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Le Più Belle Escursioni in Alto Adige e le Loro Difficoltà

Dopo una lunga serie di tornanti numerati e alcuni ciclisti sorpassati a fatica, l'uscita dal bosco e la luce che illumina la valla sottostante ci conducono verso uno dei famosi passi dolomitici. Il nome lo abbiamo sentito fin da piccoli, evocato dal Giro d'Italia o nei racconti di qualche escursione fatta dal papà. Ora che lo raggiungiamo, tra il rombo delle moto che lo attraversano, parcheggiamo la macchina e siamo pronti a raggiungere l'attacco di una via ferrata.

Sono diversi i passi dolomitici da cui è possibile intraprendere un'escursione per percorrere una via ferrata. Qui ne elenchiamo alcuni tra i più suggestivi:

Passo Falzarego

Il Passo Falzarego collega l'Agordino con la Conca di Cortina e la Val Badia, ed è un vero e proprio crocevia sia di strade, valli e montagne. Per gli appassionati di vie ferrate, questo passo offre una vasta scelta in termini di salite, lunghezza e difficoltà dell'itinerario. Gli itinerari più brevi includono la Ferrata del Sass de Stria, la Ferrata del Col dei Boss e il Sentiero Attrezzato dei Kaiserjager al Lagazuoi. Per escursioni più lunghe, si consigliano la Ferrata Tomaselli a Cima Fanis (con possibilità di utilizzare la funivia dal passo) e la Via Ferrata Lipella alla Tofana di Rozes. Guardando al versante sud, è possibile raggiungere la Ferrata Averau o la Ferrata del Nuvolau (quest'ultima è preferibile raggiungerla partendo dal Passo Giau).

Passo Sella

Che si salga dalla Val Gardena o dalla Val Di Fassa, il pianoro che separa il Gruppo Sella dal Sassolungo è un punto di partenza ideale per moltissime escursioni. Tra quelle che includono una via ferrata, segnaliamo la Ferrata alle Mesules nel Gruppo Sella, la Ferrata Schuster al Sassopiatto, la Ferrata alla Forcella del Sassolungo e la breve Ferrata del Col Rodella.

Passo Pordoi

L'importante passo dolomitico del Pordoi mette in comunicazione la Val di Fassa con Arabba in Veneto. Dal Passo Pordoi l'itinerario via ferrata che si è soliti intraprendere è l'impegnativa Ferrata Piazzetta al Piz Boè.

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Passo Fedaia

Tra Canazei e Malga Ciapela si trova il famoso Passo Fedaia, situato alla base della parete che ospitava il Ghiacciaio della Marmolada. Da questo passo si parte per le due ferrate che salgono alla Regina delle Dolomiti: la Ferrata Eterna e la Ferrata in Punta Penia. Sempre dal passo si può salire sul versante opposto in direzione di Porta Vescovo da dove si può intraprendere la panoramica Ferrata delle Trincee al Padon.

Passo di Staulanza

Il Passo di Staulanza, nei pressi di Alleghe, mette in comunicazione la Valle di Zoldo con la Valle Fiorentina. Per gli appassionati di montagna, è considerato il punto di partenza per le salite al Civetta. Con un lungo itinerario è possibile salire al Civetta percorrendo la Via Ferrata degli Alleghesi e rientrando tramite la Via Normale o la Ferrata Tissi. Questo itinerario è lungo, difficile e sfiancante se fatto in giornata dal passo.

Passo Duran

Il Passo Duran è in provincia di Belluno e collega l'Agordino con la Valle di Zoldo. Dal passo si può intraprendere la Super-Ferrata, ovvero la Ferrata Costantini alla Moiazza. Pur non essendo mai estrema nei suoi passaggi, è da decenni un banco di prova per l'escursionista che vuole restare in parete una giornata. L'escursione è lunga, articolata, sale a una vetta importante e il rientro è tutt'altro che banale, con tratti esposti ed emozionanti.

Altri Passi Dolomitici

Tra la Val Gardena e la Val Badia si trova il Passo Gardena, da cui è possibile intraprendere la Ferrata al Piccolo Cir, la Ferrata al Grande Cir e, poco sotto il passo, la Ferrata Tridentina. Il Passo di San Pellegrino collega Moena con Falcade e da qui è possibile intraprendere l'Alta Via Bepi Zac e l'Alta Via Bruno Federspiel.

Consigli Utili

Tenuto a mente che un passo, per definizione, è in alto e quindi riduce spesso la distanza dall'attacco, troveremo maggiore affollamento in zona rispetto agli itinerari che partono da valle o senza gli impianti di risalita. La preparazione è la chiave di ogni avventura.

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Escursioni alle Tre Cime di Lavaredo

Le escursioni alle 3 Cime di Lavaredo sono uno dei grandi classici di uno dei simboli delle Dolomiti. Poche montagne come le Tre Cime di Lavaredo sono così facilmente riconoscibili da tutti, e la loro struttura così unica e inconfondibile attira sempre tantissimi escursionisti.

  1. L’anello delle Tre Cime di Lavaredo: è il classico giro che parte dal Rifugio Auronzo, passa per il Rifugio Lavaredo, raggiunge il Rifugio Locatelli e poi ridiscende passando per la malga Lange Alm.
  2. La via dei 3 Rifugi e delle 3 Cime di Lavaredo: è un doppio itinerario, non tecnicamente difficile ma semplicemente da dividere in 2 giorni per via della lunghezza. Si parte da Campo Fiscalino verso il Rifugio Fondovalle da dove inizia la salita per il Rifugio Comici seguendo i sentieri 102 e 103, all’ombra del massiccio del Croda dei Toni.
  3. Giro Classico con Ascensione al Monte Paterno: È il classico giro delle Tre Cime di Lavaredo salendo dal rifugio Auronzo per il sentiero 105, verso il colle di Mezzo, la Forcella Lavaredo infine il Rifugio Locatelli.

Escursioni a Naturno

Naturno è la destinazione ideale per le famiglie appassionate di escursionismo. Fare escursioni a Naturno è tanto vario quanto il paesaggio circostante. Qui si trovano tre zone escursionistiche completamente diverse: nella valle si snodano ampi sentieri tra i meleti e le pianure; i sentieri delle rogge si distendono lungo le pendici del Monte Sole nella conca della valle; accanto a questi, si trovano anche impegnative escursioni in alta montagna, verso le vette del Gruppo di Tessa, a oltre 3.000 metri di altezza. Tra i sentieri più popolari a Naturno c'è l'Alta Via di Merano. Il percorso può essere suddiviso in diverse tappe giornaliere, a seconda della condizione fisica e del tempo disponibile.

Con i suoi 12 km di lunghezza, il Waalweg, il sentiero della roggia di Marlengo, è il più lungo dell’Alto Adige. Creato ben 250 anni fa, il sentiero parte dal ponte di Tel e dopo una breve salita prosegue su terreno stabile e pianeggiante, circondato da meleti e boschi ombreggianti. Lungo l’intero sentiero della roggia di Marlengo si gode di una vista spettacolare sulle cime circostanti. Non lascia certamente indifferenti il meraviglioso paesaggio naturale e antropico in cui prati e boschi si alternano a vigneti e frutteti. Spettacolare la vista sulla conca di Merano, la Val Passiria e l’imponente Gruppo di Tessa.

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