Escursioni Indimenticabili a Campitello di Fassa tra le Dolomiti
Tra le Dolomiti di Fassa, Patrimonio Unesco dell’Umanità, una fittissima rete di sentieri permette di toccare il cielo con un dito. L’estate e l'autunno sono le stagioni migliori per esplorare ogni angolo dei Monti Pallidi. Passeggiate slow in mezzo a boschi, prati e pascoli o escursioni più impegnative da suddividere anche su più giorni con pause di rifugio in rifugio. A piedi, di rifugio in rifugio, tra le Dolomiti di Fassa.
La Val di Fassa, in Trentino-Alto Adige, è la destinazione perfetta per tutti coloro che desiderano stare in contatto con la natura e dedicarsi alle attività all’aperto. Con centinaia di chilometri di sentieri poi, è un vero e proprio paradiso per tutti gli amanti del trekking! Qui troverai sicuramente pane per i tuoi denti: dai percorsi per escursionisti esperti a quelli più facili, c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
Escursioni Consigliate in Val di Fassa
Viel del Pan
Si tratta di un sentiero piuttosto facile ma dai panorami incredibili. Partendo da Alba di Canazei, con la funivia si arriva comodamente a Col dei Rossi e da qui si raggiunge il rifugio Fredarola (volendo si può arrivare al rifugio anche a piedi partendo dal Passo Pordoi). Poi si imbocca il Viel del Pan (sentiero numero 601) che prosegue prevalentemente in piano fino all’omonimo rifugio. Lo spettacolo è di quelli che tolgono il fiato e per tutto il sentiero si è accompagnati da un panorama favoloso e da viste grandiose sulla regina delle Dolomiti: la Marmolada. Dal rifugio si può scende verso il lago Fedaia, incastonato nella valle, e anche in questo tratto la vista è da cartolina! Attenzione all’ultima parte del sentiero che risulta a tratti un po' ripida. Per chi volesse allungare un po' il percorso, poco dopo il rifugio Viel del Pan si trova la deviazione per Porta Vescovo. In entrambi i casi, comunque, occorre tornare ad Alba di Canazei con un bus navetta.
Torri del Vajolet
Quella alle Torri del Vajolet è stata una delle escursioni che più ho amato in assoluto! Il percorso inizia dal rifugio Gardeccia, raggiungibile in due modi: da Ciampedie (con la funivia da Vigo di Fassa e poi seguendo il sentiero 540) o da Pera di Fassa (salendo con le seggiovie Vajolet I e II). Una volta raggiunto il Gardeccia si prosegue sul sentiero 546, un percorso immerso nello splendore del Catinaccio, ai piedi delle grandiose pareti rocciose che hanno fatto la storia dell’alpinismo sulle Dolomiti. Con una salita abbastanza impegnativa si raggiungono i rifugi Vajolet e Preuss, a pochi metri uno dall’altro. E una volta arrivati vi garantisco che sarete completamente senza fiato, non tanto per la fatica ma per il panorama che potrete ammirare tutto intorno a voi! Da qui si devia a sinistra sul sentiero per escursionisti esperti numero 542, un percorso su roccia con alcuni tratti attrezzati con fune metallica che conduce al rifugio Re Alberto I, proprio ai piedi delle magnifiche torri del Vajolet.
Creste del Buffaure
Si parte da Pozza di Fassa con la telecabina, raggiungendo la conca del Buffaure. Da qui si può procedere fino al Col de Valvacin a piedi oppure con una comoda seggiovia. A questo punto si seguono le indicazioni verso il Passo San Nicolò. Lungo il percorso si raggiunge il Sass d’Adam, un bellissimo punto panoramico e la Sella Brunech, poi si imbocca il sentiero Lino Pederiva, un magnifico percorso in cresta (non adatto a chi soffre di vertigini a causa della presenza di diversi tratti esposti) con alcuni brevi passaggi attrezzati con fune metallica. La vista che si gode sul gruppo del Catinaccio, Sella, Pordoi e Marmolada è a dir poco grandiosa. Proseguendo si raggiunge il rifugio Passo San Nicolò, ideale per una sosta e poi si scende lungo il sentiero 608 attraverso la meravigliosa Valle San Nicolò. (Una volta a valle, si può procedere a ritroso di qualche centinaio di metri per raggiungere una graziosa cascata e la Baita alle Cascate). Si continua la discesa fino alla località Sauch, punto di arrivo e partenza per il navetto che collega la valle a Pozza di Fassa.
