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Fare la spesa in italiano: una guida per stranieri

Entrare in un supermercato italiano per la prima volta può sembrare un'esperienza normale, ma nasconde tante piccole differenze culturali che vale la pena conoscere. Per chi studia l'italiano, fare la spesa rappresenta un'ottima opportunità per praticare la lingua in situazioni quotidiane e imparare vocabolario specifico. Questa guida pratica è pensata per aiutare gli stranieri a orientarsi nel mondo della spesa italiana.

Il supermercato: guida pratica

La maggior parte delle persone fa la spesa al supermercato, un ampio locale dove si vendono prodotti alimentari esposti ordinatamente che i clienti prendono da soli e pagano all’uscita; se un supermercato è particolarmente grande si definisce ipermercato; ma possiamo anche fare la spesa al mercato, cioè un luogo destinato alla vendita di generi alimentari, in questo luogo troviamo vari negozi che vendono frutta e verdura, carne, pesce ecc.; possiamo però trovare questi negozi anche non all’interno di un mercato ma per le strade della città. Nel negozio di alimentari possiamo trovare vari prodotti, per esempio il latte, il burro, le uova, i prodotti in scatola, la pasta, i biscotti ecc.

Il carrello e il cestino

La prima cosa da fare è prendere un carrello o un cestino. I carrelli grandi richiedono una moneta da un euro come deposito: non preoccupatevi, la riavrete indietro! Per liberare il carrello, inserite la moneta nella catena e tiratela. Al termine della spesa, reinserite la catena per recuperare l'euro.

Espressioni utili:

  • "Scusi, dove sono i carrelli?" - Quando non trovate i carrelli
  • "Ho bisogno di una moneta per il carrello" - Per chiedere il cambio
  • "Prendo solo un cestino, grazie" - Per una spesa piccola

I reparti del supermercato

Durante lo svolgimento di questa Unità di Lavoro/Apprendimento Digitale Integrata (ULADI) impariamo a conoscere i nomi di alcuni prodotti, alcuni oggetti e alcuni reparti che si trovano in un supermercato. Impariamo anche a riconoscere e usare gli articoli partitivi (del, della, degli ecc.).

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Frutta e verdura

Il reparto ortofrutta è spesso il primo che si incontra. Qui dovete:

  • Prendere i sacchetti di plastica (spesso gratuiti)
  • Pesare la frutta e verdura alle bilance automatiche
  • Attaccare l'etichetta con il prezzo sui sacchetti

Vocabolario essenziale:

  • Pesare: Mettere sulla bilancia
  • Codice prodotto: Numero da digitare sulla bilancia
  • Etichetta: Adesivo con il prezzo
  • Al pezzo/al chilo: Modalità di vendita

Frasi utili per la frutta e verdura:

  • "Come si pesa la frutta?"
  • "Qual è il codice per le mele?"
  • "Dove trovo i sacchetti?"

Banco gastronomia

Al banco salumi e formaggi potete comprare affettati e formaggi freschi. Prendete il numeretto e aspettate il vostro turno.

Espressioni per il banco gastronomia:

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  • "Prendo un numero"
  • "Mi dia 200 grammi di prosciutto cotto, affettato sottile"
  • "Posso assaggiare questo formaggio?"
  • "Lo vuole più o meno stagionato?"

Banco carne e pesce

Anche qui serve il numeretto. La carne viene venduta già confezionata o tagliata al momento.

Frasi per carne e pesce:

  • "Vorrei un chilo di carne macinata"
  • "Questo pesce è fresco di oggi?"
  • "Me lo pulisce, per favore?" (per il pesce)

La spesa quotidiana vs quella settimanale

Ecco le principali differenze tra la spesa quotidiana e quella settimanale:

Tipo di spesa Frequenza Cosa si compra Cosa si usa
Spesa grande (spesona) Una volta a settimana Tutto il necessario: prodotti per la casa, surgelati Carrello
Spesa piccola (spesina) Quotidiana Pane fresco, latte, qualche verdura Cestino

Prodotti tipicamente italiani da conoscere

La pasta

Il reparto pasta è enorme! Troverete:

  • Pasta di semola - la più comune
  • Pasta all'uovo - per tagliatelle e lasagne
  • Pasta integrale - più ricca di fibre
  • Pasta senza glutine - per celiaci

