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Escursioni a Reggio Calabria: Cosa Vedere e Fare

Nel cuore del Mediterraneo, a un passo dalla Sicilia, la provincia di Reggio Calabria è una terra ricca di profumi e colori, tra il mare e la montagna. A Ovest si affaccia sul Mar Tirreno, a Sud e a Est sullo Ionio e a Sud-ovest è separata dalla Sicilia dallo Stretto di Messina. Scopriamo cosa vedere, cosa fare e cosa assaggiare in questo territorio pieno di fascino e storia dai panorami mozzafiato.

Cosa Vedere a Reggio Calabria

Il territorio presenta numerose e importanti testimonianze del suo glorioso passato come colonia della Magna Grecia: storia e mito si confondono nelle storie sulla nascita del capoluogo, parchi archeologici, musei e borghi antichi narrano una storia millenaria che ancora oggi si intravede negli usi e costumi delle popolazioni di alcune zone della provincia, come nell’area grecanica, così definita per la lingua parlata molto simile al greco.

La Città di Reggio Calabria

La città di Reggio Calabria è situata sulla punta dello “Stivale”, alle pendici del Parco Aspromonte, sulla sponda orientale dello Stretto di Messina, da cui gode di uno spettacolare panorama sulla Sicilia, sull’Etna e sulle isole Eolie. Tradizionalmente è chiamata Città della Fata Morgana perché qui si manifesta il raro fenomeno ottico-mitologico della Fata Morgana, durante il quale la costa siciliana sembra distare solo pochi metri rendendo possibile distinguere molto bene case, auto e persone.

Il Museo Archeologico Nazionale

Una visita al Museo Archeologico Nazionale è considerata d’obbligo: ospita, oltre ad altri importanti reperti di epoca greca, i famosissimi Bronzi di Riace, statue raffiguranti dei guerrieri che rappresentano l’immagine ideale del corpo umano, naturalmente perfetto, manifestazione dell’armonia dell’universo. Un edificio progettato nel 1932 da Marcello Piacentini, che lo pensò esclusivamente per la funzione di esposizione museale.

Fiore all’occhiello, inutile dirlo, sono i Bronzi di Riace, le due magnifiche statue di età ellenistica. Raro esempio di scultura greca in bronzo del V secolo a.C., furono rinvenuti casualmente sui fondali di Riace Marina nel 1972. Alti 198 e 197 cm, sorprendono per il possente gioco della muscolatura e l’armonia delle parti, per le venature dei piedi e gli occhi in avorio, la capigliatura ondulata e le labbra in rame, i denti ricoperti da una sottile lamina d’argento. Sono la Statua A e la Statua B, chiamate, anche, il Giovane e il Vecchio. Per accedere alla sala in cui sono esposti, al livello D, al piano terra, dedicato a Raggio antica, occorre passare da un'anticamera dotata di filtro di decontaminazione.

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Ma il Museo custodisce molti altri preziosi reperti, oltre ai Bronzi.

  • Sezione di Locri Epizefiri
  • Archivio del Tempio di Zeus
  • Gruppo di Dioscuri
  • Testa di Basilea
  • Collezione di Pinakes
  • Kouros di Reggio
  • I vasi di Metauros
  • Testa del Filosofo
  • Sezione di Numismatica

Altre Attrazioni a Reggio Calabria

  • Il Lungomare Falcomatà: definito da Gabriele D’Annunzio “il più bel chilometro d’Italia”
  • Il Corso Garibaldi: via animata e piena di negozi
  • Il Duomo: con la cappella barocca del S.S. Sacramento
  • Il Castello Aragonese

Nonostante la sua parte più antica sia stata demolita a favore dell’apertura di alcune strade dopo il terremoto del 1908, il castello è rimasto l’altro emblema della città, insieme ai Bronzi e al Museo archeologico. Le torri circolari merlate furono l’aggiunta di Re Ferdinando I d’Aragona, che conferirono al castello l’appellativo di “aragonese”.

È ospitata al primo piano del Teatro Comunale Francesco Cilea. Lo spazio espositivo mette in evidenza l’arte pittorica meridionale attraverso opere dei secoli XV-XIX d.C.

La fila di palme e aiuole con fiori fa da cornice allo spettacolare paesaggio sul mare e sullo Stretto di Messina, chiamato dagli studiosi anche Stretto di Scilla e Cariddi, con riferimento ai miti antichi su questo tratto caratteristico del Mediterraneo. La passeggiata svela elementi architettonici di stili ed epoche diverse.

Opera, recentissima installazione permanente di Edoardo Tresoldi, si compone di 46 mastodontiche colonne alte 8 metri realizzate in rete metallica (cifra stilistica dell’artista) ed è inserita perfettamente nel tessuto cittadino, diventando paesaggio.

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Il colonnato richiama evidentemente l’arte classica e vuole celebrare la relazione contemplativa tra il luogo e l’essere umano. L’Arena dello Stretto, teatro moderno che si ispira fortemente all’antica Grecia. La contemporaneità di Rabarama nelle sue imponenti sculture d’aspetto umanoide (si chiamano Trans-lettera, Labirintite e Co-stell-azione) e la Villa Genoese Zerbi, che richiama nello stile le forme del Medioevo veneziano con accenni a quello rinascimentale e ottocentesco.

