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Insegnare Italiano agli Stranieri: Metodi Efficaci e Percorsi Formativi

Diventare insegnante di italiano per stranieri rappresenta un’opportunità stimolante e in continua crescita, grazie alla crescente domanda di apprendimento della nostra lingua sia in Italia che all’estero. L’insegnamento dell’italiano L2 (come lingua seconda) richiede competenze specifiche e percorsi formativi mirati, fondamentali per trasmettere non solo le regole grammaticali ma anche la ricchezza culturale del nostro Paese.

In questa guida esploreremo i requisiti, i corsi consigliati e i percorsi didattici più indicati per chi desidera intraprendere questa carriera, con un focus su come iniziare a insegnare italiano agli stranieri in modo efficace e professionale.

Introduzione

In un mondo sempre più globalizzato, la conoscenza delle lingue straniere rappresenta una competenza essenziale. L'italiano, con la sua ricca tradizione culturale e storica, attira ogni anno migliaia di studenti da tutto il mondo. Per insegnare l'italiano a parlanti di altre lingue, è cruciale adottare metodologie didattiche efficaci che possano facilitare l'apprendimento linguistico. Questo articolo esamina le principali metodologie didattiche per l'insegnamento dell'italiano come lingua straniera, analizzando i fondamenti teorici e offrendo spunti pratici per una didattica efficace.

Teorie dell'Apprendimento Linguistico

Nel contesto dell'insegnamento delle lingue straniere, è importante comprendere le teorie che sostengono il processo di apprendimento linguistico. Ecco alcune delle teorie più influenti:

La Teoria di Krashen

Stephen Krashen ha sviluppato diverse ipotesi sull'acquisizione delle lingue seconde. Tra queste, l'ipotesi dell'input comprensibile sottolinea l'importanza di fornire agli studenti input che sia leggermente al di sopra del loro livello attuale. Krashen sostiene che questo tipo di input facilita l'acquisizione naturale della lingua.

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L'Approccio Comunicativo

L'approccio comunicativo si concentra sull'utilizzo della lingua in contesti reali e significativi. Gli studenti sono incoraggiati a sviluppare la competenza comunicativa attraverso attività che simulano situazioni di vita quotidiana.

La Teoria Socioculturale

La teoria socioculturale, proposta da Lev Vygotsky, enfatizza il ruolo dell'interazione sociale e della mediazione culturale nell'apprendimento. Secondo questa teoria, gli studenti imparano meglio quando collaborano con insegnanti o pari più esperti.

Metodologie Didattiche

Esistono diverse metodologie didattiche che possono essere adottate per l'insegnamento dell'italiano come lingua straniera. Alcune delle più efficaci sono:

Il Metodo Diretto

Il metodo diretto privilegia l'uso esclusivo della lingua bersaglio durante le lezioni. Non si ricorre alla traduzione o all'uso della lingua madre dello studente. Lo scopo è quello di creare un ambiente di immersione totale, incoraggiando gli studenti a pensare e parlare direttamente in italiano.

Vantaggi: Promuove la fluency e la naturalezza nel parlare.

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Svantaggi: Può essere frustrante per gli studenti principianti.

Il Metodo Audio-Orale

Il metodo audio-orale si basa sulla ripetizione e sull'imitazione. Gli studenti ascoltano frasi in lingua italiana e le ripetono, cercando di imitare l'accento e la pronuncia. Questo metodo è efficace per migliorare la pronuncia e la fluidità.

Vantaggi: Migliora la pronuncia e la fluidità.

Svantaggi: Può risultare monotono e non sviluppare adeguatamente le competenze comunicative.

Il Metodo Comunicativo

Il metodo comunicativo si basa sull'idea che la lingua deve essere utilizzata per comunicare. Le attività didattiche sono progettate per promuovere l'interazione e la comunicazione reale. Questo metodo incoraggia l'uso della lingua in contesti autentici e significativi.

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Vantaggi: Sviluppa la competenza comunicativa e la capacità di interagire in contesti reali.

Svantaggi: Può essere difficile da implementare senza risorse adeguate.

Il Metodo Grammatica-Traduzione

Questo metodo tradizionale si concentra sulla grammatica e sulla traduzione. Gli studenti apprendono regole grammaticali e poi le applicano traducendo frasi dalla loro lingua madre all'italiano e viceversa.