I latticini

  • Latte fresco - nel banco frigo
  • Latte a lunga conservazione - sugli scaffali
  • Mozzarella di bufala - specialità campana
  • Parmigiano Reggiano - il re dei formaggi

L'olio d'oliva

Un prodotto fondamentale! Cercate:

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  • Olio extravergine d'oliva - il migliore
  • Spremitura a freddo - qualità superiore
  • DOP o IGP - marchi di qualità

Alla cassa

Tipi di casse

Tipo di cassa Caratteristiche
Cassa normale Con cassiere
Cassa self-service Fai da te
Cassa veloce Per pochi articoli (massimo 10-15 pezzi)

Il pagamento

Domande del cassiere e possibili risposte:

  • "Ha la tessera fedeltà?" - "Sì, eccola" / "No, non ce l'ho"
  • "Vuole il sacchetto?" - "Sì, ne prendo due" / "No, ho la borsa"
  • "Contanti o carta?" - "Pago con la carta" / "Pago in contanti"
  • "Vuole lo scontrino?" - "Sì, grazie"

Consigli pratici

Orari

  • I supermercati aprono solitamente alle 8:00 e chiudono alle 20:00-21:00
  • La domenica mattina sono molto affollati
  • Il lunedì mattina è il momento migliore: poca gente e prodotti freschi

Tessera fedeltà

La carta fedeltà o tessera del supermercato vi permette di:

  • Accumulare punti
  • Avere sconti personalizzati
  • Ricevere buoni sconto
  • È gratuita e si fa in pochi minuti

Sacchetti

I sacchetti di plastica sono a pagamento dal 2018.

Articoli partitivi

Impariamo anche a riconoscere e usare gli articoli partitivi (del, della, degli ecc.). Gli articoli partitivi servono per indicare una quantità indefinita (un po’ di…).

Esempi:

  • Giovanni prende del pane integrale.
  • Sara sceglie delle mele.
  • Prende dei formaggi assortiti.

Espressioni utili per fare la spesa

Ormai, sappiamo fare la spesa e sappiamo usare all’inizio la parola gentile vorrei e alla fine le parole per favore, per piacere, per cortesia. Un’altra parola gentile invece di “vorrei” è “Mi dia”.

Esempi:

  • "Intanto vorrei delle carote e due chili di patate, per favore..."
  • "Che cosa desidera?"
  • "Beh… volevo otto etti di quadrucci e un chilo di pappardelle, per favore..."

Quando poi chiediamo le cose che vogliamo, abbiamo tre possibilità:

  • possiamo dire semplicemente la cosa che vogliamo, senza specificare il numero o la quantità. In questo caso usiamo le preposizioni articolate del, dello, della, dei e diciamo: dei panini, del formaggio, della pasta, delle mele (possiamo anche dire un po’ di: un po’ di bresaola)
  • possiamo dire il numero delle cose che vogliamo: otto panini, tre banane, cinque scatole di tonno, e così via;
  • possiamo dire la quantità di quello che vogliamo. In questo caso parliamo di grammi, di etti o di chili per i cibi e di litri per le bevande.

Ricordate che un etto sono cento grammi, e che un chilo sono mille grammi!

State attenti a altre tre parole che adoperano Fela e il negoziante: sono quanto, quale e che.

Quanto si adopera quando vogliamo conoscere una quantità o un numero. Attenzione, perché non tutti i quanto sono uguali: Se chiediamo il prezzo o il peso di una cosa, usiamo un quanto che non cambia: Quanto costa la bresaola? Quanto costano le olive? Invece, se ci informiamo sulla quantità o sul numero, quanto diventa un aggettivo, ed è maschile o femminile, singolare o plurale come il nome a cui si riferisce: Quanti panini vuole?.

Quale e che si adoperano quando vogliamo informarci non sul numero, ma sul tipo: Quale mi consiglia?, dice Fela, che vuole dire Quale formaggio, cioè che tipo di formaggio mi consiglia?; Che gusto preferisci? chiede il negoziante, cioè Che tipo di succo frutta vuoi? Notiamo che quale diventa quali se sta con un nome plurale: quali biscotti ti piacciono? (Biscotti è plurale, quali è plurale). Che, invece, non cambia mai: Che gusto preferisci? , ma anche Che gusti preferisci?; oppure Che bibite hai comprato?.

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