Escursioni a Campogrosso: Alla Scoperta dei Sentieri delle Piccole Dolomiti Vicentine
Le Piccole Dolomiti Vicentine offrono una varietà di itinerari escursionistici adatti a tutti i livelli di esperienza. Questi percorsi permettono di immergersi nella magia della natura e della montagna, offrendo panorami mozzafiato e la possibilità di scoprire un territorio ricco di storia e tradizioni.
Accesso al Rifugio Campogrosso
Il Rifugio Campogrosso è raggiungibile in auto solo dal versante Veneto di Recoaro Terme. In alternativa, salendo in auto da Schio o da Rovereto, è possibile parcheggiare l’auto (a pagamento) a Passo Pian delle Fugazze (Vallarsa). Da qui, si può raggiungere il rifugio a piedi percorrendo uno dei seguenti itinerari:
- Strada asfaltata pedonale che inizia con una deviazione a sinistra 500 metri dopo l’Albergo al Passo di Passo Pian delle Fugazze.
- Da Passo Pian delle Fugazze si sale a piedi verso Malga Cornetto, si attraversa il ponte AVIS per poi giungere in rifugio seguendo la strada.
- La Strada del Re è asfaltata solo parzialmente.
La Strada delle 52 Gallerie
La Strada delle 52 Gallerie è uno dei sentieri più iconici delle Piccole Dolomiti Vicentine, anche se appartiene al massiccio del Pasubio. Questa via, costruita durante la Grande Guerra, rappresenta un'opera ingegneristica unica in Europa.
Il percorso parte da Bocchetta Campiglia e raggiunge i 1928 metri di Porte del Pasubio in poco più di 6,3 km. È costituito da 52 gallerie, per il cui transito è necessaria una torcia elettrica. Si consiglia anche l'uso del caschetto, vista la natura della roccia.
Salendo lungo questo itinerario, si rivive un pezzo di storia e si ammira un'impresa ingegneristica ed umana che merita rispetto. Il sentiero, pur essendo abbastanza largo, presenta alcuni punti "deboli", soprattutto prima della 18° galleria e dopo Passo di Fontana d’Oro. I pendii che si aprono verso valle sono pressoché verticali, quindi è necessario prestare attenzione.
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Oltre al dislivello di circa 900 metri, bisogna considerare il caldo, il meteo variabile e la lunghezza del rientro. Gli Scarubbi, pur essendo una strada militare comoda, sono lunghi circa 10 km. Si consiglia di programmare l'escursione in settimana e di considerare gli eventi storici di questi luoghi.
Anello del Sengio Alto e l’Alpe di Campogrosso
L’anello del Sengio Alto è un itinerario molto frequentato delle Piccole Dolomiti Vicentine. Questo percorso di circa 12 chilometri presenta un dislivello inferiore ai 500 metri.
Lungo il tragitto, si attraversa un ponte sospeso di 105 metri di lunghezza e 30 metri di altezza, che offre una vista spettacolare sulle zone sottostanti. Il sentiero parte da Passo Pian delle Fugazze e si percorre solitamente in senso antiorario.
Il versante trentino offre un ambiente d'alpeggio con vasti pascoli e una vista sul massiccio del Carega e sul Sengio Alto. A Malga Bovental è possibile fare una pausa e gustare formaggi e prodotti tipici. Il punto di metà percorso è il Passo di Campogrosso, dove si trova l’omonimo rifugio.
Ripartiti da Campogrosso, si rientra verso le macchine seguendo la Strada del Re. Dopo aver transitato davanti a Malga Campogrosso, Malga Baffelan e sotto le pareti del Baffelan, si arriva al famoso ponte AVIS. Dopo averlo attraversato, si torna a camminare sulla strada che conduce all’ossario del Pasubio e a Passo Pian delle Fugazze.
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È possibile visitare l’ossario e l’area museale a Colle Bellavista per una riflessione sugli eventi della Grande Guerra. Malgrado l’itinerario possa essere considerato facile, è sconsigliato percorrere il segmento che si snoda in territorio vicentino (il versante dove c’è da attraversare il ponte sospeso) nei periodi invernali.
