Francesca Deidda: Scomparsa, Indagini e Confessione dell'Omicidio
La vicenda di Francesca Deidda, la 42enne scomparsa da San Sperate (Cagliari) il 10 maggio, ha avuto un tragico epilogo con la confessione del marito, Igor Sollai, accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere.
La Scomparsa e le Prime Indagini
Francesca Deidda, impiegata in un call center, scompare nel nulla il 10 maggio. Solo all’inizio si ipotizza che possa essersi allontanata volontariamente, magari per una pausa di riflessione, dal momento che il suo matrimonio era oramai andato a rotoli. Eppure per settimane non viene denunciata la scomparsa.
Al datore di lavoro della donna arriva un'inaspettata lettera formale di dimissioni, quindi il suo non presentarsi non desta sospetti. I colleghi si stupiscono e mandano dei messaggi alla donna.
A loro arrivano anche le risposte, laconiche ma arrivano. Per tutti, e la versione viene avallata dal marito, Francesca vuole una pausa. Passando le settimane però le cose cambiano, la versione dello spazio personale non regge.
Iniziano a emergere elementi che fanno temere il peggio. La chiave di volta è la "trappola" tesa da una collega di Francesca: insospettita ha mandato un messaggio parlando di un altro collega che in realtà non esiste.
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Chi risponde cade nel tranello, quindi a scrivere non poteva essere Francesca ma qualcuno che si faceva passare per lei. Da qui in poi si alza il livello di attenzione.
Le indagini partono solo la notte del 30 maggio, quando il fratello di Francesca Deidda, Andrea, sporge denuncia ai carabinieri di San Sperate, sospettando che il marito della donna, Igor Sollai, camionista 43enne, possa avere un ruolo nella scomparsa.
Sollai, infatti, avrebbe tentato di depistare amici e parenti di Francesca utilizzando lo smartphone della moglie, ma avrebbe commesso diversi errori. In realtà, non esisteva alcuna Giulia in ufficio. Ma, dal suo cellulare, presumibilmente in mano al marito, era arrivata la risposta: «Ma veramente?».
Il Ritrovamento dei Resti e l'Autopsia
Il cadavere di Francesca Deidda è stato trovato in un borsone tra le sterpaglie vicino a una strada statale solo il 18 luglio, precisamente nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125. Erano stati nascosti in un borsone da palestra i resti di Francesca Deidda, la 42enne di San Sperate scomparsa lo scorso 10 maggio: la sacca è stata ritrovata nei pressi del ponte romano, vicino alla vecchia Statale 125 Orientale sarda, in località San Priamo, dove alcuni giorni fa erano stati individuati i suoi effetti personali: un bite dentale, un accappatoio e i resti di una felpa.
Dall'autopsia è emerso che Francesca Deidda è stata uccisa nel sonno. Era stesa sul divano della sua casa di San Sperate quando è stata raggiunta da diversi colpi alla testa inferti con un oggetto contundente. Dormiva, non si è difesa.
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È stata uccisa con un colpo secco sul lato destro della fronte, inferto con un oggetto contundente, Francesca Deidda, la 42enne scomparsa da San Sperate, a circa 20 chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e ritrovata priva di vita in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito. E' quanto emerge dall'autopsia effettuata oggi pomeriggio dal dottor Roberto Demontis a Cagliari.
Oltre alla ferita mortale sul lato destro della fronte di Francesca, non sarebbero stati trovati altri segni. La donna, secondo una possibile ricostruzione, potrebbe essere stata uccisa con un unico colpo alla fronte, inferto con un oggetto contundente mentre dormiva, forse sul divano di casa.
L'esame sui resti del corpo di Francesca Deidda È durata quasi cinque ore. Accanto a Roberto Demontis, il medico legale nominato dal pm Marco Cocco, che coordina le indagini sul delitto, erano presenti l'antropologa forense nominata dalla Procura, l'avvocato Gianfranco Piscitelli che rappresenta Andrea Deidda, fratello della scomparsa, e l'antropologa nominata da Piscitelli, Chantal Milani, per Roberta Bruzzone.
Gli Indizi Contro Igor Sollai
Gli inquirenti hanno da subito pensato a una morte violenta di Francesca Deidda e i sospetti sono sempre stati solo sul marito. Contro di lui un lunga lista di elementi: la sua versione dell'allontanamento volontario non è mai parsa convincente.
Dopo la scomparsa della moglie ha messo in vendita l'auto intestata a lui ma che usava Francesca raccomandando all'acquirente raccomanda di pulirla bene, di igienizzarla. Poco dopo ha tentato di vendere online il divano del soggiorno (vendita fallita, ndr).
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Non finisce qui. Gli inquirenti hanno controllato gli spostamenti di Sollai sul suo veicolo da lavoro, dotato di gps. Nei giorni precedenti la scomparsa di Francesca, quel furgone si era fermato più volte lungo la vecchia statale 125, dove poi è stato trovato il corpo chiuso in un borsone nero da palestra.
Sono in corso anche le analisi approfondite sulle tracce biologiche e di sangue trovate a bordo della Toyota Yaris che era in uso a Francesca Deidda e che il marito aveva messo in vendita, consigliando all'acquirente di igienizzarla e di pulirla bene. Secondo gli investigatori, è probabile che Sollai, dopo avere ucciso la moglie in casa, abbia utilizzato l’auto per trasportare il cadavere nel luogo isolato in cui poi, grazie ai cani molecolari, è stato ritrovato il borsone con i suoi resti.
Pochi giorni fa i carabinieri del Ris avevano già ispezionato per circa 7 ore l'appartamento di San Sperate, e le analisi hanno confermato i sospetti degli inquirenti: le tracce organiche ritrovate sul tessuto del divano appartengono alla 42enne. I militari hanno portato via tutti i cuscini per analizzarli in maniera più approfondita.
Ieri i Ris di Cagliari hanno già effettuato un controllo all'esterno dell'abitazione, sul retro: è possibile che il borsone in cui era stato nascosto il corpo d Francesca Deidda sia stato lasciato cadere da una finestra proprio per evitare di trasportarlo dalle scale, con il rischio di essere scoperti.
La Confessione di Igor Sollai
Dopo essersi detto innocente per mesi e mesi, Igor Sollai ha confessato di avere ucciso la moglie Francesca Deidda ed essersi sbarazzato del corpo.
Svolta nelle indagini per il femminicidio di Francesca Deidda nel Cagliaritano. Il marito Igor Sollai, dopo sei mesi in cui ha continuato a proclamarsi innocente, ha confessato di aver ucciso e nascosto il corpo della moglie.
Le sue ammissioni sono arrivate nella tarda serata del 21 novembre: nel carcere di Uta (Cagliari), davanti al pm Marco Cocco e ai suoi avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba che qualche giorno fa si erano visti respingere la richiesta di scarcerazione anche dalla Cassazione.
Sollai ha confessato il delitto descrivendo nei dettagli le modalità usate per uccidere la moglie e per liberarsi del cadavere.
Non è chiaro se abbia anche dato delle motivazioni per il suo gesto. Per l'accusa è stato spinto dalla sete di denaro. Con la morte di Francesca avrebbe potuto intascare l'assicurazione sulla vita della donna.
Le Accuse e la Situazione Attuale
Igor Sollai, il marito di Francesca Deidda, si trova in carcere con le accuse di omicidio volontario e occultamente di cadavere. L’uomo, 43 anni, si trova attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere.
Per l'accusa il delitto è stato premeditato. Igor Sollai è accusato di violenza sessuale dopo aver confessato l'omicidio di sua moglie, Francesca Deidda.
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