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Escursioni Invernali Facili nelle Dolomiti Bellunesi

Il Veneto è una regione che ha molto da offrire per immergersi nella natura e ammirare gli splendidi panorami. Certamente le escursioni con le ciaspole rappresentano un modo alternativo per godere della montagna esplorando i dintorni delle Dolomiti Bellunesi. Con le racchette ai piedi si possono fare dei meravigliosi trekking camminando nella magia del mondo invernale, per poi ristorarsi nei rifugi e gustare i prelibati cibi della cucina tradizionale veneta!

Dove Ciaspolare sulle Dolomiti Bellunesi: 5 Bellissimi Percorsi Invernali

Quello delle Dolomiti Bellunesi è uno scenario unico. Tra le imponenti montagne, questa regione propone all’escursionista una vasta scelta di percorsi per vivere il suo fascino anche in inverno. Godete della bellezza del paesaggio semplicemente passeggiando sulla neve! Quale modo migliore per godere della neve fresca se non con le ciaspole. Dalla Val di Zoldo alle Cinque Torri, dal Monte Punta ai Cadini di Misurina, indossate le vostre racchette, camminate lungo i percorsi innevati e approfittate di questa evasione nella tranquilla natura per ammirarla in tutta la sua magnificenza.

Ecco a voi un elenco di 5 bellissimi percorsi da fare nella stagione invernale in Veneto:

Monte Rite

Dove ciaspolare sulle Dolomiti della Val di Zoldo? Sicuramente la passeggiata che conduce al Monte Rite è una delle più gettonate dagli escursionisti. L’itinerario è un vero incanto per gli amanti delle ciaspole e tra i percorsi più panoramici della valle. In uno spettacolare paesaggio invernale, dal passo Cibiana, si può camminare a cavallo tra la Val di Zoldo e il Cadore, passando per boschi di larici e raggiungendo la sua cima. La neve che scricchiola sotto i vostri piedi, udita nel silenzio della montagna è qualcosa di unico. Una ciaspolata sul Monte Rite è l’ideale per chi vuole toccare il cielo!

Monte Civetta

Sempre per restare in Val di Zoldo, uno dei percorsi annoverati da chi ama camminare con le ciaspole, è quello che conduce sul Monte Civetta. È particolarmente frequentato da arrampicatori e alpinisti che giungono da ogni parte del mondo per scalare le vie ferrate di diverso grado e difficoltà. È inoltre famoso per la Transcivetta, la nota corsa di 23 chilometri che coinvolge ogni anno migliaia di partecipanti. Se volete trascorrere una giornata nella natura e ammirarne la sua bellezza questo è l’itinerario che fa per voi. Munitevi di racchette e giungete alle sorgenti del torrente Maè. Camminate lungo le foreste di conifere. Sostate nei pressi dei piccoli laghi delle Palanche per giungere poi al Gavon Grant e rifocillatevi nei rifugi incontrati sul cammino!

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Mondeval

Conoscete l’uomo di Mondeval? Si tratta di un cacciatore del Neolitico, vissuto 7.500 anni fa. Lo scheletro era stato rinvenuto proprio qui, in questa località. Oggi è in esposizione a Selva di Cadore, presso il Museo Civico Vittorino Cazzetta. Dove ciaspolare sulle Dolomiti nei pressi di Mondeval? Seguendo i sentieri che da Palui, attraverso il percorso CAI 466, portano alla Malga Mondeval di Sotto, si potrà giungere proprio al luogo in cui i resti del famoso uomo preistorico sono venuti alla luce. Uno splendido itinerario tra luoghi incontaminati e panoramici scorci.

Cinque Torri

Siete alla ricerca vette dolomitiche con un panorama mozzafiato? Di certo se vi state chiedendo dove ciaspolare sulle Dolomiti Bellunesi, le Cinque Torri sono senza dubbio un luogo incantevole e una risposta degna al vostro quesito. Situate nei pressi di Cortina d’Ampezzo, sono delle grandi formazioni rocciose, la torre maggiore prende il nome di Torre Grande, per via dei suoi 2.361 metri di altezza, vengono poi Seconda, Latina, Quarta e Torre Inglese. L’itinerario delle Cinque Torri è una facile ciaspolata. Si parte da Cortina con la seggiovia per giungere al rifugio Scoiattoli. Facendo tappa per la Torre Inglese, e la Torre Quarta si arriva a quota 2137 metri, in un meraviglioso paesaggio dolomitico.

