La Nuova Legge sul Turismo in Toscana: Un Riepilogo
Il 31 dicembre 2024, la Regione Toscana ha approvato e promulgato il nuovo Testo Unico del Turismo, una riforma normativa che mira a ridefinire il quadro legislativo del settore turistico regionale e, soprattutto, a limitare fortemente il settore ricettivo extra alberghiero e le locazioni turistiche.
Contesto e Motivazioni
Già da una decina di anni, alcune città nel mondo hanno cominciato a limitare gli affitti brevi, o si sono poste limitazioni al numero di notti durante l’anno. Il problema alla base è quello della scarsità degli alloggi per chi cerca affitti lunghi.
Molte città in Italia, tra cui Firenze e Venezia, hanno subito additato le locazioni brevi come quel fenomeno che va a provocare innalzamenti esorbitanti al costo degli affitti. L’obiettivo dei sindaci di Firenze e Venezia è bloccare o limitare fortemente le locazioni brevi: in particolare a Firenze, è già da uno o due anni che è stato bloccato l’avvio di nuove locazioni e strutture extra alberghiere nel centro storico di Firenze, perché il comune non rilascia più autorizzazioni.
In questo periodo storico il settore degli affitti brevi è sempre più regolamentato, come si può evincere dalla recente introduzione del CIN (Codice Identificativo Nazionale), al posto dei vari codici regionali.
Punti Chiave del Testo Unico del Turismo
“Il nuovo Testo unico definisce un sistema organico per la regolamentazione del turismo in Toscana, includendo la governance, le strutture ricettive, le locazioni turistiche, le professioni turistiche, il trasporto turistico e i sistemi di informazione e promozione. Ecco nel dettaglio i punti principali”.
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Ebbene, vediamo che cosa ha previsto la legge di modifica del Testo unico sul turismo: “I comuni a più alta densità turistica - scrive Toscana Notizie - potranno adottare un regolamento in cui individuare criteri e limiti allo svolgimento dell’attività di locazione breve per finalità turistiche, per perseguire la corretta fruizione turistica del patrimonio storico, artistico e culturale e la preservazione del tessuto sociale.
Dunque, la nuova legge regionale toscana si propone di attribuire ad alcuni Comuni il potere di negare ai proprietari (e agli altri locatori) il diritto di utilizzare un immobile per ospitare per periodi brevi i turisti italiani e stranieri. Ma, si sa, per certa politica la Costituzione italiana è sacra, è “la più bella del mondo”, solo quando fa comodo.
Strutture Alberghiere
Alla voce “Strutture alberghiere” si legge infatti: “Ampliata la gamma dei servizi offerti, con la possibilità di mettere a disposizione degli ospiti attrezzature per attività ludico-motorie e fitness, predisponendo locali per attività temporanee di smart working.
Accessibilità, Innovazione e Sostenibilità
Tra i punti chiave ci sono accessibilità, sostenibilità e innovazione digitale. La Toscana si impegna a garantire a tutti, inclusi turisti con disabilità, l’accesso paritario alle strutture e ai servizi turistici. Tra le misure introdotte, l’obbligo per le strutture ricettive di fornire informazioni dettagliate sull’accessibilità attraverso le piattaforme digitali regionali. Viene inoltre promossa una visione di turismo rispettosa dell’ambiente e del tessuto sociale: l’obiettivo è valorizzare il patrimonio rurale e culturale, incentivando pratiche come il cicloturismo e il turismo lento.
Governance e Partecipazione
La legge ridefinisce anche il ruolo degli Ambiti Turistici rinominati ora Comunità d’Ambito Turistico, che coordinano le attività di informazione e accoglienza. Ogni comunità è dotata della Consulta che svolge attività di confronto in merito alla sostenibilità e competitività dell’offerta turistica territoriale e che coinvolge operatori locali, rappresentanti dei lavoratori e associazioni per garantire una gestione condivisa e sostenibile del turismo.
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L’obiettivo è valorizzare al meglio le specificità territoriali, rafforzando al tempo stesso la capacità di attrarre visitatori attraverso una strategia integrata.
Prodotto Turistico Omogeneo
La legge conferma il Prodotto Turistico Omogeneo come insieme di beni e servizi legati a un tema specifico che risponde a segmenti di domanda turistica regionale. Il modello mira a creare offerte coordinate e riconoscibili, valorizzando le eccellenze locali e favorendo una promozione più mirata. La gestione coinvolge operatori pubblici e privati, con l’obiettivo di costruire esperienze di viaggio autentiche e sostenibili.
