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Le Havre: Turismo e Cosa Vedere

È un déjà vu quello che vivi quando sei in Normandia. Il rosso fuoco del tramonto, l’azzurro del mare e il celeste striato del cielo sono la tavolozza che ti rimandano inesorabilmente alle opere degli Impressionisti che qui hanno trovato la loro casa naturale, la loro ispirazione, la loro essenza più bella. Così quando guardi le loro onde dipinte, finisci col sentire il fragore del mare che si rovescia sulle scogliere bianche.

Dici Normandia e dici tante cose, Impressionismo in primis. Ma questo lembo di Francia offre tanti motivi per esserci. Dalla sua nascita con i Vichinghi, passando per l’incoronazione di Guglielmo il Conquistatore nel 1066 in Inghilterra, fino alle spiagge del D-Day nel giugno del 1944… la Normandia sa svelare dolcemente i suoi segreti e i suoi personaggi. Cultura, patrimonio, giardini e sapienza degli artigiani di tutti i secoli raccontano tanto della regione. Come Le Havre, Porte Océane come la chiamano qui.

Il mare e il porto segnano fortemente l’identità della città, che si concentra nei suoi edifici dell’ipercentro ricostruiti negli anni ’50 (dopo la tremenda devastazione dei bombardamenti inglesi) e finiti col diventare Patrimonio dell’Umanità Unesco. Ma, prima ancora, a renderla focus della Normandia, insieme ad altri luoghi straordinari della valle della Senna come Etretat e Rouen, è proprio l’arte degli Impressionisti. E’ stato proprio a Le Havre, nel 1872, che Claude Monet ha dipinto “Impression soleil levant” e dando il via alla denominazione dell’Impressionismo.

Ed è sempre qui che nasce il meglio della pittura dell’epoca con Boudin, Jongkind... Tanto che oggi il museo della città, il MuMa, ospita di fatto una splendida collezione di dipinti impressionisti. Da Boudin a Monet, da Renoir a Pissarro, da Sisley a Degas, ma pure Courbet e Corot. E molti altri ancora sono gli artisti che si possono “incontrare” in questo museo “aperto” sul mare e inondato di luce: Dufy, Friesz, Braque, Dubuffet...

Costruito negli anni ’60 e firmato Guy Lagneau e Raymond Audigier, l’audace architettura del MuMa è trasparente e luminosa, così che arte, quadri, artisti e paesaggio esterno diventano un tutt’uno. Gli uni assorbono gli altri. Non a caso questa di Le Havre è la seconda collezione impressionista in Francia, grazie all’ampia gamma di opere dal XVII al XX secolo. Ma non solo, perché il MuMa è un must nei percorsi fotografici della Côte d'Albâtre.

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Le Havre è una città che i turisti difficilmente inseriscono nel loro itinerario se visitano la Normandia. Sbagliato! Nel 2017 la città di Le Havre ha festeggiato il suo cinquecentenario dalla fondazione in quanto la costruzione del primo porto - attorno cui poi si svilupperà la città - risale al 1517, quando il Re Francesco I di Francia.

Peccato che non ci resti più nulla di tutto questo se non le foto, perché tra il 5 ed il 6 settembre 1944 le forze alleate britanniche bombardarono a tappeto Le Havre per fiaccare definitivamente i nazisti che avevano occupato la città. Dopo la Seconda Guerra Mondiale la ricostruzione di Le Havre venne affidata all’architetto Auguste Perret, definito “il poeta del cemento armato” perché esperto e in grado di giocare con il materiale.

La ricostruzione di Le Havre è un sfida ed un invito, per un architetto capace di innovare. Perret sceglie di innovare, totalmente, pur mantenendo un saldo aggancio con la città preesistente e la sua vocazione marinara. La particolarità è che per dare leggerezza al cemento massiccio e spoglio della chiesa e del campanile, lungo tutti i lati sono state installate delle lastre in vetro (oltre 12.000) con disegni astratti dell’artista Marguerite Huré, con colori che diventano più chiari man mano che si sale sulla cima del campanile.

Altri due edifici da visitare - impossibile non vederli! - sono due ‘imbuti’ bianchissimi - uno più grande dell’altro - opera del grande architetto brasiliano Oscar Niemeyer. E’ interessante notare che la città di Perret è quella più vicina al porto ed alla spiaggia, tuttavia a 3-4 km. di distanza, nel quartiere di Sainte-Adresse, resistono ancora le belle ville d’epoca e qualche casa in stile normanno.

Una città indicata come meta solo per appassionati di architettura? No davvero! Forse l’immagine più rappresentativa di questa zona sono le alte e bianche scogliere della Côte d’Albâtre che con i loro 120 km di lunghezza danno vita a uno dei panorami più affascinanti e romantici della Normandia. Con la loro mole imponente fanno da cornice a meravigliosi e pittoreschi villaggi di pescatori formati da incantevoli e fiabesche casette a graticcio mentre alle loro spalle si snodano splendidi pascoli verdeggianti.

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Questa è anche la terra dove i grandi pittori impressionisti hanno trovato i migliori paesaggi da immortalare sulle loro tele innovative e una natura capace di rapire la loro anima. Insomma terra di imponenti cattedrali gotiche, indomita natura e una tavola ricca di ghiottonerie enogastronomiche.

