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Zucchero e il significato di "Ho visto Nina volare" in "Discover"

Il 19 novembre è uscito "Discover", il primo album di cover di Zucchero interamente dedicato a grandi classici del presente e del passato. Nel frattempo, il cantautore emiliano ha pubblicato il primo singolo ufficiale estratto.

"Discover" è il nome scelto da Zucchero Sugar Fornaciari per il suo primo album in carriera interamente dedicato a cover di classici. Tra i 18 titoli che compongono il nuovo album, Zucchero Sugar Fornaciari ha lavorato ad una sua inedita interpretazione del celebre pezzo portato al successo dai Genesis, “Follow You Follow Me”. Una rilettura intima e coinvolgente di un brano ormai divenuto iconico, una canzone d’amore fatta di domande e promesse all’interno di un rapporto che sembra quasi idilliaco.

La rilettura personale che Zucchero ha deciso di dedicare al grande classico dei Genesis, è la prima cover estratta dall’album. Il suo titolo è “Discover” a richiamare il concept del progetto basato sulla re-interpretazione delle cosiddette hit del passato e del presente. All’interno del disco, anche numerosi duetti con ospiti d’eccezione, come Fabrizio De Andrè, Elisa, Mahmood e Bono.

Discover uscirà in formato LP (di cui una versione limitata di color azzurro), CD e digitale. Verrà distribuito in due versioni: una standard, un’altra, in versione box con ulteriori cinque cover.

I brani di Discover

L’album conterrà le cover di canzoni che hanno raggiunto il successo sia a livello italiano che internazionale. Degne di nota sono le collaborazioni che Fornaciari ha all’attivo per la produzione di Discover. Elisa, per esempio, riprende la sua canzone “Luce (Tramonti a Nord Est)”, scritta tra l’altro dallo stesso Zucchero. “Canta la vita (Let your love be known)” è cantata insieme a Bono Vox, amico di Fornaciari dal 1992, quando scrissero insieme la versione inglese di Miserere. Si vede una collaborazione un po’ insolita nel brano “Natural blues”, interpretata insieme a Mahmood.

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È la canzone “Ho visto Nina volare”, però, la punta di diamante di questo album: Zucchero, infatti, la canta insieme a Fabrizio de André in un duetto virtuale. Il primo singolo pubblicato in anteprima è “Follow you follow me”, cover del brano dei Genesis del 1978.

Tracklist

  1. Amore adesso (No Time for Love Like Now)
  2. Canta la vita (Let Your Love Be Known) feat. Bono
  3. The Scientist
  4. Wicked Game
  5. Luce (Tramonti a Nord Est) feat. Elisa
  6. Follow You Follow Me
  7. Natural Blues feat. Mahmood
  8. Fiore di maggio
  9. Human
  10. Con te partirò
  11. High Flyin’ Bird
  12. Ho visto Nina volare feat. Fabrizio De André
  13. Lost Boys Calling

La versione box con ulteriori cinque cover:

  1. Old Town Road
  2. Motherless Child
  3. Lotus Flower feat. Hitei
  4. Silent Night
  5. Everybody’s Got To Learn Sometime feat. Ben Zucker

Quando Zucchero ci confessa di aver portato a termine il nuovo album Discover proprio quando hanno dovuto fermare il tour mondiale, ha la delicatezza di mandare un pensiero a quei lavoratori dello spettacolo. Pre-prodotto dallo stesso Zucchero presso il “Lunisiana Soul” di Pontremoli insieme al suo fedele collaboratore Max Marcolini, Discover è una selezione di brani che Zucchero "ha spogliato e rivestito secondo la sua personalità e sensibilità".

Zucchero ha spiegato che l'approccio a Discover arriva dai dischi di Johnny Cash prodotti da Rick Rubin, con quella sua voce in primo piano su tutto il resto. Costretto a casa, ha pensato di portare a termine la selezione per il disco con l'idea che avrebbero dovuto venire fuori le sue due anime, quella delle radici afroamericane e quella della melodia italiana.

