Albergo Atene Riccione

 

Escursioni al Rifugio Maria Luisa: Un'Avventura nel Cuore della Val Formazza

Il Rifugio Maria Luisa, situato nei pressi della diga di Toggia, è una meta ideale per escursioni di vario livello nella splendida Val Formazza. Che siate appassionati di trekking estivo o di ciaspolate invernali, questa zona offre panorami mozzafiato e sentieri adatti a tutti i gusti.

Come Raggiungere Riale e il Rifugio Maria Luisa

Per raggiungere Riale, punto di partenza per le escursioni al Rifugio Maria Luisa, è necessario:

  1. Prendere l’autostrada A26 direzione Gravellona Toce e percorrerla fino alla fine.
  2. Al km 128 della SS33 uscire in direzione Crodo.
  3. Dopo il casello la strada diventa la statale 33 del Sempione.
  4. La si percorre fino a Crodo.
  5. Continuare fino a Baceno.
  6. Proseguire fino a Riale dove si trova un albergo alla destra ed un parcheggio a pagamento alla sinistra nel quale lasciare la macchina.

Descrizione dell'Escursione Estiva

Lasciata la macchina al parcheggio, seguire la strada fino a superare il ponte sul fiume Toce e seguire il sentiero G20 (TB-VA). Si incrocerà diverse volte la strada sterrata di servizio per le dighe. Quando il sentiero spiana si entra nella Val Toggia.

Dettagli del Percorso Estivo

  • Ad un bivio i segnavia indicano: Riale di Sotto; a destra con il percorso G00: Rif. Maria Luisa, Lago Toggia, Passo San Giacomo.
  • Segnavia indicano con il percorso G24: Lago Kastel, Laghi Boden, B.tta di Vallemaggia; con il percorso G20: Rif. di Gies.
  • Percorrere una curva a sinistra e proseguire quasi in piano.
  • Percorrere una curva a destra ed un tornante sinistrorso.
  • Con dei gradini di legno superare un ampio tornante destrorso subito seguito da un ampio tornante sinistrorso.
  • Percorrere due tornanti destra-sinistra vicini tra loro.
  • Percorrere un tornante sinistrorso.
  • Dopo quattro gradini in discesa, tornare a salire con altri gradini.
  • Scavalcare un altro rivolo.
  • In modo abbastanza ripido superare un paio di zig-zag destra-sinistra.
  • Un canalino per lo scolo dell'acqua precede il successivo zig-zag destra-sinistra.
  • Girare a destra.
  • Un rivolo attraversa il sentiero scorrendo sotto ad una passerella di legno realizzata con tre tronchi.
  • Alla sinistra c'è una corta protezione.
  • Dopo una curva a destra, immettersi sulla strada sterrata.
  • Continuare con dei gradini.
  • Continuare con due serpentine appena accennate destra-sinistra.
  • Presso un tornante destrorso ignorare un piccolo sentiero che prosegue diritto.
  • Percorrere un tornante sinistrorso.
  • Ci si immette sulla sterrata e la si segue verso sinistra in leggera salita.
  • Poco prima di un tornante destrorso, lasciare la sterrata e riprendere il sentiero che sale a destra con dei gradini di legno.
  • Poi le due tracce si ricongiungono.
  • Percorrere un ampio tornante sinistrorso con dei gradini, seguito da un tornante destrorso.
  • Tornante sinistrorso molto ampio attraversato da una fila di pietre collocate di taglio per lo scolo dell'acqua.
  • Percorrere una curva a destra.
  • Alla sinistra accompagna un rivolo.
  • Riattraversare la strada sterrata e riprendere il sentiero.
  • Continuare con poca pendenza.
  • Incrociare la sterrata e proseguire con il sentiero.
  • Attraversare la sterrata e continuare con il sentiero a gradini.
  • Raggiungere il tornante sinistrorso della strada, con un muro di rinforzo sul lato a valle, che già precedentemente si era notato.
  • Attraversare la strada sterrata.
  • Vedere un bollo rosso-bianco-rosso.
  • Riprendere il sentiero che ora scorre tra i prati.
  • Continuare in leggera salita.
  • Percorrere una semicurva verso destra.
  • Il pendio alla sinistra precipita in un mare di rododendri e ginepri.
  • Ci si immette sulla sterrata e la si segue verso sinistra, quasi in piano.
  • Continuare con poca pendenza.
  • Proseguire quasi in piano.
  • Alla sinistra vedere un grosso tubo verde, appoggiato su dei muretti di pietra, che attraversa la valle.
  • All'esterno di un tornante sinistrorso, in posizione sopraelevata, c'è una casa.
  • Subito dopo un'altra sterrata si stacca alla destra. Una freccia bianca ed una scritta sulla roccia indicano a destra il Lago Nero e il Tamier Pass.
  • Davanti con il percorso G20: Rif.
  • Davanti si vede la diga del Lago Toggia e la casa dei guardiani.
  • Con un ponte attraversare il Torrente Roni.

