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Manuale di Sopravvivenza Burocratica per Partner Stranieri in Italia

La relazione e/o il matrimonio fra un cittadino italiano e un cittadino extracomunitario è ostacolata da problemi burocratici molto complessi. Le persone coinvolte non sono poche; si stima che circa 50.000 Italiani inizino ogni anno una relazione sentimentale con un cittadino non comunitario, ma al traguardo non giunge che la metà. E' necessario affrontare i problemi senza arrendersi ai molti ostacoli.

Le difficoltà da superare possono durare anni e spesso ci si arrende di fronte a situazioni burocratiche talmente insormontabili, che gli interessati sovente interrompono i loro legami sentimentali. Lo stato italiano si è occupato poco del problema, mentre altri Paesi civili hanno codificato e regolamentato le casistiche relative, consentendo allo straniero anche l'ingresso per sola convivenza. In Italia in questo campo "si naviga a vista nella nebbia". Non vi è certezza di diritto; molte sono le norme da interpretare e la discrezionalità è una "norma". Le leggi sono spesso violate per la convinzione dei "burocrati" che tanto l'utente non farà ricorso.

Come fare per avere certezze? Non è semplice! Non è possibile! Si possono solo cercare strade percorribili, con la speranza di non cadere mai nelle "sabbie mobili" burocratiche! Il presente manuale, oltre a fornire informazioni di difficile reperimento, suggerisce pertanto strategie di difesa più o meno attuabili, nonchè talune soluzioni concrete (spesso scaturite da sperimentazioni personali) ai numerosi problemi burocratici che si presentano.

Le Difficoltà Burocratiche e le Possibili Soluzioni

Nonostante la direttiva europea 2004/38 sul “diritto dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri” sia stata recepita dall'Italia da piu' di un anno, le Questure d'Italia confondono ancora la disciplina da applicare ai ricongiungimenti familiari che i cittadini extracomunitari richiedono in favore dei propri parenti, con il diritto di soggiorno dei familiari di cittadini comunitari. Ne consegue un intreccio normativo dalle conseguenze illegittime.

La legge italiana in attuazione della direttiva europea prevede che, trascorsi tre mesi dall'ingresso il familiare di cittadino italiano (coniuge, figli, genitori e figli dei figli a carico) possono richiedere alla Questura del luogo di residenza la carta di soggiorno, ma le Questure invece di applicare l'articolo 10 del d. lgs. n. L'illegittimita' di simili prassi e' stata recentemente ribadita da una sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee (emessa in data 25 luglio 2008 nel procedimento n. C-127/08) in un procedimento riguardante la legislazione irlandese. Per gli aspetti che ci interessano la Corte ha ribadito che gli Stati devono consentire ai cittadini dell'UE (italiani compresi, ovviamente) la conduzione di una normale vita di famiglia che rientra nelle liberta' garantite dalla UE e dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, che all'art. 8 riconosce il diritto al rispetto della vita privata e familiare.

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Matrimoni Misti e Permesso di Soggiorno

Un italiano o un'italiana, ogni dieci che si sposano, sceglie ormai un partner straniero. Se poi si aggiungono le nozze in cui entrambi i coniugi non sono italiani arriviamo, secondo i dati Istat relativi al 2009, al 14 per cento del totale. Le coppie miste si confermano come il dato emergente del nostro costume sociale.

Secondo, anche per ostacolare l'erogazione di 1.550 euro, le questure accordano permessi di breve durata alle donne che sposano italiani. Per questo io consiglio le coppie: chiedete immediatamente la carta di soggiorno, perché ne avete diritto.

Cittadinanza Italiana e Tempi Burocratici

Il governo ha elevato da 6 mesi a due anni il periodo di convivenza post-matrimoniale necessario perché il coniuge straniero possa chiedere la cittadinanza italiana. Intanto il periodo scatta da quando lo straniero è iscritto in anagrafe, e coi tempi burocratici italiani si perdono già sei o sette mesi. poi, trascorsi i due anni, si va in Prefettura e ti danno, come capita a Roma, un appuntamento da lì a un anno solo per poter consegnare i documenti. Infine ci sono i tempi burocratici per esaminare la domanda e conferire la cittadinanza: e passano altri due-tre anni.

Indice del Manuale

  • Prefazioni - Avvertenze
  • 1. Gli amori senza frontiere
  • 2. Utilità
  • 3. La guerriglia burocratica
  • 4. I visti
  • 5. Le espulsioni: ricorsi e revoche
  • 6. Legalizzazioni e certificati
  • 7. Il matrimonio in Italia
  • 8. Il matrimonio all'estero
  • 9. I titoli di soggiorno
  • 10. La cittadinanza italiana
  • 11. La regolarizzazione completa del partner
  • 12. I parenti del partner straniero
  • 13. Il ricorso alla Corte Europea
  • 14. La modulistica
  • Bibliografia web - Indice normativo sul web

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