Vantaggi: Fornisce una solida base grammaticale.

Svantaggi: Non sviluppa adeguatamente le competenze comunicative.

Strumenti e Risorse Didattiche

Oltre alle metodologie, l'uso di strumenti e risorse didattiche appropriati è fondamentale per un insegnamento efficace. Ecco alcune risorse che possono essere utili:

Materiali Autentici

Utilizzare materiali autentici, come articoli di giornale, video, canzoni e annunci pubblicitari, può rendere le lezioni più interessanti e rilevanti. Questi materiali aiutano gli studenti a comprendere come l'italiano viene utilizzato nella vita reale.

Tecnologia e Apprendimento Online

La tecnologia offre numerose opportunità per l'insegnamento e l'apprendimento delle lingue. Piattaforme di e-learning, applicazioni per l'apprendimento linguistico e strumenti di videoconferenza possono arricchire l'esperienza didattica. Secondo un recente studio, l'uso di tecnologie didattiche aumenta significativamente il coinvolgimento e la motivazione degli studenti.

Attività di Gruppo e Cooperative Learning

Le attività di gruppo e il cooperative learning facilitano l'apprendimento attraverso l'interazione sociale. Gli studenti possono lavorare insieme per risolvere problemi, sviluppare progetti e praticare la lingua in contesti collaborativi.

Formazione Post Laurea per Insegnanti di Italiano

Per diventare insegnanti efficaci di italiano come lingua straniera, è spesso necessaria una formazione specialistica post laurea. Esistono diversi corsi e programmi di certificazione che possono migliorare le competenze e le conoscenze degli insegnanti:

Master in Didattica dell'Italiano come Lingua Straniera

Questo tipo di master offre una formazione approfondita sia nella teoria che nella pratica dell'insegnamento della lingua italiana. Gli studenti apprendono metodologie didattiche, tecniche di valutazione, e approfondiscono la conoscenza della linguistica applicata.

Certificazioni Professionali

Esistono diverse certificazioni riconosciute a livello internazionale che attestano la competenza nell'insegnamento dell'italiano come lingua straniera, come il DILS-PG (Didattica dell'Italiano Lingua Straniera) e il CEDILS (Certificazione in Didattica dell'Italiano come Lingua Straniera).

Tirocinio e Esperienze Pratiche

Il tirocinio e le esperienze pratiche sono componenti essenziali della formazione degli insegnanti. Queste esperienze permettono agli aspiranti insegnanti di applicare le conoscenze teoriche in contesti reali, affrontando le sfide quotidiane dell'insegnamento.

Il Contesto Italiano e l'Insegnamento a Migranti Analfabeti

In Italia, così come in altri paesi europei, sono crescenti le percentuali di adulti, spesso rifugiati o titolari di protezione umanitaria, provenienti dal Sud del mondo e analfabeti in lingua madre. Nel paese europeo in cui riescono ad ottenere il riconoscimento del loro status, vivono una condizione di profonda vulnerabilità legata al nuovo e diverso contesto culturale, ambientale, relazionale, sociale e giuridico. Il percorso iniziale di avvicinamento alla conoscenza della letto-scrittura si pone come una tappa irrinunciabile per attivare la promozione della persona e condurre a forme di cittadinanza più attive e responsabili.

Dopo le pratiche di identificazione e la formulazione della richiesta d’asilo, operazioni che avvengono dopo l’approdo in territorio italiano, si attua un primo livello di accoglienza attraverso la permanenza temporanea nei centri d’accoglienza per richiedenti asilo (C.a.r.a); successivamente un secondo livello d’accoglienza è garantito dallo S.P.R.A.R (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), una rete di progetti gestiti da associazioni del terzo settore per conto degli enti locali e finanziati con fondi italiani ed europei.

Nel migliore dei casi i richiedenti asilo che riescono ad essere accolti nel sistema sono inseriti in attività di formazione o progetti per la ricerca attiva del lavoro ed hanno l’urgente necessità di conoscere la lingua per attuare il proprio cammino di crescita personale e sviluppare il loro senso di autoefficacia, di indipendenza e di autonomia. Associazioni del terzo settore ed enti locali realizzano tali interventi. L’unicità del sistema italiano di accoglienza consiste nella stretta collaborazione e nella sinergia tra i diversi livelli di governo e tra le istituzioni e il terzo settore.

