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Turismo Incoming: Un'Analisi Approfondita

Che si tratti di sole, spiaggia, sabbia o di giorni di pace in mezzo alla natura, c’è sempre un “perché” che spinge ogni viaggiatore a decidere di viaggiare. Ma che cos’è nello specifico il turismo incoming?

Definizione di Turismo Incoming

Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT), il turismo incoming comprende tutti i non residenti che si recano in una determinata regione per divertirsi o svolgere un’attività specifica. In parole povere, il turismo inbound si riferisce ai visitatori che una specifica località riceve da un’altra località.

Il turismo incoming è chiamato anche turismo inbound (turismo in entrata). Questo fenomeno, grazie agli arrivi e presenze internazionali, consente la movimentazione di milioni di turisti e passeggeri e muove ingenti somme di capitali in una nazione.

Evoluzione Storica del Turismo

Il concetto di turismo trova la sua origine in un tempo neppure troppo lontano da quello attuale. Così come il termine ‘turista’, che per la prima volta fa la sua comparsa in Europa nell’Ottocento. È dunque agli inizi della storia dell’umanità che l’idea di viaggio affonda le sue radici.

Fenomeno di ampie proporzioni, rilevante da un punto di vista sociale oltre che economico, l’evento turismo lo si può differenziare in diverse tipologie.

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  • Antico Egitto: I primi a muoversi, di cui si ha notizia, fanno parte della civiltà egizia radunati in gruppi di pellegrini che viaggiano lungo il corso del Nilo per raggiungere luoghi sacri.
  • Grecia antica: Prendono forma viaggi verso i luoghi di culto, il più frequentato dei quali è il santuario di Delfi.
  • Epoca romana: Si può osservare un modello di turismo rappresentato dal ‘turismo di soggiorno’ da cui si origina il desiderio di trascorrere vacanze sull’onda del relax e dello svago. È in questo stesso periodo che prende campo anche l’idea del viaggio a carattere culturale, incoraggiato sia dall’unità linguistica del tempo sia dallo sviluppo della rete viaria, durante il quale uomini politici, artisti e studiosi si spingono verso Atene o Alessandria d’Egitto.
  • Medioevo: Dopo l’anno Mille il viaggio viene considerato un’esperienza importante: da questo momento in Europa prendono il via pellegrinaggi diretti verso i luoghi del cristianesimo, soprattutto con lo scopo di ottenere il perdono dei peccati, secondo quelli che sono i crismi medievali. Viaggi che si consumano attraverso la via Francigena, che all’epoca collega Roma al nord Europa; si tratta di ‘vie’, o ‘cammini’ da percorrere a piedi e disseminati di santuari e monasteri. Le mete da raggiungere sono la Terrasanta, Roma e Santiago de Compostela. Oltre ai pellegrinaggi a scopo religioso, a riprendere vigore dopo l’anno Mille è l’idea del viaggio di formazione; e ciò grazie all’istituzione delle prime università, a questo proposito si ricorda l’università di Bologna fondata nel 1088. Nel basso Medioevo, in seguito ad una ripresa economica che vede in Europa la nascita di nuove realtà cittadine, uomini d’affari raggiungono i centri dove hanno sede le prime banche; e ciò grazie anche a una rete viaria che dà impulso a nuovi scambi commerciali e al contempo unisce le maggiori località europee.
  • Rinascimento: L’uomo del Cinquecento è attratto dal desiderio di allargare le proprie conoscenze; a segnare una svolta nel fenomeno è l’idea del viaggio, a carattere individuale, che si afferma anche come occasione di svago, a cui si dedicano soprattutto le classi agiate.
  • Seicento e Settecento: Per i giovani aristocratici il viaggio assume nuovamente la caratteristica di studio e di formazione. Il modello del Grand Tour dall’Inghilterra si estende ad altre realtà europee, coinvolgendo non solo l’aristocrazia ma anche la borghesia, che ama raggiungere l’Italia e spostarsi poi verso il sud Europa.
  • Ottocento: Grazie alle rovine dell’Acropoli di Atene e di Delfi, la Grecia diventa una meta molto ambita. Lo sviluppo dei trasporti favorisce notevolmente il turismo moderno; la ferrovia, per esempio, agli inizi dell’Ottocento dà un grande contributo al transito di cose e persone, mentre l’impiego dei battelli a vapore è fonte di maggiori flussi turistici. In questo periodo, a fare la sua comparsa è anche il turismo termale.
  • Novecento: In Europa si diffonde il cosiddetto turismo di massa; nato negli Stati Uniti negli anni Venti, dove il benessere economico è maggiore rispetto al Vecchio Continente, si va poi diffondendo in Europa negli anni Cinquanta. Al turismo di massa tradizionale si sostituisce poi l’idea del cosiddetto post-turismo, che permette al viaggiatore di raggiungere e apprezzare luoghi esotici e lontani. Quello che si conferma oggi sul palcoscenico del turismo è un nuovo tipo di turista, che tende ad affermarsi in base alla riconoscibilità del luogo più che sul luogo stesso. Ne sono esempio villaggi turistici e i grandi luoghi di divertimento, diventati luoghi iconici.

