Escursioni dal Rifugio Deffeyes: Un'Avventura tra Cascate e Ghiacciai
Il Rifugio Deffeyes, situato a 2494 m di altitudine, rappresenta un punto di partenza ideale per numerose escursioni nella regione della Valle di La Thuile. Sorge sul limitare di un ampio vallone che lo separa dalla parte terminale del ghiacciaio del Rutor. Questo rifugio, tra i più frequentati della zona, offre una vista spettacolare sul Monte Bianco e sul ghiacciaio del Rutor.
Il rifugio originale, inaugurato nel 1887 e inizialmente chiamato Rifugio Margherita, fu distrutto nel 1945 durante un'incursione aerea. Ricostruito nel 1953, venne dedicato alla memoria dell'alpinista e politico Albert Deffeyes.
Come Arrivare a La Joux
Da Aosta, si prosegue in autostrada in direzione Monte Bianco fino a Morgex (ultima uscita). Sulla statale, svoltare a sinistra e raggiungere Prè-St-Didier, dove al bivio si prende a sinistra la statale del Piccolo San Bernardo. Seguire la statale fino a La Thuile. Dal centro del paese, poco prima del secondo ponte che attraversa il torrente Dora, imboccare la strada del Col San Carlo e lasciarla poco dopo a sinistra, per prendere a destra (cartello indicatore) la stradina asfaltata che conduce alla frazione La Joux.
In alternativa al primo ponte sulla Dora girare a dx in direzione (Funivie) proseguire sempre dritto fino all'arco romano girare a dx seguendo per La joux.
Descrizione del Percorso da La Joux al Rifugio Deffeyes
Da La Joux, alla fine della strada asfaltata, prendere a sinistra la mulattiera che, valicato poco dopo con un ponte di legno il torrente Rutor, si addentra in pineta e raggiunge la prima cascata. (Si può abbreviare proseguendo dritto dal piazzale di La joux). Superato un ulteriore tratto di pini, la mulattiera esce su terreno aperto alla baita Percet e, una volta raggiunta la seconda cascata, rientra nel bosco per condurre, con una lunga salita a tornanti, all’Alpage du Glacier.
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- Partenza: La Joux (1594 m)
- Arrivo: Rifugio Deffeyes (2494 m)
- Dislivello: 900 m
- Tempo di salita: 3 ore
- Tempo totale: 6 ore e 30 minuti
- Difficoltà: E/EE
- Abbigliamento: Trekking
Le Cascate del Rutor
Una delle principali attrazioni lungo il percorso sono le tre cascate del Rutor, generate dall’omonimo torrente.
Le tre cascate, a breve distanza l’una dall’altra, sono raggiungibili tramite il sentiero nr. 3 che parte dalla frazione di La Joux (1.603 m), a circa 3 Km da La Thuile. La comoda mulattiera si immette da subito in un bellissimo bosco di conifere. Attraversiamo il ponticello in legno sul torrente Rutor e al bivio, seguendo le indicazioni teniamo la destra. Dopo solo 20 minuti di cammino raggiungiamo la prima cascata (1.700 mt). Riprendiamo a salire e dopo alcuni tornanti troviamo sulla destra la deviazione che ci permette di ammirare la seconda cascata del Rutor (1.850 mt). Torniamo sul sentiero principale, a tratti lastricato, e riprendiamo a salire. La terza cascata (1.996 mt), è preannunciata dal fragore dell’acqua e dalla sua nebulizzazione che emerge dal fitto bosco. Indubbiamente è la più spettacolare.
- 1^ Cascata del Rutor: Dislivello 106 m, tempo 0.20 h
- 2^ Cascata: Dislivello 256 m, tempo 1 h
- 3^ Cascata: Dislivello 406 m, tempo 1.20 h
Itinerario Dettagliato
Dal parcheggio di La Joux, imboccare l’itinerario dell’alta via 2, AV2. Dopo aver superato i crocevia con gli itinerari che conducono alle tre cascate sul torrente del Rutor si giunge ad un ulteriore incrocio dove si continua sullo stesso itinerario (AV2 ) tralasciando il n.8 sulla destra per i laghi di Bella Comba. Dopo un tratto pianeggiante nei pressi dell’alpe Glacier e del laghetto omonimo il sentiero prende quota ripidamente fino a giungere all’alpeggio del Rutor e infine al rifugio Deffeyes.