Nuove Tipologie di Strutture Ricettive
Tra le novità più significative, il TU introduce gli “academy hotel“, strutture che combinano ospitalità e formazione, e disciplina gli “alberghi diffusi”, favorendo la rigenerazione di borghi e aree rurali. Sono stati inoltre definiti nuovi standard per campeggi, marina resort e locazioni turistiche, con un occhio di riguardo alla qualità e alla sostenibilità.
Reazioni alla Legge
Non si sono fatte attendere le reazioni da parte della Regione Toscana. Il presidente Eugenio Giani si dice sorpreso e parla di "clamorosa scelta del governo".
"L'approccio della legge regionale è stato quello del buonsenso, del confronto e della concertazione con le categorie economiche. La legge fornisce una visione equilibrata del governo dei flussi turistici, un'attenzione alle esigenze dei residenti delle grandi città e responsabilizza i Comuni". A commentare anche la sindaca di Firenze Sara Funaro. "Dal Governo ci saremmo aspettati un intervento normativo sul turismo che fornisse strumenti concreti ai Comuni, e invece va contro a una legge che dà finalmente le risposte di cui abbiamo bisogno
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Di completo tenore la reazione di Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia e Ceo di ApartmentsFlorence. “Le locazioni brevi sono una realtà essenziale per l’accoglienza turistica in Italia. Limitare questa attività - dice Fagnoni - significa colpire non solo gli imprenditori del settore, ma anche un indotto che coinvolge migliaia di lavoratori.
L’ANBBA (Associazione Nazionale Bed and Breakfast) lancia un grido di allarme, annunciando una mobilitazione generale che, dopo le festività imminenti, si farà sentire in tutte le sedi competenti per fermare questo provvedimento.
Impugnazione del Governo
Nella riunione dei ministri del 7 marzo, il Consiglio dei Ministri guidato da Giorgia Meloni ha deciso di fare ricorso di incostituzionalità e di portare davanti alla Consulta il nuovo codice del turismo della Regione Toscana. In un comunicato stampa diffuso al termine del Cdm, il governo ha deciso di impugnare il "Testo unico del Turismo" del 31 dicembre 2024, soprattutto per gli articoli che consentono ai Comuni ad alta densità turistica di introdurre dei limiti agli affitti brevi. Secondo il governo le disposizioni sarebbero "in contrasto con la normativa statale ed europea in materia di libertà di impresa, concorrenza, ordinamento civile e penale, tutela del patrimonio culturale e profession"" violando "violano gli articoli 3, 41, 42, 117, primo comma, secondo comma lettere e), l) ed s), e terzo comma della Costituzione"
Il CDM ha deciso di portare alla Corte costituzionale anche la legge n 7 del 17/01/2025 "Disposizioni correttiva in materia di di rifugi escursionistici e di affittacamere e bed and breakfast". Anche in questo caso, lla normativa è considerata incostituzionale.
Ciclo di Incontri per i Comuni della Toscana sul Nuovo Testo Unico
Si aprirà a febbraio il ciclo di incontri online promossi da Anci Toscana e Toscana Promozione Turistica, per approfondire con i comuni le tematiche principali del Testo Unico del Turismo della Toscana.
Ecco il calendario degli incontri:
- mercoledì 5 febbraio, ore 15.30 - 17.00: Il nuovo Testo Unico del Turismo L.R. n.
Tabella riassuntiva degli aspetti contestati e violazioni invocate
Aspetto contestato | Contenuto impugnato | Violazione invocata |
---|---|---|
Libertà imprenditoriale | Divieto per immobili residenziali | Art. 3, 41, 42, 117 |
Concorrenza | Limiti temporali e quantitativi | Art. 41, 117 |
Proprietà privata | Vincoli d’uso immobili | Art. 42 |
Competenze statali vs regionali | Regolamentazione affitti brevi | Art. 117 |
Obiettivi e finalità della legge regionale n. 86/2016
- ridisegnare la nuova governance del settore, dopo lo scioglimento delle Aziende di promozione turitsica (APT) nel 2010 e la riorganizzazione delle province a seguito della legge Disposizioni sulle citta' metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni (legge Delrio).
- stipulare una convenzione con l'Agenzia regionale di promozione turistica per coordinare le attività di promozione che non sono esercitabili dai comuni
- la programmazione e il monitoraggio delle strategie e delle attività turistiche dei territori di destinazione mediante l'Osservatorio turistico di destinazione (OTD), quale strumento tecnico, a servizio degli enti locali, orientato alla valutazione, in modo continuativo, della sostenibilità e competitività delle attività di accoglienza territoriale.
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