Escursione al Rifugio Elisabetta: Un'Avventura nel Cuore della Val Veny
Il Rifugio Elisabetta sorge in alta Val Veny, precisamente in località Alpe Inferiore de la Lex Blanche, alla base delle Pyramides Calcaires, con una vista spettacolare sull'Aiguille des Glaciers. Questo rifugio è un punto di riferimento fondamentale per gli amanti dell'escursionismo in alta quota, completando, sul versante italiano, la serie di rifugi che fungono da tappe lungo il famoso "Giro del Monte Bianco". Inoltre, il Rifugio Elisabetta è anche la tappa finale dell'Alta Via della Valle d'Aosta numero 2.
Come Raggiungere il Rifugio Elisabetta
Per raggiungere il rifugio, si deve uscire al casello autostradale di Courmayeur e proseguire sulla strada statale 26 in direzione del Traforo del Monte Bianco fino a La Saxe. Prima del paravalanghe, svoltare a sinistra e poi a destra imboccando la strada comunale per Entrèves. Dopo pochi metri, girare a sinistra e percorrere la strada della Val Veny per circa 7 km, fino alla località La Visaille, dove è possibile parcheggiare l'auto. Da qui, il rifugio è raggiungibile a piedi in circa 2 ore.
Itinerario Dettagliato
Lasciata l'auto a La Visaille, si prosegue lungo la strada asfaltata. In alternativa, si può imboccare uno dei sentieri che tagliano il percorso, ma sono sconsigliati a chi ha difficoltà motorie. Dopo circa venti minuti di cammino, si incontra una frana che ha interrotto la strada, sostituita da un tratto sterrato per alcune centinaia di metri.
Superata la frana, si giunge a un invaso naturale dalle acque colorate, abbellito da un ponte di ghiaccio. Proseguendo, si apre la vista sulle Pyramides Calcaires, ai piedi delle quali si trova il Rifugio Elisabetta. Dopo circa quarantacinque minuti, si arriva a un bivio: a destra, attraversando il ponte, si raggiunge il rifugio, mentre proseguendo dritto si va al Lago del Miage (circa 30 minuti tra andata e ritorno).
Deviazione al Lago del Miage
Se si opta per la deviazione al Lago del Miage, si seguono i sentieri che salgono più o meno ripidi, oppure si prosegue sulla strada fino al Bar Combal. Si sale a destra del bar fino a un bivio su un pianoro, dove occorre piegare a destra, tralasciando il sentiero che sale dritto verso il ghiacciaio del Miage. Il percorso sale ripido a gradoni fino alla sommità della morena e al Lago del Miage, diviso in tre laghetti di diverso colore.
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Verso il Rifugio Elisabetta
Ritornati sui propri passi fino al ponte sull'impetuosa Dora, si intraprende una lunga camminata in piano attraverso la piana del Lago di Combal. Il panorama è ampio e suggestivo: l'Aiguille Noire e la cima del Monte Bianco alle spalle, il vallone del Miage a destra, e le Pyramides Calcaires di fronte. Al termine della piana, la strada riprende a salire con ampi tornanti per gli ultimi 200 metri di dislivello. È possibile accorciare il percorso attraverso un sentiero ben visibile, anche questo sconsigliato a chi ha problemi di mobilità.
Superata la sbarra, si può "tagliare" il primo tornante con un sentiero, ma è sconsigliato a chi ha difficoltà motorie. Raggiunto il lago Combal (1955 m), dopo 2 chilometri e mezzo, si attraversa il ponte e si prosegue in piano, per circa un'ora, costeggiando e superando il lago trasformato in torbiera. Inizia quindi l'ultima salita, affrontando alcuni tornanti, oppure si può accorciare attraverso un sentiero ben visibile.
Così dopo circa 2 ore e 15 minuti si arriva al Rifugio Elisabetta Soldini a 2195 m s.l.m. L’escursione è priva di difficoltà e alla portata di tutti in un ambiente così bello da togliere il fiato.
Punti di Interesse nei Dintorni
Dal rifugio partono diversi sentieri, tra cui quello per il Col de La Seigne, confine tra la Val Veny e la Valle des Chapieux in Savoia Francese, oppure per il bivacco Hess o il colle delle Pyramides Calcaires. Come variante, in particolare su una gita di due giorni, si può andare a visitare la Casermetta, proseguendo dal rifugio Elisabetta verso il Col de la Seigne.
Consigli Utili per l'Escursionista
- T (Turistico): Itinerario su stradine, mulattiere o larghi sentieri, generalmente non lunghi e senza problemi di orientamento. Richiede un allenamento tipico della passeggiata.
- E (Escursionistico): Itinerari su sentieri o tracce evidenti in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie). Segnalati con vernice o ometti di pietra. Possibili tratti innevati lievemente inclinati. Richiedono attrezzatura specifica e sufficiente capacità di orientamento.
- EE (Escursionisti Esperti): Itinerari segnalati con difficoltà, come pendii scivolosi, pietraie, lievi pendii innevati o passaggi rocciosi di facile arrampicata. Richiedono conoscenza dell'ambiente alpino, passo sicuro e assenza di vertigini.
Importante: è vietato campeggiare sotto i 2500 metri. Si raccomanda di lasciare i sentieri puliti, raccogliendo i propri rifiuti. In montagna è necessario un abbigliamento adeguato: crema solare, giacca a vento, scarpe da trekking. Portare sempre una mappa dei sentieri e consultare le condizioni meteorologiche prima della partenza. Lungo alcuni percorsi potrebbero mancare punti ristoro e fontane.
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Tabella Riassuntiva dell'Escursione
Distanza | Dislivello | Durata | Difficoltà |
---|---|---|---|
6,2 km | 473 m | 4 ore | Media |
L'escursione è priva di difficoltà e alla portata di tutti in un ambiente così bello da togliere il fiato. Il percorso può essere fatto per intero fino al rifugio Elisabetta (circa 2 ore di cammino solo andata + 30 minuti per la deviazione al lago del Miage) oppure ci si può fermare al Lago del Miage (circa 1 ora) a seconda del tempo e delle forze a disposizione.
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