Malga Frattasecca: Sentieri, Sapori e Storia in Val di Pejo
Malga Frattasecca ci aveva già colpito positivamente nella sua versione estiva, ma è un’ottima meta anche per l’inverno. La Val di Pejo è una piccola laterale della Val di Sole: percorrete quest’ultima fino ad arrivare ad Ossana, dove si imbocca appunto la Val di Pejo.
Come Arrivare a Malga Frattasecca
Arrivati a Pejo Fonti, proseguite fino in fondo al paese, fino ad incontrare, sulla destra, gli impianti di risalita. Poco oltre troverete un cartello: al curvone proseguite dritto seguendo le indicazioni per il Lago di Pian Palù e la località Fontanino. Potete anche lasciare l’auto in paese: si arriva a destinazione in circa mezz’ora a piedi (1 chilometro e mezzo, pianeggiante). In auto invece bastano pochi minuti.
Un’alternativa, da Pejo Fonti, è quella di prendere la stradina dietro la Pasticceria della Nonna e seguire le indicazioni, provvisti di ciaspole.
L'Accoglienza e la Cucina Tradizionale
Ad ogni modo, una volta arrivati troverete ad accogliervi una struttura molto carina e curata. I piatti sono quelli della tradizione trentina: strangolapreti, canederli allo speck o al formaggio in brodo o al burro fuso, tagliatelle con i funghi o con il cervo e poi gnocchi di polenta con cuori di Casolét. Come secondi tagliata di cervo, salsiccia con polenta; polenta, cervo e funghi, formaggio alla piastra e così via.
Completano il quadro i dolci: torta ricotta e cioccolato, strudel, crostata ai frutti di bosco e panna cotta con cioccolato o frutti di bosco.
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Periodi di Apertura
In inverno la malga è aperta tutti i giorni per pranzo e cena durante il periodo delle festività (quest’anno dal 21 dicembre 2024 al 7 gennaio 2025). A febbraio e marzo è aperta il venerdì ed il sabato a pranzo e a cena, mentre la domenica solo a pranzo.
Sentieri nei Dintorni di Malga Frattasecca
Cosa fare dopo un bel pranzo o prima di una cena a Malga Frattasecca? Il "Percorso della Grande Guerra” è un itinerario ad anello che ha come punto di partenza ed arrivo il parcheggio di Malga Frattasecca (1520 m).
Il Percorso della Grande Guerra
Il percorso tematico si trova in Val del Monte - poco distante da Peio Fonti - un territorio che fu aspramente conteso dagli eserciti italiano e austro-ungarico durante la Prima Guerra Mondiale per il suo essere terra di confine fra i due regni. Sulle montagne della Val di Peio furono combattute le più alte battaglie di tutti i tempi - la “Guerra Bianca” - con le truppe dei due eserciti a contendersi cime e ghiacciai a quote elevate, in condizioni ambientali proibitive. La linea militare austriaca era situata tra il Monte Cevedale e la Punta S. Matteo, mentre quella italiana tra Punta Albiolo e il Monte Mantello.
Le tracce di quel triste periodo sono evidenti nei luoghi di profonda suggestione che il sentiero ripercorre, attraverso un itinerario ad anello realizzato dal Parco Nazionale dello Stelvio in collaborazione con il Museo della Guerra “Peio 1914-1918. La Guerra sulla porta”. L’escursione si articola su strade e mulattiere costruite in occasione dell’evento bellico e fa comprendere come era strutturata la difesa e l’organizzazione militare di questo settore, permettendo di vedere fortificazioni, trincee, gallerie e camminamenti militari.
Tappe del Percorso
Il percorso inizia a Malga Frattasecca dove si imbocca il sentiero CAI-SAT 110 che attraversa il fondovalle e sale ai ruderi del Forte Barbadifior (1610 m). Costruito all’inizio del 1900 come blockhaus, ovvero caserma difensiva armata (per fermare un eventuale sfondamento italiano dal Passo del Montozzo - Passo della Sforzellina o Colle degli Orsi), dopo il 1930 venne distrutto per recuperare il materiale ferroso.
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Da qui si continua lungo la Val del Monte, sino a raggiungere il “Pont del Margolìn”, la passerella che porta sul versante opposto della valle. Dopo aver attraversato un tratto di strada asfaltata si prende un sentiero che conduce al pascolo della Malga Frattasecca alta.
Superata la radura si sale agli “Stoi” della Vegaia, una serie di gallerie scavate nella roccia - dove è possibile entrare - che erano utilizzate come postazioni di vigilanza, riparo e deposito munizioni. In breve tempo si raggiunge il panoramico “Pian de la Vegaia” (1950 m), terrazzo ampiamente fortificato, caratterizzato dalle ancora evidenti trincee militari.
