Escursione sulla Neve: Consigli e Preparazione per un'Esperienza Sicura e Appagante
Il trekking è un'attività affascinante e sempre più diffusa, che permette di vivere esperienze ricche di suggestioni a contatto con la natura durante tutto l’anno. Con l’arrivo della stagione fredda, però, è importante valutare con attenzione alcuni aspetti essenziali: il trekking invernale, infatti, richiede una preparazione accurata e un approccio consapevole per affrontare le condizioni climatiche e le difficoltà poste dagli itinerari.
Preparazione e Consigli Preliminari
Perché un trekking invernale sia un’esperienza appagante e sicura, è necessario prepararsi al meglio e seguire alcuni accorgimenti specifici. È inoltre fondamentale, soprattutto per chi vuole iniziare a fare escursionismo, essere consapevoli del proprio grado di preparazione. Affrontare il trekking in inverno può essere infatti molto impegnativo, richiede una condizione fisica adeguata e l’esperienza necessaria per riconoscere le caratteristiche dell’ambiente circostante e per riuscire a leggere l’evoluzione dei fenomeni naturali.
È consigliabile, dunque, iniziare con percorsi più semplici e gradualmente aumentare la difficoltà, così da costruire forza e resistenza senza sovraccaricare il corpo. Un primo consiglio preliminare, soprattutto se si è alle prime armi, è quello di evitare le avventure in solitaria: affidarsi alla guida di escursionisti esperti e gruppi organizzati, infatti, offre il duplice vantaggio di aumentare il livello di sicurezza e di imparare dalle esperienze altrui.
Informarsi e Valutare
Prima di partire è bene informare un amico o un familiare segnalando l’area dell’escursione e l’orario previsto di ritorno, una precauzione che potrebbe rivelarsi preziosa nel caso in cui non sia possibile comunicare. Leggete online tutte le informazioni sulla gita ed eventuali commenti che trovate di altri escursionisti. Come sarà il meteo domani? Non dimenticate di guardare se c’è vento e da dove soffia. Se passate da un rifugio o andrete su qualche colle o vetta nelle vicinanze, fate una chiamata per chiedere se ci sono avvisi particolari.
Consultare sempre il bollettino valanghe emesso giornalmente da ARPAV Veneto (per le montagne venete) durante l’inverno permette di effettuare scelte consapevoli riducendo il rischio da valanga. Fondamentale è anche chiedere notizie aggiornate sullo stato dei sentieri e dei percorsi (rivolgendosi agli uffici informazioni turistiche locali, alle guide alpine del posto o ai rifugisti) per evitare di raccogliere informazioni sommarie, magari dai social o da fonti poco attendibili.
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In caso di cambiamenti climatici o situazioni ambientali poco sicure non rischiate troppo, in particolare se avete poca esperienza, la montagna resta sempre lì e potete tornarci un’altra volta con condizioni migliori o più preparati. In caso di incertezze, prima di avventurarvi da soli o con amici inesperti quanto voi, affidatevi ad una guida escursionistica o alpina per fare le prime gite ed imparare sul campo con gli esperti del settore.
Abbigliamento Adeguato: Vestirsi a Strati
Il modo migliore di vestirsi per il trekking in inverno è procedere per strati, utilizzando capi tecnici, traspiranti e impermeabili. L’ideale è creare un primo strato utilizzando un intimo termico traspirante, progettato per ridurre l’umidità della pelle e prevenire l’abbassamento della temperatura corporea. Lo strato intermedio deve invece fungere da isolante termico: felpe in pile, meglio se con la zip, sono particolarmente indicate per la capacità di trattenere il calore corporeo. Lo strato esterno, infine, deve includere una giacca impermeabile e antivento, in grado di offrire protezione dalle intemperie e mantenere il calore.
Calzature e Accessori
Da utilizzare in abbinamento a calze termiche, le scarpe da montagna sono una componente fondamentale per affrontare i percorsi spesso fangosi o innevati tipici di questa stagione. Elementi base per la scelta di qualunque modello sono l’impermeabilità, la qualità della suola e la capacità di tenere il piede asciutto e al caldo. Nell’attrezzatura per il trekking invernale non possono, infine, mancare una serie di accessori. Guanti impermeabili e con interno in pile per proteggere le mani, un berretto che copra bene le orecchie, e uno scaldacollo per difendere la gola e il viso dal vento freddo saranno utili nei percorsi in quota.
