Contributi a Fondo Perduto per il Settore Turistico: Requisiti e Opportunità
Il settore turistico italiano, in particolare quello siciliano, può beneficiare di importanti opportunità di finanziamento grazie ai contributi a fondo perduto stanziati nell’ambito del Programma FSC 2021-2027. Questi contributi mirano a incentivare gli investimenti delle imprese alberghiere ed extra-alberghiere, con l'obiettivo di migliorare la qualità dell'offerta e dei servizi.
Agevolazioni e Fondi Disponibili
Attualmente, sono attive diverse agevolazioni riservate alle strutture ricettive. Tra queste, spiccano iniziative come il Fondo per il Turismo Sostenibile, che ha pubblicato 3 avvisi pubblici rivolti alle strutture ricettive (anche non imprenditoriali) e alle imprese turistiche.
Il Fondo di Garanzia rappresenta un ulteriore intervento a sostegno delle micro, piccole e medie imprese, facilitando l'accesso al credito bancario a condizioni più favorevoli. Lo Stato, in questo caso, interviene fornendo garanzie per ridurre il rischio per i soggetti finanziatori.
Fondo Perduto Turismo Piemonte
La Regione Piemonte ha attivato, nell’ambito del Programma annuale degli interventi 2025, un nuovo bando di finanza agevolata destinato alle imprese turistiche del territorio. Questo Fondo perduto turismo Piemonte ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo e il miglioramento dell’offerta turistica regionale, aumentandone qualità, sicurezza, sostenibilità e competitività sia sul mercato nazionale sia su quello internazionale.
Il Fondo perduto turismo Piemonte prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto per interventi realizzati da piccole e medie imprese (PMI) del settore turistico. Le risorse disponibili ammontano complessivamente a 15 milioni 870 mila euro, derivanti da fondi regionali e da risorse PSc.
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Destinatari del Bando Piemontese
Possono partecipare al Fondo perduto turismo Piemonte le PMI attive (o di nuova costituzione) nel settore turistico che operano sul territorio piemontese. In particolare, le imprese devono rientrare nelle seguenti tipologie di strutture ricettive situate in Piemonte:
- strutture alberghiere ed extra-alberghiere
- campeggi, glamping e villaggi turistici
- rifugi alpini ed escursionistici, nonché strutture ricettive rurali
Per ottenere il Fondo perduto turismo Piemonte, l’impresa deve possedere un’unità operativa attiva sul territorio regionale alla data di presentazione della domanda.
Tipologie di Interventi Ammessi in Piemonte
Gli interventi finanziati con il Fondo perduto turismo Piemonte devono prevedere un investimento minimo pari a 10 mila euro (IVA esclusa) e possono riguardare le seguenti azioni:
- ampliamento o miglioramento qualitativo delle strutture ricettive (alberghiere ed extra-alberghiere, campeggi, agriturismi, rifugi, ecc.), nonché ristrutturazione e messa in sicurezza degli spazi interni ed esterni;
- acquisto di attrezzature e riqualificazione di impianti funzionali all’attività turistica;
- interventi per l’efficientamento energetico e l’installazione di impianti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili;
- spese relative alla digitalizzazione e all’innovazione tecnologica (ad esempio, realizzazione di siti web, installazione wi-fi, sistemi di gestione, strumenti per prenotazione e vendita online);
- interventi di illuminazione di ambienti interni ed esterni della struttura.
Contributo Previsto in Piemonte
Il Fondo perduto turismo Piemonte consiste in finanziamenti a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili sostenute, fino a un massimo di 60 mila euro per ciascun beneficiario. Il contributo è concesso nel rispetto della normativa europea sugli aiuti “de minimis”.
Presentazione delle Domande in Piemonte
Le domande di contributo potranno essere presentate a partire dalle ore 9:00 del 30 luglio 2025 fino alle ore 12:00 del 30 settembre 2025.
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Contributi per Imprese Turistiche in Sicilia
Il dipartimento Turismo della Regione Siciliana ha pubblicato un avviso da 135 milioni di euro per la concessione di agevolazioni alle imprese turistiche alberghiere ed extra-alberghiere, finanziato con le risorse del Fondo sviluppo e coesione (Fsc) 2021-2027.
