Albergo Atene Riccione

 

Escursioni nell'Entroterra Sardo: Consigli per Scoprire un'Isola Autentica

Sei alla ricerca di un'esperienza green per la tua prossima vacanza? L’entroterra della Sardegna è il luogo adatto per scoprire le bellezze nascoste dell’isola lontano dal turismo di massa. Eventi tradizionali e città storiche di una Sardegna meravigliosa e meno conosciuta ti stanno aspettando!

L’Isola è un infinito mondo da perlustrare in escursione. Un’offerta in gran parte rientrante nella Rete escursionistica della Sardegna (RES), declinata per tutte le categorie di trekker, dal principiante al più esperto, che porta alla scoperta del territorio. L’impegno non è mai da sottovalutare: anche i percorsi tecnicamente facili e fisicamente poco impegnativi necessitano di tempo e attenzione. Lo sforzo sarà ripagato da esperienze indimenticabili.

Itinerari e Luoghi da Non Perdere

1. Murales di Orgosolo

Orgosolo è un paese pittoresco nella regione storica della Barbagia. Le sue strade sono decorate con circa 150 murales che divennero un importante strumento di comunicazione e di protesta nella seconda metà del XX secolo.

Un gruppo di anarchici conosciuto come Dioniso firmò il primo murales della città nel 1969. Il maestro Francesco del Casino, la figura artistica più importante a Orgosolo, iniziò a dipingere murales durante le proteste studentesche degli anni ’60.

Le tensioni politiche e sociali degli anni ’60 e ’70 diedero vita a una serie di murales che raffigurano la vita dei pastori, la miseria e le dispute territoriali.

Leggi anche: Scopri i Laghi di Monticchio

2. Foresta di Montes

L’entroterra della Sardegna offre bellezze naturali spettacolari. La Foresta di Montes, a pochi km da Orgosolo, si estende per 4500 ettari. Passeggiando nel cuore della foresta potrai ammirare meravigliose querce secolari.

Ti circonderà una vegetazione rigogliosa, nonché bellezze del passato come i Pinnetos (rifugi dei pastori realizzati in pietra con copertura a cono di frasche), le Tombe dei Giganti e il Nuraghe Mereu, costruito con massi di calcare bianco.

Oltre alle querce secolari, la vegetazione del bosco è ricca di aceri, agrifogli, corbezzoli e filliree.

La foresta vanta la presenza del muflone, l’animale simbolo di Montes che sta piano piano cominciando a ripopolare le montagne dell’isola. Il cinghiale è la specie più numerosa, ma ci sono anche altri animali come gatti selvatici, ghiri e martore.

Una visita alla foresta di Montes è l’ideale per famiglie con bambini, ma anche per gli amanti dell’escursionismo e del birdwatching!

Leggi anche: Sentieri panoramici sull'Alpe di Luson: un'esperienza unica

3. Gola di Gorropu

Non molti sanno che in Sardegna si può visitare uno dei canyon più profondi d’Europa. La Gola di Gorropu si trova nel Supramonte, tra Orgosolo e Urzulei. Il Rio Flumineddu ha modellato negli anni il canyon e scorre lungo il suo fondo ad una profondità di 500 metri.

Puoi raggiungere la gola partendo dal Campo Base Gorropu. In pochi minuti arriverai al passo Genna Silana e un sentiero di 7 km ti condurrà alla Gola di Gorropu. Il tragitto dura circa 4 ore e mezza e presenta un dislivello di 600 metri.

Durante la tua camminata potrai ammirare i paesaggi più selvaggi dell’isola. L’area è ricoperta da spettacolari ginepri, tassi millenari, foreste di leccio, oleandri e ginestre. Inoltre, diverse specie nidificano in questo habitat.

4. Cortes Apertas, l’autunno in Barbagia

Con l’inizio di settembre cominciano a svolgersi diversi eventi tradizionali in tutta la Sardegna che hanno a che vedere con l’artigianato e antichi mestieri.

Se vuoi scoprire le tradizioni più autentiche dell’entroterra sardo non puoi perderti Cortes Apertas, un’allegra manifestazione che si svolge ogni anno in diverse città della Barbagia.

Leggi anche: Cosa fare alle Maldive

In sardo Cortes Apertas significa cortili aperti. Durante questi eventi gli abitanti di ogni paesino aprono i portoni delle loro case storiche al pubblico. Gli artigiani illustrano il loro mestiere e offrono vini, liquori e birre fatti in casa. In particolare, gli abitanti mostrano la lavorazione della lana, la trebbiatura, la raccolta del grano, la decorazione di ceramiche e l’intaglio nel legno.

