Escursioni sul Monte Penna: Sentieri e Meraviglie Naturali
Il Monte Penna, situato sul crinale appenninico tosco-romagnolo, offre una varietà di sentieri adatti a diversi livelli di esperienza. Questo articolo esplora alcuni degli itinerari più suggestivi, fornendo informazioni utili su difficoltà, percorsi e punti di interesse.
Itinerari Proposti
Passo del Chiodo - La Nave - Monte Penna - Passo dell'Incisa - Casermetta del Penna
Questo itinerario, con partenza e arrivo alle Casermette del Penna (Santo Stefano d'Aveto), è classificato come impegnativo e richiede circa 2 ore e 30 minuti di percorrenza. È particolarmente adatto a chi non soffre di vertigini, dato che la parte prossima alla vetta è leggermente esposta. Il percorso è caratterizzato dalla suggestiva conca della Nave, dalla ripida parete nord del M. Penna e da una splendida faggeta lungo il versante sud.
Si consiglia di percorrerlo in tarda estate o in autunno, quando il bosco si tinge dei colori autunnali.
Santuario della Verna e il Monte Penna
La camminata più classica che inizia dal Santuario segue il crinale roccioso del Monte Penna. Consigliamo di abbinarla all’anello che passa alla base delle rupi di arenaria del monte. Si parte a piedi dal centro di Chiusi della Verna (954 m), che si può raggiungere dal Casentino (Chitignano o Bibbiena), oppure da Pieve Santo Stefano e dalla E45. Raggiunta la stradina che sale dalla Beccia si sale a destra, con bel colpo d’occhio sulla parete di arenaria del Precipizio, fino al Santuario (1129 m, 0.30 ore), che merita una visita attenta. Il sentiero che s’inerpica verso il Monte Penna (segnavia 51), inizia alle spalle della chiesa, dalla stradina lastricata interna. Un tratto in una magnifica foresta di faggi ed abeti porta alla vetta del Monte Penna (1283 m, 0.30 ore), dove sono una cappella e un belvedere protetto da una balaustra.
Anello dal Passo dell'Incisa
Percorso ad anello brevissimo e frequentatissimo, il più noto e amato tra quelli che conducono alla vetta del Monte Penna.
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Dall’ampio parcheggio nei pressi del rifugio (area picnic), si segue la strada asfaltata verso sud-ovest (direzione Amborzasco). Dopo alcune decine di metri, si prende a sinistra il sentiero segnalato con un triangolo giallo pieno (cartelli indicatori per il Monte Penna), che sale dolcemente nella faggeta. Si incontra un sentiero pianeggiante e lo si segue verso sinistra per pochi metri, quindi si svolta a destra in ripida salita. Si aggira un affioramento roccioso e si giunge ad un ripianetto dove si piega bruscamente a sinistra. Con un tornante, si guadagna un costone boscoso dove si incontra il sentiero con segnavia 831, proveniente dalla Nave. Si imbocca l’aerea cengia ascendente che taglia in diagonale la parete nord del Monte Penna. La cengia, abbastanza larga, è interrotta da elementari gradini rocciosi, ed è attrezzata per quasi tutta la sua lunghezza con una catena. Al suo termine, si sale una balzetta rocciosa verticale, poi si taglia a sinistra su una cengetta un po’ scomoda (catene). Si scende lungo il costone occidentale della montagna, seguendo l’ampio sentiero segnalato con un quadrato ed una croce gialla. Il sentiero si infila velocemente nella bellissima faggeta, e perde quota con regolarità fino al Passo dell’Incisa (1471 m).
L'Aia del Guerrino e la Terrazza sulla Romagna
A circa metà strada tra le due località, duecento metri più in basso rispetto al Rifugio Fangacci, si trova L’Aia del Guerrino (1224 metri). Da qui parte la nostra escursione (forse più passeggiata, poco più di un chilometro) che in una trentina di minuti, dopo averci mostrato stupendi aspetti della foresta, ci porta sulla suggestiva e affascinante “terrazza” sulla Romagna posta sulla sommità del Monte Penna (1333 metri). Se abbiamo trovato una giornata nitidissima (non frequenti in estate), da quassù è possibile intravedere un piccolo tratto della Riviera Romagnola, ma certamente è molto più suggestivo veder volare (questo è più frequente) nello strapiombo sotto di noi l’aquila e udire il suo grido.
Dettagli del Percorso Classico
Si posteggia l’auto poco prima della casa forestale del M. Penna, in corrispondenza dell’incrocio con la stretta strada che porta al passo dell’Incisa. Si segue l’indicazione triangolo giallo e dopo pochi metri si entra nella bellissima faggeta del M. Penna, in direzione est. Dopo 15 minuti si incontra il bivio sulla destra per il piccolo ma suggestivo lago del M. Penna (cerchio giallo); una breve deviazione può valere pena. Il sentiero prosegue nel bosco con pendenza crescente, aggirando il M. Pennino e deviando in direzione sud fino a giungere alla sella che separa il M. Penna dal M. Pennino, dominante sul noto canalino nord del M.