Cadini di Misurina

Cadore è stato definito come il paradiso delle ciaspole, con la sua neve immacolata è una meta allettante per gli amanti delle racchette! Dove ciaspolare sulle Dolomiti vicino Cadore? I Cadini di Misurina sono la tappa perfetta se siete amanti dei panorami lacustri. Il gruppo montuoso è situato nelle Dolomiti orientali, nel territorio del comune di Auronzo di Cadore. Costeggiando il Lago di Misurina, passando per un bosco di larici, si arriva a una verde valle.

Altri Itinerari Invernali nelle Dolomiti

In inverno, le Dolomiti offrono moltissimi itinerari per chi desidera fare meravigliose escursioni sulla neve: dal Veneto (Dolomiti Bellunesi) al Trentino Alto Adige. Qui abbiamo selezionati alcuni dei più belli (e l’elenco è in continuo aggiornamento!). Prima di elencare le escursioni invernali da fare tra le Dolomiti, vi ricordiamo alcune doverose raccomandazioni per affrontare le uscite sulla neve in sicurezza e vi invitiamo a seguire i consigli del Soccorso Alpino.

  • Un grande classico: l’escursione invernale che porta alle Cinque Torri e al Rifugio Scoiattoli partendo dal passo Falzarego, in località Cianzopè. L’itinerario prima si snoda nel bosco e poi regala generosi scorci panoramici sulle Dolomiti Ampezzane.
  • Nella zona di Cortina d’Ampezzo e del Passo Giau, ecco un’altra meta amatissima (non solo dagli sciatori): il Rifugio Averau può essere raggiunto anche con le ciaspole e gli sci d’alpinismo, seguendo i percorsi dedicati.
  • Un’altra escursione invernale da non perdere nella zona di Cortina d’Ampezzo è quella che conduce al Rifugio Croda da Lago. Certo, in inverno il Lago Federa (il bellissimo laghetto alpino in cui si specchia il Becco di Mezzodì) è completamente ghiacciato e ricoperto di neve. Ma proprio per questo, questo luogo assume un fascino unico e appare completamente diverso dallo scenario estivo che molti escursionisti conoscono.
  • Un itinerario decisamente più impegnativo, che regala grande soddisfazione, è l’escursione invernale che parte dal passo Giau (attenzione: non dalla cima del passo, ma da qualche tornante più in basso, verso Cortina d’Ampezzo) e porta a Mondeval. La vista che si apre da Forcella Giau è qualcosa di indescrivibile.
  • In inverno, la strada panoramica delle Tre Cime diventa la traccia da percorrere per arrivare al Rifugio Auronzo, ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo, partendo dal Lago di Antorno, a pochi chilometri da Misurina. Un itinerario frequentato da ciaspolatori e scialpinisti.
  • Un’altra escursione invernale imperdibile nella zona di Misurina. Si parte proprio vicino al Lago di Misurina e si risale la vecchia strada militare fino al Rifugio Bosi. Da qui si prosegue verso la cima del Monte Piana.
  • Tra le escursioni invernali che consigliamo di fare sulle Dolomiti c’è quella che porta al Rifugio Laresei partendo dal Passo Valles. Una gita sulla neve piuttosto semplice, che ha il merito di regalare panorami memorabili sulle numerose vette dolomitiche (dalle Pale di San Martino al Pelmo, dal Civetta alla Marmolada).
  • Da Pescul di Selva di Cadore si sale sul monte Fertazza per raggiungere il Ristoro Belvedere: uno dei rifugi più amati delle Dolomiti bellunesi, grazie all’accoglienza calorosa dei gestori e al panorama mozzafiato di cui si gode dalla sua terrazza.
  • Nel territorio della Val di Fassa, una passeggiata molto facile che consente di immergersi in uno scenario da fiaba: parte dal passo San Pellegrino e arriva a Fuciade. Si cammina in tutta calma sulla comoda strada innevata, quasi sempre pianeggiante, battuta dal gatto delle nevi e dal passaggio delle motoslitte (e della slitta trainata dai cavalli). Un’escursione semplice e dai panorami incantati, tra baite di legno e bianche praterie. Il Rifugio Fuciade, aperto anche in inverno, di distingue per gli ambienti accoglienti e l’ottima cucina.
  • Questa escursione invernale si sviluppa ai piedi delle Pale di San Martino, uno dei gruppi montuosi più affascinanti delle Dolomiti. Si percorre con le ciaspole ai piedi la Val Venegia, facilmente raggiungibile in auto dal passo Valles, dal passo Rolle e da San Martino di Castrozza. Attraversando questa silenziosa vallata protetta dal bosco, alle pendici delle Pale, si incontrano prima Malga Venegia e Malga Venegiota e infine Baita Segantini (chiusa in inverno).
  • Questa escursione molto bella e varia porta ad uno dei rifugi più amati del gruppo del Catinaccio e della Val di Fassa: il rifugio Roda di Vaèl. Anche se questo presidio alpino è chiuso in inverno, l’itinerario regala la possibilità di immergersi nel silenzio della natura e godere di panorami emozionanti.
  • Un’escursione invernale molto bella da fare in Val Gardena ha come meta il monte Resciesa. Si parte da Ortisei e si arriva al Rifugio Resciesa (volendo fare meno fatica si può usufruire della funicolare, quando gli impianti sono aperti). Vi consigliamo però di salire con ciaspole ai piedi e raggiungere la croce di vetta del Resciesa: il panorama sul Sassolungo, il Sassopiatto e l’Alpe di Siusi vi lascerà senza fiato.
  • Il Rifugio Vallandro è aperto anche in inverno e si trova a Prato Piazza, immenso altopiano circondato da un anfiteatro di cime Dolomitiche. Per raggiungerlo, consigliamo questa escursione che parte da Carbonin, lungo la statale 51 che collega Cortina a Dobbiaco. L’escursione si svolge lungo la strada forestale 37.
  • Nell’incantevole Val di Funes, non perdetevi questa escursione che porta al Rifugio delle Odle (aperto anche in inverno).
  • La Val Fiscalina in inverno offre la possibilità di fare una facile escursione - sarebbe meglio dire passeggiata - sulla neve. La meta è il Rifugio Fondovalle, da raggiungere con una camminata di circa 1 ora su traccia ben battuta e segnalata.

