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Escursioni nel Parco Nazionale dello Stelvio: scegli il tuo livello di difficoltà

L'escursionismo nel Parco Nazionale dello Stelvio offre molte possibilità, dalle rilassanti passeggiate a valle alla sfida lanciata dalle vette più erte. Camminare nel Parco consente di scoprirne più da vicino i ricchissimi ambienti. Nell'area protetta è possibile scegliere percorsi per tutte le capacità, dai più facili, alla portata anche delle famiglie e dei bambini, fino ai più lunghi e impegnativi, destinati a chi ha più allenamento, tutti i sentieri permettono esperienze e, con un po' di fortuna, incontri emozionanti a contatto con la natura.

Qui vengono descritte alcune escursioni, dalle più facili a quelle più impegnative. Centinaia di chilometri di sentieri permettono di organizzare escursioni di varia difficoltà in gran parte del territorio del Parco. Avventurarsi sulle vecchie strade e mulattiere militari che salgono fino alle alte quote o inoltrarsi lungo i sentieri che portano dai boschi fino ai ghiacciai.

Raccomandazioni Importanti

Siate sempre consapevoli che state affrontando percorsi di montagna. Prima di partire informatevi sulle condizioni atmosferiche e pianificate il percorso sulla base delle vostre capacità. Curate l'abbigliamento che deve permettere un rapido adattamento ai repentini cambiamenti del tempo e/o della temperatura, tipici di un ambiente montano. Indossate calzature adeguate: pedule e scarponcini sono le più adatte. E' opportuno avere uno zaino con borraccia e colazione ed è buona norma disporre della minima attrezzatura per il pronto soccorso.

I Sentieri del Parco: un'esperienza indimenticabile

I percorsi si snodano lungo la Val Cedéc e la Valle dei Forni, poste al centro del gruppo Ortles - Cevedale. La Val Zebrù è considerata, a ragione, una delle valli più importanti del Parco Nazionale dello Stelvio. La sua particolare morfologia - che determina la spiccata differenza tra i due versanti - la ricchezza di specie floristiche, i numerosi ungulati, nonché la presenza del gipeto e dell’aquila reale ne fanno una meta irrinunciabile per turisti e appassionati di natura. Posta sulla sinistra orografica del fiume Adda, la Valle di Rezzalo si sviluppa per circa 13 Km partendo dall’abitato di Fumero (1465 m) e seguendo il percorso del torrente Rezzalasco fino al Passo dell’Alpe. La Valle di Gavia rappresenta uno dei più begli esempi di morfologia glaciale. Risalendo la storica strada statale dello Stelvio, costruita a partire dal 1820, si raggiunge il Passo dello Stelvio, secondo valico alpino d’Europa per altezza.

Panoramica dei Sentieri e Difficoltà

Ecco una panoramica di alcuni sentieri nel Parco Nazionale dello Stelvio, con indicazioni sulla difficoltà e tempo di percorrenza:

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Valle dei Forni

  • Ghiacciaio dei Forni
    • Difficoltà: T - Turistico
    • Tempo di percorrenza: 1 ora e 10'
    • Interesse: Flora, Fauna, Panorama
  • Sentiero Escursionistico
    • Difficoltà: E - Escursionistico
    • Tempo di percorrenza: 2 ore e 10'
    • Interesse: Panorama
  • Sentiero Geologico
    • Difficoltà: E - Escursionistico
    • Tempo di percorrenza: 2 ore
    • Interesse: Geologia, Panorama
  • Sentiero Avanzato
    • Difficoltà: E - Escursionistico
    • Tempo di percorrenza: 4 ore e 10'
    • Interesse: Geologia, Panorama
  • Sentiero Panoramico
    • Difficoltà: E - Escursionistico
    • Tempo di percorrenza: 1 ora e 30 m
    • Interesse: Panorama

