Le Migliori Escursioni nel Parco Nazionale della Majella per Ogni Livello di Difficoltà
Bellissimo e ancora poco conosciuto, il Parco Nazionale della Majella è uno di quei luoghi che, quando li scopri, ti chiedi come sia possibile non averne sentito parlare prima. Il Parco Nazionale della Majella si trova tra le provincie di Chieti, L’Aquila e Pescara, in una parte di Abruzzo particolarmente bella e selvaggia. Questo territorio è la meta ideale per chi ama i trekking e le attività nella natura. I paesaggi sono meravigliosi, ma non aspettatevi i servizi che si trovano in località più turistiche: non ci sono impianti di risalita e non sempre troverete un rifugio dove pranzare quando fate trekking.
La fruizione turistica del territorio del Parco Nazionale della Majella è assicurata da un'ampia rete di sentieri e percorsi che, rigorosamente verificati e tracciati con GPS, a partire dal 2010, dal personale dell'Ente, si sviluppano per oltre 1200 km, tra sentieri escursionistici, per famiglie, per diversamente abili, ippovie, percorsi per mountain bike e percorsi di sci di fondo escursionistico.
Escursioni Facili e Turistiche
Se siete alla ricerca di una zona dove fare escursioni facili in Abruzzo, la zona di Serramonacesca è perfetta. Siamo nel comune di Serramonacesca, un paesaggio di colline e fitti boschi color smeraldo, con le montagne che fanno da cornice. Da Serramonacesca raggiungete in auto l’Abbazia di San Liberatore a Majella, una meraviglia romanica immersa nel verde di cui, nei fine settimana, è possibile visitare anche gli interni (in luglio e agosto è aperta tutti i giorni).
Dal parco dell’Abbazia di San Liberatore a Majella parte il sentiero che attraversa le Gole dell’Alento. Il percorso lungo il fiume Alento è facile e adatto anche ai bambini, una passeggiata di circa 30 minuti tra andata e ritorno. Nei pressi dell’abbazia ci sono i cartelli che indicano la direzione da seguire; incamminatevi e dopo una breve discesa arriverete al fiume.
Un luogo affascinante e sicuramente da inserire tra le cose da vedere nel Parco è Castel Menardo. La leggenda dice che il castello sia stato costruito da Carlo Magno e, anche se ciò che resta sono solo i ruderi delle antiche mura, la posizione che domina la Valle dell’Alento regala una vista spettacolare.
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Il sentiero per Castel Menardo parte dalla strada a pochi minuti da Serramonacesca (ci sono le indicazioni), lo vedrete inoltrarsi nel bosco sulla destra; fate attenzione perché i cartelli che indicano l’inizio del percorso sono piccoli e non c’è un grande spiazzo dove lasciare l’auto. La camminata, in salita, è davvero breve e lungo il sentiero troverete una bella area pic nic con una fontanella.
Se cercate un’escursione facile da fare in Abruzzo, perfetta anche per i bambini, l’Anello della Valle Giumentina è quello che fa per voi. Lasciata l’auto nel piccolo parcheggio all’inizio del paese, incamminatevi sulla strada sterrata per percorrere l’Anello della Valle Giumentina, un sentiero facile e quasi del tutto pianeggiante, lungo 6 chilometri.
Sentieri per Famiglie
I sentieri per famiglie sono indicati per persone poco allenate e sono adatti ai bambini in grado, in ogni caso, di camminare in autonomia ed in sicurezza, e con la necessaria attenzione da parte degli adulti. Non sono sentieri percorribili con il passeggino.
- Grotta delle Praje (Lettomanoppello): Turistico, 20 minuti.
- Sant'Angelo in Vetuli (Sulmona): Turistico, 10 minuti (Attualmente chiuso).
- Fosso Vetrina (S. Eufemia a Maiella): Turistico, 30 minuti.
Escursioni di Media Difficoltà
Se vi va di fare un’escursione con un po’ di dislivello potete prendere il sentiero che dalla strada, poco prima di arrivare all’Abbazia di San Liberatore, sale sulla destra per raggiungere l’Eremo di Sant’Onofrio. È una camminata di poco più di un’ora, ma se volete dimezzare i tempi potete percorrere in auto la strada che sale in direzione Castel Menardo; continuate fino a raggiungere una stradina sterrata che entra sulla sinistra, dove vedrete il cartello con le indicazioni del percorso.