Metodologie Specifiche per Analfabeti

L’attività descritta riguarda la costruzione di un curricolo di livello A1 rivolto a un’utenza di studenti analfabeti in L1 provenienti da diversi paesi dell’Africa sahariana e subsahariana. Nel mondo europeo occidentale la veicolazione di molti messaggi e la corretta comprensione e applicazione di varie mansioni e mestieri necessitano della conoscenza della letto-scrittura e ciò non può essere ignorato nell’attuazione di un percorso d’inserimento di un aspirante richiedente asilo.

Per organizzare un progetto di questa portata è necessaria un’analisi del contesto di riferimento dell’utenza. Nel nostro caso si tratta di un gruppo di una decina di maschi adulti di diversa età. Sono tutti provenienti da paesi dell’Africa, zona del Sahel o dell’Africa Nera, sono di diversa religione, parlano lingue differenti e appartengono a diverse etnie. Alcuni conoscono l’inglese o il francese in modo approssimativo, la totalità parla anche più dialetti appartenenti all’area culturale di provenienza, non esiste una lingua ponte tra tutti loro ad esclusione dell’italiano che hanno iniziato ad apprendere al loro arrivo a Parma.

Inizialmente porre le basi di una conoscenza lessicale orale. Il percorso ha una durata annuale, comprende anche il periodo estivo e si svolge il martedì e il mercoledì dalle 14.00 alle 15.30 in locali situati nei pressi dell’associazione C.I.A.C.

In questo contesto il setting riveste una certa importanza: si tratta di una sala arredata che contiene diversi oggetti che possono essere utilizzati per l’attuazione del metodo T.P.R. (Total Physical Response). Il metodo proposto da Asher negli anni Sessanta è basato sul fatto che l’insegnante impartisce degli ordini e fornisce indicazioni via via più complesse iniziando a fornire input in lingua e a richiedere agli studenti una total physical response. Attraverso tale modalità il docente induce gli studenti ad usare spontaneamente la lingua per eseguire un ordine. Il principio base del metodo è quello dell’accoppiamento parola-azione, sia per produrre un coinvolgimento totale dei mezzi espressivi dell’allievo, sia per permettere la delayed oral practice (D.O.P). Questa prassi si fonda sull’osservazione che sia nell’acquisizione della lingua materna sia nell’apprendimento spontaneo di una seconda lingua si registra un periodo silenzioso. Attraverso quest’approccio ludico e umanstico affettivo intendiamo ridurre il periodo silente.

Uno degli scopi cardinali delle lezioni in questo corso d’italiano è l’interazione per l’integrazione attraverso la costruzione di un gruppo in cui gli studenti cooperino condividendo le risorse personali per raggiungere l’obiettivo dell’accoglienza e dell’esito scolastico positivo. Questo fa parte di un macro-obiettivo di convivenza dato che tutti gli studenti sono coinvolti in progetti d’accoglienza e condividono la struttura abitativa con altri (a volte si tratta di alcuni compagni del corso d’italiano, altre volte no).

è importante affrontare la relazione intercorrente tra lingua, cultura e stile di apprendimento in un’ottica interculturale, riflettendo sull’effetto del contatto tra lingue e culture diverse e sulle influenze culturali rispetto alla costruzione dello stile di apprendimento.

Tutte le attività proposte sono state finalizzate alla pratica della lingua e il programma è stato progettato per offrire strumenti linguistici in situazioni reali per la creazione di competenze linguistiche di base. Gli studenti provengono da culture tradizionali in cui l’apprendimento avviene nell’imparare facendo e imitando e in cui elementi che influiscono sull’apprendimento sono l’ambiente, l’esperienza diretta, la figura carismatica del maestro-guida. In un sistema d’istruzione di tale genere si sviluppano di più l’intelligenza spaziale, corporeo-cinestetica e interpersonale.

Durante le lezioni abbiamo adottato l’approccio Fonologico Lessicale (FOL). Questo metodo punta alla corretta decodifica attraverso l’attivazione di strategie visive di riconoscimento dei tratti distintivi delle singole lettere e, successivamente, delle caratteristiche morfologiche delle diverse parole, per sviluppare i presupposti che favoriscono e provocano il passaggio alla lettura lessicale; perciò si attuano i recuperi di ipotesi lessicali sulla base delle informazioni visive.

