Legge Bersani e Guide Turistiche: Cosa Cambia nel Settore Turistico Italiano
Il decreto Bersani, recentemente approvato dal Parlamento italiano, contiene alcune norme riguardanti le guide turistiche. Pur non liberalizzando del tutto la professione, viene comunque ammorbidita la restrizione che richiedeva a chi volesse esercitare la professione di guida di ottenere il patentino di autorizzazione da parte della propria regione o provincia attraverso un esame, spesso di non facile superamento.
Cosa Prevedeva il Decreto Bersani
Il principio racchiuso nell'articolo 10 del cosiddetto decreto Bersani, che nel 2007 ha liberalizzato le attività economiche e produttive, è rilanciato dai giudici di Cassazione nella sentenza 461 depositata ieri, 11 gennaio. Così, in particolare, parafrasando il comma 4 i giudici ricordano che l'attività di guida turistica non può essere preclusa ai titolari di laurea in lettere con indirizzo in storia dell'arte o archeologia (purchè ferrati nella lingua parlata nel territorio di riferimento) e che l'attività di accompagnatore turistico si confà perfettaturisticamente a chi è laureato, o possieda un diploma universitario in materia turistica, purché dimostri di padroneggiare conoscenze specifiche quando non siano state oggetto del corso di studi.
Apertura alla Professione per i Laureati
Di fatto, vi sarà un'apertura alla professione di guida turistica per i laureati in archeologia, storia dell'arte o possessori di non (ancora?) meglio specificati titoli equipollenti.
Il Fattore Territoriale e le Competenze Linguistiche
In tutto ciò non viene tuttavia posto il giusto accento sul fattore territoriale. Per quanto possa essere indubbia la preparazione di una guida turistica laureata in storia dell'arte, cosa saprà essa della complessità degli aspetti storici, architettonici, per non parlare delle tradizioni, dell'enogastronomia, delle curiosità, tutti aspetti non meno importanti di quelli artistici, delle varie città italiane? Senza contare poi gli aspetti linguistici, nei quali gli italiani non sono certo tra i più ferrati, e che vengono lasciati dall'ormai famigerato decreto in ancor più vaga vaghezza.
Rischi e Conseguenze della Liberalizzazione
Le conseguenze di questa liberalizzazione rischiano quindi di peggiorare proprio il servizio al consumatore che la legge voleva negli intenti migliorare. I turisti rischiano di trovarsi di fronte guide impreparate, improvvisate, che recitano nozionette imparaticce e imprecise, non sono in grado di rispondere alle domande dei propri clienti o peggio lo fanno inventando. Tutti aspetti a cui la precedente legislazione, pur coi suoi limiti, aveva cercato di porre rimedio. Forse col tempo il mercato sarà in grado di regolamentarsi da solo, ma nel frattempo quanti turisti, magari stranieri, dovranno fare i conti con le cocenti delusioni che una guida turistica improvvisata avrà causato loro. E quale danno per le città italiane che meritano di essere conosciute e apprezzate adeguatamente.
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Consigli per i Turisti
Per coloro che ancora vogliono conoscere una città, che hanno interesse ad approfondire gli aspetti storici e culturali che hanno dato vita alle incredibili bellezze per cui l'Italia è famosa e unica nel mondo, che vogliono conoscere la cultura, le tradizioni, le curiosità dei luoghi che visitano, il consiglio è quello di rivolgersi a guide turistiche delle quali sia accertata e certificata la preparazione, e la conoscenza del territorio.
Nuove Normative e Regolamenti
La legge 13 dicembre 2023, n. 190 “Disciplina della professione di guida turistica", è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. Le modalità di accesso all’esercizio della professione e gli obblighi in capo alle guide turistiche nazionali sono indicati nel “Regolamento recante disposizioni applicative per l’attuazione degli articoli 4, 5, 6, 7, 12 e 14 della legge n. 190 del 13 dicembre 2023 contenente la Disciplina della professione di guida turistica” pubblicato con decreto del Ministero del turismo n. 88 del 26.6.2024, nella Gazzetta Ufficiale n. Il regolamento, che è entrato in vigore il giorno 13 luglio 2024, disciplina diversi aspetti della professione: da quelli formativi alle modalità di esercizio della professione, dallo svolgimento dei nuovi esami di abilitazione all’istituzione dell’Elenco nazionale delle guide turistiche.
Elenco Nazionale delle Guide Turistiche
Il 20 dicembre 2024 il Ministero del turismo ha attivato il portale telematico attraverso il quale le guide turistiche abilitate dalle Regioni prima dell’entrata in vigore della legge 190/2023 possono inoltrare domanda di iscrizione al nuovo Elenco nazionale delle guide turistiche. Come previsto dalla legge n. 190/2023 l’iscrizione nell’Elenco nazionale è condizione necessaria per svolgere la professione di guida turistica. L’effettivo esercizio della professione oltre i termini previsti dall’articolo 13, comma 3, della stessa legge (centottantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore del decreto del Ministro del turismo n. 88/2024) non è più consentito in assenza della registrazione nell’Elenco nazionale.
Requisiti per l'Iscrizione agli Albi Regionali
Possono essere iscritti agli albi regionali coloro che hanno superato l’esame di idoneità, previa frequenza di specifici corsi di formazione organizzati o promossi dall’Amministrazione regionale o che si trovino in una delle condizioni previste dall’art.
Requisiti Specifici
- cittadinanza italiana o di altro Stato membro dell’Unione Europea. Sono equiparati i cittadini extracomunitari che hanno regolarizzato la loro posizione ai sensi del decreto legislativo 25 luglio 1998, n.
