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Escursioni al Passo Tre Croci: Grado di Difficoltà e Percorsi

Il Lago di Sorapis, una gemma incastonata nel cuore delle Dolomiti d’Ampezzo, è una meta imprescindibile per gli amanti della montagna e della natura. Conosciuto per le sue acque cristalline di un colore turchese intenso e per la sua posizione isolata, circondato da imponenti vette rocciose, questo lago alpino offre uno spettacolo mozzafiato che incanta ogni visitatore.

L’escursione che vi proponiamo, con partenza dal Passo Tre Croci, è un itinerario di media difficoltà che vi condurrà alla scoperta di questo gioiello delle Dolomiti, attraverso sentieri panoramici e paesaggi suggestivi. Questo articolo vi fornirà tutte le informazioni necessarie per affrontare l’escursione in sicurezza e godere appieno di questa avventura.

Il Suggestivo Percorso verso il Passo Tre Croci

Il Passo Tre Croci, situato a 1809 metri di altitudine, è un punto di partenza ideale per numerose escursioni nella zona. Se vi spostate in auto, potete raggiungere questo valico in circa dieci minuti da Cortina d’Ampezzo e in mezz'ora da Auronzo di Cadore. Presso il Passo Tre Croci è stato allestito un piccolo parcheggio gratuito, ideale per lasciare l’auto durante l’escursione. Per parcheggiare l’auto al Passo Tre Croci che è da dove parte poi il sentiero 215 che conduce al Lago Sorapis serve lasciare la macchina sul bordo strada. Non c’è un parcheggio gigante, ma c’è spazio sufficiente ai bordi della strada. Naturalmente l’ideale è arrivare la mattina presto per trovare posto senza problemi. Qui non si paga parcheggio (rarità da queste parti). Attenzione ad arrivare troppo tardi soprattutto nel weekend che rischiate di non trovare più posto.

Da qui, si imbocca il sentiero 215, un percorso ben segnalato che si snoda attraverso boschi di larici e prati alpini, offrendo scorci panoramici sulle cime circostanti, tra cui spiccano il Sorapis, il Cristallo e le Tre Cime di Lavaredo. Il sentiero presenta alcuni tratti esposti e attrezzati con funi metalliche, ma non richiede particolari difficoltà tecniche.

La Prima Parte del Sentiero 215

La prima parte del sentiero 215 è piuttosto agevole, quasi rilassante. Il comodo percorso, inizialmente su ghiaia, si snoda attraverso fitti boschi, con dolci saliscendi. Si passa anche accanto a una graziosa cascatella, utile per rinfrescarsi nei periodi più caldi. Superata la lunga parte pianeggiante, il percorso diventa un po’ più impegnativo e prevede l’attraversamento di scalette, passerelle e varie piattaforme. Davanti si ergono le vertiginose pareti del Sorapis, mentre, abbassando lo sguardo, si può ammirare la conca sulla quale si adagia la grande area boschiva attraversata dalla SS48. Verso nord si intravede l’imponente gruppo del Cristallo, mentre in lontananza si scorgono i Cadini di Misurina e, alle loro spalle, le Tre Cime di Lavaredo.

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Quasi al termine dell’itinerario si giunge a un bivio: da una parte si raggiunge il Lago di Sorapis, dall’altra il Rifugio Vandelli, distante solo pochi minuti dal lago.

Lago Sorapis: A Chi Si Rivolge Questo Percorso?

Il Lago Sorapis non è un percorso adatto a tutti, nonostante la sua popolarità. Non è adatto a chi indossa scarpe da ginnastica inadatte, a chi non ha esperienza di montagna, a chi soffre di vertigini o ha paura dei burroni. Sulle roccette con le scarpe da ginnastica è come se foste su uno scivolo bagnato!

È importante essere chiari: se non siete escursionisti esperti, se non avete pratica di montagna o non avete mai camminato su rocce o parti esposte, iniziate con esperienze più semplici. Questo percorso potrebbe essere vissuto con terrore. Qui siamo nelle Dolomiti, per LORO (i montanari delle Dolomiti, LORO) questo è un pezzo facilissimo… Ma questa è gente che vive a ferrate e rocce da che avevano 3 anni eh.

Dettagli Tecnici del Percorso

Il percorso totale prevede 10/11 km, con circa 400 metri di dislivello. Il terreno è dissestato: rocce, roccette, roccia liscia e radici. Il sentiero è esposto in alcune parti un po’ vertiginose e presenta corde in acciaio e scalette metalliche. Le parti tecniche durano poco, ma richiedono attenzione.