Una camminata con un po’ più di dislivello ma comunque semplice è quella che porta a Pianagrande, da cui si ha una vista panoramica sulla Valle dell’Orfento. Per raggiungere Pianagrande prendete il sentiero B1 che parte da Decontra, sempre sulla strada sterrata che vedrete dal piccolo parcheggio all’inizio del paese. Il percorso è ben tracciato e segnalato, impiegherete meno di 2 ore per percorrere i 750 metri di dislivello e raggiungere il punto panoramico sulla profonda Valle dell’Orfento.
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Da Sant’Eufemia si può fare una bella escursione ad anello sul sentiero B4, per vedere il Giardino Botanico e raggiungere il Bosco di Lama Bianca. Il percorso è di 10 chilometri per 680 metri di dislivello, impiegherete 3-4 ore di cammino circondati dalle belle vette della Majella per completarlo.
Che lo raggiungiate attraverso il sentiero da Roccacaramanico, o continuando in auto sulla strada che si snoda tra le alture del Parco, non perdete una visita a Passo San Leonardo. Questo altopiano ventoso a 1280 metri di altitudine, con prati punteggiati di fiori e cavalli liberi al pascolo mi è piaciuto moltissimo.
Partendo dal Rifugio Bruno Pomilio, è possibile intraprendere un trekking di media difficoltà verso il Pianoro del Blockhaus. Dal Rifugio Bruno Pomilio al Pianoro del Blockhaus, si può seguire la strada asfaltata, interdetta alle auto, oppure prendere il sentiero sterrato che sale dritto a fianco dell’impianto di risalita. Le due vie si incontrano poco più avanti e da lì, fino al Pianoro del Blockhaus, il percorso sarà su strada asfaltata (percorso denominato “Porreca - Montanelli”): una passeggiata super panoramica, più che un’escursione.
Escursioni Impegnative e per Esperti
La zona più occidentale è verdissima, con altopiani e splendidi borghi arroccati mentre la parte est è la più aspra e rocciosa, con sentieri anche molto impegnativi che portano alle vette più alte.
Uno degli eremi d’Abruzzo più belli, incastonato nella roccia di una falesia spettacolare, è l'Eremo di San Bartolomeo. Il modo più semplice per arrivare all’Eremo di San Bartolomeo è attraverso il sentiero che parte da Roccamorice. Potete raggiungere l’eremo anche dalla Valle Giumentina, facendo una bella camminata.
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Meno nascosto ma circondato da un panorama meraviglioso, l’Eremo di Santo Spirito a Majella è uno degli eremi da vedere assolutamente in Abruzzo. L’antica costruzione ha ormai le sembianze di una bella chiesa che si fonde con la roccia e dà su uno splendido giardino.
Tra i luoghi assolutamente da vedere nel Parco Nazionale della Majella spicca la Valle dell’Orfento. Un canyon spettacolare e profondo, attraversato dalle acque cristalline del fiume e immerso nel verde intenso di boschi fittissimi. Una meraviglia da non perdere, il luogo perfetto dove fare escursioni in Abruzzo, dalle più semplici ai trekking più impegnativi.
Per accedere alla Valle dell’Orfento è necessario registrarsi gratuitamente al Centro Visite di Caramanico Terme, dove troverete anche la carta dei sentieri che vi consiglio di prendere. Al Centro Visite di Caramanico propongono 3 percorsi di diversa lunghezza e difficoltà per esplorare la valle.
Se vi trovate a Fara San Martino, non perdete le Gole di San Martino. Le gole sono uno stretto passaggio tra le rocce, un canyon spettacolare che si raggiunge con un brevissima e facile camminata da Fara San Martino. Dal parcheggio salite verso la casetta dell’Info Point e continuate, oltrepassando la sbarra. Camminate per circa 10 minuti fino a raggiungere il punto dove il canyon sembra finire, riducendosi ad uno stretto passaggio tra le rocce sinuose.
Per salire al Monte Amaro ci sono diverse vie, alcune più ripide e brevi, altre più dolci e lunghe. La Via Normale al Monte Amaro invece è quella che parte dal Passo San Leonardo, nella grande vallata tra il Morrone e la Majella. È la via più breve, ma anche quella più ripida, con meno acqua, esposta per gran parte del sentiero e con un dislivello notevole se la si affronta in giornata: +1774m circa in salita. Mi sento di consigliarla solo ad escursionisti molto esperti ed allenati, non solo per il dislivello, ma anche per le condizioni climatiche (sole, caldo, pietra chiara e niente acqua) e dei sentieri (pietrosi, è facile scivolare).
