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Napoli: Turismo, Notizie e Cosa Vedere

Napoli è una città che incanta con il suo fascino unico al mondo. Intricati vicoli circondati da palazzi storici, panni stesi alle finestre insieme a un caotico clima cittadino: questa è Napoli. Una città che non stanca mai e che, con la sua bellezza, ha saputo conquistare personaggi famosi come Stendhal e Benedetto Croce. Grazie al suo patrimonio storico, artistico, culturale e culinario la città ha raggiunto una fama internazionale con turisti che arrivano da tutto il mondo per ammirare con i loro occhi le sue bellezze.

Cosa Vedere nel Centro Antico di Napoli

Il centro storico di Napoli, considerato il più grande di tutta Europa, è così affascinante e ricco di monumenti da essere dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. La città è un vero museo a cielo aperto: il centro è formato da un’intricata rete di strade e vicoli acciottolati, caratterizzate dalla presenza di importanti palazzi, chiese e bar dove assaggiare il vero espresso italiano.

I Vicoli di Napoli

I vicoli di Napoli del centro storico sono un reticolo di centinaia di viuzze tutte da scoprire. Immergetevi nelle stradine, confondetevi ai turisti, agli studenti e alle persone del luogo. Scoprite i vicoli e i tanti scorci che offrono, scorgete gli interni dei palazzi, entrate nelle botteghe e nei negozi tipici, parlate con gli abitanti, gustate una pizza e le innumerevoli golosità dello street food che la cucina napoletana offre.

Spaccanapoli

Spaccanapoli è una delle strade più conosciute di Napoli. Ci sarebbe da parlare per ore solo di questa strada per tutto quello che si trova lungo il suo percorso. Spaccanapoli è una delle tre arterie principali che suddividono (appunto ”spaccano”) la città partenopea tagliando il centro storico da nord a sud, dai Quartieri Spagnoli fino al quartiere di Forcella. Il modo migliore per comprendere appieno il suo nome è ammirarla dall’alto da Castel Sant’ Elmo o dalla Certosa di San Martino.

Via San Gregorio Armeno

Dal Complesso Monumentale di Santa Chiara ci siamo diretti verso San Gregorio Armeno. Io sarei rimasta lì per ore entrando in ogni bottega a farmi raccontare le storie di tutti. Nota come “O’ vico de’ pasture” cioè la strada dei pastori, San Gregorio Armeno non è una semplice via del centro storico napoletano, è tradizione, atmosfera e arte. Qui 365 giorni all’anno potete respirare atmosfera natalizia e ammirare le opere d’arte fatte da artigiani locali.

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Un vero museo a cielo aperto dove si possono trovare le più antiche e botteghe di arte presepiale del mondo che confezionano statuette di terracotta, ispirate non solo a personaggi del presepe ma anche a figure storiche, VIP e a personaggi di attualità. Celeberrime botteghe presepiali tipiche della tradizione natalizia napoletana, visitabili tutto l’anno.

Via Costantinopoli e Piazza Bellini

Via Costantinopoli e Piazza Bellini: strada e piazza molto belle e con eleganti palazzi (purtroppo spesso caotiche) che collegano il centro storico al Museo Archeologico Nazionale. Affacciatevi nel chiostro del Conservatorio da cui potete udire i canti e le musiche degli allievi durante gli studi. Dichiarato Conservatorio reale nel 1807, svolgeva opera di recupero sociale per i ragazzini più poveri, a cui veniva impartita una formazione musicale che li riscattasse dalla povertà. Nel tempo si sono formati qui numerosi artisti ed oggi ospita concerti di assoluto rilievo.

Prima tappa Piazza Bellini, punto di ritrovo degli universitari e centro della movida napoletana. Da piazza Bellini hai diverse scelte per proseguire la vostra passeggiata.

Monumenti e Luoghi di Interesse

Duomo di Napoli

Il Duomo di Napoli è una meravigliosa cattedrale del ‘200 che include al suo interno: la Basilica di Santa Restituta, il Battistero di San Giovanni in Fonte, la Cappella e il Museo del Tesoro di San Gennaro, santo protettore della città, con capolavori di oreficeria di valore inestimabile.