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Giro del Sassolungo
Una fantastica escursione che si sviluppa tra la Val di Fassa e la Val Gardena. Si parte dal Passo Sella e si raggiunge il rifugio Toni Demetz, incastonato proprio nella forcella Sassolungo (che divide il Sassolungo dal Sassopiatto). Per arrivare al rifugio si può seguire il sentiero 525 oppure salire sulla pittoresca bidonvia (dove si sale in corsa) che arriva direttamente alla forcella. Da qui si scende in uno spettacolare anfiteatro racchiuso da imponenti pareti di roccia verticali lungo il sentiero 525 fino a raggiungere il rifugio Vicenza, uno dei più scenografici della zona. Occorre prestare attenzione lungo la discesa poiché è facile scivolare sul terreno ghiaioso e si può trovare neve fino a luglio inoltrato. Dopo il rifugio si procede a destra, sul segnavia 526, in un bel percorso panoramico con la vista che spazia sull’alpe di Siusi fino ad arrivare al rifugio Comici (dove le torte sono grandiose).
Subito dopo il rifugio Vicenza si trova un bivio ed in questo caso occorre proseguire verso sinistra, sul sentiero 527 che conduce al rifugio Sassopiatto. Da qui, imboccando il segnavia 557 si snoda uno splendido percorso panoramico che porta fino ai rifugi Pertini e Friedrich August.
Val Duron e Rifugio Antermoia
Molto probabilmente il mio trekking preferito e di sicuro una delle escursioni più iconiche della Val di Fassa! Partendo dal rifugio Micheluzzi (che si può raggiungere grazie ad un comodo navetto che parte da Campitello di Fassa) si prosegue su strada bianca sul sentiero 532 immersi nello splendore della Val Duron. Poco dopo aver superato il rifugio Lino Brach si svolta a sinistra sul segnavia 578, iniziando una salita non molto ripida ma costante circondati prima da una vegetazione lussureggiante e poi da verdi pascoli. Una volta raggiunto il Passo delle Ciaregole lo scenario cambia e si prosegue su roccia dolomitica e ghiaia fino al Passo Dona dove la vista si apre su un panorama incantevole sul Vallone d’Antermoia. Proseguendo lungo il sentiero si arriva al rifugio Antermoia e all’omonimo lago adagiato nella conca dietro al rifugio. Un vero gioiello incastonato tra pareti di roccia e cielo! Si può rientrare dallo stesso percorso o scendere attraversando la verdissima val di Dona.
Vial de le Feide
Più panorami in un unico percorso: dal sentiero mozzafiato in quota a tratti immersi nel bosco, dalla roccia alle vallate di verdi pascoli, ecco cosa offre questo magnifico percorso! Si parte da Vigo di Fassa con la funivia Ciampedie e si seguono le indicazioni per Roda di Vael fino a raggiungere il Rifugio Negritella. Da qui si imbocca il sentiero 545, trovando poco dopo il cartello che indica Vial de le Feide, percorso da seguire. Il sentiero si sviluppa in quota costeggiando le Pale Rabbiose e ci si ritrova sotto l’imponente parete della Roda di Vael, in località Pael. Il panorama spazia dalla Marmolada, alle Pale dei San Martino, fino alla catena del Lagorai. Meraviglia pura. Da qui si prosegue seguendo il segnavia numero 541 fino ad arrivare al rifugio Roda di Vael. Il sentiero non presenta particolari difficoltà ma alcuni tratti, stretti e scoscesi, richiedono passo fermo e attenzione. Dal rifugio ti segnalo una deviazione interessante e veloce: seguendo il sentiero 549 in direzione del Passo Costalunga si raggiunge la famosa aquila in bronzo dedicata a Theodor Christomannos, pioniere del turismo sulle Dolomiti.