Escursioni Facili a Bassa Quota

Se in inverno stai cercando un'escursione da fare a bassa quota questo post ti può essere d'aiuto. Ecco 30 camminate, passeggiate da fare a piedi lungo sentieri delle montagne venete.

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  1. Escursione al rifugio Bianchet: Un interessante itinerario da fare nell’Agordino/Bellunese è la salita al rifugio Bianchet. Il sentiero è privo di pericoli ed esposizioni, in quanto si cammina quasi esclusivamente su una carrareccia, ma la lunghezza di 16 km e il dislivello di 850 metri positivi, considerando i vari saliscendi, rendono comunque quest’escursione abbastanza impegnativa. Dal momento che si risale una stretta e lunga vallata, principalmente in mezzo al bosco di faggi e abeti, il punto forte di quest’itinerario è l’arrivo al rifugio Bianchet. Infatti, il rifugio Furio Biachet si trova in uno splendido pianoro verde con una vista spettacolare sulla Schiara, montagna simbolo di Belluno. Inoltre, dal rifugio è ben visibile la caratteristica “Gusela del Vescovà”, un piccolo torrione stretto e verticale inconfondibile alla vista.
  2. Capanna degli alpini: Un facile e rilassante itinerario da fare nel Cadore è raggiungere il rifugio Capanna degli Alpini, in val d’Oten, a Calalzo di Cadore. Il sentiero è facile, tra andata e ritorno sono 11 km e in un’ora e mezza lo si raggiunge. Si percorre principalmente una strada forestale, molto ampia priva di pericoli che porta al rifugio Capanna degli Alpini. Viste basse altitudini e i pochi tratti all’ombra è preferibile fare quest’itinerario nelle giornate meno calde, magari con qualche nuvola, o nelle stagioni non estive. Quest’itinerario è molto indicato anche da fare con le ciaspole visto la conformità del territorio. Il panorama che si può ammirare lungo il tragitto è verso le Marmarole e il monte Antelao che circondano la val D’Oten. Inoltre, in lontananza, si notano gli spalti di Toro. Un’altra attrazione di quest’itinerario è raggiungere la cascata delle Pile a neanche 20 minuti da rifugio.
  3. Escursione al rifugio VII Alpini: Una delle escursioni più classiche da fare nelle Dolomiti Bellunesi, più precisamente nel gruppo della Schiara, è la salita al rifugio Settimo Alpini. Il rifugio Settimo Alpini è considerato anche la via d’accesso alla Schiara punto di partenza di numerosi sentieri e ferrate che percorrono questo bellissimo e selvaggio gruppo dolomitico. Il sentiero percorre tutta la vallata del torrente Ardo, il primo tratto percorre una mulattiera quasi in piano con leggeri saliscendi, mentre nella seconda parte si percorrono gli 850 metri di dislivello in salita. Il sentiero si sviluppa quasi per intero in mezzo a un bosco di abeti e faggi fiancheggiando il torrente Ardo, cambiando sponda varie volte percorrendo alcuni ponti. Lungo l’itinerario si possono notare diverse cascatelle e marmitte che il torrente Ardo ha formato nel tempo rendendo quest’itinerario particolarmente interessante. Alla fine del sentiero si arriva al rifugio 7° Alpini quasi di sorpresa, perché sempre nascosto dagl’alberi e ci si trova sulle pendici di roccia Dolomitica della Schiara. Dal rifugio in lontananza si può ammirare la città di Belluno con dietro il Col Visentin. Visto le quote basse consiglio di non percorrere quest’escursione nelle giornate particolarmente calde e afose.
  4. Anello delle malghe del monte Avena: Una camminata davvero rilassante da fare nel Feltrino è fare l’anello delle malghe del monte Avena. L’escursione è facile, il dislivello è di soli 350 mt e con 10 km di camminata lo si percorre. Il panorama che si può godere da questo monte è davvero lodevole. A nord si è al cospetto di tutte le Vette Feltrine, con il monte Pavione la cima più alta. Se si sta attenti si può notare anche il rifugio Dal Piaz. Più in lontananza si vedono i Lagorai con cima d’Asta. A est si può ammirare tutto il Feltrino. A sud invece si trova il Massiccio del Monte Grappa, con evidente la cresta Fontana-secca, Solaroli, col dell’Orso, cima Grappa, il monte Tomatico e subito sotto si vede il lago del Corlo. Infine, a ovest si può ammirare l’altopiano di Asiago dove si nota la cresta settentrionale con Cima XII, la cima più alta. A sinistra di essa si trova cima Portule, mentre a destra l’Ortigara.