La prima edizione del festival si tenne a Oliena nel 1996. Cortes Apertas ha luogo in 27 paesi nella provincia di Nuoro da settembre a dicembre, per celebrare l’arrivo dell’autunno.

5. Degustazioni di vino nell’Entroterra Sardo

Non c’è niente di meglio di un buon bicchiere di vino per concludere una giornata di escursioni. Oliena è un borgo incantevole dove troverai enoteche e agriturismi tipici. Questo è il luogo ideale per un’indimenticabile degustazione di vini. I produttori della zona sono talmente tanti che avrai l’imbarazzo della scelta.

Il Cannonau è il vino sardo più diffuso. La coltivazione del vitigno è diffusa in tutta l’isola, ma concentrata nelle zone più centrali del territorio. Altri vini tipici sono il Vermentino, il Nuragas e il Nasco.

La grande maggioranza dei vigneti e i vini di altissima qualità sono prodotti in un’area che si estende lungo una costa idilliaca da Orosei a Bari Sardo, fino agli interni montuosi di Atzara. Oggi, diversi paesi in Sardegna producono vini con caratteristiche uniche.

Gli abitanti della Sardegna producono vino fin dal Cinquecento, quando l’isola era nota come Insula Vini (isola del vino).

6. Il Museo del Banditismo, Aggius

Il borgo di Aggius è stato l’epicentro del banditismo in Gallura dalla metà del Cinquecento fino alla metà dell’Ottocento. La figura del bandito veniva spesso equiparata a quella del diseredato, caduto in disgrazia per motivi d’onore e quindi degno di rispetto e protezione.

Il Museo del Banditismo venne allestito nel palazzo della vecchia Pretura con l’intento di mostrare l’esigenza di affermare la legalità e la moralità pubblica. L’esibizione ha luogo in 4 sale che accolgono una ricca documentazione e oggetti tradizionali.

7. Le Terme di Casteldoria

Se desideri un po’ di relax in un luogo tranquillo, le Terme di Casteldoria a Santa Maria Coghinas sono ciò che fa per te! Si tratta di un luogo incantato in mezzo alla natura.

Le acque provengono da un’attività vulcanica ormai estinta e la loro temperatura varia dai 65 fino ai 78 gradi. Potrai trascorrere momenti speciali con massaggi, fanghi e bagni termali.

Potrai inoltre visitare le rovine del Castello dei Doria, fondato nel XII secolo. La leggenda narra che il castello e il paese erano collegati attraverso un tunnel sotterraneo e che il tesoro della famiglia Doria sia ancora nascosto lì sotto.

8. Il Fiume Cedrino

Il Fiume Cedrino è una delle maggiori attrazioni nell’entroterra sardo e attraversa la provincia di Nuoro. I paesaggi lungo il fiume sono incantevoli e le foreste si riflettono sullo specchio dell’acqua.

La vallata circostante è ricca di storia e archeologia con grotte, chiesette e rifugi millenari rimasti intatti nel tempo.

Questo è il luogo perfetto per svolgere escursioni in kayak o in battello. Il primo caso è ideale per i più avventurosi che preferiscono attraversare il fiume in totale autonomia. Nel secondo caso, l’escursione è indubbiamente meno faticosa e include un pranzo e un aperitivo.

9. Bitti

Bitti è la città più importante della Barbagia settentrionale. L’allevamento del bestiame ha reso quest’area un importante centro di produzione lattiero-casearia (in particolare di pecorino). L’antico villaggio divenne famoso per il suo tradizionale canto a tenore.

L’importanza culturale di questo tipo di canto è stata riconosciuta a livello internazionale quando la tradizione è stata inclusa dall’UNESCO tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità.

Bitti ha case ampie e basse in pietra che offrono viste panoramiche mozzafiato rimaste invariate nel tempo.

La recente istituzione del Parco Naturale Regionale di Tepilora e della storica Foresta di Sos Littos - Sas Tumbas rende il luogo l’ideale per gli amanti della natura e dell’escursionismo che vogliono scoprire il lato autentico e incontaminato della Sardegna.

10. Le Miniere di Montevecchio

Montevecchio, nella Sardegna sud occidentale, è uno dei siti minerari più antichi d’Italia. L’estrazione di minerali nell’area risale all’epoca fenicia e romana.

Trekking Impegnativi e Inimitabili

Gli itinerari escursionistici sardi più famosi si sviluppano su più giorni di cammino attraverso zone impervie e deserte, spesso riservati a trekker esperti. I trekking classificati EEA richiedono un’attenta valutazione di capacità e condizione fisica, verifica del meteo, attrezzatura adeguata e possibilità di comunicazioni. Segnatura e tracciatura dei sentieri non sempre sono puntuali, talvolta sommarie, perciò l’accompagnamento di guide è indispensabile. Un’escursione impegnativa ma inimitabile passa attraverso le cime del Gennargentu e arriva a punta La Marmora (1834 metri). Il nome omaggia il cartografo e generale piemontese del XIX secolo, autore di carte e opere scientifiche dedicate alla Sardegna. Marciando sul Gennargentu ammirerai il panorama della costa orientale e potresti avvistare mufloni e aquile reali.