Il Duomo di Napoli fu fatto costruire dal re Carlo D’Angiò nel XIII secolo secondo un piano che vedeva la Basilica di Santa Restituta e il Battistero inglobati nel progetto di costruzione. Il Duomo, a tre navate, presenta una pianta a croce latina con cappelle laterali mentre la sua facciata si presenta in stile neo-gotico dopo diversi lavori di ristrutturazione. Sopra i tre portoni esterni sono presenti elementi decorativi scultorei gotici; la porta di destra viene utilizzata soltanto per le festività che celebrano San Gennaro e in alcuni casi straordinari.

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Tra le cappelle due si contraddistinguono per dimensione e valore artistico: la Cappella di Santa Restituta e la Cappella del Tesoro di San Gennaro. La Cappella del Tesoro di San Gennaro, in particolare, risale alla prima metà del XVII secolo, e qui, tre volte all’anno (il primo sabato di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre) i fedeli attendono il miracolo della liquefazione del sangue del Santo.

Cappella Sansevero e il Cristo Velato

Una tappa obbligata vicino alla Chiesa di San Domenico Maggiore dovrebbe essere la cappella San Severo per vedere il Cristo Velato. La Cappella Sansevero risale alla fine del Cinquecento ed è stata commissionata da Raimondo di Sangro Principe di Sansevero, noto alchimista e personaggio vicino agli ambienti della Massoneria del Regno di Napoli.

Si trovano in questa meravigliosa ed enigmatica cappella alcune opere straordinarie, tra cui il “Cristo velato” di Giuseppe Sanmartino, una delle sculture più visitate al mondo, eccezionale per il suo realismo. Il Cristo Velato è un’opera che ritrae il Cristo disteso il cui corpo martoriato è ricoperto da un leggero velo. La particolarità dell’opera risiede nel fatto che anche attraverso il velo di marmo si possano riconoscere le espressioni del volto e il velo sembra non essere fatto di marmo.

Oltre al Cristo Velato qui si trovano anche le 10 Statue della Virtù e nella Cavea sotterranea sono ospitate due Macchine Anatomiche, vale a dire i corpi di un uomo e una donna perfettamente conservati che permettono di osservare da vicino il sistema circolatorio di un essere umano.

Orari Tesoro di S.Gennaro: mar- sab 09.30 -17, domenica e festivi 9:30-14.

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Biglietti Cappella Sansevero:

  • Biglietto 8€
  • Ragazzi da 10 a 25 anni: 5€
  • Artecard: 6€
  • Soci FAI: 6€
  • Bambini fino a 9 anni: gratis

Complesso Monumentale di Santa Chiara

Una delle piazze principali da cui iniziare la visita del centro storico. Bellissima e particolare per la sua austerità, la settecentesca chiesa di Santa Chiara mostra capolavori di Giotto e Tino da Camaino. Nel cuore del centro storico di Napoli si trova l’antico Monastero di Santa Chiara fatto costruire dal re Roberto d’Angiò e dalla moglie Sancia di Maiorca, intorno al 1310. In questo complesso si trovavano due conventi: uno femminile per le clarisse e l’altro maschile per i frati minori francescani.

Il complesso ospita un meraviglioso chiostro maiolicato, un presepe napoletano del ‘700 con spaccati di vita dell’epoca, un’area archeologica sulle Thermae di Neapolis, il museo dell’Opera con la storia di Napoli fino al XX sec., una sezione di decorazioni marmoree, una sui reperti trovati durante gli scavi. L’antico chiostro di Santa Chiara del 1300 è stato restaurato nel 1739 da Domenico Antonio Vaccaro che divise il giardino in quattro parti con 64 colonne ottagonali rivestite di maioliche coloratissime raffiguranti tralci di viti.

Costruita originariamente secondo uno stile gotico, la chiesa fu quasi totalmente distrutta da un bombardamento nell’agosto del 1943 durante il secondo conflitto mondiale. Dopo lavori di restauro ora possiamo nuovamente ammirarla nel suo stile originario. Da non perdere una visita al Chiostro Maiolicato del monastero caratterizzato dalla presenza di un giardino con viali fiancheggiati da pilastri ottagonali rivestiti da maioliche eseguite da due artigiani locali.