L’obiettivo del nuovo bando è incentivare investimenti produttivi per il miglioramento del livello qualitativo dell’offerta ricettiva e dei servizi, anche nella prospettiva della destagionalizzazione, tenendo conto inoltre dei profili legati alla compatibilità ambientale, alla sostenibilità, alla digitalizzazione e al recupero del patrimonio immobiliare dismesso, anche di valore storico.
Infatti le proposte progettuali dovranno essere rispondenti ad almeno una delle seguenti finalità:
- Il potenziamento dell’offerta turistica;
- l’innalzamento degli standard qualitativi dell’offerta;
- l’ampliamento ed il miglioramento dei servizi, volti anche alla destagionalizzazione dell’offerta;
- il riutilizzo produttivo di beni immobili dismessi, con particolare riferimento agli immobili con valenza storico culturale
Chi può partecipare?
Sono previsti contributi per varie tipologie di aziende (dalle micro alle grandi imprese), per richieste che possono andare da 50 mila fino a 3 milioni e mezzo di euro. Le attività economiche individuate attraverso i codici Ateco sono “Alloggio”, “Alberghi e strutture simili” e “Alloggi per vacanze e altre strutture per brevi soggiorni” come villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, affittacamere, case-vacanza, bed and breakfast, residence, alloggi connessi ad aziende agricole o ittiche.
I soggetti proponenti devono possedere, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, i principali requisiti di ammissibilità:
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- essere imprese regolarmente costituite e iscritte nel “Registro delle Imprese”, ancorché inattive o di nuova istituzione, e possedere un ATECO primario in uno dei settori ammissibili
- possedere i requisiti di classificazione o dimostrare di potere acquisire i requisiti di classificazione previsti dalla vigente normativa in materia di strutture ricettive;
- di possedere al momento della presentazione dell’istanza l’unità locale presso il territorio della Regione Siciliana o, alternativamente, di impegnarsi a disporre al momento del primo pagamento dell’aiuto dell’unità locale identificata in sede di domanda
- essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente e impegnarsi a produrre i relativi titolo abilitativi al momento del primo pagamento;
- trovarsi in regime di contabilità ordinaria solo per le imprese che partecipano alla richiesta di agevolazione in regime di esenzione
- essere in possesso di documentazione idonea, ivi compresa Lettera di Credenziali, rilasciata da Istituti bancari, da intermediari finanziario da Consorzi Fidi iscritti ex 106 TUB, attestante la capacità di copertura finanziaria dell’iniziativa (Iva compresa), al netto del contribuito richiesto;
- essere in regola con il pagamento degli oneri contributivi ed assistenziali, ove ricorra;
Potranno essere assegnati contributi in conto capitale in regime “de minimis” per le richieste da 50mila a 300mila euro, con intensità massima pari all’80 per cento delle spese ammissibili, oppure “in esenzione” per le istanze di importo compreso tra 300mila e 3,5 milioni di euro. In questo secondo caso le soglie massime sono fissate al 60 per cento per le micro e piccole imprese (Mpi), al 50% per le medie e al 40% per le grandi imprese.
Ulteriori Misure e Incentivi
Oltre alle iniziative regionali, sono disponibili incentivi a livello nazionale, come quelli gestiti da Invitalia. Tra questi, troviamo:
- Incentivi per start-up innovative: finanziamento fino all'80% delle spese ammissibili, tramite un finanziamento a tasso zero.
- Digital Transformation: contributi e finanziamenti agevolati per sostenere la transizione tecnologica delle piccole e medie imprese italiane.
Credito d'Imposta per le Strutture Ricettive
Il credito d’imposta è pari fino all’80% delle spese ammissibili sostenute, in base al principio di competenza (art. 109 del TUIR), per la realizzazione degli interventi agevolabili. Per il finanziamento di tale incentivo è previsto uno stanziamento di 100 milioni di euro per il 2022.
Le disposizioni in merito al credito d’imposta, sono applicabili anche agli interventi avviati successivamente al 1° febbraio 2020 e non ancora conclusi il 7 novembre 2021, a condizione che le relative spese siano sostenute a decorrere dal 7 novembre 2021.
Il credito d'imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite il mod. F24. E' cedibile, in tutto/in parte, a terzi, con possibilità di successiva cessione ad altri soggetti (comprese banche/altri intermediari finanziari). Il cessionario utilizza il credito ceduto con le medesime modalità previste per il cedente.
