Le più belle escursioni in Calabria: alla scoperta di sentieri e parchi naturali
Dici Calabria e pensi subito al mare. In effetti i kilometri di costa sono 780, ma in pochi forse sanno che ben il 91% del territorio regionale è costituito da montagne e colline. La Calabria ha inoltre un indice di boscosità pari al 42,7% rispetto al 22,7% del resto d’Italia. Fare trekking in Calabria significa scoprire questa terra a passo lento.
Un viaggio a piedi che sia di pochi o di tanti chilometri non ha importanza, basta essere solo in compagnia di uno zaino e di un cellulare o macchina fotografica per immortalare la magnificenza della natura che ti circonda. Quello che succede è straordinario: ti estranei da una realtà che corre alla velocità della luce, riprendi contatto con la tua dimensione interiore, oltrepassi la zona di comfort, incontri persone che ti cambiano la giornata e fai esperienze che ricorderai per sempre. Questa è la modalità che ho scelto ormai da diversi anni.
Per questo voglio condividere con te ben 18 sentieri di trekking in Calabria che ti faranno scoprire tantissime meraviglie che neanche immagini, dall’Aspromonte al Pollino passando per il Marchesato Crotonese.
I Parchi Nazionali della Calabria
Non stupisce dunque che la Calabria sia una delle tre regioni italiane, insieme con Abruzzo e Sardegna, ad avere ben tre Parchi Nazionali: Pollino (Geoparco Unesco), Sila e Aspromonte (Geoparco Unesco).
- Parco Nazionale del Pollino: Con oltre 192.000 ettari suddivisi tra Basilicata e Calabria, è il più esteso d’Italia.
- Parco Nazionale della Sila: Nel centro della Calabria si respira l’aria più pulita d’Europa. Ecco il motivo per cui il Parco Nazionale della Sila è entrato a far parte della Riserva MAB Unesco, la rete mondiale di Riserve della Biosfera che ad oggi conta 738 siti dislocati in 134 paesi nel mondo. L’altopiano silano, suddiviso in Sila Greca, Sila Piccola e Sila Grande, abbraccia le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone per quasi 74.000 ettari ricoperti per l’80% da foreste di conifere.
- Parco Nazionale d’Aspromonte: Diventato Geoparco Unesco nel 2021, racchiude alcuni degli scenari più selvaggi e inesplorati d’Italia. La vetta più alta è il Montalto (1.955 metri) raggiungibile da Gambarie, dove d’inverno si scia avendo come sfondo lo Stretto di Messina.
I migliori percorsi di trekking in Calabria
I numerosi percorsi di Trekking in Calabria rappresentano da sempre il cuore del territorio, per entrare in pieno contatto con la cultura, le tradizioni e le usanze dei luoghi. Ecco la lista dei migliori percorsi di trekking in Calabria:
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- Cammino Basiliano: Costituito da 73 tappe lungo tutta la Regione ed è pensato per essere percorso in 44 giorni. Un vera e propria esperienza di vita che porterà alla scoperta dell’intero territorio calabrese. L’accoglienza che si trova è rappresentata da monasteri, castelli, B&B e ospitalità diffusa. E’ un Cammino di fede, arte, storia, minoranze linguistiche greche e albanesi, natura incontaminata e paesaggi tra mare e monti. Uno dei più grandi progetti turistici e spirituali in Calabria e nel Mondo. Inserito nell’Atlante Digitale dei Cammini d’Italia del MIBACT, collega l’Aspromonte alle Serre dell’Appennino, da Gamberie a Stilo o a Serra San Bruno. Noi consigliamo quella di sette giorni per vivere e assaporare in pieno il territorio, i tipici prodotti locali, la natura incontaminata.
- Sentiero del Brigante: Questo cammino per anni è stato un grande appuntamento per centinaia di appassionati che a settembre attraversavano la regione da San Vito sullo Ionio a Pizzo Calabro, una delle località più note della Costa degli Dei. L’esperienza di attraversare tutta la Regione partendo dal Mar Ionio, da San Vito sullo Ionio, per arrivare nel Mar Tirreno, a Pizzo. Un percorso spettacolare che attraversa il cuore della Calabria per scoprire i profumi, l’anima dei luoghi, i sentieri secondari di montagna. Un sentiero di circa 35 Km per attraversare l’intera Regione in una sola giornata. Sul sito web ufficiale puoi scaricare le tracce gps, approfondire ogni tappa con la descrizione del percorso, i cenni storici e le guide di riferimento.