Napoli Sotterranea

Sono i resti dell’antico teatro romano a cui si accede tramite una botola in un’abitazione. Una delle tappe da non perdere in città è una visita alla Napoli sotterranea che nasconde vere opere di grande ingegneria civile scavate nel sottosuolo. Dopo essere stati dimenticati per lungo tempo, un lavoro di recupero e valorizzazione ha reso possibile ammirare i luoghi sotterranei che risalgono sia al periodo greco-romano e che alla Seconda Guerra Mondiale, dove qui sono stati costruiti rifugi antiaerei.

Nel sottosuolo della città si trova anche la Galleria Borbonica che, voluta nel 1853 da Ferdinando II di Borbone, collegava Palazzo Reale e piazza Vittoria presentandosi, in caso di bisogno, come un’utile via di fuga verso il mare per i reali napoletani.

Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN)

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) è uno dei musei archeologici più importanti al mondo. Ospita un panorama vastissimo della civiltà greco-romana con reperti recuperati da Pompei, Ercolano e Roma, tra cui spicca la collezione Farnese. Alla Stazione della Metro Linea 1 "Museo" vi è un allestimento dei più importanti pezzi archeologici ritrovati durante i lavori per la costruzione della metropolitana. L’attuale Museo Archeologico Nazionale di Napoli è stato uno dei primi musei archeologici d’Europa ed ora è tra i più importanti al mondo per ricchezza del suo patrimonio.

All’interno si possono trovare reperti preistorici del Sud Italia, resti di città sepolte dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., ma anche opere della collezione Farnese appartenuta ai Borbone. Una parte del museo è nota come “Gabinetto Segreto” (G.S.) nome che la famiglia reale dei Borbone diede alle sale riservate in cui venivano raccolti vari reperti a tema erotico e sessuale ritrovati negli scavi di Pompei ed Ercolano.

Piazza del Plebiscito

Piazza Plebiscito è il cuore di Napoli. Simbolo di Napoli, Piazza del Plebiscito è un luogo utilizzato per eventi ma anche un ritrovo sia per i napoletani che per i turisti che vengono qui ad ammirare i suoi ampi spazi e gli importanti edifici che qui si affacciano, come la Basilica di San Francesco di Paola, il Palazzo Reale, il Palazzo della Prefettura e il Palazzo Salerno.

Sul lato opposto si trova il Palazzo Reale, una delle quattro residenze che ospitò i Borbone durante il Regno delle Due Sicilie. All’interno si può visitare il Museo dell’Appartamento Storico e il giardino pensile. C’è una leggenda secondo la quale è impossibile attraversare la piazza bendati e passare tra le statue del Canova.

Palazzo Reale di Napoli

Il Palazzo Reale fu fatto costruire a fine Cinquecento dal viceré don Ferdinando per accogliere e ospitare Re Filippo III che sarebbe dovuto venire in visita Napoli. Il progetto fu affidato a Domenico Fontana che iniziò i lavori nel 1600 e dopo due anni consegnò il complesso, anche se i lavori non erano completamente terminati. La facciata principale è caratterizzata dalla presenza di otto nicchie che custodiscono otto dei più importanti Re che sono saliti sul trono del Regno di Napoli.

All’interno si può visitare l’Appartamento Storico, che oramai trasformato in museo, racchiude l’Appartamene Reale dei sovrani e tutto ciò che era incluso nel Piano nobile. Fortunatamente alcune stanze sono riuscite a mantenere nel tempo il loro aspetto originario, come la Sala del Trono, la Sala Diplomatica e la Sala dei Fiamminghi. Da non perdere una visita al Teatro di Corte che ha saputo conservare non solo la sua struttura architettonica originale ma anche dodici statue in gesso e cartapesta raffiguranti nove Muse e tre divinità romane.

Castel dell'Ovo

Da via Partenope, nel lungomare di Napoli si può raggiungere l’Isolotto di Megaride che ospita il famoso Castel dell’Ovo. Già dai tempi degli antichi romani qui era stato costruito un edificio a scopo difensivo e militare, noto come Castrum Lucullanum. Nel medioevo il complesso era diventato un eremo per monaci e monache, ma nel XV secolo, a causa delle incursione barbariche, si rese necessario costruire una struttura difensiva.

