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Romania e Bulgaria Entrano Definitivamente nell'Area Schengen

Bruxelles - Romania e Bulgaria faranno definitivamente parte dell’area Schengen, lo spazio di libera circolazione che permette a oltre 400 milioni di persone di muoversi in 29 Paesi senza i controlli alle frontiere. Dopo aver abolito quelli aerei e marittimi già dal 31 marzo, il Consiglio dell’Unione europea ha deciso di rimuovere l’ultimo ostacolo con Bucarest e Sofia: con l’anno nuovo, anche i controlli ai confini interni terrestri saranno un ricordo.

“Una grande vittoria per la Bulgaria, la Romania e tutta l’Europa”, ha esultato annunciando il via libera la presidenza ungherese del Consiglio dell’Ue. La decisione è stata presa all’unanimità dai ministri degli Interni dei 27, riuniti a Bruxelles. L’ungherese Sandor Pinter, che dirige i lavori, al suo arrivo aveva dichiarato con chiarezza i due Paesi “sono tecnicamente preparati, come risulta da tutte le valutazioni effettuate dagli esperti europei”. Per il neo commissario Ue per gli Affari interni e la Migrazione, Magnus Brunner, l’ingresso di Romania e Bulgaria in Schengen è “un momento storico”.

È arrivato immediatamente il benvenuto della Commissione europea, accompagnato da un post su X di Ursula von der Leyen: “Pienamente in Schengen, dove siete a casa”, ha scritto la leader Ue. Secondo l’esecutivo europeo, il pieno ingresso di Bucarest e Sofia nello spazio di libera circolazione “rafforzerà ulteriormente il mercato interno, aumentando i viaggi, il commercio e il turismo”.

Ora la più grande area di libera circolazione al mondo, nata nel 1985 con l’abolizione dei controlli alle frontiere tra Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo, comprenderà effettivamente 29 Paesi: 25 Stati membri - all’appello mancano Cipro e Irlanda -, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.

La Commissione europea ha sottolineato “l’attuazione positiva dei progetti pilota per procedure rapide di asilo e rimpatrio” in entrambi i Paesi, e ha garantito che “continuerà a offrire sostegno finanziario e assistenza” per il controllo delle frontiere esterne attraverso l’Agenzia Ue della Guardia di frontiera e costiera (Frontex). Schengen sposta i suoi confini orientali: la Bulgaria confina a Est con la Turchia ed è parte della rotta migratoria balcanica, mentre la Romania condivide 500 chilometri di confine con l’Ucraina e altrettanti con Moldova.

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Il 1° gennaio, Romania e Bulgaria sono entrate nell’area Schengen, concludendo un lungo percorso iniziato con la loro adesione all’UE nel 2007. Dalla loro adesione all’UE, la Bulgaria e la Romania hanno applicato parti del quadro giuridico di Schengen (acquis di Schengen), tra cui quelle relative ai controlli alle frontiere esterne, alla cooperazione di polizia e all’uso del sistema d’informazione Schengen.

Schengen è la più vasta zona di libera circolazione al mondo. I controlli alle frontiere tra Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo sono stati soppressi per la prima volta nel 1985. L’area comprende attualmente 29 paesi (25 dei 27 Stati membri dell’UE, più quattro Paesi non UE: Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) e 420 milioni di persone. Questa decisione rafforza l’unità europea, stimola il commercio e il turismo e rappresenta un traguardo importante per l’integrazione dell’UE. La Commissione ha confermato per la prima volta nel 2011 che sia la Bulgaria che la Romania erano pronte a diventare parte dell’area Schengen. Da allora, questi due paesi hanno continuato a dimostrare di soddisfare le condizioni per diventare membri di Schengen.

Schengen rappresenta la più grande area al mondo di libertà, sicurezza e giustizia senza frontiere interne. Schengen è iniziata il 14 giugno 1985, quando l’Accordo di Schengen è stato firmato su un battello fluviale, la Princesse Marie-Astrid, sulla Mosella, tra Lussemburgo, Germania e Francia. Il progetto dell’Unione Europea ha portato Schengen a un livello successivo. Stabilendo il diritto alla libera circolazione nel 1992, sono state poste le basi per uno spazio europeo condiviso. Il quadro dell’Unione ha assorbito tutte le regole di Schengen nel 1997 e ha raggiunto un ulteriore traguardo nel 2007, attuando l’impegno a creare un’“area di libertà, sicurezza e giustizia senza frontiere interne”.

Oggi, l’Unione Europea conta 27 Stati membri e ne autorizza 26 - tutti tranne l’Irlanda - a cooperare strettamente in tutte le aree coperte dalle regole di Schengen. Schengen non riguarda solo i viaggi senza frontiere. Richiede coordinamento sia all’interno dell’area Schengen che con i paesi terzi. Gli Stati Schengen collaborano strettamente in materia di sicurezza e migrazione attraverso una politica comune dei visti, operazioni di polizia congiunte e scambi di informazioni in tempo reale tra le forze dell’ordine, oltre a procedure armonizzate per il rimpatrio di coloro che non hanno il diritto legale di rimanere nell’area Schengen.

La Commissione accoglie con grande favore questo risultato, che fa seguito alla storica decisione del Consiglio del dicembre 2023. Il Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato: “La Bulgaria e la Romania entrano a far parte della famiglia Schengen. Accolgo con favore l'abolizione dei controlli alle frontiere interne aeree e marittime. È un grande successo per entrambi i Paesi. E un momento storico per l'area Schengen, la più grande area di libera circolazione al mondo. Dallo scorso dicembre, entrambi gli Stati membri hanno adottato tutte le misure necessarie per garantire un’applicazione agevole delle norme di Schengen a partire dal 31 marzo 2024.

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I quadri di cooperazione lanciati all’inizio di marzo dalla Commissione con la Bulgaria e la Romania si basano sull'attuazione positiva dei progetti pilota per procedure rapide di asilo e rimpatrio. Inoltre, è stata istituita un’iniziativa regionale sulla cooperazione di polizia tra gli Stati membri lungo le rotte dei Balcani occidentali e del Mediterraneo orientale, tra cui Bulgaria, Romania, Austria, Grecia, Ungheria e Slovacchia.

Il Consiglio dovrà prendere una decisione per stabilire una data per l’eliminazione dei controlli alle frontiere terrestri interne tra Bulgaria, Romania e gli altri Paesi Schengen. Già nel 2011, la Commissione ha confermato nelle relazioni di valutazione di Schengen che la Bulgaria e la Romania hanno soddisfatto tutti i requisiti per entrare a far parte a pieno titolo dell'area Schengen.

Lo spazio Schengen senza controlli alle frontiere interne è una delle conquiste più care ai cittadini dell’UE. Quello che è iniziato come un progetto intergovernativo tra cinque Stati membri nel 1985 - Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi - si è gradualmente ampliato fino a diventare quello che oggi è il più grande spazio di libera circolazione al mondo.

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