Umbria: Itinerario di 7 Giorni alla Scoperta del Cuore Verde d'Italia
Se non hai mai pensato di visitare l’Umbria, forse è il caso che inizi a considerarla. Questa volta ci siamo presi una settimana e abbiamo girato la zona più interessante della regione, secondo me: è quella sorta di mezzaluna che parte da Perugia e arriva sino alle Marmore e a Narni, passando per Trevi, Spoleto e Spello. Essendoci fermati una settimana, abbiamo avuto tempo e modo di vedere molti luoghi d’interesse nella zona. Per questo ho raccolto il mio viaggio e ho creato il mio itinerario in Umbria in 7 giorni. Ho raccolto le nostre tappe, le ho divise in giorni e le ho messe su una mappa.
Una settimana è sufficiente per vedere tutto quello che abbiamo visto noi. Il nostro on the road in Umbria è stato come al solito un po’ improvvisato e un po’ programmato. Avevamo stabilito un itinerario di massima: ci eravamo prefissati dei punti imperdibili, altri invece non erano stati inclusi. Poi, mentre passavano i giorni, ci siamo resi conto che i luoghi da visitare potevano essere molti di più.
Le Strade dell'Umbria
La nota negativa di questo on the road in Umbria di 7 giorni riguarda le strade. Durante il nostro itinerario ci siamo mossi con la nostra auto e le strade purtroppo non erano ben tenute: tantissime buche ai lati ma anche in centro strada, pezze di asfalto a coprire parti di strada e tantissimi lavori in corso. Tutto questo sia in strade provinciali che in strade statali. Le sollecitazioni sono state elevate e questo è valso per tutte le strade che ci hanno portato nella zona tra Perugia e le Marmore.
Cosa Vedere in Umbria in 7 Giorni
Ora che ti ho indicato le nostre tappe giornaliere, vorrei spendere due parole sui luoghi che abbiamo visitato in 7 giorni in Umbria.
- Trevi: non era nemmeno in programma, ma complice il nostro arrivo anticipato a destinazione l’abbiamo visitata. Tutti parlano di Spello, Rasiglia o Bevagna. Ti assicuro che a Trevi un giro lo devi fare. A noi è piaciuta molto.
- Rasiglia: è chiamata la Venezia dell’Umbria ma il soprannome mi sembra un tantino esagerato. E’ solcata da alcuni canali di risorgive e ha degli angoli davvero fantastici.
- Spello: uno dei borghi più belli e famosi dell’Umbria. Noto per le sue infiorate di giugno, Spello è bella da visitare anche al di fuori delle infiorate.
- Spoleto: ci ha sorpresi. E’ stata una delle due città che più mi sono piaciute. Bellissima la zona del Duomo, anche se il suo interno è stata abbastanza deludente. La città è un dedalo di vie tutte in saliscendi. Ma sono le botteghe il pezzo forte, dove si mangia cibo tipico umbro.
- Montefalco: peccato per la pioggia che ci ha guastato la visita. Ma a me è piaciuta. Sviluppato tutto in salita, Montefalco è un salto nel Medioevo.
- Perugia: c’eravamo stati in occasione dell’Eurochocolate. Perugia è ricca di storia: molto bello il Duomo, il Palazzo dei Priori, il centro storico, il Pozzo Etrusco e soprattutto la Rocca Paolina. Perugia è un compendio fedele dello spirito umbro. La cinta muraria, per esempio, reca tracce etrusche, romane e rinascimentali; analogamente, l’articolato sistema viario del centro è fatto di vicoli risalenti alla civiltà etrusca mentre corsi e piazze si sono sviluppati durante il XIX secolo. Corporazioni di cui v’è traccia nei musei allestiti ai primi piani di quel Palazzo dei Priori che insieme a Piazza IV Novembre e alla Cattedrale di San Lorenzo sono tra i maggiori punti di interesse della città. E, sempre a proposito di musei, menzione obbligata per la Galleria Nazionale dell’Umbria, una delle pinacoteche più importanti d’Italia - sicuramente la più importante della regione - anch’essa ubicata all’interno del già citato Palazzo dei Priori. La collezione annovera diverse tele di Pietro Vannucci, detto “Il Perugino“, oltre a opere di Beato Angelico, Piero della Francesca e Bernardino di Betto Betti, in arte “Pinturicchio“. Infatti questa costruzione, simbolo del dominio pontificio sulla città, venne distrutta dopo la fine del processo unitario per far posto, appunto, a Piazza Italia, suggello del vittorioso Risorgimento.
- Cascata delle Marmore: ci siamo organizzati la mattina stessa per la visita, che non era nemmeno in programma.