L’ubicazione del Castel dell’Ovo, un tempo importante per motivi militari, ora lo rende un luogo stupendo per ammirare l’intero Golfo di Napoli. L’entrata è gratuita e possono essere visitate le due torri, il carcere della regina Giovanna, i resti della Chiesa di San Salvatore e il grande terrazzo con i cannoni spagnoli. La terrazza panoramica sa regalare davvero bellissimi scorci sulla città e sul mare, soprattutto nelle ore del tramonto.

Maschio Angioino o Castel Nuovo

Nella metà del XIII secolo Carlo I d’Angiò, dopo aver sconfitto gli Svevi, conquistò il trono del Regno di Sicilia e trasferì la capitale da Palermo a Napoli, dove ordinò la costruzione di un edificio degno di ospitare la famiglia reale.

L’origine del nome Maschio Angioino è da ricondurre quindi alla storia dell’edificio: maschio significa mastio o fortezza, mentre Angioino deriva dalla dinastia imperiale che per prima qui trasferì la corte imperiale. Il castello circondato da un ampio fossato è difeso da cinque maestose torri cilindriche e al suo interno ospita il Museo Civico di Castelnuovo.

Galleria Umberto I

Diventata uno dei simboli di Napoli, Galleria Umberto I fu costruita in tre anni tra il 1887 e 1890 secondo una struttura a croce con quattro bracci ortogonali che si incrociano al di sotto di una grande cupola. Questa cupola di ferro e vetro con i 56 metri d’altezza si rifa, non solo alla Galleria Vittorio Emanuele II di Milano ma anche alle numerose gallerie coperte parigine.

L’interno è decorato in stile liberty con richiami all’arte neo-rinascimentale, mentre il pavimento è in marmo con eleganti decorazioni. La Galleria è oggi uno dei luoghi più famosi per lo shopping dato che ospita negozi e boutique di alto livello. Il percorso per le vie dello shopping napoletano passa necessariamente dalla Galleria Umberto I. Ha 4 ingressi e il principale affaccia sul Teatro San Carlo, uno dei teatri d’opera più antichi d’Europa. Se non avete occasione di assistere a uno spettacolo, vi consiglio comunque di visitarlo.

Catacombe di San Gennaro

Situate nel sottosuolo del Rione Sanità, le Catacombe di San Gennaro sono aree cimiteriali risalenti al II secolo d.C. Quest’area della città ‘’nasconde’’ circa nove catacombe ma solo alcune sono state portate alla luce, come quelle di San Gennaro, di San Severo, di San Gaudioso e il Cimitero delle Fontanelle.

In quest’area dedicata alla sepoltura del morti fin dai tempi più antichi, nel V secolo vennero trasferite le reliquie di San Gennaro, santo patrono della città. L’entrata alle catacombe si trova presso la Basilica dell’Incoronata a Capodimonte dove si può ammirare anche un ritratto, risalente al V secolo, di San Gennaro Martire.

Museo e Real Bosco di Capodimonte

Situato in cima ad una collina che domina dall’alto la città e il golfo di Napoli, quel palazzo che un tempo era una delle residenze borboniche, oggi ospita il Museo di Capodimonte. Nel Settecento il re Carlo di Borbone decise di costruire un complesso all’interno del bosco ”Capo di Monte’’ dove poter andare a caccia e riposarsi nei momenti di relax.

In questa reggia, il re decise di ospitare la Collezione Farnese ricevuta da sua madre, a cui negli anni si aggiunsero opere acquistate o donate alla famiglia Borbone e, infine, opere dell’Ottocento e di arte contemporanea eseguite da artisti di fama internazionale. La ricca collezione farnesiana ospita opere di Raffaello, Tiziano, Masaccio, Botticelli, Andrea del Sarto e molti altri.

Esperienze Uniche a Napoli

Metro dell’Arte

Sembra impossibile da credere ma la metropolitana di Napoli è un vero e proprio museo chiamato Metro dell’Arte. Questo progetto nato negli anni Novanta vede le stazioni metropolitane accogliere più di ottocento opere, di cui 90 appartenenti ai più importanti artisti contemporanei, con l’obiettivo di rendere più accoglienti le stazioni della metro. Lungo la linea 1 e la linea 6 sono 16 le stazioni dove fermarsi ad ammirare sculture, dipinti, mosaici e reperti archeologici. La Stazione di Toledo, in particolare, per la sua straordinaria bellezza si è aggiudicata anche il premio di ‘’Stazione più bella d’Europa’’. In via Toledo ormai è d’obbligo una tappa alla fermata della metropolitana, progettata dall’architetto catalano Oscar Tusquets Blanca e considerata la più bella d’Europa.