La via più semplice al Monte Amaro e con meno dislivello è quella che stavano percorrendo tutti gli escursionisti che abbiamo incontrato. Lasciando l’auto al Rifugio Bruno Pomilio, ai piedi del monte Blockhaus, si prosegue lungo il crinale in quota (sentiero bellissimo, che abbiamo percorso anche noi) fino al Monte Focalone, volendo deviando per una foto fino al bellissimo bivacco Fusco, affacciato sull’enorme caldera e sui crinali del Monte Acquaviva. Dal Monte Focalone si prosegue in un lungo su e giù in alta quota fino al Monte Tre Portoni e da lì l’ultima, faticosissima anche se non ripida ascesa per il Monte Amaro. È il percorso in assoluto più semplice e con meno dislivello: +1219 metri, partendo dai 1889m del Rifugio Pomilio. Non è comunque un percorso adatto a tutti, perché si tratta in ogni caso di 12km di percorso sola andata, con scarsità d’acqua (dopo il rifugio, c’è la fonte Acquaviva e la fonte Ghiacciata in cima alla prima salita per il Monte Focalone) e sempre esposto al sole.
La terza via di trekking al Monte Amaro è quella che noi abbiamo percorso in discesa: da Caramanico Terme per i più arditi (+2500m di dislivello in salita), oppure da Guado S. Antonio, il punto più alto dove porta la strada, con “soli” +1672m in salita. È un percorso scenografico sempre a strapiombo ma con panorami pazzeschi sul Morrone che ha il vantaggio di essere all’ombra al mattino presto, almeno nella seconda metà del percorso, che rimane protetto sul lato occidentale del crinale.
Dopo il Ponte della Pietra segue un percorso veramente ripidissimo e devastante, attraverso una faggeta. Il sentiero è difficile da seguire nonostante sia ben segnalato per via della vegetazione rigogliosa e del fatto che è evidentemente un sentiero poco battuto. Si tratta di 800m di dislivello in un tratto di circa 3km, con ripidità in alcuni punti che quasi sfiora il 60% e non scende mai sotto il 25% nei tratti peggiori. Questo tratto di sentiero fa parte del circuito di sentieri che raggiungono gli eremi celestiniani, il “sentiero dello spirito”.
Se avete ancora forze (a stento noi avevamo forze per dormire), da Piana Grande parte una deviazione di 45′ per il bellissimo Eremo di San Giovanni, a cui si accede da una fessura per terra, solamente strisciando.
Dal Pianoro del Blockhaus alla Tavola dei Briganti, dalla Cappella della Madonna della Neve, lasciato alle spalle il percorso Porreca - Montanelli, parte il sentiero sterrato che conduce alla Tavola dei Briganti e alle cime della Maiella più famose, come il Monte Amaro. Il sentiero si sviluppa sulla destra rispetto alla cappelletta ed è comunque ben segnalato con l’indicazione “P” (che sta per Parco) e la classica segnaletica escursionistica bianco-rossa.
Gradi di Difficoltà delle Escursioni
Maiella Escursioni offre diversi gradi di difficoltà per le sue attività:
- Turistico: Nessuno sforzo fisico richiesto, adatto a tutte le età.
- Facile: Brevi sentieri con poco dislivello, adatto a diverse età e gradi di allenamento.
- Intermedio: Itinerari più lunghi con dislivello moderato (4/5 Km, 400/500 mt dislivello).
- Difficile: Sforzo fisico maggiore, itinerari d’alta quota (8-12 km, 700/1000 metri di dislivello).
- Esperti: Lunghe distanze e dislivelli impegnativi, ottima conoscenza dell’ambiente montano.
Consigli Utili per le Escursioni
- Informarsi sulle condizioni dei sentieri e le previsioni meteo.
- Portare sempre acqua a sufficienza, soprattutto nei percorsi esposti al sole.
- Utilizzare scarponi da trekking adatti al tipo di percorso.
- Avere con sé una cartina dei sentieri del Parco.
- Considerare l'uso di bastoncini da trekking per facilitare la camminata.
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