Il Duomo, o Basilica Cattedrale di Maria Assunta Santissima, è il più grande edificio sacro della Calabria. Risale probabilmente agli inizi del II millennio, e fu eretta in stile gotico a cinque navate. Ma i primi documenti risalgono al 1453 e 1477, quando fu eretto il campanile. Saccheggi, incendi ed eventi sismici furono causa di frequenti riedificazioni. Fino all’ultima, avvenuta dopo il terremoto del 1908, che ha dato alla Cattedrale l’aspetto odierno, in stile neo-romanico. La facciata bianca è divisa in tre parti da semicolonne, movimentata da bifore, archetti e decorata da rosone e rilievi. A dare il benvenuto, due statue di Francesco Jerace raffiguranti San Paolo e Santo Stefano di Nicea.

L'interno, ampio e luminoso, rivela decori e vetrate artistiche ispirati alle cattedrali gotiche, i sepolcri secenteschi dei vescovi cittadini e la notevole cappella del Santissimo Sacramento, esempio barocco, con pareti in marmi policromi e grandi statue di santi nelle nicchie.

Borghi e Località Turistiche della Provincia

Molti sono i borghi interessanti e le località turistiche della provincia: cominciando dall’area dello Stretto, oltre alla già citata città di Reggio Calabria, segnaliamo Cannitello, centro di villeggiatura nel punto più vicino alla Sicilia, più a sud, in collina, si trova il Castello bizantino di S. Niceto vicino Motta San Giovanni.

L’Aspromonte

L’Aspromonte ricopre una vasta area del territorio dell’intera provincia, e arriva, con la sua cima più alta rappresentata dal Montalto, a quota 1956 m. La località turistica più nota è Gambarie (m 1300), attrezzata per gli sport invernali e quindi dotata di piste, impianti sciistici, seggiovia, e varie strutture ricettive.

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E’ da segnalare la particolare unicità del luogo: è l’unica stazione sciistica in tutta Europa dove si può sciare guardando il mare, data la posizione affacciata sullo Stretto di Messina. Nel punto più interno dell’Aspromonte si trova il Santuario della Madonna di Polsi, meta di pellegrinaggi in estate. L’area orientale del Massiccio è sede del Parco Nazionale dell’Aspromonte.

La Costa Viola

La Costa Viola è uno splendido arco costiero di 25 km che si affaccia prima sullo Stretto, poi sulle isole Eolie. Scilla, dal bellissimo castello, è inclusa nel circuito “I Borghi più Belli d’Italia”, offre il fascino del quartiere di pescatori Chianalea, con le case direttamente sul mare; altre località degne di nota sono Bagnara, Melìa, Solano, luoghi di panorami mozzafiato dalla montagna che precipita al mare.

La Piana di Gioia Tauro

Nella piana di Gioia Tauro, l’attuale Gioia Tauro, un tempo Metauros, comprende un’interessante area archeologica e una necropoli arcaica in contrada Pietra. Da segnalare sono i centri di Palmi, che ospita il Museo Etnografico e l’Antiquarium, famosa per le spiagge di Tonnara e Marinella, incastonate nell’alta e frastagliata costa dominata dal monte S. Elia, “definito il balcone sullo Stretto”; Seminara, nota per l’artigianato tradizionale delle ceramiche; Rosarno, l’antica Medma, con il museo e l’area archeologica; Galatro, dal pittoresco centro storico disposto a gradinata e l’impianto termale; San Giorgio Morgeto con il suo centro storico medievale; Oppido Mamertina con l’area archeologica e il centro storico.

L’Area Grecanica

Spostandosi nella fascia ionica della provincia, più a sud si trova l’Area Grecanica. Da visitare assolutamente è Pentedattilo, borgo fantasma aggrappato ad una gigantesca rupe dalla forma di cinque dita protese verso il cielo; Bova Marina con la zona archeologica; nell’entroterra si trovano tutti i centri della Comunità etnico-linguistica dei Grecanici: Bova , Roghudi, Chorio, Roccaforte del Greco e Gallicianò.

L’area grecanica si trova nel versante Sud dell’Aspromonte, il territorio è caratterizzato dalle fiumare, tra cui si segnala l’Amendolea, che si presenta come un enorme nastro argentato di ciottoli costeggiato da piante di agrumi e di ginestra, meta molto frequente per il trekking in estate.

La Locride

Verso Nord-Est si trova Palizzi, con il caratteristico castello e i calanchi bianchi, e le località più conosciute della Riviera dei Gelsomini: Brancaleone, Bianco, famosa per la produzione del vino “Greco” da dessert; ed altre località balneari.

