Escursioni a Canzo: Cosa Vedere e Fare
Canzo è un comune italiano di 5 167 abitanti in provincia di Como in Lombardia. Nel cuore delle Prealpi lombarde, a pochi passi dal lago di Como, il piccolo paesino di Canzo è una meraviglia per gli occhi, tanto che sono molti i turisti che ogni anno vi si recano per ammirare le sue bellezze.
La Storia di Canzo: Un Viaggio nel Tempo
Le origini del piccolo borgo di Canzo, situato in provincia di Como, risalgono a millenni or sono: le prime tracce di un insediamento umano in queste zone sono datate ben 10.000 anni fa, e per moltissimi secoli venne usato come avamposto per la caccia. Successivamente, nel corso del Medioevo visse periodi alterni: passando da un feudo all’altro, Canzo assorbì culture e tradizioni molto diverse, che ancora oggi caratterizzano questo splendido borgo.
Numerosi i reperti archeologici emersi nel territorio di Canzo. I resti più antichi datano gli insediamenti all’ultima fase della Glaciazione Würm (circa diecimila anni fa). Lungo il Lago del Segrino sono emerse tracce di un insediamento abitativo abitato nell’Età del Rame e del Bronzo e resti d’epoca romana. Tra questi una pietra miliare e una sepoltura con suppellettili. In località Büdracch è invece stata ritrovata una triplice tomba a cista dell’epoca eneolitica, con vari monili di corredo e punte di frecce in selce. Da ricordare, infine, le coppelle rinvenute presso il Santuario di San Miro. L’edificio, infatti, si trova nei pressi di una fonte sotterranea dove venivano praticati culti celtici sacri.
Cosa Vedere a Canzo: Arte, Architettura e Natura
Il cuore del paese è senza dubbio il suo borgo antico, dove sono racchiuse alcune splendide testimonianze del suo florido passato. All’interno del borgo sono numerosi i luoghi di interesse che vale la pena visitare. Oltre le strutture ecclesiastiche come la Basilica prepositurale plebana di Santo Stefano, la Chiesa di San Francesco e Beato Miro, la Cappella di San Michele (nota anche come Lazzaretto) e l’Eremo di San Miro, sono diverse le curiosità legate alle architetture civili.
Architetture Religiose
Assolutamente da non perdere è la Basilica prepositurale plebana di Santo Stefano protomartire, edificata a partire dalla prima metà del ‘700 secondo i canoni del barocco classico. Particolare caratteristico della chiesa è il suo alto campanile dal tetto in bronzo che svetta lateralmente, e che si affaccia sul piazzale antistante.
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A non molta distanza possiamo ammirare l’eremo di San Miro al Monte, dove in precedenza sorgeva un oratorio. La chiesa e il piccolo convento adiacente sono posti a pochi passi da un ripido pendio dove si notano ancora i segni dei terrazzamenti coltivati ad orto dai frati che vi abitavano.
Architetture Civili
Ma il borgo di Canzo è sul versante dell’architettura civile che possiede delle perle di rara bellezza. Tra le tante ville pittoresche da ammirare passeggiando per le viuzze del paese, spicca senza dubbio Villa Meda: non è solo un edificio splendido, a pochi passi appena da un bellissimo giardino, ma riveste anche una grande importanza storica. Ad esempio, non tutti sanno che Villa Meda (ad oggi sede della biblioteca civica) ha ospitato diverse volte il Manzoni. Marianna Meda, parente del Conte Meda e suocera dell‘autore dei Promessi Sposi, vi risiedeva soprattutto durante le vacanze e, con lei, anche il Manzoni. Marianna Meda, che visse per lungo tempo in questa villa, fu la suocera di Alessandro Manzoni.
Il Lago del Segrino
Sono davvero molte le bellezze naturali che circondano il paese, e che offrono molteplici possibilità ai turisti che desiderano ritrovare la pace e la serenità. Ad esempio, sulle rive del lago del Segrino, piccolo specchio d’acqua di origine glaciale tra i più limpidi d’Europa, è possibile concedersi un po’ di relax e prendere fiato prima di una lunga camminata nel verde.
Il lago del Segrino è un piccolo lago prealpino di origine glaciale, situato tra Canzo, Longone al Segrino ed Eupilio. I diversi ritrovamenti di tombe, durante i lavori di ampliamento dello stabilimento di Gajum, fanno supporre che poprio sulle sponde del lago sorgeva una necropoli risalente all’età del bronzo. Considerato il lago meno inquinato d’Europa appartiene all’area protetta denominata Parco locale di interesse sovracomunale Lago del Segrino, ad oggi gestita da un consorzio che include la Comunità Montana del Triangolo Lariano ed i tre comuni sui quali affaccia.
Se cerchi un posto dove fare il bagno al lago in Lombardia, il lago del Segrino è la meta che fa per te. Situato nella Brianza comasca tra i paesi di Eupilio, Canzo e Longone al Segrino, è uno dei laghi più puliti e suggestivi della regione.