- attestato di frequenza di uno specifico corso di formazione professionale , di cui all’art. 114, comma 1, lettera d) della Legge regionale 16 gennaio 2002, n.
Abrogazione della Procedura Semplificata
Al riguardo si specifica che, in seguito all’entrata in vigore del Codice del turismo - decreto legislativo 23 maggio 2011, n. 79, che ha abrogato la procedura semplificata, prevista dall’art.10, comma 4 della legge 40/2007 (c.d. Decreto Bersani) per il conseguimento dell’abilitazione alla professione di guida turistica e accompagnatore turistico, sono sospese le verifiche ex art.
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Professioni Turistiche: Regolamentate vs. Non Regolamentate
Alla luce della Sentenza del Consiglio di Stato N. 05213/2020 che chiarisce che non possono essere abilitate nuove professioni turistiche senza una legge nazionale, è opportuno capire la differenza tra professioni regolamentate, protette e professioni turistiche.
Professioni Non Regolamentate
Sono quelle professioni che si possono esercitare senza necessità di possedere uno specifico titolo di studio. Si tratta di professioni aperte indifferentemente sia ai possessori di titoli di studio italiani che esteri, per le quali non si ha necessità di ottenerne il riconoscimento legale o formale per poterle esercitare.
Professioni Regolamentate
Sono le professioni per cui la legge prescrive il possesso di determinati titoli (medico, dentista, veterinario, farmacista, infermiere, ingegnere, architetto, guida turistica, accompagnatore turistico, ecc.). La legge stabilisce sia il titolo di studio indispensabile che i successivi requisiti di addestramento alla pratica della professione.
Professioni Protette
Sono considerate professioni protette quelle il cui esercizio è subordinato alla iscrizione in appositi albi o elenchi (art. 2229, 2° e 3° co., c.c.) tenuti dai rispettivi ordini professionali. (Es. di notaio, avvocato, ingegnere, medico, ecc). La definizione di “professione protette” è più restrittiva rispetto a quella di “professione regolamentata”. Nella sostanza le professioni protette sono le professioni regolamentate nel sistema ordinistico (ordini, albi e collegi).
Il Ruolo delle Associazioni Professionali
Le professioni non regolamentate, dette anche professioni “non ordinistiche” sono da alcuni anni sempre più numerose ed in forte crescita, crescita dovuta alla capacità di adeguamento alle mutevoli esigenze del mercanto e al progresso scientifico e tecnologico. Le associazioni professionali di questo tipo non hanno un carattere di rappresentanza esclusiva (possono esistere infatti più associazioni per la stessa attività professionale) e non hanno scopo di lucro. Inizia ad affermarsi, da alcuni anni, l’idea che le associazioni di categoria riconosciute dal Ministero dello sviluppo economico (Legge n. 4/2013) abbiano un ruolo importante.
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Interventi Legislativi e Sentenze
Nel corso degli anni, sono emerse delle contraddizioni che oramai risultano molto evidenti e, di fatto, vanno a confermare i dubbi che sin dal primo momento si sono palesati in molti. La Cassazione non lascia margini: secondo l'orientamento prevalente della giurisprudenza costituzionale - si legge nella sentenza - le leggi regionali in materia di guide e accompagnatori turistici eccedono la competenza regionale in tema di professioni sancito dall'articolo 117 della Costituzione, violando il principio fondamentale che riserva allo Stato non solo l'individuazione delle figure professionali, ma anche la definizione e la disciplina dei requisiti e dei titoli necessari per l'esercizio delle professioni stesse, risolvendosi in una indebita ingerenza di settore.
Accompagnatore Turistico: Compiti e Requisiti
L’accompagnatore, in linea generale, segue ed assiste un gruppo turistico dall’inizio al termine di un viaggio organizzato in cui sia prevista tale figura. Dovrà occuparsi delle formalità di frontiera e doganali e fare in modo che il gruppo (formato spesso da persone che non si conoscono fra loro fino al momento della partenza) sia ben amalgamato e possibilmente omogeneo. Pur senza sovrapporsi alla guida turistica locale deve conoscere e spiegare costumi, usi ed abitudini locali e fornire tutte quelle informazioni che permettono al turista di sentirsi a proprio agio.
Specializzazioni dell'Accompagnatore Turistico
Nell’ambito di questa attività esistono delle vere e proprie specializzazioni:
- Accompagnatore in incoming (tour leader): Diventa “capogruppo” di comitive di turisti.
- Accompagnatore in daily tour: Si dedica alle escursioni giornaliere.
Liberalizzazioni: le Misure del Pacchetto Bersani-Rutelli
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al pacchetto Bersani sulle liberalizzazioni. Il pacchetto comprende sia un decreto legge sia un disegno di legge. Sono queste le prime misure in arrivo, con il decreto legge varato dal Governo in tema di liberalizzazioni.
Decreto Brambilla e le Reazioni del Settore
L'Associazione Nazionale Archeologi esprime la propria contrarietà al cd. Decreto Brambilla sul turismo (Decreto legislativo 23 maggio 2011, n.79) che prevede l'abrogazione del comma 4 dell'articolo 10 del decreto-legge 31 gennaio del 2007, n.7 (cd. Decreto Bersani). Il cd. Decreto Brambilla è una vera e propria beffa per i professionisti, in particolare per quanti all'indomani dell'approvazione del cd. Decreto Bersani puntava ad una progressiva maggiore qualificazione delle nuove generazioni di guide e accompagnatori turistici, quindi, ponendo tali professioni all'esito di uno specifico iter formativo universitario, il cd. Decreto Brambilla ha proceduto all’abrogazione di un'impressionante serie di norme fondamentali sul turismo e sulle professioni turistiche sinora in vigore senza sostituirle con nuove norme specifiche.
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