- Narni: di conseguenza nemmeno il paese che ha ispirato le cronache di Narnia era in programma. Ma visto che eravamo a pochi chilometri ci siamo andati. Il borgo ha una fortissima impronta medievale. Ed è davvero molto bello.
- Gubbio: l’altra città che mi è piaciuta di più con Spoleto. Ricca di chiese, è la città di Don Matteo. Ha una fortissima impronta storica, vie tortuose e angoli colorati. Se la prevalenza di elementi architettonici rinascimentali fa di Città di Castello un’eccezione nel panorama regionale, Gubbio, al contrario, è la quintessenza della città medievale umbra. Palazzo dei Consoli, simbolo del periodo comunale, ospita il Museo Civico, il cui pezzo forte sono le Sette Tavole Iguvine (o Eugubine), lastre in bronzo con incisioni in lingua umbra e latina attestanti le origini del territorio. Palazzo Ducale, invece, voluto da Federico da Montefeltro quale simbolo dell’autorità signorile, ospita una pinacoteca con una collezione di pittori umbri dal ‘400 al ‘700 (acronimo MAD). Oltre alla già menzionata cattedrale, segnaliamo: la Chiesa di San Francesco in Piazza Quaranta Martiri; la Chiesa di San Francesco della Pace in via Savelli della Porta; e la Basilica di Sant’Ubaldo, fuori dalle mura cittadine. Le prime due richiamano momenti topici della vita del santo di Assisi: la fuga dalla casa paterna, la prima; l’ammansimento di un lupo famelico che minacciava Gubbio, la seconda.
- Bevagna: un altro dei borghi più belli d’Italia. L’avevamo vista di sera, ma ci siamo tornati per vederla di giorno. Bella la chiesa di San Michele ed i lavatoi. Come Rasiglia, anche Bevagna ha una vita che per secoli si è svolta interamente intorno all’acqua. Oggi Bevagna è un tranquillo borgo umbro, perfettamente conservato, in cui pochi segni della modernità disturbano l’atmosfera medievale.
- Assisi: la delusione e la città che mi è piaciuta di meno. Sebbene le chiese che abbiamo visitato siano molto belle, il tutto è legato al turismo religioso. Per il resto, poco altro. Quello che la rende davvero unica al mondo sono due altri aspetti tra loro indissolubilmente legati: la spiritualità, emanazione del culto di San Francesco d’Assisi; e l’inestimabile patrimonio artistico sparso nelle innumerevoli chiese cittadine. Da Giotto a Pietro Lorenzetti, passando per Cimabue questi luoghi sacri testimoniano una delle transizioni più importanti della storia dell’arte italiana: il passaggio dalla solennità bizantina al realismo dell’estetica medievale. Quelle a nostro avviso davvero imperdibili sono la Basilica di San Francesco (o meglio le due Basiliche Superiore e Inferiore); la Basilica di Santa Maria degli Angeli; il Tempio di Minerva; la Cattedrale di San Rufino e in ultima, ma non per ultima, la Basilica di Santa Chiara.
Per girare l’Umbria ti consiglio una tua auto, o di tua proprietà oppure di noleggiarne una.
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Umbria: Una Destinazione Sottovalutata e Low Cost
Conosciuta come come il cuore verde d’Italia, l’Umbria è una destinazione che ho trovato particolarmente low cost e anche molto sottovalutata. Ci si concentra molto su regioni più rinomate come la Toscana e le Marche. Ma ti assicuro che l’Umbria non ha nulla da invidiare. Ci sono alcuni dei borghi più belli d’Italia ed alcune città storiche molto belle ed interessanti. O forse perchè manca il mare: è una delle poche regioni non bagnate dal mare e in generale le ferie hanno come scopo principale i litorali marini. La sua posizione centrale ma un po’ più difficile da raggiungere ed il fatto di essere una meta spesso sottovalutata l’hanno resa una destinazione ancora abbastanza abbordabile dal punto di vista dei costi. A paragone ho speso più in 4 giorni i Val d’Orcia che in 7 in Umbria.
Cosa Mangiare in Umbria
La cucina Umbra è una garanzia. Abbiamo spaziato dallo street food alla pizzeria ai ristoranti tipici. Oltre alla pizza, ho trovato la gastronomia umbra deliziosa. Per quel che riguarda lo street food, in giro per le città abbiamo trovato sia botteghe che localini tipici ma anche dei piccoli rivenditori di street food. Quello che va per la maggiore è il panino con la porchetta. Nei ristoranti abbondano taglieri misti, con formaggi - in particolare pecorino - e affettati come prosciutti e salami. Insomma, a stomaco vuoto non ci siamo rimasti!
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