Successivamente o contemporaneamente ci si potrebbe concentrare sulla conversazione, così la partecipazione attiva degli studenti viene stimolata il più possibile. Si potrebbe partire dai saluti formali e informali tipici dell’italiano (buongiorno, salve, ciao); per poi passare alle piccole forme di cortesia per instaurare un dialogo (come stai? bene grazie ecc) e quindi molto importante il lavoro di gruppo e in coppia. Infatti, esiste una metodologia che si chiama analisi dell’errore e consiste nello studiare gli errori, individuando quelli che non sono dovuti a ragioni soggettive dello studente, ma che possono essere ascritte a ragioni interlinguistiche, cioè interne alla lingua oggetto di studio. Si procede con la lettura o con l’ascolto di un testo dove sono presenti degli errori e lo studente deve identificarli.

Quando si parte da un testo lo si fa leggendolo completamente e poi analizzandolo. A questo proposito si può lavorare poi sull’accoppiamento lingua-immagine che è una tecnica didattica che si realizza presentando delle immagini (disegni alla lavagna, fotocopie, cartelloni, pagine pubblicitarie di giornali, ecc.) contrassegnate da una lettera.

Quando il livello sale si può procedere con l’accoppiamento parola-definizione, una tecnica che serve a sviluppare la funzione metalinguistica. Si forniscono una lista di parole e, in ordine diverso, una lista delle loro definizioni; gli allievi devono procedere all’accoppiamento.

Altra tecnica è l’ascolto plurilingue, consiste nel seguire in diretta o attraverso una videoregistrazione un evento quale una partita di calcio, una riunione politica, un talkshow in questo caso in italiano. Questa è utile, dunque, al rafforzamento di processi di base della comprensione.

Poi c’è l’attività di ascolto selettivo: il compito è solo quello di cogliere il maggior numero possibile di parole e dati, magari da inserire in un testo.

Un elemento spesso usato per imparare una nuova lingua, soprattutto dai più giovani, è quello della canzone. Ma in una canzone sono presenti altri elementi, quali la melodia, il ritmo che possono da un lato distrarre il discente ma dall’altro catturare l’attenzione e attivare la motivazione, importantissima in qualsiasi processo di apprendimento. Poi si potrebbe analizzare il testo, il contesto, il significato, le parole eccetera.

Lavorando sul testo si può utilizzare l’esercizio del testo bucato o Cloze. Sempre sul testo si può lavorare poi con il riassunto o contrazione di un testo. Contrazione di un testo significa eliminare frasi, parti di testo o parole superflue, che però non vadano ad intaccare il significato del testo. Poi ci si può esercitare con le coppie minime come per esempio pena-penna, sano-sanno, sono-sonno.

L'insegnamento della seconda lingua deve adeguarsi in modo molto puntuale alle esigenze degli studenti. Non si tratta solo di esigenze prettamente didattiche, imparare la lingua italiana presto e bene, ma anche di altro tipo. Spesso, prima fra tutte emerge la necessità che l'insegnante tenga un profilo leggero divertente e ludico.

La parte più tradizionale del corso, la lezione prevalentemente frontale, parte solitamente con l'osservazione prima e la spiegazione poi di un particolare aspetto strutturale della lingua: il presente, il passato prossimo, l'articolo determinativo, gli avverbi di tempo ecc., seguita da una serie di esercizi strutturali centrati sul tema in esame, coinvolgendo tutti i partecipanti nella creazione di esempi contestualizzati, attinenti l'argomento.

Gli studenti sono incoraggiati a intervenire ogni volta che ne sentano il bisogno per porre domande, chiedere chiarimenti e approfondimenti. A proposito di esercizi strutturali, non essendo totalmente sufficienti i materiali esistenti in commercio, gli insegnanti hanno sviluppato materiale integrativo, per tutti i livelli previsti.

Gli studenti sono ripetutamente invitati a esprimersi liberamente senza lasciarsi frenare dalla ricerca della perfezione grammaticale dei loro enunciati. In questa fase (principianti fino ad A2) l'efficacia comunicativa, l'ottenimento degli scopi immediati della comunicazione deve avere la precedenza. Anche internet fornisce moltissimo materiale che si presta alla trasformazione in materiale didattico. Per fare solo un esempio, articoli di giornale modificati per ottenere in tempi molto contenuti delle attività da proporre in classe.

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