Sempre nella fascia ionica, ma più a nord, si trova l’area della Locride, ricchissima di vestigia. Locri, dalla quale prende il nome la zona, è conosciuta per la sua vastissima area archeologica nota in tutto il mondo, per via dei resti di templi di epoca greca. Altrettanto noto è l’antico borgo di Gerace , uno dei più interessanti centri storici della Calabria, per via delle tante opere e chiese risalenti al periodo bizantino. Antonimina Terme offre un attivo centro termale, Ardore e Siderno Vecchia sono altri suggestivi borghi con antichi edifici. Molto importante e ben conservata è la villa romana a Casignana, che tutt’oggi conserva quasi integro un mosaico pavimentale, oppure la bellissima villa del Naniglio a Gioiosa Jonica.

Roccella Ionica è dominata dal settecentesco castello con borgo dei Carafa. Più a Nord si trova Caulonia, con le numerose chiese sei-settecentesche, suggestivo è anche il centro storico di Stilo, che custodisce il gioiello per eccellenza del mondo bizantino: la Cattolica. Monasterace presenta un’altra importante area archeologica; a Bivongi si trovano i resti del convento bizantino di S. Giovanni Therestis e le cascate del Marmarico. Anche la Locride è disseminata di fiumare, come La Verde, tra Bianco e Samo, caratterizzata da gole spettacolari.

Cosa Fare in Provincia di Reggio Calabria

La combinazione di mare e montagna rende la provincia di Reggio Calabria ideale per le attività a stretto contatto con la natura. E’ spesso meta di appassionati di birdwatching e di fotografia naturalistica in quanto è popolata da diversi uccelli, tra cui il Picchio nero, l’Aquila Reale, il Biancone e il Falco Pecchiaiolo, noto anche come Adorno, che in primavera, attraverso lo Stretto di Messina, transita dall’Africa all’Europa per nidificare. Nel Parco Nazionale d’Aspromonte la fauna più diffusa comprende capriolo, daino, cinghiale, volpe, sparviero, tasso, falco e martin pescatore e il lupo.

La flora è molto varia e apprezzata dagli appassionati di biowatching. L’aridità di alcune zone ha consentito la diffusione della ginestra, dai cui rami si ottiene una fibra che, tessuta a mano nei tradizionali telai, veniva utilizzata per la confezione di biancheria ed accessori per l’arredamento. Le zone interne sono ideali per escursioni di trekking e a cavallo: il territorio è quanto mai variegato e permette diverse tipologie di escursioni naturalistiche, come quelle che portano ad esempio, alle cascate Forgiarelle, nel territorio di Samo, o alle le spettacolari cascate del Marmarico, tra le più alte e suggestive d’Italia, nel comune di Bivongi.

In Aspromonte si trova il centro turistico di Gambarie: oltre 10 km di piste e moderni impianti di risalita lo rendono una delle mete preferite dagli sciatori calabresi e siciliani.

Per quanto riguarda invece gli sport acquatici, molti esperti di immersioni e snorkeling si recano sulla Costa Viola, dove i fondali marini, già a pochi metri dalla spiaggia e a qualche decina di metri di profondità, sono un vero paradiso sommerso, fatto di grotte, colonie di spugne e gorgonie, oasi di posidonia.

Enogastronomia Reggina: Cosa Assaggiare

Altrettanto importanti sono i sapori e i profumi della cucina tradizionale calabrese, che si possono gustare nei numerosi ristoranti e trattorie della provincia. La Piana di Gioia Tauro è nota per la produzione di clementine e per i giganteschi alberi d’ulivo.

Altri piatti tipici sono i formaggi tradizionali, tra cui si distingue il pecorino e l’olio extravergine d’oliva. L’area aspromontana offre molte varietà di funghi; l’area grecanica è tuttora legata alle tradizioni greche e si distingue per la lavorazione delle carni di maiale, l’uso di carne di capra per arrosti e sughi e la produzione di formaggi freschi e stagionati. In questa zona è ancora viva la tradizione della pasta fatta in casa come i “maccarruni” e il pane di grano cotto nei forni a legna. L’area costiera tirrenica è nota per la pesca del pesce spada, accanto al “pesce azzurro”, che viene consumato abitualmente.

In questo territorio si trovano delle antiche varietà di viti autoctone con le quali si producono degli ottimi vini bianchi e rossi come lo “Zibibbo” e il “Cerasuolo”. Il Greco di Bianco D.O.C., prodotto nell’area della Locride, è considerato uno dei più pregiati vini italiani da dessert. Nel capoluogo, gli ortaggi sono alla base delle più diverse elaborazioni (parmigiana, peperonata, peperoni e pomodori ripieni, frittelle di fiori di zucca); nonché i piatti di carne come le “frittole”, realizzate con carne di maiale.

Nell’ambito della pasticceria si segnalano dolci come il torrone, i cannoli con la ricotta, la “pignolata”, le tartine di sanguinaccio, i dolci al bergamotto, le marmellate, la frutta martorana o “morticeddi”, ed i gelati artigianali. Infine nella zona della Piana di Gioia Tauro si producono le “nzuddhe”, dolci tipici delle feste popolari, fatti di farina, miele, mandorle e vin cotto; l’olio d’oliva, prodotto nei frantoi padronali e le arance.

Tour, Escursioni e Visite Guidate a Reggio Calabria e Dintorni

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