In questo posto era prevista la realizzazione del “Forte Montozzo” (sul versante opposto del Forte Barbadifior), ma i lavori furono sospesi perché il luogo, oltre ad ospitare i comandi militari, diventò il principale supporto logistico di questo settore e si creò una “cittadella” militare - baracche per i soldati, magazzini per i viveri, infermerie, una cappella… - che giunse ad ospitare fino a seicento militari.
Il Rientro
Il rientro del percorso si compie lungo la “Strada de la Vegaia”, con segnavia CAI-SAT 124, che si conclude al parcheggio della Malga Frattasecca. Questa Strada Militare è un bellissimo esempio di ingegneria di montagna; è lunga sei chilometri e venne realizzata a regola d’arte dall’Impero, con grande cura - fra il 1910-11 in previsione della realizzazione di “Forte Montozzo” e poi ampliata e sistemata nel 1914 - perché garantiva il transito di armi e viveri per i soldati in prima linea. I trasporti avvenivano di notte ed erano effettuati dai militari, talvolta vennero anche impiegate le donne del paese.
Escursione alla Cascata Cadini
Questo percorso in Val del Monte ci fa trascorrere una particolare mattinata nel bosco lungo i sentieri della grande guerra, con una sosta in Val Cadini per ammirare gli schizzi d’acqua delle sue cascate. Dopo aver lasciato l’auto nel parcheggio sterrato che si trova sotto la Malga Frattasecca, si prosegue a piedi in direzione delle rovine del Forte Barbadifior, caratteristico posto panoramico sulla Val del Monte. Dal forte si prosegue fino a giungere al Ponte del Margolìn, un ponte che consente di superare il torrente Noce e passare dalla parte opposta della valle. Si continua il percorso sul sentiero della grande guerra fino al pascolo della Malga Tremenesca alta, dalla quale si sale fino alla cascata Cadini, dove una passerella ci porta fino al centro dell’acqua scrosciante!
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Passeggiata nel Bosco con i Lama
Siete alla ricerca di un incentivo per far camminare in montagna i vostri bambini? Un lama potrebbe essere la soluzione! Morbido, simpatico, con i ciuffetti sulle orecchie e gli occhi dolci… chi non se ne innamorerebbe a prima vista? L’appuntamento è da metà giugno a metà settembre ogni sabato mattina alle 9 a Malga Frattasecca, raggiungibile da Pejo Fonti percorrendo la strada della Val del Monte per un paio di chilometri.
Il transito con le auto è consentito fino alle 9.45 e dopo le 18, ma i clienti della malga non hanno limitazioni in tal senso. Sarà sufficiente che espongano sul cruscotto il pass che verrà loro consegnato. Ad attendervi, assieme a Tiziano, gestore della malga (totalmente rinnovata nel 2015 con l’utilizzo, per gli interni, di legno di larice proveniente da un vecchio maso nei pressi di Cogolo) e guida alpina.
Qualche minuto da dedicare ai primi rudimenti in materia di “guida del lama e guida dell’asino” e si parte con destinazione Cascata Cadini, una delle più belle cascate della Val di Pejo. Si sale a passo di lama, allegro ma non troppo (sono davvero animali ubbidienti e facili da condurre), ascoltando tutte le curiosità che Gabriele ha da raccontare sulla storia dei luoghi e sui suoi animali.
Lungo la salita ci si ferma tra le altre cose in un punto da cui si scorge il forte austriaco Barbadifior. Anche il bosco regala tante emozioni: scoiattolini, uccelli rapaci, fragoline di bosco… i bambini ameranno cimentarsi nella ricerca di tutto questo, aiutati dalle descrizioni degli esperti accompagnatori.
In un’oretta e mezza di camminata tranquilla nel bosco si giunge al bivio che conduce alla cascata Cadini. Si legano all’albero lama ed asinelli, si dà loro qualcosa di buono per premiarli e si prosegue a piedi su un piccolo sentiero che in pochi minuti conduce alla cascata (questo tratto non è adatto agli animali): si passa dapprima vicini alla cascata poi si sale al livello superiore sulla passerella inaugurata da poco, arrivando ad un belvedere situato praticamente dentro la cascata!
Di ritorno dalla deviazione per la cascata si riprendono al guinzaglio gli amici lama e si fa rientro alla malga, più o meno verso le 12, in perfetto orario per gustarsi un ottimo pranzetto all’ombra dei gazebi. E dopo pranzo relax sulle sdraio!
Informazioni Utili
- Tipo di escursione: escursione di media difficoltà, ideale per chi desidera trascorrere una mezza giornata nella natura assaporando la storia d’altri tempi.
- Quota partenza: 1.520 mslm.
- Quota arrivo: 1.850 mslm.
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