Il Bosso e il Turismo Esperienziale in Abruzzo: Un'Immersione Autentica nel Territorio
Da oltre 20 anni, Il Bosso opera in Abruzzo nel settore dell’ambiente, con l’obiettivo di diffondere la sensibilità ecologica, divulgare la cultura scientifica, promuovere la conoscenza dell’ambiente e del territorio, sviluppare e ricercare programmi per il turismo sostenibile e responsabile. La garanzia dei servizi offerti è data dall’esperienza e dalla professionalità dei soci e dei collaboratori che da anni operano in questi settori.
Negli ultimi anni, il concetto di turismo sostenibile ha preso piede in tutto il mondo, con l’obiettivo di ridurre l’impatto negativo delle attività turistiche su ambiente e comunità locali. Il turismo rigenerativo, invece, rappresenta un’evoluzione più avanzata: non si tratta solo di proteggere, ma di migliorare attivamente gli ecosistemi e le comunità in cui il turismo si svolge.
Il Bosso racchiude tutto il fascino di un territorio ricco di spiagge, riserve naturali e borghi, offrendo esperienze indimenticabili attraverso buoni regalo pensati per sorprendere chi ami.
Abruzzo Attrattivo: Un Network per il Turismo di Qualità
Feder P.A.T.E. Abruzzo Attrattivo nasce nel 2015 da un’idea del Gruppo Il Bosso insieme alla Riserva Naturale Regionale Oasi WWF Calanchi di Atri ed al gruppo Majambiente. Già dalla prima edizione è stato un successo ad Atri e da lì tanti gli Operatori che attendono questo appuntamento e si ritrovano ogni anno, per condividere idee, visioni e collaborazioni nelle due giornate di lavoro.
Abruzzo Attrattivo nasce dalla volontà di concertare una corretta filosofia professionale, un patto valoriale ed un codice etico sulla cooperazione. L’appuntamento rappresenta ormai una espressione degli stati generali del turismo regionale con un forte richiamo di Player, T.O. ed O.T.A.
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Il Successo del Turismo Esperienziale Targato Il Bosso
Trentamila presenze limitate alla sola estate 2019, dati ancora provvisori ma che testimoniano la “bontà” del turismo esperienziale targato Il Bosso. La cooperativa nata a Bussi sul Tirino e da poco trasferita a Capestrano, infatti, è tra le prime in Abruzzo ad aver lanciato una nuova prospettiva di fare turismo dove il turista diventa più un esploratore di luoghi esteriori e interiori.
Un fenomeno che coinvolge la Valle del Tirino, Gran Sasso d’Italia e l’Altopiano di Navelli con nuove strutture e proposte: pedalate e cavalcate naturalistiche e enogastronomiche, trekking, campi natura, settimane verdi dedicate ai bambini, educazione ambientale, il centro visite del lupo di Popoli, la canoa lungo il Tirino, tra i fiumi più limpidi d’Europa.
“Oltre alla crescita delle presenze turistiche dirette dal gruppo Il Bosso - riferisce il direttore del settore turistico Paolo Setta -, ci sono le importanti ricadute sul territorio, in termini di presenze nelle strutture ricettive e l’occupazione crescente di giovani professionisti, molti dei quali residenti nei borghi della Valle del Tirino e dei comuni limitrofi, questo è sicuramente un dato speciale per la mission del gruppo che ha fatto registrare l’impiego di oltre 60 qualificate risorse umane, le quali hanno garantito qualità, preparazione e passione a tutte le famiglie, i gruppi e gli individuali che si sono affidati alla soc. coop.
Complice probabilmente anche il bel tempo, la stagione turistico può dirsi ancora viva e “stagionale” con la “vendemmia nei vigneti autoctoni, la raccolta dello zafferano, con le lavorazioni agricole tra i secolari e pregiati uliveti della Valle del Tirino, e con le proposte esperienziali invernali sulla neve in fase di programmazione e prossime alla promozione”.
Collaborazioni e Prospettive Future
In quello che può definirsi un successo è fondamentale la relazione avviata con diverse realtà del territorio. Ne è un esempio il progetto valledeltirino.it che mette in rete 35 operatori turistici qualificati tra Capestrano, Ofena, Bussi sul Tirino, Navelli e Villa Santa Lucia.
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Un lavoro da sostenere, e qui entrano in gioco le istituzioni: “Coloro che hanno ruoli ed incarichi di Rappresentanza, negli Enti e nei Soggetti preposti alla promozione ed attuazione di iniziative in ambito turistico, economico ed ambientale, sanno perfettamente che hanno sulla scrivania una grossa responsabilità, per il futuro della nostra regione e degli imprenditori abruzzesi, i quali sono parte fondamentale del patrimonio intellettuale e produttivo della stessa regione, di conseguenza, i rappresentanti istituzionali hanno anche l’onere di rivoluzionare un’identità culturale, produttiva ed economica dell’Abruzzo, ancora oggi poco incisiva ed attrattiva”.
Il Bando Turismo Esperienziale della Fondazione Carispaq
La Fondazione Carispaq ha presentato i risultati del Bando Turismo Esperienziale 2025 “l’emozione della scoperta dei beni culturali della Provincia dell’Aquila”. Sono 40 le proposte scelte ed interamente finanziate dalla Fondazione Carispaq, messe in rete ed organizzate secondo un calendario unico sulla piattaforma di promozione del turismo in Abruzzo, Taste Abruzzo all’indirizzo www.tastefromabruzzo.com e sulla Home Page del sito della Fondazione Carispaq www.fondazionecarispaq.it cliccando sul banner “Bando Turismo Esperienziale 2024/2025”.
“La Fondazione Carispaq è impegnata da oltre quattro anni nel sostegno allo sviluppo del settore turistico - ha dichiarato il Presidente Domenico Taglieri -. Con i bandi Turismo Esperienziale abbiamo messo in campo somme importanti che hanno finanziato e continueranno a finanziare progetti innovativi per la promozione turistica, intendendo questo settore come un volano dello sviluppo socio economico del nostro territorio.
Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un cambiamento radicale nelle aspettative dei viaggiatori che non si accontentano più di visitare luoghi iconici o collezionare fotografie ma vogliono vivere emozioni, connettersi con le comunità locali, imparare, toccare con mano la cultura, la tradizione, il cibo, il territorio. Per questo il lavoro della Fondazione Carispaq è rivolto sia verso la promozione di strumenti specifici, ma anche verso la necessaria formazione degli operatori. Con il bando di cui oggi presentiamo i risultati abbiamo voluto concentrare l’attenzione sul patrimonio culturale meno noto e poco accessibile.
Per la Soprintendente ABAP (Archeologia, Belle Arti e Paesaggio) Cristina Collettini questo progetto “… è un esempio virtuoso di valorizzazione e promozione di un patrimonio culturale ricco ma ancora poco conosciuto. Un progetto che, non a caso, prende in considerazione il concetto di patrimonio come qualcosa che è di tutti e che costituisce la ricchezza di un luogo e della sua comunità.
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