Superato un ponticello continuiamo a seguire il sentiero n.3 che sale con decisione fino ad un altro ponte con vista su una delle prime cascate. Da qui è possibile ritornare sui propri passi e seguire il sentiero che conduce a Parcet (lasciando il torrente Rutor alla propria destra) oppure, superare il ponticello e al bivio immediatamente successivo prendere a sinistra mantenendo quindi il torrente alla propria sinistra. Riprendiamo a salire nel bosco e, dopo alcuni tornanti, al bivio per la seconda cascata noi proseguiamo verso sinistra seguendo le indicazioni per il Rifugio Deffeyes e Alta Via n. Ci troviamo presto nuovamente ad un bivio indicante a destra la terza cascata e a sinistra il Rifugio Deffeyes e Laghi Bellacomba. Da qui si prosegue passando vicino ad una baita ristrutturata e seguendo il sentiero a tornanti che risale il pendio.
Panorami e Vette Circostanti
Il panorama dal rifugio è magnifico, con vista sul Gran Assaly, la Testa del Rutor, le Vedette del Rutor, il Flambeau e lo Château Blanc. Intorno al rifugio si trovano alcuni laghetti che contribuiscono a creare un paesaggio incantevole.
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Possibili Escursioni dal Rifugio
Dal Rifugio Deffeyes è possibile intraprendere diverse escursioni, tra cui:
- Laghi di Bella Comba: Seguendo il sentiero alla destra del rifugio in direzione della chiesetta di pietra, è possibile raggiungere i Laghi di Bella Comba in circa un'ora e mezza.
- Lago inferiore del Rutor e Lago de Seracchi: Dal rifugio, si può prendere il sentiero che conduce a questi laghi.
- Col Rutor (3373 m): Dal rifugio scendere ai laghi del Rutor. Da qui risalire per il pendio che porta alle pendici del contrafforte roccioso che scende dalla Becca Noire, e proseguire per un pendio detritico fino al ghiacciaio del Rutor. Seguire le tracce sul ghiacciaio, tenendosi sempre ai piedi della dorsale montuosa che va dal Mont Chateaut Blanc alla Becca Noire, e , infine, si arriva al Col Rutor 3373 m.
Salita Al Ghiacciaio del Rutor
Per raggiungere il ghiacciaio del Rutor, si possono seguire diversi itinerari:
- Sentiero Basso per i Laghi del Rutor: Attaccare il ghiacciaio alla sua fronte al Lago Superiore (2584 m).
- Sentiero Alto sopra la Lingua del Ghiacciaio: Superare tratti attrezzati e raggiungere la parte "staccata" del ghiacciaio a quota 2950 m, passando sotto le cime Flambeau, Doravidi e Chateau Blanc.
- Itinerario Più Breve: Percorrere il sentiero fino a quota 2735 m, scendere e traversare sulla morena laterale senza traccia, raggiungendo il ghiacciaio a quota 2705 m e risalire fino a una spianata a quota 2750 m.
Facendo l’appoccio n° 3, si affronta poi un primo pendio più ripido, poi le pendenze diventano molto più blande. In caso di poca visibilità bisogna ricordarsi di restare nella parte sinistra del ghiacciaio, meno crepacciata, con punto di riferimento le bastionate rocciose. Quando i pendii si addolciscono ulteriormente e gli spazi si aprono, si punta ad un intaglio sulla cresta di fronte a noi. Dal pianoro sottostante si piega ora decisamente a destra portandosi sotto ad un breve pendio che si sale direttamente, raggiungendo così la cresta nei pressi di un vecchio ricovero, dove si congiunge la salita dal Rifugio Scavarda. La cima è ormai vicina e ben visibile.
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