Prima di giungere alla sella si tralascia un bivio sulla sinistra che porta alla Nave del Penna e quindi al Passo del Chiodo. Il sentiero continua a salire fuori dal bosco affrontando la parte rocciosa del M. Penna attraverso una larga cengia attrezzata. Nel tratto finale qualche facile roccetta attrezzata conduce fino alla vetta, dopo 1.15 ore di cammino.
Dalla vetta si gode una ottima vista a 360°, che spazia dalle Alpi alle Apuane, dai monti dell’Appennino Ligure fino alla Corsica nelle giornate terse.
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Difficoltà dei Percorsi
Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "EE"? Si tratta di itinerari, anche non riportati al suolo o in cartografia, che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su sentiero impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia o detriti). Terreno vario, a quote anche relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento ecc...). Possono presentare terreni aperti, senza continuità del piano di calpestio, con segnalazioni intermittenti o assenti.
Sviluppano in zone poco o nulla antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire con guadi che possono presentarsi tecnicamente impegnativi specie dopo piogge abbondanti o in periodo di disgelo, dove è in genere difficoltoso trovare riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo e dove la percorrenza dei tratti boscati può implicare il ricorso anche non occasionale a strumenti di taglio a causa dell’intrico del sottobosco e dello stato di abbandono dei sentieri; possono occasionalmente presentare brevi concatenazioni di passaggi, anche esposti, in cui l’escursionista può essere costretto a far ricorso all’uso delle mani per mantenere l’equilibrio durante la progressione, come pure brevi concatenazioni di passaggi attrezzati con scalette e similari.
Sono itinerari percorribili solo da escursionisti con buona esperienza, in ottime condizioni fisiche e ben allenati, che non soffrano di vertigini, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento ed abbiano un’ottima padronanza delle tecniche di orientamento strumentale (bussola e/o Gps). Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento.
Come Arrivare
Ecco alcune indicazioni per raggiungere le Casermette del Penna, punto di partenza per molte escursioni:
- da Genova o la Spezia:
Dall’uscita autostradale di Lavagna (A12) si seguono le indicazioni per Carasco, la Val Fontanabuona e la Val D’Aveto lungo la strada SS225. Giunti a Carasco si svolta a destra sulla strada SS586 della Val d’Aveto in direzione Borzonasca. Si segue la tortuosa strada principale superando Borzonasca e raggiungendo il passo della Forcella. Si prosegue in discesa fino a Rezzoaglio. In paese si svolta a destra lungo la strada SS654 in direzione Magnasco e Amborzasco. Si supera Magnasco e si segue la strada principale fino a un bivio per Amborzasco (SP75). Qui si svolta a destra, si supera Amborzasco e si prosegue per alcuni km fino a raggiungere un bivio, presso la Casermetta del M. Penna, dove si posteggia l’auto. Dal bivio sulla destra una stradina porta al Passo dell’Incisa (strada percorsa al piede al termine dell’escursione), sulla sinistra la strada porta al Passo del Chiodo.
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- Da Piacenza:
Si seguono le indicazioni per Grazzano Visconti, Ponte dell’Olio lungo la SS654 in direzione Genova. Si segue sempre la Statale, evitando le indicazioni per Parma e Bedonia, e procedendo verso S. Stefano d’Aveto e Genova. Si supera S. Stefano d’Aveto e si giunge a Rezzoaglio, dove si svolta a sinistra verso Amborzasco lungo il percorso sopra descritto.
Informazioni Utili
- Equipaggiamento: Zaino con eventuali snack e una buona scorta d’acqua (almeno 1 litro a persona).
- Consenso Informato: È fondamentale essere informati sulle caratteristiche dell’itinerario e sul livello di difficoltà del percorso.
- Trattamento dei dati personali: Dlg.n.
Tabella Riassuntiva Itinerari
Itinerario | Difficoltà | Tempo di percorrenza | Punti di Interesse |
---|---|---|---|
Passo del Chiodo - La Nave - Monte Penna - Passo dell'Incisa - Casermetta del Penna | Impegnativa | 2 ore 30 minuti | Conca della Nave, parete nord del M. Penna, faggeta |
Santuario della Verna - Monte Penna | - | - | Crinale roccioso, rupi di arenaria |
Anello dal Passo dell'Incisa | - | - | Faggeta |
L'Aia del Guerrino - Terrazza sulla Romagna | Passeggiata | 30 minuti | Vista panoramica sulla Romagna |
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