Il trekking che ti proponiamo ora non è per tutti, ma solamente per i più esperti o comunque da fare in compagnia di una guida esperta. Si tratta del trekking Selvaggio Blu, considerato da molti il trekking italiano più difficile per lunghezza, isolamento e difficoltà tecniche, sebbene sia davvero unico per quanto riguarda bellezza e caratteristiche. Sono 5 giorni di cammino, arrampicate e calate in corda, percorrendo un tratto della costa sarda più selvaggia. È una traversata senza punti d’appoggio, per cui è davvero importante portare con sé quantità di cibo e acqua necessari per i cinque giorni cammino che prevedono momenti di salita leggera e altri di calata in corda doppia.

Altre Escursioni Affascinanti

  • Saltàra: Facile passeggiata di 12 chilometri, senza troppo dislivello, accompagnati dall’odore del mare.
  • Supramonte: La zona sarda più affascinante, selvaggia ed estraniante, dove natura e cultura creano un connubio ineguagliabile.
  • Punta La Marmora: Con una camminata di 5 ore si raggiunge il vecchio rifugio in mezzo a tanti endemismi botanici.
  • Su Disterru: La voragine del Golgo profonda 240 metri nel comune di Baunei.
  • Gola di Gorropu: Il canyon più profondo d'Europa, situato tra il Sopramonte di Orgosolo e quello di Urzulei, ha pareti alte fino a 450 metri ed è raggiungibile con 7 km di camminata partendo dal passo Ghenna Silana.
  • Cala Luna: Trekking che inizia da Cala Fuili per arrivare a Cala Luna.
  • Porto Ferro all’Argentiera: Trekking di 6 ore, in una zona ricca di dirupi a picco sul mare, ma profumata dalla macchia mediterranea.
  • Villanova Monteleone e Rocca Doria: Un’escursione semplice ma comunque interessante.
  • Montiferru: Trekking ad alta quota.
  • Gonnesa e Iglesias: Percorso di circa 9 km sul territorio tra le città di Gonnesa e di Iglesias.
  • Santa Maria Navarrese: Percorso ben segnalato e facile che parte dal paesino per arrivare a Pedra Longa.
  • Altopiano del Golgo: Passeggiata che porta ad alcune tra le spiagge più belle della Sardegna, come Cala Mariolu, Goloritzè, Biriala e Sisine.

Consigli Utili

La Sardegna, con la sua natura selvaggia e incontaminata, le coste frastagliate, i nuraghi millenari e un entroterra ricco di fascino, si rivela un paradiso per gli escursionisti durante la primavera.

Sul sito del Cammino si possono consultare tutte le informazioni per organizzare al meglio il proprio viaggio a piedi, scaricando le mappe e i punti di ristoro e pernottamento.

Esempi di escursioni primaverili:

  • Selvaggio Blu: Considerato uno dei trekking più impegnativi e spettacolari d’Italia, si snoda lungo la costa selvaggia del Supramonte di Baunei.
  • Cala Goloritzé: Un’escursione iconica che conduce a una delle spiagge più belle del Mediterraneo.
  • Gennargentu: Il cuore selvaggio della Sardegna, offre in primavera paesaggi montani unici.
  • Tiscali: Un’escursione affascinante che conduce a un villaggio nuragico unico nel suo genere.
  • Chia e Cala Cipolla: Un percorso costiero semplice e panoramico che collega alcune delle spiagge più belle della Sardegna del Sud.

La Sardegna in primavera è un’isola da vivere a pieno, con la sua natura che si risveglia in tutta la sua bellezza e offre infinite opportunità per gli amanti del trekking e delle attività all’aria aperta.

Borghi e Cittadine da Esplorare

Castelsardo

Questa suggestiva cittadina è considerato il posto più bello della Sardegna e sorge sull’alto sperone di un promontorio proteso nel Mediterraneo. Lo scenografico centro storico, arroccato in posizione elevata in cima a un colle, è un insieme di vicoli e palazzi medievali in pietra che sembrano fondersi con la roccia grigia. Nell’entroterra, le verdi colline della regione rurale dell’Anglona ospitano diversi luoghi interessanti, tra cui una famosa formazione rocciosa lungo la strada che ricorda un elefante.