- Cammino di San Francesco di Paola: In provincia di Cosenza, fa parte del cosiddetto turismo culturale-religioso. Anche la Via dell’Eremita è suddivisa in tre tratti. Infine, l’ultimo tratto del cammino, la Via dei Monasteri, si sviluppa in sei tappe per un totale di 135 km e collega i conventi fondati dal Santo in Calabria oltre a quello di Paola: Paterno Calabro, Spezzano della Sila e Corigliano Calabro. Insomma un percorso assolutamente da provare almeno una volta nella vita.
- Sentiero del Tracciolino: Il Tracciolino definito anche il “sentiero Azzurro” è un balcone naturale a strapiombo sulla Costa Viola che collega Palmi a Bagnara Calabra. L’escursione ad anello parte dalle Tre Croci bianche del Monte Sant’Elia. Da qui si scende lungo un sentiero fino ad abbandonare la vista della città di Palmi e scorgere le numerose spiaggette incastonate tra le falesie, tra cui la spiaggia della Marinella e Cala Janculla, una delle più belle della Calabria.
- I primi due percorsi sono ad anello e si ricongiungono, passano entrambi dalla Piana della Corona per poi dividersi e proseguire il primo verso il Monte Sant’Elia e il secondo verso la Chiesa della Madonna della Neve, ormai sconsacrata.
- Il terzo percorso, per gli sportivi più temerari, si snoda intraprendendo un tratto del Percorso dei Francesi, che conduce ai famosi Tunnel Francesi, scavati intorno agli inizi del 800′.
- Sentiero degli Inglesi: La ricostruzione del sentiero che percorse lo scrittore inglese Edward Lear nel 1847, venuto in visita insieme ad un amico. Rimase affascinato dalla bellezza tanto da pubblicarne uno scritto nel Journals of a Landscape Painter in Southern Calabria. Il cammino parte da Pentidattilo e si snoda attraverso la Calabria Grecanica di Amendolea, Bova e Condofuri fino ad arrivare a Staiti, uno dei paesi più piccoli della Regione. Un percorso per tracciare la storia di questi luoghi e rivivere le avventura di Edgard Lear.
- Santuario SS. Ecce Homo - Sacra Spina: Un altro percorso suggestivo e straordinario, è proprio quello che si trova nei comuni di Mesoraca e Petilia Policastro, Crotone. Il percorso culturale-religioso che parte dal Santuario del SS Ecce Homo per arrivare al Santuario della Sacra Spina (tradizione vuole che la Sacra Spina provenisse direttamente dalla corona di Cristo).
Altri sentieri e luoghi di interesse
- Megaliti di Nardodipace: Una dei cammini più facili da non perdere in Calabria se ti trovi nel Parco Regionale delle Serre sono i Megaliti di Nardodipace. Queste due strutture ciclopiche a due passi da Serra San Bruno sono state scoperte nel 2002 a seguito di un incendio. I siti dove ammirare i dolmen sono suddivisi in Sito A e Sito B. Per raggiungerli devi oltrepassare il paese di Nardodipace e seguire le indicazioni su Google Maps. Lascia la macchina nel parcheggio antistante l’ingresso e poi prosegui a piedi.
- Vallata delle Grandi Pietre: Se vivi o sei in vacanza a Reggio Calabria hai la base perfetta per esplorare a piedi il Parco Nazionale d’Aspromonte e i borghi della provincia come Pentedattilo, Bova, Roghudi Vecchio e tanti altri. Ti catapulterai nella Vallata delle Grandi Pietre dove giganti massi disegnano il versante est del Parco Nazionale d’Aspromonte. Un territorio aspro contraddistinto da fiumare, castagni millenari e grotte rupestri abitate fin dall’antichità dai monaci basiliani.
- Gole del San Paolo: Ti porto nel selvaggio Aspromonte a camminare tra tartarughe di roccia, enormi ippopotami e bellissime grotte ricamate. Il trekking ad anello delle Gole del San Paolo parte dal Passo di Ropolà, situato sopra il borgo di Gerace. Poi si prosegue per Monte Campanaro percorrendo un sentiero che si affaccia sulle Gole del San Paolo. Questo è un cammino di 8 km molto impegnativo soprattutto per i tratti esposti.