Attrezzatura Essenziale
Compagno inseparabile per ogni escursionista, lo zaino è un elemento essenziale anche per il trekking invernale. È bene scegliere la capienza in base alla tipologia e alla durata del percorso - per un giorno in genere è sufficiente uno zaino da 25 litri - e valutare con attenzione cosa portare con sé. Tra le caratteristiche tecniche, i modelli dotati di tasche esterne e divisori interni sono l’ideale per separare accessori, alimenti, abbigliamento di ricambio e dispositivi elettronici come smartphone e GPS.
I GPS portatili Garmin sono gli strumenti ideali per l’escursionismo. L’utilizzo combinato di Garmin fēnix 8 e Garmin InReach Mini 2 è perfetto per le escursioni in montagna. Le mappe topografiche, consultabili direttamente sul display dello smartwatch in qualunque condizione di luce, consentono di seguire una traccia precaricata, impostare le tappe del vostro itinerario e individuare i punti strategici per le soste.
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Accessori Utili
- Ramponcini per terreni pianeggianti con poco dislivello
- Ramponi e tecniche alpinistiche per percorsi impegnativi
- ARTVA (dispositivo di rilevamento delle vittime di valanga)
- Pala e sonda per la rimozione della neve in caso di valanga
- Bastoni telescopici per scaricare parte del peso corporeo
- Ciaspole, se necessarie
Alimentazione e Idratazione
Sebbene il freddo possa ridurre la sensazione di sete, l’idratazione è fondamentale anche durante un trekking in inverno. Portate con voi acqua a sufficienza in base alla lunghezza del tracciato e alla possibilità di trovare altre fonti lungo il percorso. Altrettanto importante è mantenere un apporto calorico adeguato: durante le escursioni il corpo consuma molte energie non solo per via dell’attività fisica ma anche per contrastare le basse temperature. Dentro lo zaino è consigliabile avere generi di conforto facilmente assimilabili, poiché camminare sulla neve richiede sforzi energetici considerevoli. Ricordarsi di bere, preferibilmente acqua o tè caldo, è fondamentale per mantenere l’energia, evitando l’alcool.
Sicurezza e Precauzioni
Curate al massimo tutti gli aspetti utili per fare escursioni in sicurezza, poiché durante un trekking invernale anche un sentiero apparentemente semplice può diventare una sfida impegnativa. Sempre più spesso, anche durante la stagione invernale, si susseguono gli interventi di recupero di persone in difficoltà che chiedono aiuto al Soccorso Alpino. Interventi che nella maggioranza dei casi sono dovuti a impreparazione, equipaggiamento assente o sbagliato, stanchezza o incapacità di orientarsi nell’ambiente di montagna.
L’ambiente alpino assume caratteristiche diverse sotto la neve, di conseguenza i segnali bianco/rossi possono essere coperti, i pali con la segnaletica danneggiati e le tracce dei sentieri non visibili. Quindi è fondamentale seguire solo le piste tracciate e, in caso di brutto tempo, evitare zone poco conosciute senza evidenti punti di riferimento. Persino gli escursionisti esperti possono smarrirsi in condizioni di nebbia o maltempo senza bussola e carta topografica. Fidarsi esclusivamente del cellulare è molto rischioso, considerando la perdita di efficienza della batteria con il freddo e la mancanza di connessione dati in alcune aree.
È importante sottolineare che l’abbigliamento, anche il più costoso, può perdere di efficacia a temperature estreme, inoltre non sostituisce l’esperienza in montagna. Ricordiamo che in conformità con la legge italiana, tutti gli escursionisti in ambiente innevato devono utilizzare l’ARTVA e essere dotati di pala e sonda.
Allenamento e Preparazione Fisica
Il trekking invernale è molto più impegnativo per il nostro corpo, ecco perché è importante allenarsi. In questa stagione si porta addosso un peso doppio rispetto all'estate a causa di attrezzature più pesanti, più strati di abbigliamento e clima rigido. L’allenamento dipende dal vostro obiettivo.
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Cosa Sapere su Neve e Valanghe
Anche se siamo abituati a credere che la neve sia solo neve, in realtà questo materiale è in continua evoluzione: metamorfismo costruttivo e distruttivo fan si che all’interno del manto nevoso siano presenti vari strati, ognuno con determinate caratteristiche fisico-meccaniche: alcuni a più debole coesione altri a forte coesione. I pendii coperti dalla neve possono essere poi suddivisi secondo l’inclinazione: la frequenza più alta di caduta di valanghe la si ha dai 25 ai 45°. Ciò non vuol dire affatto però che sopra o sotto tali inclinazioni le valanghe non si generino!