Valle di Fraele

  • Lago di S. Giacomo
    • Difficoltà: T - Turistico
    • Tempo di percorrenza: 1 ora e 40'
    • Interesse: Fauna, Panorama
  • Sentiero Flora
    • Difficoltà: T - Turistico
    • Tempo di percorrenza: 3 ore
    • Interesse: Flora
  • Sentiero per Escursionisti Esperti
    • Difficoltà: EE - Per escursionisti esperti
    • Tempo di percorrenza: 3 ore e 50'
    • Interesse: Panorama, Storia
  • Sentiero Escursionistico
    • Difficoltà: E - Escursionistico
    • Tempo di percorrenza: 5 ore e 50'
    • Interesse: Flora, Panorama
  • Sentiero Panoramico Avanzato
    • Difficoltà: E - Escursionistico
    • Tempo di percorrenza: 7 ore
    • Interesse: Panorama

Val Zebrù

  • Val Zebrù
    • Difficoltà: E - Escursionistico
    • Tempo di percorrenza: 2 ore
    • Interesse: Fauna, Panorama
  • Sentiero Geologico
    • Difficoltà: E - Escursionistico
    • Tempo di percorrenza: 3 ore e 20'
    • Interesse: Fauna, Geologia, Panorama
  • Sentiero per B.ta Pastore
    • Difficoltà: T fino a B.ta Pastore, poi E
    • Tempo di percorrenza: 5 ore e 10'
    • Interesse: Flora, Fauna, Panorama
  • Sentiero con Tratto EET
    • Difficoltà: E con un breve tratto EE
    • Tempo di percorrenza: 2 ore e 40'
    • Interesse: Storia

La Réit

  • Sentiero Faunistico
    • Difficoltà: E - Escursionistico
    • Tempo di percorrenza: 2 ore e 20'
    • Interesse: Flora, Fauna, Panorama
  • Sentiero Flora
    • Difficoltà: T - Turistico
    • Tempo di percorrenza: 2 ore
    • Interesse: Flora
  • Sentiero Storico
    • Difficoltà: E - Escursionistico
    • Tempo di percorrenza: 1 ora e 10'
    • Interesse: Storia
  • Sentiero su Sfasciumi
    • Difficoltà: E (l'ultimo tratto su sfasciumi)
    • Tempo di percorrenza: 5 ore
    • Interesse: Flora, Panorama, Storia

La Val di Rezzalo

  • La Val di Rezzalo
    • Difficoltà: T - Turistico
    • Tempo di percorrenza: 5 ore
    • Interesse: Flora, Fauna, Panorama

Passo Gavia

  • Itinerario Naturalistico
    • Difficoltà: T - E/EE sul ghiacciaio
    • Tempo di percorrenza: 2 ore 30 m
    • Interesse: Flora, Fauna, Storia
  • Sentiero Panoramico
    • Difficoltà: T - E
    • Tempo di percorrenza: 2 ore 30 m

Val Grande - Val Canè

  • Cortebona - Plaz de l'Asen
    • Difficoltà: E - Escursionistico
    • Tempo di percorrenza: 4 ore 30 m
    • Interesse: Panorama

Val delle Messi

  • Case Silizzi - Bivacco Linge
    • Difficoltà: E - Escursionistico
    • Tempo di percorrenza: 2 ore e 40'
    • Interesse: Flora, Fauna, Panorama
  • Sentiero Turistico
    • Difficoltà: T - Turistico
    • Tempo di percorrenza: 2 ore 30 m
    • Interesse: Flora, Fauna, Storia

Val Grande

  • Tu - Plaz de l'Asen
    • Difficoltà: T - Turistico
    • Tempo di percorrenza: 3 ore 30 m
    • Interesse: Flora

Trekking di più giorni in Val di Rabbi

1° GIORNO: RIFUGIO STELLA ALPINA AL LAGO CORVO

  • Difficoltà: EE - Escursionisti Esperti

Dall’abitato di Piazzola si sale alla frazione di Cavallar. Si può partire a piedi dal parcheggio Cavallar (1.450 m) appena sopra il paese oppure si può raggiungere la Malga Samocleva (1.892 m) grazie al bus navetta del Parco (prenotazione obbligatoria). Dalla malga si può apprezzare uno dei panorami più belli sulla Val di Rabbi: da qui con sentiero SAT 108 si entra nella valle percorsa dal rio Lago Corvo.