- Calanchi di Palizzi: I calanchi di Palizzi li ho scoperti in una domenica di febbraio, baciata dal sole e da un tepore insolito di 15 gradi. Sono formazioni geologiche risalenti a tre milioni e mezzo di anni fa. Un paesaggio lunare fatto di montagne color borotalco e dolci pendenze create dall’erosione delle piogge. Ci sono due punti dove ti consiglio di fare una sosta.
- Calanchi di Maro Simone: I calanchi di Maro Simone li ho scoperti per caso durante le mie esplorazioni su Google Maps e me ne sono innamorata tant’è che ci sono tornata per ben 3 volte. Per raggiungere i calanchi sono partita a piedi dalla stazione di Melito di Porto Salvo e ho proseguito fino al cimitero di Roghudi, da cui parte un sentiero sterrato che arriva sul letto della fiumara. Sono risalita dall’altra parte arrivando al Monte Cappelli e poi sono scesa verso il centro percorrendo contrada Annà e mi sono immersa nei bellissimi murales di Melito Vecchia.
- Monte Scifo di Mammola: Il monte Scifo di Mammola è stata la più bella scoperta di quest’anno. Per me è il punto panoramico più bello della Locride. Dall’alto dei suoi 600 metri hai da un lato le Dolomiti del Sud di Canolo Vecchio e la rupe di Gerace, dall’altro Mammola e l’intera costa ionica. Avevo visto qualche foto su Google Maps ma non avrei mai immaginato di trovarmi di fronte a questa meraviglia della natura. Per raggiungere questo incanto ti consiglio di lasciare la macchina al parcheggio vicino il Borgo Chiusa, un piccolissimo paese abitato da una quindicina di persone. Da qui vai a destra e cammini per circa 1 km fino ad arrivare all’imbocco della strada sterrata di località Acone.
- Diapiri salini di Zinga di Casabona: rappresentano un geosito unico non soltanto a livello calabrese ma anche europeo, infatti per le sue caratteristiche e dimensioni ha ricevuto il riconoscimento dell’Ispra. In pratica sono delle rocce di sale che si sono originate oltre 5 milioni di anni fa durante la crisi di salinità del Messiniano, quando le acque del Mar Mediterraneo evaporarono a causa della chiusura dello Stretto di Gibilterra. Geosito Diapiri Salini, un percorso facile di trekking di circa 3 km che permette di guardare da vicino i diapiri salini di Russomanno, Vitravo e Mandria Vecchia.
- Trekking urbano tra le vie di Cutro: l’antica Kyterion.
Cascate più suggestive della Calabria
La montagna calabrese riserva sorprese che non immagini e angoli nascosti nei quali, tra il verde più fitto e intenso, si aprono improvvise cascate scroscianti. Scopriamo insieme alcune tra le cascate calabresi più suggestive e maestose, calate in contesti naturalistici mozzafiato e perfette per un’escursione rigenerante.
- Cascate del Marmarico: Partiamo dalla cascata più alta della Calabria. Ci troviamo nel cuore del bosco di Bivongi, il “Borgo della Longevità” in provincia di Reggio Calabria, lungo il corso dello Stilaro (a poca distanza anche da Stilo, tra I Borghi più Belli d’Italia). Tra questi boschi odorosi cantano a gran voice le acque delle Cascate del Marmarico. Per raggiungerle bisogna sacrificarsi un po’, come ogni angolo di paradiso che si rispetti, percorrendo un tratto di sterrato a bordo di un opportuno fuoristrada (circa 20 minuti), cui segue un sentiero altrettanto lungo a piedi che rasenta il precipizio del Folea (non proprio adatto a chi soffre di vertigini!). Lo spettacolo che ci appare, però, ripaga ampiamente del sacrificio: inserite nel 2011 tra i siti delle “Meraviglie italiane”, le Cascate del Marmarico vengono giù da un’altezza di 114 metri e creano ai loro piedi una laguna cristallina, ideale per un bagno corroborante. La parola dialettale “marmarico” significa "lento", "pesante" ed è solo in apparente in contrasto con la rapida potenza di caduta dell’acqua, perché l’effetto ottico di questo monumentale zampillo tra le rocce è davvero quello di un'eterna immobilità.