Vi sono molti fattori che influenzano il manto nevoso e la probabilità della caduta di valanghe. Alcune di queste si staccano spontaneamente (solitamente su pendii molto acclivi) altre per sovraccarichi. Questi fenomeni poi possono essere di piccole o grandi dimensioni; una valanga definita “piccola” ( lunghezza minore di 100 m e volumi inferiori ai 1000m³) può tranquillamente seppellire ed uccidere una persona. Sulla neve quindi…vietato scherzare!
Detto che il pericolo zero non esiste neanche dentro le mura domestiche, vediamo quelle che sono le regole da adottare per valutare al meglio un escursione:
- informarsi, se possibile, circa l’evoluzione del manto nevoso nell’ultimo periodo;
- consultare i Bollettini Valanghe (Veneto, AINEVA) emessi dagli organi preposti;
- programmare l’itinerario (se le condizioni lo permettono) in funzione della scala di pericolo ed in funzione della propria preparazione;
- non dare per scontato che i sentieri “estivi” siano transitabili;
- dire sempre a qualcuno dove andiamo e che tempistiche prevediamo;
- portare sempre con se il cellulare carico o con il power bank ed installate l’applicazione GeoResQ;
- usate per ogni attività la giusta attrezzatura.
Nel caso in cui non abbiate un ottima conoscenza della neve e delle sue dinamiche è assolutamente sconsigliato muoversi al di fuori delle strade battute. Già in caso di MODERATO pericolo valanghe (grado 2) serve una valutazione locale su eventuali zone pericolose. Se non siete sicuri chiedete alle guide di zona (potete consultare l’albo all’interno del sito del Collegio Regionale Guide Alpine Veneto o nei reciproci collegi d’appartenenza). Sono persone che in montagna vivono la maggior parte del tempo della loro giornata e saranno sempre disponibili a darvi preziose indicazioni utili.
Spero di avervi sensibilizzato sul fatto che sulla neve bisogna veramente prestare attenzione a quel che si fa! Per se ma anche per gli altri che potrebbero essere coinvolti involontariamente da un evento da voi generato. Credo che umiltà sia una parola che in questo contesto ci voglia! Bisogna essere umili e saper dire “no, non so…quindi non rischio“. Umili perché a volte anche i migliori possono essere tratti in inganno. Umili e tornare a casa per aver la possibilità di rifare quella gita quante altre volte vorremo.
Consigli Utili Aggiuntivi
- Controlla le previsioni del tempo e delle valanghe.
- Inizia con poco e presto.
- Porta con te un amico esperto o fai sapere a qualcuno dove stai andando.
- Munisciti di mappa e bussola.
- Rimani idratato.
- Cammina con il sole.
- Scegli percorsi che ti facciano faticare!
- Portati degli spuntini da consumare in marcia.
- Predisponi un piano di sicurezza.
- Essere consapevoli del rischio di valanghe.
- Porta con te una lampada frontale.
- Saper costruire un riparo di emergenza.
- Sapere come accendere un fuoco.
Breve Riassunto dei Nostri Migliori Consigli
- Porta con te una lampada frontale (e batterie di ricambio).
- Non dimenticare la protezione solare e gli occhiali da sole.
Materiale di Sicurezza (Per i Più Esperti)
Per quelli tra di voi che hanno l'abitudine di uscire dai sentieri battuti, oltre ad una buona attrezzatura, è indispensabile portare con sé il materiale di sicurezza: ARTVA, zaino, pala, sonda. L'ARTVA è un dispositivo di rilevamento delle vittime di valanga, che ha una modalità di ricezione e una modalità di trasmissione. Quando parti, metti il dispositivo in modalità di trasmissione e, se qualcuno viene sorpreso da una valanga, vai in modalità ricezione per localizzare la persona e liberarla. Questo dispositivo garantisce sia la tua sicurezza, sia quella delle persone che ti accompagnano. Attenzione però, è necessario imparare ad utilizzare questo dispositivo e continuare ad allenarsi ad utilizzarlo. Ci sono molti "parchi ARTVA" nelle stazioni da sci, che ti permettono di allenarti. Informati!
IL TRIO: ZAINO, PALA, SONDA è l'equipaggiamento di base da portare sempre con sé. Nello zaino dovrai mettere la tua attrezzatura di sicurezza, ma anche acqua, uno spuntino, un kit di primo soccorso, eventualmente guanti di ricambio. Ricordati... la pala e la sonda possono salvare la vita di una vittima di valanga perché, solo attrezzato, sarai in grado di rimuovere la neve. Anche per i più esperti, ricordiamo che la regola d'oro in montagna è, e resterà sempre, quella di preparare bene l'uscita e soprattutto di saper rinunciare, se le condizioni non sono ottimali.
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