Salita al Rifugio Mario Fraccaroli e Cima Carega
Nel cuore delle Piccole Dolomiti si trova il Carega, un massiccio montuoso con ampie conche prative e profondi versanti. La salita al rifugio Fraccaroli può essere affrontata sia partendo dal Rifugio Campogrosso, sia dal lato veronese. Si consiglia l’itinerario che sale dal rifugio Revolto.
Parcheggiato nei pressi del Rifugio Revolto, si sale verso il Rifugio Passo Pertica. Oltrepassato quest’ultimo, si segue la strada militare che sale verso il rifugio Scalorbi. Dopo i primi 2 tornanti, c’è una traccia che sale a sinistra, non adatta a tutti. Dopo qualche chilometro di sentiero stretto, si arriva a cima Tibet, un punto panoramico verso la Lessinia, il Monte Baldo e le pendici settentrionali del Carega.
Di qui inizia la Costa Media, una spettacolare cavalcata a fil di cresta che porta al rifugio Fraccaroli. Arrivati al rifugio, è d’obbligo una meritata pausa. Da qui, in pochi minuti si può raggiungere Cima Carega, la vetta più alta delle Piccole Dolomiti con i suoi 2259 metri. La vista spazia dalla pianura al Pasubio ai ghiacciai dell’Adamello e Presanella.
La discesa conduce prima all’ampia conca prativa dove sorge il rifugio Scalorbi e quindi, continuando sulla comoda strada militare, riporta al rifugio Passo Pertica. Da qui, seguendo lo stesso itinerario di salita, si rientra al parcheggio del rifugio Revolto.
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Il Ponte Sospeso AVIS
L'escursione al ponte tibetano di Valli del Pasubio e al rifugio Campogrosso da Pian delle Fugazze è una delle camminate più apprezzate. Questa escursione regala emozioni sempre diverse grazie alle diverse varianti che è possibile percorrere per raggiungere il rifugio Campogrosso.
Per ragioni di sicurezza, con la neve, il ghiaccio e nelle giornate ventose e piovose non è possibile passare dal ponte AVIS di Valli del Pasubio. In alternativa, si può percorrere un bellissimo percorso ad anello da Pian delle Fugazze grazie alla strada delle sette fontane e ai sentieri 173 e 170 che si immergono nei boschi sopra il rifugio Campogrosso fino a Malga Bovental e alla vicina Malga Prà di Mezzo.
Dopo venti minuti di cammino da Pian delle Fugazze, si trova sulla sinistra la deviazione per l’ossario, che si ignora per proseguire verso il ponte tibetano. Dopo un'ora dall’inizio dell’escursione, ci si ritrova a camminare sospesi a trenta metri d’altezza per più di cento metri! Una volta attraversato il ponte sospeso si prosegue fino al rifugio Campogrosso che si raggiunge dopo altri 45 minuti di cammino.
Il ponte è intitolato ad AVIS (associazione volontari italiani sangue), in memoria del tragico evento del 1° settembre 1956, quando un pulmino con a bordo 27 persone precipitò tragicamente nella scarpata, causando la morte di 15 persone.
Escursione alla Cima del Monte Cornetto
Un’altra bellissima escursione è quella che da Rifugio Campogrosso arriva alla Cima del Monte Cornetto. Il sentiero inizia a salire, e si incontrano anche un paio di passaggi in brevi gallerie risalenti alla prima guerra mondiale. La parte forse più difficile e complessa del percorso s’incontra una volta arrivati a Forcella del Cornetto 1825 metri, dove bisogna affrontare un breve tratto attrezzato.
Qui il sentiero da prendere è il numero 175 e presenta delle difficoltà nella prima parte, in quanto composto da una parete rocciosa da scalare con l’aiuto di una catena. Il sentiero procede pendente verso l’ultimo bivio, qui, tenete la sinistra e dovrete affrontare tratti in cui aiutarvi un po’ con le mani per salire. Ma tra una roccia e l’altra, poco dopo, la cima si aprirà davanti di voi. Ecco la croce…e posso dire di aver espugnato anche la cima del Monte Cornetto 1899 metri. Siamo scesi raggiungendo Pian delle Fugazze.
Questi sono solo alcuni degli itinerari che si possono percorrere a Campogrosso e nelle Piccole Dolomiti Vicentine. Ogni sentiero offre la possibilità di vivere un'esperienza unica, immersi nella natura e nella storia di questi luoghi.
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