La scelta di "Ho visto Nina volare"

Zucchero ha sempre visto i mondi musicali suoi e di Fabrizio De André molto diversi. Fu Dori Ghezzi a dirgli anni fa che avrebbe potuto cantare "Ho visto Nina volare" alla sua maniera e sarebbe venuta una bella versione. Le ha dato retta e quando l'ha inserito in Discover ha voluto anche aggiungere la sua voce in un punto preciso del brano per creare un pathos particolare.

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Ma qual è il significato di questa canzone? Un ritmo cadenzato, come il movimento di un'altalena, come i battiti di un cuore. Così si apre questa canzone, che costruisce già dai primi suoni la sua immagine di dinamicità e tranquillità insieme.

Parole che a noi, moderni cittadini , sembrano insensate, tutt'al più allegoriche, e che si riferiscono invece ad una tradizione contadina, un tempo quotidiana e necessaria. E' una tradizione che De André decide di riprendere a causa del suo amore per la campagna, per ciò che è incontaminato, per ciò che ogni uomo può costruirsi a poco a poco durante la sua vita.

Ma il nostro tempo è breve. Dobbiamo dunque “imparare la vita” prima che sia troppo tardi, prima che arrivi l'inverno e quella pace che la neve porta con sé, la pace di una battaglia ormai finita.

E l'uomo, tra la cera e il miele, alza gli occhi, guarda l'orizzonte, si chiede chi abbia potuto creare l'Universo, chi ha la capacità di accendere e spegnere il sole ogni giorno. Interrogativi a cui ovviamente ognuno dà la sua risposta, in fondo non è questo l'importante. Queste domande, che attraversano il pensiero filosofico e scientifico fin dalle sue origini, contrastano con quel “Ho visto Nina volare” immediatamente successivo. Come se l'amore potesse dare un senso ad un universo che ci appare insensato, anche l'amore ingenuo di un bambino, anche l'amore di chi si accontenta di uno sguardo in lontananza e di una speranza riposta nel futuro.

Eccola Nina, una bambina a cui De André associa la sua infanzia nelle campagne Piemontesi. E' sull'altalena, Nina, e Fabrizio sembra osservarla di nascosta, dicendosi che un giorno la prenderà, potrà toccarla così come fa il vento. Eppure Nina sembra essere molto di più di un amore infantile e un dolce ricordo di un adulto, nel contrasto che l'amore per lei provoca tra Fabrizio e il padre sono nascoste tutte le interpretazioni che a questa bambina possono essere attribuite. Nina è la libertà, una libertà pur sempre limitata da alcuni pilastri,valori, le corde dell'altalena, e proprio per questo VERA libertà.

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Un'ombra che coincide con la vera identità del protagonista. E' infatti uno stato d'animo comune agli anni dell'infanzia e dell'adolescenza quel chiedersi quale sia il proprio io; è quasi una scissione tra ciò che gli altri vedono in noi e ciò che noi vediamo in noi stessi.

Zucchero: un successo internazionale

Secondo Zucchero, il momento in cui ha avuto la sensazione di stare diventando interessante anche al di fuori del mercato italiano è stato nel 1989 con Oro, Incenso e Birra. Fu lì che si presentò nel camerino dello stadio di Agrigento dopo il concerto Lory Del Santo con Eric Clapton. Clapton propose a Zucchero di fare l'apertura del suo tour europeo di rientro nelle arene, comprese le 12 date iniziali alla Royal Albert Hall di Londra.

Il futuro lavoro unisce le due anime musicali di Zucchero: la miglior tradizione melodica italiana e le più profonde radici afroamericane. Importanti le collaborazioni con Bono in “Canta la Vita”, con Elisa in “Luce (Tramonti a Nord Est)”, e con Mahmood in “Natural Blues”.

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