  5. Anello del Sengio Alto: L’anello del Sengio Alto è un’escursione ad anello davvero piacevole da fare nelle Piccole Dolomiti, a Pian delle Fugazze, subito sopra a Valli del Pasubio. Una delle attrattive principali di quest’itinerario è il ponte Avis, ponte “tibetano” (non proprio tibetano ma a funi sospese) lungo ben 105 metri e sospeso a 30 metri d’altezza. Il ponte tibetano di valli del Pasubio è stato costruito nel 2016 in un punto dove la strada del re è franata e ne impediva il passaggio. La strada del re è la prima parte di quest’escursione, è una stradina asfaltata, oggi chiusa alle macchine, costruita dal re Vittorio Emanuele III, durante la Prima Guerra Mondiale, per collegare Pian delle Fugazze, ai piedi del Pasubio, con il passo Campogrosso dov’è ubicato anche il rifugio Campogrosso. La difficoltà dell’escursione è medio facile, la salita, di 470 metri di dislivello, è ben distribuita lungo la prima parte del percorso, e con i suoi 12 km di lunghezza l’escursione è abbastanza adatta a tutti.
  6. Sentiero dei Grandi Alberi: Un bellissimo itinerario, da fare nel vicentino, è il sentiero dei grandi alberi, nelle Piccole Dolomiti, che da Recoaro Mille si giunge al rifugio Cesare Battisti. L’escursione non è da sottovalutare. Nonostante si percorrono carrarecce completamente prive di pericoli, e strade con pendenze sempre bassissime, l’itinerario completo tra andata e ritorno si sviluppa in 18 km per un dislivello di 700 mt. Bisogna considerare che il percorso è formato da diversi saliscendi da affrontare sia all’andata che al ritorno. Come da titolo dell’escursione, i protagonisti di questo tragitto sono gli alberi, alcuni molto grandi e vecchi. Quest’itinerario è particolarmente adatto da fare durante il periodo autunnale. La grande varietà di alberi nel bosco rende il foliage davvero unico e variegato. Sono presenti infatti abeti, larici, faggi, aceri e tigli e molte altre specie di piante che rendono il percorso molto entusiasmante.
  7. Anello del forte Lisser ad Enego: Per un amante della storia e della Grande Guerra, un facile e tranquillo itinerario da fare sull’altopiano di Asiago è sicuramente la salita al Forte Lisser da Enego. L’escursione è abbastanza semplice, la lunghezza totale è di 7 km e il dislivello è di soli 350 mt, escursione ideale da fare anche in una mattinata. Se si compie il giro in senso orario (che consiglio) la pendenza che porta in cima è davvero minima e non ci si accorge neanche di salire. Il rientro invece è molto ripido e in soli 40 minuti riporta al punto di partenza. Se non amate i percorsi troppo ripidi, dal forte Lisser si può rientrare al punto di partenza per lo stesso sentiero fatto all’andata.
  8. Monte Pubel, da Valstagna: Un’escursione davvero bella immersa nel verde della Val Brenta, valle compresa dal Massiccio del Monte Grappa e l’altopiano di Asiago, è il sentiero attrezzato Pierino della Zuanna, che dal Valstagna porta al Monte Pubel a due passi da Foza, vicino ad Asiago.
  9. 4444 gradini della Calà del Sasso: Un bel itinerario da fare in Val Brenta, prima della Valsugana, è salire lungo i 4444 gradini della Calà del Sasso, che da Valstagna portano appunto a Sasso, paese vicino a Foza, nell’Altopiano di Asiago. La particolarità di quest’itinerario sono appunto i 4444 scalini che si sviluppano lungo tutto il percorso. I 4444 scalini furono costruiti nel XV secolo e vennero ampiamente utilizzati dall’arsenale della Repubblica di Venezia per la costruzione di navi. Di fianco ai gradini, infatti, è presente una specie di scivolo, fatto sempre in pietra, che aveva lo scopo di facilitare la calata dei tronchi d’alberi dall’altopiano fino a Valstagna, per poi essere trasportati a Venezia lungo il Brenta. Il percorso è abbastanza impegnativo, seppur il dislivello non è tantissimo, 750 mt, la breve lunghezza comporta a una pendenza elevata e se si considera anche la presenza dei gradini, che mettono a dura prova i polpacci, non è da sottovalutare. Il percorso si sviluppa interamente in mezzo al bosco, il paesaggio non è particolarmente panoramico, ma la fauna è molto presente ed è facile imbattersi in qualche ungulato.