2° GIORNO: RIFUGIO SAÈNT «S. DORIGONI»

  • Difficoltà: EE - Escursionisti Esperti

È l’attraversata tra rifugi più classica di tutta la Val di Sole e passa sulla Cima Collecchio, un autentico belvedere posto tra le Dolomiti e le montagne del Gruppo Ortles-Cevedale. Dal Rifugio Lago Corvo (2.425 m) con sentiero SAT 145 si raggiungono i Laghi Corvo (2.464 m), laghi di origine glaciale ancora popolati dal salmerino alpino e circondati da numerose marmotte. Da qui si intraprende la salita, che si svolge su un ottimo sentiero, spesso ancora innevato ad inizio stagione, fino ad arrivare sulla Cima Collecchio. Lungo una facile cresta si giunge al Passo Giogo Nero, dove, si scende con il sentiero SAT 107 per un lungo traverso a mezza costa, poco ripido ma un po’ esposto fino ai pascoli pianeggianti vicini al Rifugio Saènt «S.

3° GIORNO: RIFUGIO MARTELLO

  • Difficoltà: EEA - Escursionisti Esperti con Attrezzature

Percorso su sentiero che parte dal Rifugio Dorigoni in Val di Rabbi e arriva in Val Martello. Si svolge sulle ampie praterie alpine della Valle di Saènt e scende lungo il ripido vallone che sovrasta il lago Zufrittsee. Partenza dal Rifugio Saènt «S. Dorigoni» seguendo il sentiero SAT 101 fino al Passo di Saènt (2.965 m). Da qui sono possibili due alternative: l’itinerario consigliato prevede l’attraversamento del Ghiacciaio di Grames con il sentiero 37A e la salita alla Cima Rossa di Martello «Vorderer Rotspitz» (3.033 m). L’ultimo tratto conduce attraverso una ripida via assicurata con cordini. Per oltrepassare questo punto è necessario avere con sé l’attrezzatura necessaria. Dalla cima si scende lungo il sentiero 37 fino al Rifugio Martello «Marteller Hütte» (2.610 m). Fare attenzione ai bivi che sono segnalati in modo poco chiaro. Lungo il percorso si possono avvistare marmotte, camosci e cervi, specialmente sui pendii sotto la Cima Rossa di Martello.

L’alternativa, consigliabile in caso di brutto tempo, prevede la discesa dal Passo di Saènt sulla destra con il sentiero 12 costeggiando la vedretta di Saènt ed attraversandola alla base fino a quota 2.105 m. Successivamente, prima col sentiero 36, poi con il sentiero 150, si giunge al Rifugio Corsi «Zufall Hütte» (2.265 m).

4° GIORNO: RIFUGIO CEVEDALE «G. LARCHER»

  • Difficoltà: EEA - Escursionisti Esperti con Attrezzature

Partendo dal Rifugio Martello «Marteller Hütte» (2.610 m), con una meravigliosa vista sul Monte Cevedale «Zufallspitze» (3.757 m) che svetta tra gli ultimi larici, in circa mezz'ora si raggiunge l'inizio della Vedretta della Forcola, seguendo il sentiero SAT 103. Conviene iniziare la salita circa 100 metri a destra (nord-ovest) della lunga morena che ricopre il ghiacciaio finché piana subito sotto il Passo della Forcola. Percorrere il ghiacciaio fino a quando termina contro il pendio che si risale impostando un lungo traverso da destra verso sinistra fino ad arrivare al Passo (segnalato con pali di legno). Si consiglia la percorrenza in condizioni di buona visibilità e l'utilizzo di corda e ramponi. Sulla Vedretta della Forcola, appena sotto l'omonimo passo ci possono essere alcuni crepacci con andamento ortogonale rispetto alla traccia di salita.

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Dal Passo della Forcola, con un buon sentiero, ripido solo nel tratto iniziale, si scende in Val de la Mare con un'ottima vista su enormi morene, rocce lisciate dal passaggio dei ghiacciai e qualche branco di camosci. Gli aspetti glaciologici e geomorfologici sono tra i più evidenti e interessanti di tutto il Gruppo Ortles-Cevedale. Sempre seguendo il sentiero SAT 103 si raggiuge il Rifugio Cevedale «G.