Cosa Vedere a Le Havre:

  • Quartiere Le Perret: Durante la seconda guerra mondiale, i tedeschi occuparono Le Havre con quasi 40.000 soldati, trasformandola in una base militare strategica. Nel 1945 il progetto di ricostruzione di Le Havre fu affidato ad Auguste Perret, un architetto specializzato in calcestruzzo. Per capire la geometria della nuova conformazione urbanistica, vi consigliamo di salire al 17 ° piano della torre del municipio: a 60 metri di altezza, avrete una vista panoramica a 360° sulla città sottostante.
  • Appartement Témoin Perret: Per immergersi nell’atmosfera del dopoguerra e comprendere le linee guida della ricostruzione, potete visitare l’Appartamento Témoin, nel quartiere Perret, completamente arredato e decorato nello stile degli anni 50: usato da modello per la costruzione di nuove abitazioni, permette di scoprire i servizi pensati per gli abitanti dell’epoca.
  • Il Vulcano: Al centro del quartiere Perret, potrete individuare uno strano edificio: il Vulcano, soprannominato lo Yogurt, dagli abitanti di Le Havre. Questo originale edificio ospita una meravigliosa mediateca: negli anni è diventata un importante luogo di incontro e condivisione per gli abitanti di Le Havre.
  • Cattedrale di Le Havre: Il 90% della città di Le Havre venne rasa al suolo durante i bombardamenti del 5 e 6 settembre 1944. La cattedrale di Notre Dame è uno dei rari edifici rimasti in piedi, nonostante ingenti danni strutturali: il suo restauro durò fino al 1974.
  • I giardini pensili: A differenza del nome, i giardini pensili del quartiere Sainte Adresse sono in realtà un giardino botanico, realizzato in un ex forte militare sulle alture della città: custodisce e raccoglie piante provenienti da tutti e cinque i continenti.
  • Les Bains des Docks: Progettato dall’architetto Jean Nouvel, questo imponente complesso è stato definito una delle piscine urbane più belle del mondo. Con la sua architettura ispirata alle antiche terme romane, in pietra candida e scintillante, è composto da una serie di 10 vasche per la balneoterapia, inclusa una piscina olimpionica.
  • Porto di Le Havre: Costruito nel 1524, il porto marittimo di Le Havre è il secondo più grande in tutta la Francia. Nel 1600 era il punto di riferimento del commercio di legno, stoffe, cotone e metalli preziosi con le colonie francesi.
  • La spiaggia di Le Havre: Le Havre è una delle poche grandi città francesi ad avere una spiaggia nel cuore del centro città. Lunga oltre 2 km, questa immensa spiaggia è composta da parti in ciottoli e parti sabbiose, accessibili solo con la bassa marea.
  • Catena di Containers: Sulla spiaggia di Le Havre, alla fine di rue de Paris, sul molo di Southampton, vedrete due grandi archi colorati. Costruite dall’artista Vincent Ganivet, queste due installazioni realizzate con i containers, formano un insieme alto più di 30 metri, dal peso di quasi 500 tonnellate: l’opera è stata realizzata in occasione della manifestazione Un Été au Havre.
  • A l'origine: Da non perdere la candida scultura di Fabien Mérelle che raffigura un pachiderma sulle spalle di un uomo. L’opera simboleggia la lotta dell’uomo contro se stesso, schiacciato dal peso delle tradizioni, della società e della religione.
  • Musée Maison de l'Armateur: Gli amanti dei luoghi bizzarri e curiosi non si devono perdere questo edificio del XVIII secolo, classificato come monumento storico e diventato uno dei musei più emblematici di Le Havre.
  • Fort Tourneville: Costruito tra il 1854 e il 1860, il Forte di Tourneville apparteneva all’insieme di forti che doveva proteggere la città dopo lo smantellamento dei bastioni. Oggi, la missione del Forte è promuovere e diffondere la musica e l’arte contemporanea.
  • Funicolare LiA: Il miglior panorama sulla città lo si può ammirare dalla cima della città alta. Per raggiungerla dovrete salire prendendo la funicolare di Le Havre, chiamata Funi dalla gente del posto, una delle più antiche di Francia.
  • Scalinata de Montmorency: L’alternativa per salire alla città alta è quella di usare la grande scalinata di Montmorency. Nel 2018 , l’artista Miguel Do Amaral ha ridipinto i 532 gradini con l’aiuto della comunità locale e con i cittadini, trasformando la scalinata in un progetto di Street Art all’aperto.

Come Arrivare a Le Havre

Situata nel dipartimento della Senna Marittima, Le Havre si trova a circa 2 ore e 30 minuti dagli aeroporti di Parigi-Orly e Parigi-Charles de Gaulle. È un ottimo punto di partenza per visitare le principali località della Normandia.

  • In auto: Chi ha noleggiato una vettura in aeroporto, potrà raggiungere Le Havre da Parigi tramite le autostrade A13, poi la A131. Chi invece arriva da Rouen o Rennes dovrà prendere l’autostrada A29.
  • In treno: Le Havre è il capolinea della linea che la stazione di Paris Saint-Lazare. Inoltre vi transitano treni giornalieri che arrivano da Marsiglia, Rouen o Lione. Le Havre è anche una stazione regionale, che garantisce collegamenti con Etretat e Fécamp.
  • In autobus: È possibile raggiungere Le Havre in autobus da Honfleur, Caen o anche da Parigi con la compagnia Flixbus.

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