Il Piave mormorò: significato storico e importanza della canzone patriottica italiana
Così inizia “La leggenda del Piave”, la più celebre canzone patriottica italiana. Il brano fu composto nel giugno 1918 dal maestro napoletano Ermete Giovanni Gaeta (noto con lo pseudonimo di E.G.). "La leggenda del Piave" è ancora piuttosto conosciuta, anche se temo che non sia quel genere di cose che interessa molto alla giovani generazioni: eppure questa canzone è uno dei simboli più famosi della Grande Guerra vista dagli italiani.
E se la seconda è stata per molti versi una tremenda guerra civile per il nostro paese, la Prima guerra mondiale è stata il sigillo dell’unificazione nazionale: non solo per l’acquisizione del Trentino Alto-Adige, della Venezia-Giulia, dell’Istria e di Trieste; ma anche perchè dalle Alpi alla Sicilia, gli Italiani di allora combatterono (e 650.000 di loro morirono) per un paese che era appena nato, e di cui moltissimi avevano allora una conoscenza e una consapevolezza ancora vaghe.
La Genesi e il Contesto Storico
I fatti storici che ispirarono l’autore risalgono al giugno del 1918, quando l’Impero austro-ungarico decise di sferrare un grande attacco (ricordato con il nome di “battaglia del solstizio”) sul fronte del fiume Piave per piegare definitivamente l’esercito italiano, già reduce dalla sconfitta di Caporetto.
Nella notte tra il 23 e il 24 maggio del 1915 l’Italia entrava in guerra: era l’occasione per completare il processo di unità nazionale e liberare il Trentino e la Venezia Giulia dal dominio austriaco. Il 24 ottobre del 1917, il nemico ruppe il fronte orientale italiano a Caporetto; tutte le nostre forze ebbero l’ordine di arretrare onde evitare l’accerchiamento.
Si dovettero richiamare le riserve e arruolare i giovani di 18 anni, classe 1899, che per il valore ed il coraggio dimostrato meritarono l’appellativo di “classe di ferro”. Sulla nuova frontiera Monte Grappa-Piave si decidevano le sorti della guerra. Il Piave divenne il simbolo della Patria che fu difesa con rinnovata determinazione sotto la guida del Gen.
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La Battaglia del Solstizio e la Resistenza sul Piave
L’esercito imperiale austriaco si avvicinò pertanto alle località venete delle Grave di Papadopoli e del Montello, ma fu costretto ad arretrare a causa della piena del fiume. Il 4 luglio 1918, la 3ª Armata del Regio Esercito Italiano occupò le zone tra il Piave vecchio ed il Piave nuovo. Durante la battaglia morirono 84.600 militari italiani e 149.000 austro-ungarici.
La battaglia del Piave è stata una delle più gloriose della storia d’Italia: costò all’Austria 150.000 uomini e fu l’inizio della sconfitta. Il 24 ottobre 1918, proprio nel giorno anniversario della sconfitta di Caporetto, l’esercito italiano lanciò una massiccia e generale offensiva che portò alla vittoria dell’Italia dal luogo dove avvenne per prima lo sfondamento delle linee nemiche. L’avanzata italiana fu travolgente; dopo aver catturato centinaia di migliaia di prigionieri, il 3 novembre le truppe italiane entrarono in Trento e Trieste.
Il Testo e la Musica: Un Inno Patriottico
Il testo e la musica, che fanno pensare a una canzone patriottica con la funzione di incitare alla battaglia, hanno l’andamento colto e ricercato di altre canzoni che già avevano fatto conoscere Giovanni Gaeta nell’ambiente del cabaret; sue sono anche Vipera, Le rose rosse, Santa Lucia luntana, Balocchi e profumi.
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