5° GIORNO: RIFUGIO SAÈNT «S. DORIGONI»

  • Difficoltà: EEA - Escursionisti Esperti con Attrezzature

Questo percorso è il naturale collegamento tra l'alta Val di Peio (Val de la Mare) e l'alta Val di Rabbi (Val di Saènt). Il sentiero SAT 104 inizia nei pressi del Rifugio Cevedale «G. Larcher» (2.608 m) e si innalza per alcune centinaia di metri per poi scendere nell'ampia valle del Lago Lungo (2.630 m). Dopo un tratto pianeggiante il sentiero devia a sinistra e si innalza rapidamente con tratti talvolta innevati incontrando anche alcuni laghetti (Le Pozze). Si raggiunge la cresta nord della Cima Lago Lungo (3.149 m) e poi si scende sulla Vedretta del Careser dove si incrocia il sentiero SAT 104A. Da qui si sale su vallette e sfasciumi fino a raggiungere il grande totem di legno (che serve per l'orientamento in caso di nebbia) dove inizia la salita sul ghiacciaio con una prima parte abbastanza ripida che va poi via via a diventare quasi pianeggiante fino a raggiungere la Bocca di Saènt (3.121 m).

A causa del rapido ritiro del Ghiacciaio del Careser è stato tracciato un nuovo itinerario che lo attraversa nell'area più orientale. Il tratto su ghiacciaio è lungo circa 1 km, non è ripido e non si rischia di scivolare: si attraversa in piano tenendosi circa 500 m a destra (nord) dalla cresta rocciosa che collega la Cima Careser alla Cima Campisol e, camminando sempre in senso parallelo a questa dorsale, si arriva alla fine del ghiacciaio, dove si trova un altro totem in legno. Dalla Bocca di Saènt si scende quindi attraversando falde detritiche e pendici erbose per giungere in Val Saènt fino ad incrociare il sentiero SAT 101 che in pochi minuti porta al Rifugio Saènt «S. Dorigoni» (2.436 m).

Durante l'attraversata si gode del miglior panorama sulla cresta che va dal Monte Vioz al Monte Cevedale ed è possibile rendersi conto dell'azione svolta dai ghiacciaio in passato e del loro significato a livello ambientale e climatico. Si consiglia la percorrenza in condizioni di buona visibilità e con un discreto allenamento sui percorsi in quota. In caso di nevicate recenti la salita alla Bocca di Saènt e l'attraversamento del ghiacciaio diventano difficili anche per l'assenza di tracce. I bastoncini sono molto utili. L’uso di corda e ramponi, se si segue il percorso indicato, non è di norma necessario.

6° GIORNO: MALGA STABLASOLO

  • Difficoltà: EE - Escursionisti Esperti

Attraversato il prato sottostante il Rifugio Saènt «S. Dorigoni» (2.436 m), al bivio tra i segnavia 106 e 128, si imbocca il sentiero SAT 128 per raggiungere il Baito della Valletta. A questo punto, tenendo la destra, fare attenzione e seguire il sentiero segnato da ometti in pietra che conduce al Baito Campisol Alto. Il sentiero, pur non presentando particolari difficoltà a livello tecnico, richiede comunque una buona vista per individuare gli ometti.

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Come Arrivare

Fino a Trento con la ferrovia Verona-Brennero, e da qui con la ferrovia Trento-Malé-Mezzana fino in Val di Sole, collegata con pullman di linea a tutti i paesi. DA BOLOGNA-VERONA E DAL BRENNEROprendere l'Autostrada A22 del Brennero, uscita Trento Nord, per chi proviene da Sud. Uscita S. Michele all’Adige per chi proviene da Nord. Attraversare tutta la Val di Rabbi. Appena prima di Bagni di Rabbi imboccare la strada a destra seguendo le indicazioni per Piazzola, da dove si sale alla frazione di Cavallar fino a raggiungere il parcheggio. In estate, da qui parte un bus navetta del Parco che porta fino alla Malga Samocleva.

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