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I Corni di Canzo
Nei dintorni del borgo, infatti, si diramano tantissimi sentieri che permettono di esplorare il fantastico paesaggio delle Prealpi lombarde. Simbolo del paese è senza dubbio il panorama dal quale svettano i Corni di Canzo, un piccolo gruppo montuoso caratterizzato da tre cime rocciose che si innalzano all’orizzonte. La vetta orientale è di facile accesso per chiunque, grazie ad un sentiero piuttosto semplice da percorrere. Le altre due cime, invece, sono meta di escursionisti esperti che vogliono mettersi alla prova.
Escursioni e Sentieri nei Dintorni di Canzo
Iniziamo ad allontanarci dal borgo per addentrarci nei percorsi e sentieri della zona. Raggiungibili da Canzo attraverso dei sentieri ben segnalati, sono l’ideale per rientrare a contatto con la natura.
Sentiero dello Spirito del Bosco
Se stai facendo una gita fuori porta con i tuoi bambini non puoi non visitare il Sentiero dello Spirito del Bosco di Canzo. Nessun dislivello faticoso ma il tempo di percorrenza è molto variabile: numerose le sculture in legno intagliate da Alessandro Cortinovis, alcune delle quali sicuramente suggestive, e se ci si ferma ad osservarle tutte si può arrivare a passare fino ad un paio d’ore all’interno del bosco.
Il Sentiero dello Spirito del Bosco è una semplice e divertente passeggiata alla scoperta di animali e figure fantastiche che animano il bosco. Perfetta per una gita con i bambini. La difficoltà del percorso è modesta ma potrebbe risultare difficoltosa per bambini troppo piccoli (dai 3 ai 5 anni) e in questo caso è necessaria un minimo di prudenza in più o l’utilizzo di zaini porta-bebè.
Una volta arrivati a Canzo, seguiamo le indicazioni per la Fonte Gajum. Possiamo lasciare l’auto nell’ampio parcheggio nei pressi del centro sportivo, oppure sperare di trovare posto proprio di fronte all’abergo ristorante posto nei pressi della Fonte Gajum.
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Informazioni tecniche
- Partenza: Canzo
- Arrivo: Terz’Alpe
- Tempo: 01:30
- Altitudine: 809 m
- Dislivello: 400 m
- Difficoltà: E
- Ristori: Rifugio Terz’Alpe
Da questo punto, una comoda mulattiera conduce alla Prim’Alpe posta a quota 725 m, dove sorge il centro di accoglienza del parco. Dopo aver fatto una piccola pausa, possiamo riprendere il nostro cammino lungo il sentiero dello Spirito del Bosco oppure proseguire lungo la mulattiera. Ovviamente noi scegliamo per lo “Spirito”, notando una serie di cartelli scolpiti nel legno che ci indicano l’entrata del sentiero formata da una serie di tronchi in legno. Dopo un’iniziale discesa e l’attraversamento del torrente, il sentiero prosegue praticamente in piano alternando brevi discese, con alcuni piccoli strappi, fino a ricongiungersi nuovamente con la mulattiera abbandonata in precedenza a pochi metri dal Rifugio Terz’Alpe (800 metri). Lungo l’intero percorso, disseminati un po’ ovunque, troveremo gnomi, folletti, l’asino ubriaco e tantissimi altri personaggi molto interessati; ci sono anche poi passerelle, ponticelli e addirittura un piccolo labirinto. Insomma, una passeggiata ideale per famiglie, non molto faticosa e a due passi da Milano.
Per il ritorno possiamo percorrere la mulattiera che, passando dai ruderi di Second’Alpe, ci riporta al Prim’Alpe e quindi al punto di partenza.
Lungo tutto il percorso, grazie alla bravura e alla creatività di Alessandro Cortinovis, abile scultore del legno e primo interprete del sentiero, ci accompagnano gli stravaganti abitanti del bosco come lo Gnomo Gnogno, il Saggio del Bosco, la Salamandra, l‟Homo Salvadego e i simpatici Spiriti Canterini.
Sentiero Geologico della Val Ravella
Più precisamente, per la salita ai Corni dovrai passare attraverso il sentiero geologico della Val Ravella, in località Gajum, per arrivare al Rifugio Terz’Alpe. Questo percorso è adatto a tutti: grandi, bambini e poco allenati.
Come Arrivare e Cosa Fare a Canzo
Per visitare Canzo e i suoi dintorni potrai muoverti comodamente in auto o treno. Proprio all’ingresso del paese si potrà ammirare il lago del Segrino e non mancano gli edifici religiosi di interesse culturale, come la Chiesa Conventuale di San Francesco, l’Eremo di San Miro al Monte e la Parrocchia di Santo Stefano. Inoltre, nei dintorni di Canzo troverete la fonte di Gajum e diversi siti archeologici della zona, dove potreste organizzare diverse gite.
Insomma, nonostante sia un borgo molto piccolo (poco più di 5.000 abitanti), non mancano i luoghi di interesse da visitare per passare una giornata diversa e lontana dalla frenesia meneghina. Siete pronti a scoprire nel dettaglio Canzo?
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