Inoltre il credito d'imposta non è tassato ai fini IRPEF (comprese le addizionali regionali e comunali)/IRES/IRAP; non rileva ai fini del rapporto di deducibilità degli interessi passivi dell'art. 61, TUIR ed ai fini della determinazione della quota delle “altre spese” deducibile ai sensi dell'art. 109, comma 5, TUIR.
Interventi Ammissibili al Credito d'Imposta
Gli interventi ammissibili al credito d'imposta includono:
- Riqualificazione energetica delle strutture.
- Interventi di riqualificazione antisismica.
- Interventi di eliminazione delle barriere architettoniche.
- Interventi edilizi funzionali alla realizzazione degli interventi di cui alle lettere a) e b).
- Interventi di realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali.
- Interventi per la digitalizzazione.
Spese Ammissibili
Le spese ammissibili includono:
- Servizi di progettazione (massimo 2%).
- Suolo aziendale e sue sistemazioni (massimo 5%).
- Fabbricati, opere murarie e assimilate (massimo 50%).
- Macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica.
- Spese per la digitalizzazione.
Ripartizione delle Risorse per il Settore Turistico-Ricettivo
Le risorse per gli anni 2020 e 2021 sono state ripartite come segue:
- Alle imprese turistico-ricettive sono destinati euro 200 milioni.
- Alle agenzie di viaggio e ai tour operator sono destinati euro 32 milioni più euro 128.710.774 che erano stati assegnati con il decreto ministeriale 27 aprile 2021, n. 281, revocato con il decreto 11 agosto 2021, per un totale di euro 160.710.774.
- Alle guide turistiche e agli accompagnatori turistici sono destinati euro 25.760.000 per il 2021 consentendo di presentare istanza anche a chi non aveva partecipato al primo Avviso.
- Alle imprese esercenti, in via primaria e prevalente, attività mediante autobus scoperti, sono destinati 5 milioni per il 2020 e altri 2 milioni per il 2021, per un totale di 7 milioni.
- Alle agenzie di animazione per feste e villaggi turistici sono destinati euro 10 milioni.
Codici ATECO Ammissibili
Possono accedere alle risorse destinate al settore turistico-ricettivo le imprese con attività prevalente identificata dai seguenti codici ATECO: 55.10.00, 55.20.10, 55.20.20, 55.20.30, 55.20.40, 55.20.51, 55.20.52, 55.30.00, 55.90.20 e 96.04.20.
Distribuzione Forfettaria dei Contributi
Rispetto allo stanziamento complessivo di 200 milioni di euro, 150 milioni di euro vengono destinati all’erogazione di un contributo in misura forfettaria ai soggetti beneficiari del contributo a fondo perduto di cui all’articolo 1 del decreto-legge 22 marzo 2021 n. 41 “sostegni”, che non abbiano indebitamente percepito o che non abbiano restituito tale contributo, previsto come segue:
- euro 1.000 per i soggetti con ricavi e compensi del secondo periodo d’imposta antecedente a quello di entrata in vigore del presente decreto non superiori a centomila euro;
- euro 4.000 per i soggetti con ricavi o compensi del secondo periodo d’imposta antecedente a quello di entrata in vigore del presente decreto superiori a centomila euro e fino a quattrocentomila euro;
- euro 5.000 per i soggetti con ricavi o compensi del secondo periodo d’imposta antecedente a quello di entrata in vigore del presente decreto superiori a quattrocentomila euro e fino a 1 milione di euro;
- euro 10.000 per i soggetti con ricavi o compensi del secondo periodo d’imposta antecedente a quello di entrata in vigore del presente decreto superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro;
- euro 100.000 per i soggetti con ricavi o compensi del secondo periodo d’imposta antecedente a quello di entrata in vigore del presente decreto superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.
Il pagamento del contributo viene effettuato in automatico tramite accredito sui relativi conti di pagamento, utilizzando i codici IBAN forniti in sede di istanza presentata in base al decreto-legge “sostegni” ovvero i codici IBAN appositamente comunicati dai soggetti che in sede della predetta istanza hanno chiesto il riconoscimento del contributo sotto forma di credito imposta.
Le rimanenti risorse pari a euro 50 milioni sono ripartite, in misura forfettaria, tra i soggetti con ricavi o compensi del secondo periodo d’imposta antecedente a quello di entrata in vigore del presente decreto superiori a 10 milioni di euro.