Il sentiero è abbastanza largo tranne in pochi punti che però durano molto poco. Arrivate presto la mattina! Questo è un percorso che prevede l’andata e il rientro dallo stesso sentiero (n°215) e dal momento che c’è tanta tanta gente che lo frequenta, prima arrivate e meno gente incontrate. NB: ho scoperto che si può fare un anello, ma non so dirvi la difficoltà non avendolo fatto.

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Dal momento che in diversi passaggi riesce a passare solo una persona alla volta, quando scendete mettete in conto che il tempo dipende da quanta gente sale Precedenza a chi sale. Ricordate che per FairPlay in montagna si lascia passare chi sale perché fatica.

Consigli Utili per l'Escursione

  • Bacchette utili: Essendoci parte un po’ più tecniche io le consiglio.
  • Cani: Si può fare con i cani, sì. Si parcheggia a bordo strada, si trova subito un cancello che fa accedere a un pascolo e si parte sereni.
  • Orario: Arrivando al lago di mercoledì alle 10, ho trovato persone sì, ma poche.
  • Divieto di balneazione: IMPORTANTE: al fine di preservare lo stato di salute del Lago di Sorapis è stata emessa un’ordinanza che VIETA la balneazione.

Descrizione Dettagliata del Sentiero

La prima parte è decisamente quella più “illusoria” perchè parte serena. Su strada forestale. E dentro un bel boschetto fresco. Nel mio caso a inizio luglio ho incontrato solo un nevaio per fortuna non insidioso ma anche per questo le bacchette sono sempre utili, in questo percorso di più.

Si esce dal bosco e lo scenario si apre. Dopo circa un’oretta credo (ma ognuno hai i suoi tempi) inizia la parte più tecnica. Si incontra una parte in roccia (liscia e scivolosa) con corda metallica a lato. Grazie alla corda si sale facilmente in salita, attenzione in discesa che si scivola. Poi si trovano scale metalliche, le più semplici. E poi inizia il sentiero con a lato “il panorama”. Questa parte può essere vertiginosa, ma il sentiero è largo seppur dissestato con rocce e radici. Si incontrano ancora rocce, corde metalliche e sentiero esposto.

Si rientra poi nel bosco quando manca ormai poco al Lago. E poi si intravede il Rifugio Vandelli. Arrivati davanti ai cartelli il Rifugio Vandelli è a sinistra, ma il Lago di Sorapis a destra. Si va a destra. E non ci sono parole. Fidatevi. Il Lago di Sorapis lascia esterrefatti. Senza parole.

Il Lago di Sorapis: Un'Esperienza Unica

L’escursione al Lago di Sorapis è un’esperienza che va oltre la semplice attività fisica: è un viaggio emozionale alla scoperta di un luogo magico, dove la natura si esprime in tutta la sua bellezza. Il contrasto tra il colore turchese intenso delle acque del lago e il bianco delle rocce circostanti crea un’atmosfera unica, che incanta e affascina.

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Una volta che avete assaporato la magia unica di questo specchio d’acqua color turchese, potete andare al Rifugio Vandelli e poi rientrare da dove siete arrivati. Personalmente come sempre trovo la discesa molto molto più difficile della salita e qui di certo non si è fatta eccezione, ma il fatto di dover andare piano anche per lasciare il passo a chi sale, aiuta. E per chi escursionista non è? Fatevi esperienza.

Si può trovare scritto anche Sorapìss (con doppia S) oppure Lago de Sorapisc (in ladino). Curiosa è tra le varie la leggenda che lega il Lago di Misurina a questo Monte. Sulle sue sponde si affaccia un picco chiamato “il dito di Dio” per la curiosa forma a punta così solitaria da sembrare proprio un dito puntato verso l’alto. Al Rifugio Alfonso Vandelli si arriva solo a piedi. La corrente elettrica è garantita da generatori e i rifornimenti dal fondo valle giungono in elicottero. La struttura che vediamo è stata edificata nel 1966 e dedicata al suo finanziatore e noto alpinista.

Alternative al Sentiero 215

Se vi preoccupano i passaggi esposti di questo sentiero 215 è possibile salire al Rifugio Vandelli anche dal sentiero 217 che inizia dal vecchio Hotel Cristallo (territorio del Comune di Auronzo) e attraversa la Valbona (territorio del Comune di Cortina). La salita non presenta tratti esposti o attrezzati ma risulta egualmente impegnativa. Inoltre è leggermente più lungo e con un dislivello totale maggiore e alcuni tratti quasi verticali (dislivello 700 metri). Il lago si stende a 150 metri dal Rifugio Vandelli, dominato dall'arditissima sagoma del Dito di Dio.