- Cascate del Maesano (o dell’Amendola): Sempre in provincia di Reggio Calabria ma più a sud, nel territorio comunale di Roghudi, la cui parte abbandonata, Roghudi Vecchio, rappresenta uno dei “paesi fantasma” più affascinanti del Parco Nazionale d’Aspromonte, incontriamo le maestose Cascate del Maesano, o Cascate dell’Amendolea, dal nome della fiumara che segna il percorso utile a raggiungerle. Le Cascate dell’Amendolea sono tra gli spettacoli naturalistici più belli della Calabria. Per raggiungerle si segue un percorso segnalato in un bosco fitto, che parte dalla Diga del Menta (ultimo luogo raggiungibile in auto) e prosegue a piedi lungo la Vallata dell’Amendolea. Arrivati a destinazione ci attende un triplice salto: tre cascate simultanee, ciascuna delle quali forma una pozza d’acqua ghiacciata, della temperatura di 12°/13°. Dalle Cascate del Maesano è possibile raggiungere altri luoghi di interesse culturale e naturalistico all’interno del parco aspromontano, inclusa la vetta panoramica del Montalto.
- Cascate delle Valli Cupe: Ci spostiamo in provincia di Catanzaro, nel rigoglioso territorio comunale di Sersale, al centro della Riserva Naturale Regionale “Valli Cupe”. Un luogo che a dispetto del nome non ha nulla di cupo eccetto, forse, la penombra che caratterizza le gole anguste di uno dei canyon più grandi d’Europa. Tra queste gole si aprono alcune tra le più belle cascate calabresi. Un centinaio di spettacolari cascate alte fino a 100 metri, immerse in una cornice vegetale di tipo subtropicale, alimentate da torrenti impetuosi che scendono fino al Mar Ionio: la Cascata dell’Inferno, tra le più suggestive della riserva, la Cascata della Rupe, circondata da felci rare di età preistorica, e le Cascate del Crocchio, solo per citarne alcune. Tra le più frequentate e facilmente raggiungibili c'è la Cascata del Campanaro, che con i suoi 22 metri di salto offre un’oasi di benessere per grandi e piccini. Circondata da alghe rosse e felci antiche, ci attende al termine di un sentiero naturalmente scavato nella roccia.
Zone per il trekking in Calabria
In Calabria, ci sono molte opportunità per fare trekking, e molte zone che si prestano a questo tipo di attività. Ecco alcune delle migliori zone per fare trekking in Calabria:
- Parco Nazionale della Sila: Situato nella parte centrale della Calabria, questo parco nazionale offre numerosi sentieri che attraversano foreste, laghi e montagne.
- Parco Nazionale dell’Aspromonte: Questo parco nazionale si trova nella parte meridionale della Calabria, e offre una grande varietà di sentieri che si snodano tra paesaggi montuosi, boschi di faggi e querce, ruscelli e cascate.
- Serre Calabresi: Le Serre Calabresi sono una catena montuosa situata nella parte centro-meridionale della Calabria, e offrono numerosi sentieri per il trekking. Tra i sentieri più belli ci sono quello che arriva alla cima del Monte Sellaro e quello che attraversa la Valle del Mercure. Le Serre Calabresi sono una catena montuosa della Calabria orientale, che si estende per circa 60 chilometri.
- Monte Consolino: Il Monte Consolino è una delle cime più alte delle Serre Calabresi, con i suoi 1519 metri di altezza. La salita alla cima richiede una buona preparazione fisica, ma la vista panoramica sulla costa ionica e sulle montagne circostanti ne vale la pena.
- Bosco Archiforo: è un’area boschiva situata nei pressi del comune di Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia, nella regione Calabria.
- Parco Nazionale del Pollino: è una delle aree naturali più importanti dell’Italia meridionale, e offre molte opportunità per gli amanti del trekking. Il parco si estende tra la Calabria e la Basilicata e comprende alcune delle cime più alte dell’Appennino meridionale. Ci sono molti sentieri escursionistici ben segnalati che si snodano attraverso paesaggi di grande interesse naturalistico e culturale. Il sentiero che conduce alla vetta parte dal Rifugio Serra di Crispo e richiede una buona preparazione fisica.
- Serra delle Ciavole: Questa cima è accessibile tramite un sentiero escursionistico che parte dal borgo di San Lorenzo Bellizzi. La salita alla cima richiede circa 3 ore e mezza, ma ne vale la pena per ammirare il panorama circostante.
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