Tempo impiegato: ore 1.15 - Dislivello: m.

Descrizione dell'Escursione Invernale (Ciaspolata)

Prima di partire per raggiungere Riale è sempre bene informarsi in merito all’apertura della strada chiamando il Centro Fondo Riale. L’Alta Val Formazza è una zona solitamente interessata da copiose nevicate. La salita fino al Rifugio Maria Luisa non presenta alcuna difficoltà tecnica. Si svolge tutta su pista battuta dai mezzi di gestione della diga del Lago del Toggia che si trova subito sopra il rifugio. E’ comunque un percorso, che in certi tratti, può essere soggetto a piccole scariche valanghive che possono essere pericolose.

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Da qui in avanti si segue la strada battuta che con numerosi tornanti porta a risalire il versante che domina sulla piana di Riale. Finiti i tornanti la strada spiana, ci si lascia alle spalle la vista sulla valle sottostante e si entra nella Val Toggia. Consigliato proseguire e salire fino alla diga per ammirare il panorama del lago solitamente ghiacciato nel periodo invernale.

Consigli e Avvertenze per le Ciaspolate

  • La salita è progressiva ed agevole, le pendenze sono colmate senza strappi particolari e si può dunque ammirare in tranquillità il panorama che si estende sia sul fondovalle sia sulle cime di confine con la Svizzera.
  • La via di salita è spesso battuta.
  • Dopo diversi tornanti, la forestale perde di vista il piccolo paese di Riale (in alcune situazioni un vero ... presepe walser) ed entra nell'alta valle, si intravedono i manufatti della diga e, purtroppo, diviene ingombrante la presenza di diversi tralicci sul versante occidentale.

Attenzione alle Valanghe

La prosecuzione oltre il rifugio, verso il passo San Giacomo, è esposta ad un ulteriore pericolo di distacchi di valanghe. I pendii in destra orografica, infatti, ovvero a sinistra di chi sale, sono abbastanza ripidi. Qualora il pericolo di valanghe sia inesistente, però, si può dunque proseguire a mezza costa guadagnando - quasi senza avvertirli - circa duecento metri di dislivello. Evitare in ogni situazione in cui il rischio non sia azzerato.

Altre Escursioni nei Dintorni

  • Monte Giove: chiamato il “belvedere dell’Ossola”, offre una stupenda visuale a 360° sulle Lepontine, sulle Pennine, sull’Oberland Bernese e sulla Valle Antigorio e Formazza fino a Domodossola. Partenza dal Vannino, mette in comunicazione la Formazza con il Devero.
  • Passo San Giacomo e Capanna Corno Gries: Da Riale si sale in Val Toggia per raggiungere il Passo San Giacomo, si sconfina in Svizzera prendendo il sentiero sulla sinistra che indica Capanna Corno Gries. Con un lungo traverso su sentiero molto panoramico sulla Val Bedretto e sul Passo della Novena si raggiunge la Capanna del Corno, sempre su sentiero comodo si sale al Passo del Corno, dove si possono ancora vedere gli ultimi resti del ghiacciaio del Corno Gries.
  • Laghi del Boden: Si sale fino all’alpe Castel e si prosegue su dossi in falsopiano fino ai due laghi del Boden.
  • Lago Nero: Si sale da Riale verso il Lago Castel e si prosegue direzione sud.
  • Corno Brunni: Ben visibile da tutta la Formazza il Corno Brunni sovrasta la piana di Riale. Da Riale si sale in Val Toggia, lungo la strada bianca per il Passo San Giacomo ad un certo punto si trova un cartello indicatore, si risalgono i pendii soprastanti il lago, non esistono segnali di percorso quindi bisogna inventarsi la salita superando i dossi che adducono alla vetta, ben visibile durante la salita.

Informazioni Utili

Il Rifugio Maria Luisa è stato costruito negli anni ’30 dai soci del CAI di Busto Arsizio, che erano soliti frequentare la valle del Toggia, per valorizzare questa zona della Val Formazza.

Rifugi e Bivacchi nei Dintorni

Nei dintorni del Rifugio Maria Luisa si trovano diversi rifugi e bivacchi, tra cui:

  • Rifugio Eugenio Margaroli: Situato su un’altura laterale all'invaso del Vannino. Di proprietà del C.A.I.
  • Rifugio 3A: Di proprietà dell’associazione “Mato Grosso” Don Bosco 3A, può ospitare 90 persone e offre servizio ristorante. Apertura giugno-settembre.

Avvertenze Importanti

Alcuni degli itinerari qui raccontati si svolgono in parte lungo sentieri di montagna dove sono presenti tratti attrezzati con infissi (funi corrimano e brevi scale) e tratti esposti senza protezioni di sicurezza. ITINERARIUM® non ha alcuna responsabilità rispetto ai percorsi qui riportati, alla loro percorribilità, praticabilità e sicurezza.

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