  10. Cismon, Val Goccia, Col dei Prai: Una bella escursione da fare in val Brenta, sul versante del monte Grappa, è l’anello Cismon del Grappa, Col dei Prai e Val Goccia. L’itinerario è abbastanza breve, 10 km, ma l’escursione è un po’ impegnativa a causa del primo tratto molto ripido che porta a Casere Costa, dove si concentra la maggior parte del dislivello. L’unicità del percorso è data dal fatto che si percorre una scalinata selciata, molto antica, e simile al vicino e più famoso percorso della Calà del Sasso e i 4444 scalini. Questo percorso pare fosse utilizzato anche in epoca romana, e lungo il tragitto, sono presente delle tombe di epoca longobarda. Per la storia più recente, quest’itinerario fu utilizzato dagli austro-ungarici per portare viveri e munizioni sul fronte del Grappa utilizzando la comoda ferrovia che da Trento portava a Cismon. Sempre da qui gli austriaci pompavano l’acqua del Brenta in Grappa stoccandola in diverse vasche in loco. Una delle caratteristiche del Grappa è che è un territorio carsico e in alta montagna la zona è priva di sorgenti d’acqua. Infine, questa mulattiera fu anche usata per evacuare, in fretta e furia, la zona del Grappa (monte Pertica e Asolone) verso la fine della guerra dopo la capitolazione dell’esercito del Kaiser.
  11. Via dell'Acqua: Una camminata davvero facile e sorprendente da fare nelle Prealpi Trevigiane è percorrere la via dell’acqua o via dei mulini a Cison di Valmarino. Il perfetto mix tra natura e artigianato locale ha reso questo posto davvero affascinante. Si percorre un trekking che risale a monte il torrente Rujo che gli abitanti di Cison, in epoca passata, hanno deviato il suo corso parecchie volte per sfruttare la forza dell’acqua con l’utilizzo di mulini lungo l’antica borgata (contribuendo alla nascita del famoso “artigianato vivo”, trasformato nei giorni nostri in manifestazione che richiama ogni anno migliaia di persone). Le innumerevoli cascatelle e i giochi d’acqua date dall’ambiente montano fanno si che si è “costretti” a fermarsi innumerevoli volte a fotografare questo spettacolo della natura. La sua breve lunghezza e il poco dislivello rende quest’escursione adatta a tutti, perfetta da fare se si ha solo mezza giornata libera.
  12. Monte Zogo da Milies: Una bella escursione ad anello che si può fare nelle Prealpi trevigiane, più precisamente a Milies, vicino Segusino, è salire al monte Doc o monte Zogo dove si può godere di un bellissimo panorama sulla pianura Veneta, in particolare sul letto del fiume Piave, e verso nord sulla Val Belluna con scorsi sulle Dolomiti e Vette Feltrine, il tutto ambientato in verdi pascoli tipici dell’alpeggio di queste zone dove in estate in queste montagne e malghe vengono portate le mucche al pascolo. L’escursione non è particolarmente impegnativa, il dislivello seppur di 600 mt si affronta facilmente in quanto si sale principalmente lungo strade forestali con pendenze mai eccessive.
  13. Colle di San Giorgio: Il colle di San Giorgio è ben visibile dalla pianura, si trova nei colli Asolani, a metà circa dalla rocca di Asolo e Forcella Mostacin. Nelle giornate di sole si nota in maniera particolare in quanto i raggi solari riflettono nella cupola dell’oratorio dedicato a San Giorgio che si trova in cima. Il panorama che si può ammirare è molto bello, spazia su tutta la pianura e se ci si volta verso nord-ovest si può ammirare il Monte Grappa e ai suoi piedi si vede anche il tempio di Possagno.
  14. Sentiero delle Due Rocche: Un buon trekking da fare tutto l’anno anche per mantenersi in allenamento è sicuramente il cammino delle due Rocche: dalla rocca di Asolo alla rocca di Cornuda. Siamo precisamente sui colli Asolani e con questo trek gli si attraversa completamente da ovest a est. Anche si siamo a quote d’altitudine relativamente basse quest’itinerario non è affatto da sottovalutare in quanto presente vari saliscendi, conferendo all’escursioni circa 500 metri di dislivello, e una lunghezza abbastanza lunga, circa 25 km tra andata e ritorno. Quest’escursione è anche di carattere storico in quanto in questi colli si sono svolte alcune vicende della prima guerra Mondiale. Infine a carattere naturalistico, c’è da ricordare che durante il periodo della migrazione i colli Asolani vedono di passaggio molte specie di uccelli.