Piz Boè
Si tratta di un grande classico della Val di Fassa, un’escursione sulla cima più alta del gruppo Sella, a ben 3152 metri di quota! Si parte dal Passo Pordoi e si raggiunge a piedi la forcella Pordoi seguendo il sentiero 627 (per evitare la faticaccia di questa salita su ghiaione si può utilizzare la funivia che porta al Sass Pordoi, la famosa terrazza delle Dolomiti, e poi scendere fino alla forcella). Da qui, in un incredibile paesaggio lunare di roccia e detriti, occorre seguire le indicazioni per Piz Boè - Capanna Fassa fino ad arrivare sotto la parete del Piz Boè. La salita su roccia è piuttosto ripida e presenta tratti attrezzati con funi e gradini metallici fino ad arrivare in cima, dove fa capolino il piccolo rifugio Capanna Piz Fassa. Fermarsi per riprendere fiato ma soprattutto per ammirare il panorama è un obbligo e sarà una di quelle viste che resteranno indelebili nella memoria!
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Passo Le Selle e Alta Via Bepi Zac
L’escursione parte dal Passo San Pellegrino dove si lascia l’auto e si imbocca il sentiero numero 604 che, in salita costante, conduce alla Baita Paradiso. Inizialmente si cammina su una strada bianca (piuttosto anonima a dire il vero) poi, superata la baita si passa a sterrato e roccette e il panorama si apre. Proseguendo sullo stesso sentiero si raggiunge lo scenografico Passo Le Selle con l’omonimo rifugio arroccato sulla sommità dell’altura come una piccola fortezza. Da qui inizia l’alta via Bepi Zac, un sentiero attrezzato che necessita di imbrago e set da ferrata. Anche se deciderai di fermarti, senza proseguire per la via ferrata, potrai godere di una vista grandiosa e una sosta al rifugio è super consigliata. Non per niente fu lo stesso Bepi Zac a voler dedicare il rifugio “a tutti i vagabondi della montagna”.
Rifugio Fuciade
Partendo dal Passo San Pellegrino si arriva al rifugio Fuciade percorrendo il sentiero numero 607. Un facile percorso, adatto anche ai bambini, che si sviluppa su strada bianca e sterrato in una splendida conca di verdi pascoli punteggiata dai tabià, antiche cascine in legno. Lo sguardo si perde sui gruppi montuosi che circondano la vallata, in particolare sulla catena del Costabella. Una vera e propria cartolina! Trattandosi di un percorso adatto a tutti è molto frequentato, quindi se si desidera mangiare al rifugio è consigliabile prenotare un po' in anticipo per non rischiare di non trovare posto.
Consigli Utili per le Escursioni
Prima di allacciare gli scarponi e partire però ricorda che la Val di Fassa è una meta molto gettonata! Hai già prenotato il tuo hotel? Prima di partire però, hai controllato di avere tutta l'attrezzatura necessaria per il trekking?
Le stagioni migliori per avvicinarsi alla conoscenza delle Dolomiti della Val di Fassa sono senz’altro la primavera e l’autunno. È in questi momenti dell’anno che la montagna e la natura si svelano nella loro autenticità. L’assenza del turismo di massa diviene l’occasione ideale per approcciarsi alla montagna e apprezzarne la bellezza.
Passeggiate ed escursioni possono svolgersi durante tutto l’arco della settimana. Su richiesta è possibile organizzare uscite con guida privata e con transfer incluso.
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