Percorso dalla Forcella Malcuóira

Un percorso un po’ più lungo per arrivare al Lago di Sorapìs, ma sicuramente più vario ed interessante panoramicamente.Si raggiunge il Passo Tre Croci (1.809 metri), venendo da Cortina in direzione Auronzo-Misurina.Costeggiare a destra l’hotel e nei pressi della Cappella si imbocca la strada sterrata contrassegnata con il numero di sentiero 213.Salita nel bosco caratterizzata da alcuni strappetti. Lungo il cammino si incontrano delle fontane d’acqua caratterizzate da alcune scritte simpatiche come ad esempio “acqua frizzante”. Più avanti il bosco lascia spazio ai prati. Alle spalle si ammira il massiccio del Cristallo.Si arriva al pianoro di Tardeiba (quota 2.129 metri). Ci si trova davanti ad un bivio con cartelli. Seguire a sinistra il segnavia 216.Tratto in mezzo al prato per prendere una moderata salita che attraversa un ghiaione.Il ghiaione porta alla base di un canalone, che si presenta ripido e faticoso.Il canalone porta alla Forcella Malcuóira (2.307 metri di quota). Da cui si può godere di una vista spettacolare. Sulla destra si vedono i prati erbosi della Cima de Malcuóira, dove si intravede la sua croce di vetta.In cima alla forcella un cartello ricorda di seguire la segnavia 216 per il Lago di Sorapìs e il Vandelli. Superata la forcella inizia la discesa nella conca del Ciadin del Laudo, o meglio conosciuto come il vallone dei camosci. Dal pianoro si può godere di una splendida vista che spazia dalle Tre Cime di Lavaredo ai Cadini di Misurina, al Lago di Misurina fino alla Val d’Ansiei e le sue montagne.Si arriva ad una cengia esposta e attrezzata con un tratto di cavo che permette di aggirare uno sperone roccioso. Superato questo inizia la discesa lungo il fianco orientale delle Cime del Laudo, nella valle del Rio Sorapìs.Ancora alti sul sentiero, in uno scenario caratterizzato da una distesa di pini mughi, si intravede in lontananza il lago.Si prosegue nella discesa il cui sentiero scende a balze.Al termine della discesa si incrocia il sentiero 215.

Escursioni Alternative a Cortina d'Ampezzo

Il territorio di Cortina d’Ampezzo è un vero proprio paradiso per gli amanti degli sport outdoor. La conca ampezzana offre una miriade di sentieri, adatti a tutte le gambe e a tutti i gusti, che si snodano tra vette maestose, boschi rigogliosi, laghi alpini e rifugi accoglienti. Che siate alla ricerca di una tranquilla passeggiata nella natura o di un trekking più impegnativo, Cortina ha sicuramente il sentiero che fa per voi.

Proposte di Escursioni

  • Anello del Lago di Ghedina: un’escursione semplice e suggestiva, adatta a tutti, che permette di ammirare da vicino uno dei laghi più pittoreschi delle Dolomiti.
  • Giro delle Cinque Torri: un percorso ad anello di facile percorribilità che permette di ammirare da vicino le Cinque Torri, un gruppo di monoliti rocciosi dalla forma suggestiva, teatro di importanti eventi storici durante la Prima Guerra Mondiale.
  • Rifugio Nuvolau e Averau: un’escursione più impegnativa, ma di grande soddisfazione, che conduce al Rifugio Nuvolau, situato sulla cima del Monte Nuvolau, da cui si gode di una vista spettacolare a 360 gradi sulle Dolomiti.
  • Rifugio Son Forca: 350 mt. di dislivello in salita, 2.30h / 2.45h di camminata, per una gita sul versante Sud del Cristallo, lungo il sentiero numero 203. Si trova appena sopra l’omonimo valico, con un panorama incredibile sul Sorapiss, sulle Tofane e sulla Croda da Lago, con una vista ravvicinata del Cristallino.

Tabella Riassuntiva Percorso Lago Sorapis (Sentiero 215)

Caratteristica Dettagli
Punto di partenza Passo Tre Croci (1805 m)
Punto di arrivo Lago Sorapis (1923 m) / Rifugio Vandelli (1926 m)
Difficoltà Medio-Difficile
Dislivello 120 metri
Tempo medio 2 ore circa (solo andata)
Segnavia 215
Parcheggio Passo Tre Croci (limitato, lungo la strada)
Attrezzatura Scarponi da trekking, bacchette (consigliate), acqua
Note Tratti attrezzati con cordino metallico, alta frequentazione

Consigli Generali

Prima di intraprendere qualsiasi escursione, consultate sempre le previsioni meteo e assicuratevi di avere l’attrezzatura adeguata. Informatevi sulle condizioni del sentiero e, se necessario, chiedete consiglio agli esperti locali.

Infine, rispettate sempre l’ambiente che vi circonda: non lasciate rifiuti, non disturbate la fauna selvatica e seguite i sentieri segnalati. La montagna è un tesoro prezioso che va preservato per le generazioni future.

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