Raccomandazioni Importanti

Prima di affrontare qualsiasi escursione invernale sulle Dolomiti, vi invitiamo a seguire le raccomandazioni del Soccorso Alpino, da tenere sempre a mente: equipaggiamento e attrezzatura adeguati.

Gli splendidi paesaggi alpini del Veneto fanno venire voglia di passeggiare tra boschi e sentieri innevati! E allora, preparatevi per la vostra prossima avventura invernale nelle Dolomiti Bellunesi!

Esempi di percorsi facili nelle Dolomiti Bellunesi

Ecco alcuni esempi di percorsi facili nelle Dolomiti Bellunesi, ideali per escursioni invernali:

  • Sappade: Il percorso inizia nel paesino di Sappade (1396 m slm), raggiungibile da Caviola o Falcade in pochi minuti di automobile. Dopo una breve salita il sentiero prosegue con un piacevole saliscendi; si prosegue per circa 30 minuti seguendo sempre la strada principale (ad ogni bivio si trovano delle indicazioni).
  • Feder: Il percorso ad anello parte dalla piazza del paesino di Feder (1267 m slm) frazione raggiungibile in macchina da Caviola. Dopo una salita di circa 50 metri si incontra il sentiero ben battuto che porta, in circa 40 minuti, a Forcella Lagazzon, attraverso un bel bosco di abeti. Da qui, si imbocca verso destra la strada asfaltata per raggiungere la caratteristica frazione di Fregona, che consigliamo di visitare.
  • Passo Valles: Il percorso parte dal Passo Valles (2032 m slm) raggiungibile in macchina da Falcade. Si può arrivare fino a raggiungere la chiesetta dedicata a Beato Piergiorgio Frassati.

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