Statistiche Chiave

Tra il 1950 e il 1980 il numero di arrivi di turisti stranieri nel mondo, secondo l’OMT, è passato da 25 milioni a 278 milioni. Tra i Paesi leader nel turismo in entrata e in uscita ci sono, ai primi posti, Francia, Spagna, Stati Uniti e Cina.

Per dare un'idea della crescita del settore, ecco una tabella riassuntiva:

Anno Arrivi di Turisti Stranieri (Milioni)
1950 25
1980 278

Vantaggi e Svantaggi del Turismo Incoming

Vantaggi

Avere un mercato del turismo in entrata che attrae turisti da diverse destinazioni può aiutare a minimizzare i rischi e a diversificare le entrate. Non è un caso infatti se, in media, i turisti in entrata spendono di più dei turisti nazionali contribuendo a stimolare l’economia del Paese ospitante. Proprio per questo motivo, i turisti stranieri sono spesso i benvenuti.

  • Stimolo dell'economia locale
  • Diversificazione delle entrate
  • Entrate valutarie maggiori

Svantaggi

Al di là dei vantaggi, c’è da considerare anche l’altro lato della medaglia. Il principale svantaggio del turismo inbound è che la destinazione purtroppo è quasi sempre in balia della rete di trasporti. Ad esempio, i turisti che si recano a Dubai spesso non conoscono le pratiche culturali musulmane. Di conseguenza, è frequente che la popolazione locale si senta offesa dal comportamento del turista.

  • Dipendenza dalla rete di trasporti
  • Possibile impatto negativo sulle culture locali

Turismo Incoming in Italia

Il turismo incoming in Italia consiste nel turismo in entrata, quindi nell’attività di ricevimento nel Bel Paese. E’ una forma di turismo non orientato direttamente al pubblico ma ai tour operator stranieri che hanno bisogno di servizi quali trasporti, ristoranti, alberghi e guide nelle località italiane da visitare. Un turismo, quello degli stranieri verso l’Italia, in continua crescita come dimostrato dai dati.

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Secondo la XIX Conferenza “L’Italia e il Turismo Internazionale” svolta a Treviso il 9 maggio 2019, i visitatori internazionali hanno speso in Italia ben 41,7 miliardi di Euro tra gennaio e dicembre 2018, a fronte di 39,1 miliardi nel 2017. Una crescita significativa delle entrate internazionali per turismo (+6,5%), a fronte di una espansione più contenuta delle uscite internazionali (+3,8%).

Quando parliamo di turismo incoming, quindi, è necessario uscire dalle classiche mete standard delle città o località più conosciute, dando vita ad iniziative culturali e creative che mettono in luce i prodotti tradizionali tipici della nostra penisola.

Turismo Incoming Esperienziale

La parola magica è “incoming esperenziale” e consiste nel trasformare il turismo in Italia in un’esperienza, non solo per i ricordi che lascia, ma per il modo in cui la si vive: può trattarsi di un trekking lungo i cammini del bel paese, di una pedalata attraverso le ciclovie, della scoperta dei paesaggi e dei borghi più nascosti viaggiando a bordo di un treno. E’ l’esperienza del procedere lento, che permette di allontanarsi dagli itinerari finora più battuti per conoscere un’Italia nascosta ma altrettanto bella.

In questo scenario, le agenzie di viaggi hanno un ruolo di fondamentale importanza, perché hanno il compito di promuovere dei percorsi turistici particolari volti a presentare un’Italia che suscita emozioni ed esperienze uniche e particolari.

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