sudando.

Rischi e Precauzioni Aggiuntive

La montagna è un luogo dove è sempre importante avere una dose supplementare di attenzione. In inverno i rischi aumentano.

  • la mancanza di orientamento: La neve fresca non rende facile ritrovare il sentiero. I segnali sono spesso coperti e altri escursionisti possono aver cancellato le tue tracce. Perdersi è un attimo anche quando sei certo di stare seguendo la traccia giusta.
  • le basse temperature e le poche ore di luce sono una minaccia importante.

Infine porta sempre con te l’ARTVA: si tratta di uno strumento che può aiutare in caso di slavine, ma che è necessario saper utilizzare correttamente. Come abbiamo già visto (link) il nostro consiglio è di portare con te anche pala e sonda.

Nel caso vi trovaste ad usare questi strumenti in montagna, la velocità è tutto ed è importante non esitare. Le Guide Alpine organizzano dei mini corsi per aggiornare e allenare queste skill fondamentali.

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