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Cosa Significa Ho Visto Una Talpa: Un'Analisi Dettagliata

Ho visto una talpa di C. Vignocchi e S. è un piccolo gioiello che ho scovato in biblioteca e ho apprezzato davvero tanto. Questo libro è spassosissimo e i bambini, dopo la prima coppia di pagine, entreranno direttamente nella narrazione riproducendo i versi di stupore sempre diversi e, alla fine, rideranno di gusto della sciocca (ma non troppo) ottusa cecità degli animali, che credono che il loro punto di vista sia unico ed esaustivo.

Ad accoglierci, oltre la vitalissima copertina arancione, troviamo una platea di animali dall’espressione stupita. I protagonisti di questa storia sono gli animali. Animali molto differenti tra loro per dimensioni e caratteristiche. L’innocente dichiarazione con cui si apre la storia ancora non rivela chiaramente dove si andrà a parare: «“Oggi ho visto una talpa piccolissima”». A parlare è un gigantesco elefante, a cui fa da contraltare, alla pagina successiva, un «“ooooohhh!”» generale dell’intero gruppo di animali.

La Prospettiva Animale: Un Gioco di Contrasti

Giriamo pagina, l’elefante, naturalmente, si staglia tutto bianco. «“Oggi ho visto una talpa piccolissima”». Poi è la volta della formica. Lei ha visto una talpa molto grande. Entra in scena un nuovo animale. È la lumaca. Anche lei è reduce da un incontro con una talpa. Arriva il ghepardo. Ha visto una talpa. Ora è il turno del ragno di prendere la parola e, calandosi con un filo della sua ragnatela, dare a tutti la notizia. Aggiungono alla combriccola un leopardo e un pipistrello.

Ciascuno la descrive, ma, guarda un po’, non c’è una descrizione che assomigli all’altra, anzi certe sono addirittura opposte. Per l’elefante è piccolissima, per la formica è molto grande; alla lumaca sembra veloce, il ghepardo la trova “lenta come non mai”; il ragno ne vede più di una (anzi, “tantissime”), il camaleonte “una di qua e una di là”. per il leopardo lenta all’inverosimile. camaleonte ha visto una talpa di qua e una di là.

Saranno forse molte talpe diverse... ma ne siamo sicuri? Ad un certo punto formica avvista la “sua” talpa: «“Eccola, è lei!”». Ma anche gli altri animali sembrano riconoscere la “loro” talpa! Questa doppia pagina, che ci porta verso la conclusione del libro, è tanto ironica quanto geniale. Le espressioni degli animali che circondano la talpa di cui si è tanto parlato sono per me esilaranti. Ma come nessuno?

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La Talpa e il Punto di Vista

Man mano che procediamo nella lettura diventiamo sempre più curiosi di scoprire esattamente come sia fatta questa straordinaria talpa, e al contempo iniziamo a capire che non di “talpe” tratta il libro, ma di “punti di vista”. Cos’è un punto di vista? La posizione da cui si guardano le cose. E questa è la logica, il nesso che collega ogni affermazione. Il libro infatti parla dello sguardo, che è diverso da personaggio a personaggio: è naturale che il pipistrello veda la talpa a rovescio, lui che sta appeso a testa in giù, così come è ovvio che dall’alto della propria mole l’elefante la veda piccolissima.

Talpa dov’è? La talpa arriva. E colpo di scena finale… inforca un paio di occhialoni color arancione. La talpa con i suoi occhialoni rossi si siede su un sasso e dice qualcosa che chiude il cerchio alla perfezione. focalizzata su di lei. Lei invece non guarda nessuno. Anzi! nessuno! gruppetto di animali che sta lì a guardarla. Ma lei, la talpa, alla fin fin, com’è? Ha un bel paio di occhiali rossi. E non vede nessuno.

Aspetti Visivi e Ritmo Narrativo

L’alternarsi binario di illustrazioni a fondo bianco - quando il gruppo commenta - e a fondo nero - quando l’animale singolo descrive la talpa - è essenziale alla resa comica del libro, perché la comicità è innanzitutto una questione di ritmo. Qui è perfetto, come sempre nei libri pubblicati dalla casa editrice Minibombo, che dell’impostazione visiva delle storie fa il suo punto di forza. Di visione si parla qui, dunque, e della particolare visione delle cose che ha ciascun animale - così che, alla fine, ne sappiamo molto di più a proposito di costoro che della talpa.

Entra in scena, assieme alla vera protagonista della storia, ossia la talpa, anche un nuovo colore, il rosso, che avevamo già incontrato in copertina e che ora ci fa comprendere su chi focalizzarci. A colpire di questo libro sono anche le illustrazioni tutte giocate su tre colori: bianco e nero che si alternano per immagini e sfondi e il rosso per i dettagli. i disegni segnati decisamente dai soli contorni neri spiccano sulle pagine bianche e si alternano ai rispettivi “negativi”, dove i volumi bianchi spiccano su sfondi neri, donando alla narrazione un ritmo binario prevedibile ed incalzante, perfetto per la lettura ad alta voce. con le impressioni di ciascuno riportate in arancione. saprete, non è casuale.

Implicazioni Didattiche e Riflessioni

Ho visto una talpa può essere proposto sia alla scuola dell’infanzia sia alla scuola primaria, e può essere letto con diversi scopi. Questo è un libro che si può leggere ad ogni età. Si può leggere insieme ai piccolissimi, anche prima dei tre anni, che si divertiranno a osservare gli animali disegnati. Si può leggere con i bambini un po’ più grandi che sapranno cogliere il messaggio della storia e probabilmente si stupiranno nel constatare che “è proprio così!”. Tante persone che osservano la stessa cosa, coglieranno aspetti e sfumature diverse di quella cosa. Perché ognuno di noi legge la realtà in modo differente e questa lettura è legata alle caratteristiche di ciascuno. Semplice?

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La capacità di far ridere di gusto e contemporaneamente donare un pensiero non scontato è una dote rara, legata - a mio avviso - all’attitudine di guardare le solite cose in modo inconsueto e originale. Un albo divertente e un po’ furbetto, che gioca con noi lettori e ci porta a metterci nei panni degli altri e a guardarci attraverso il loro sguardo, che a volte può essere davvero molto diverso dal nostro! Un libro che diverte il lettore e lo fa riflettere. Nella vita, si dice, tutto è questione di punti di vista. La copertina già parla da sola. All’interno la situazione non cambia.

La relatività non è un concetto semplice da capire, per i bambini. Ancora adesso, a 7 anni, il Piccolo T mi fa domande come "Ma un'ora è tanto o poco?". Per i più piccoli sarà invece una scoperta inaspettata. Ma voi, una talpa, l'avete mai vista?

P.S. bellissimissimo il minisito associato! PS: Per giocare con Ho visto una talpa, c'è anche il sito di Minibombo, che come sempre propone attività intelligenti e stimolanti, per giocare stavolta proprio su diversità e punti di vista.

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