Street Art

Da diversi anni Napoli si è distinta a livello nazionale e internazionale per i suoi murales e per la street art, che si trova ovunque, dal centro alla periferia. Tanti artisti amano questa città e hanno voluto lasciare un segno del loro passaggio nei suoi muri. Iniziando dal centro storico, uno dei murales più famosi è sicuramente quello di Jorit Agoch all’inizio di Forcella chiamato “Gennaro”, in onore del patrono della città. Spostandosi verso i Quartieri Spagnoli, quello più famoso è senz’altro il murales di Maradona realizzato per il secondo scudetto del Napoli, nel 1990.

Cimitero delle Fontanelle

Il cimitero delle Fontanelle è un posto a dir poco affascinante, e considerato che si tratta di un luogo di sepoltura, potrebbe fare un certo effetto. Questo cimitero si trova in una grande grotta dove vennero conservate le spoglie di circa 8000 persone vittime della peste del 1656 e poi di altrettante durante l’epidemia di colera del 1837. Una cinquantina di anni dopo, a fine ‘800, la grotta divenne un luogo di culto per l’adorazione dei morti. Gli adepti “adottavano” un teschio e pregavano per l’anima del defunto, seguendo un culto chiamato delle “anime pezzentelle”.

Rione Sanità

Il Rione Sanità, che si trova a sud di Capodimonte, è probabilmente il quartiere che rispecchia di più l’anima della città e dei suoi abitanti. È un quartiere difficile da catalogare, dove si trovano incredibili palazzi barocchi, mercati popolari e antiche catacombe, ed è proprio qui che nacque il grande Totò. Tra i palazzi barocchi da non perdere ci sono sicuramente il Palazzo dello Spagnuolo e il Palazzo Sanfelice. La scalinata che abbellisce il Palazzo dello Spagnuolo è veramente un capolavoro, una doppia rampa che all’epoca veniva utilizzata anche dai cavalli per portare in cima i cavalieri.

Cucina Napoletana

Il locale vuole riprodurre una tradizionale bettola napoletana ma non una bettola qualunque, una “Signora” bettola! La cucina è squisita, ovviamente abbiamo assaggiato la pizza e la pizza fritta e poi pasta e patate e la “genovese”, pasta con sugo di carne e cipolle che, da genovese, vi dico che con Genova non ha nulla a che fare.

Per una pausa veloce ci siamo fermati da Solopizza in Via Medina, dove abbiamo potuto assaggiare tantissimi gusti, dalla classica margherita napoletana, alla pizza vegetariana fino alla pizza fritta con il ripieno di ricotta, cicoli, pomodori e provola. E dopo la pizza non può mancare il vero caffè napoletano. Gianluca ci ha mostrato come si fa il vero caffè napoletano con la “macchinetta” e poi è toccato a noi metterci alla prova con la preparazione del caffè. Ci vogliono almeno 20 minuti per prepararlo e prendere il caffè insieme era l’occasione sedersi e fermarsi a parlare. E così abbiamo fatto noi.

È un locale da street food dove viene sfornata la pizza a portafoglio, una pizza più piccola che viene piegata in quattro per mangiarla mentre si passeggia. E se ti rimane voglia di qualcosa di goloso prova le graffe calde.

Momento goloso al Rione Sanità: fermatevi ad assaggiare il fiocco di neve dalla pasticceria Poppella. Si tratta di deliziose palline di pasta sofficissima ripiene di crema alla ricotta. La ricetta sembra essere super segreta e le potete assaggiare solo qui.

Tabella dei Luoghi di Interesse

Luogo di Interesse Indirizzo Costo
Centro storico Via dei Tribunali Gratis
Cappella Sansevero e Cristo Velato Via Francesco de Sanctis, 19/21 A pagamento
Galleria Umberto I Via San Carlo, 15 Gratis
Napoli Sotterranea Vico S. A pagamento

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