Cosa vedere a Castelsardo

  • Castello: Fatto costruire nel XII secolo dalla famiglia Doria, offre una magnifica vista sul Golfo dell’Asinara fino alla Corsica.
  • Chiesa di Santa Maria: Una chiesa medievale molto amata dalla gente del posto e venerata per il suo crocifisso del XIV secolo.
  • Cattedrale di Sant’Antonio Abate: Simbolo della città, il campanile della cattedrale è sormontato da una cupola rivestita di piastrelle dai colori vivaci.
  • Chiesa di Nostra Signora di Tergu: Questa splendida chiesa romanica del XII secolo si trova a Tergu.

Ulassai

Questo piccolo centro abitato è inserito in un ambiente naturale tra i più maestosi ed emozionanti di tutta l’isola, quasi un vasto parco giochi a cielo aperto per gli appassionati di arrampicata su roccia e trekking. Ed è per questo che viene considerato uno dei luoghi più belli della Sardegna.

Cosa vedere a Ulassai

  • Grotta di Su Marmuri: Un complesso di caverne con sale che raggiungono i 35 m di altezza.
  • Scala di San Giorgio: Una gola dalle pareti verticali che si raggiunge dal paese di Osini.
  • Stazione dell’Arte Maria Lai: Questo straordinario museo d’arte espone le opere intense e appassionate dell’artista Maria Lai.

Montiferru

Il paesaggio della Sardegna occidentale è dominato dalle pendici boscose del Montiferru, un esteso massiccio vulcanico che costituisce una splendida area naturale per lo più ancora intatta. La vetta più alta è il Monte Urtigu (1050 m). In questo magnifico paesaggio, strade solitarie si inerpicano su picchi rocciosi ammantati di querce da sughero, castagni, querce e tassi.

Escursioni a Montiferru

Un percorso panoramico conduce alla sommità del Monte Entu, che con i suoi 1024 m è una delle vette più alte della Sardegna occidentale. Per arrivare in cima al rilievo sono necessarie circa quattro ore, ma non si tratta di una salita particolarmente impegnativa.

Orgosolo

Situata in posizione elevata tra montagne dal profilo minaccioso, Orgosolo è stata per lungo tempo il luogo più famigerato della Sardegna. Oggi la cittadina sta tentando, con un certo successo, di reinventarsi come attrattiva turistica: lungo la via principale capita sempre più spesso di incontrare visitatori a passeggio, intenti a fotografare i vivaci murales dipinti sulle case.

Orgosolo, cosa vedere

  • Corso Repubblica: La maggior parte dei murales campeggia lungo la strada principale.
  • Foresta di Montes: Cinque chilometri a sud di Oliena la SP48 sale fino a Montes.

San Pantaleo

In Sardegna, tra i paesi da visitare, c’è anche questo piccolo gioiello a 16 km da Porto Cervo. Il paesino rurale di San Pantaleo offre una gradita sensazione di autenticità dopo le artificiose località turistiche della costa. L’abitato sorge in alto verso l’interno, circondato da montagne di granito dal profilo frastagliato, ed è diventato una sorta di colonia di artisti.

Laconi

Attraversata dalla SS128 in direzione sud, Laconi è una suggestiva cittadina di montagna, immersa in un paesaggio bucolico di verdi colline. Qui la vita scorre piacevolmente rilassata tra vicoli lastricati che celano alcune magnifiche sorprese.

Cosa vedere a Laconi

  • Menhir Museum: Questo interessantissimo museo espone una collezione di 40 menhir.
  • Parco Aymerich: Noto per ospitare la più ampia varietà di orchidee endemiche sarde.

Olbia e San Pantaleo

Nella Gallura, nella Sardegna nord-orientale, si trova Olbia, una città vivace e storica. A pochi chilometri dal centro, infatti, si apre un mondo di sentieri panoramici, formazioni rocciose imponenti e borghi pittoreschi. Uno di questi è San Pantaleo, un piccolo paese immerso tra montagne granitiche che offrono percorsi di trekking unici e scenari mozzafiato.

Cosa fare a Olbia e San Pantaleo

  • Basilica di San Simplicio: Una chiesa romanica risalente all’XI secolo.
  • Castello di Pedres: Questa fortificazione medievale regala una vista panoramica.
  • Mercato di San Pantaleo: Un’occasione per conoscere i sapori e le tradizioni della Sardegna.
  • Monte Cugnana: Un percorso che si snoda tra le rocce granitiche e la vegetazione mediterranea.
  • Spiaggia di Pittulongu: Ideale per famiglie e coppie in cerca di tranquillità.
  • Isola di Tavolara e Molara: Escursioni in barca verso queste isole.

TAG: #Escursioni

Più utile per te: