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Requisiti per Viaggiare in Camper all'Estero: L'Esperienza di Cinzia e Luca

Come ogni diario che si rispetti, si inizia con le presentazioni, giusto? Un minimo di educazione ci vuole anche nei resoconti di viaggio. Io mi chiamo Cinzia e ho 55 anni. Mio marito è Luca 50 anni, eterno precario tuttofare in un’Italia che non da’ certezze anche lui con 35 anni di lavoro alle spalle e tanta, tanta frustrazione. Tre anni fa abbiamo deciso di lasciare baracca e burattini, andare in Costa Rica e comprare un ostello.

I nostri figli, Tania una fumettista agli esordi nonché protagonista di rievocazioni storiche, vive ancora in Italia, mentre il figlio Dario informatico rampante al momento vive in Germania o ovunque lo porti il lavoro. Ovviamente ci avevano preso per matti per questa nostra decisione apparentemente improvvisa di cambiare vita, ma poi sono stati dalla nostra parte e ci hanno aiutato a gestire la parte informatico pubblicitaria dell’Hakuna Matata Hostel di Cahuita, il nostro gioiello!

Ma dei grandi viaggiatori come noi chi li tiene fermi a lungo? L’Ostello è ben avviato con ottimi risultati, abbiamo due fidati collaboratori che si sono offerti di affittarlo e allora perché non partire? Già camperisti in Italia, ma con il sogno di vedere il mondo intero, abbiamo deciso che a 50 lui e 55 io, è arrivato il momento di realizzarlo… per cui si parte!

La Scelta del Camper e le Prime Difficoltà

Le prime difficoltà nell’organizzazione sono state nella scelta di dove iniziare il viaggio, ma soprattutto dove acquistare un camper che avesse tutti i requisiti per affrontare un simile progetto. Alla fine dopo mesi di paziente ricerca da parte di Luca, sui vari siti di vendita dell’usato negli USA e in Europa, abbiamo trovato il nostro camper ideale in Italia su Subito.it! Lo vende un giovane veneto che dopo averlo completamente ristrutturato e attrezzato di ogni possibile accessorio, ha deciso di non usarlo.

L’acquisto è abbastanza complicato con noi in Costa Rica e lui in Italia, per cui prima mandiamo in avanscoperta Tania per controllare che caratteristiche e prezzo corrispondano all’annuncio, poi approfittando di un mio breve ritorno in patria, si compra! Lo terranno i nostri meccanici fino alla nostra partenza. Nel portarlo a casa la prima disavventura: scoppia una gomma! Apparentemente le gomme sembravano nuove, ma un lungo periodo di inutilizzo le ha rese fragili… il problema è che manca anche la chiave per svitare i bulloni, dopo un momento di panico comunque riusciamo a farcela prestare e cambiata la gomma si riparte.

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Ritornata in Costa Rica, mentre Luca si guarda praticamente ogni giorno i video che ho fatto, per mostrare anche a lui tutte le funzionalità del mezzo e mi subissa di domande alle quali non so rispondere, io paese per paese, compilo una scheda riassuntiva con documenti, visti, cose da vedere, moneta, ecc. ecc. cercando di farmi un’idea, certo ipotetica, di quanto tempo dedicare per ogni nazione. Siamo intenzionati a viaggiare sempre con il caldo, non amiamo particolarmente i paesaggi invernali, per cui un minimo di programmazione ci vuole! Inoltre siamo in contatto con numerosi viaggiatori che sono stati nostri ospiti presso l’ostello e che ci aggiornano sulle loro tappe.

Itinerario e Visti: Un Inizio Travagliato

All’inizio, anche se abbiamo comprato il camper in Europa, decidiamo di partire con il nostro viaggio dal Nord America per i seguenti motivi: la difficoltà (nonché il costo) per ottenere il “Carnet de Passage”, documento essenziale per transitare in Iran, India, ecc. con un mezzo proprio, la necessità di procurarci i visti d’ingresso per ogni nazione extraeuropea e la necessità di rimanere relativamente “vicino” all’ostello, per lo meno nei primi 2 anni in cui lo daremo in gestione. Non ultimo, impratichirci maggiormente della lingua inglese in cui siamo veramente scarsini entrambi!

Ma… per poter transitare negli Stati Uniti, ci serviva un visto di durata superiore ai 3 mesi classici permessi dall’Esta, avevamo previsto almeno un anno e mezzo. Per cui con tanta buona volontà e non poca fatica, compilo le domande assolutamente demenziali, necessarie per richiedere tale permesso e ovviamente pago la quota richiesta: 320$…e serenamente ci accingiamo al colloquio con il funzionario del consolato di Milano. In una giornata gelida, siamo stati sottoposti come tutti gli altri richiedenti ad una perquisizione maniacale. Io metto in allarme i poliziotti per essermi dimenticata di segnalare una cintura porta soldi, per un momento hanno pensato fosse una cintura esplosiva!

Finalmente giunti al top, dopo aver presentato tutte le referenze possibili con estrema noncuranza ci viene negato il visto d’ingresso con questa semplice risposta: “spiacenti ma non avete i requisiti per un permesso di tale durata”! Come un pappagallo la “gentile” signora americana risponde con questa formula a tutte le nostre allibite domande: quando potremo ripresentare la domanda? E se chiediamo un periodo più breve? Ma soprattutto: perché??? Sarà che siamo stati in Siria nel 2010?

Ergo, con grande felicità di Luca che non brillava di entusiasmo per il giro negli States, ritorniamo al nostro itinerario originale via terra! Devo dire che questo rifiuto non turba particolarmente neanche me, ad occhio e croce prima ancora di iniziare il viaggio, fra imbarco del camper, assicurazioni sanitarie e camper, voli aerei, ecc. risparmiamo circa 10.000 euro, ed inoltre iniziamo il tour dalle nazioni meno costose e più storicamente appetibili. Per cui si riparte con Carnet du Passage, visti, ecc.!

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Partenza Verso l'Est: Bulgaria e Turchia

Finalmente si parte, il cambio di itinerario dovuto al visto USA negato, ci ha costretto a perdere più di un mese e mezzo di tempo per ottenere i visti di Iran e India, ma soprattutto il Carnet de passage. Anche alcune riparazioni aggiuntive al circuito frenante del camper ci hanno creato un po’ di ansia, problemi che per fortuna sono comparsi prima della partenza e che spero siano definitivamente risolti! Per cui oggi 28 giugno 2017, con 167.525 chilometri sul contachilometri, ci avviamo verso la nostra prima tappa: Monaco di Baviera.

Per il nostro viaggio questa volta sceglieremo una strada alternativa passando dalla Svizzera, Germania e Austria. Il perché di questa scelta è dovuto al fatto che abbiamo già pagato l’autostrada svizzera (32 euro per 10 passaggi in quanto mezzo speciale), in Germania per la precisione a Monaco abita nostro figlio Dario, da cui faremo scorte alimentari in abbondanza! Le autostrade tedesche sono gratuite e ben tenute e il gasolio costa decisamente meno. Un pezzo di Austria via statale e poi Slovenia… Certo la allunghiamo un po’, ma a conti fatti a parte la gradita visita a Dario, c’è un risparmio economico notevole e poi noi non abbiamo fretta!

Nel frattempo nei tre giorni a Monaco visitiamo nuovamente il centro della città, il parco della Reggia Nymphenburg, saliamo sul campanile della chiesa di San Pietro, passiamo un pomeriggio di puro relax nel parco centrale con tuffo nelle acque gelide del canale che lo attraversa… beh, siamo sinceri, in realtà il tuffo se lo fanno marito e figli, mentre io molto saggiamente rimango a fare la guardia alle nostre borse e a quelle di tutti gli altri vicini! Ma la giornata più memorabile la trascorriamo a Landshut. Già la cittadina meriterebbe una visita per il suo spettacolare centro storico con le sue case dipinte, l’architettura particolare, le chiese e il castello posto in cima ad una roccia, però oltre a questo possiamo partecipare ad una bellissima sfilata medioevale che fra fiumi di birra, canti e balli, si snoda per circa due ore per le vie cittadine.

Oggi 3 luglio, ripartiremo per il nostro viaggio dopo aver lasciato la figlia in aeroporto per il suo ritorno in Italia. Purtroppo per un lungo periodo non riusciremo a trovarci tutti e 4 insieme nello stesso posto, per cui questi 3 giorni sono stati veramente importanti! Abbiamo scelto di evitare l’autostrada austriaca perché visto la tipologia del camper, saremmo stati costretti ad acquistare il loro telepass, un oggettino da 70 euro che visto il nostro itinerario, ci sarebbe servito solo una volta. La strada statale è un po’ lunga, ma si snoda attraverso le montagne, costeggiando paesini, castelli fiabeschi e freschi torrenti. Ci fermiamo quasi al confine presso il Camperpark Nockberge. Per prezzi veramente competitivi offre di tutto, dalla piscina ai campi da tennis. Il gestore oltre ad essere simpaticissimo parla anche un discreto italiano, il che non guasta!

Il 5 di luglio ci vede proseguire per le statali slovene, il paesaggio è sempre interessante e le strade agevoli, ma il tutto veramente molto lungo, per cui arrivati in Croazia, decidiamo di fermarci a riposare. Il giorno dopo in un unico viaggio arriviamo in Bulgaria, facendoci ancora tante ore di guida, ma abbiamo preferito non fermarci in Serbia, perché ogni volta che ci passiamo, abbiamo sempre qualche esperienza truffaldina.

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Dopo i vari passaggi in frontiera senza problemi, ci si ferma a dormire in un parcheggio per camion veramente rumoroso. Avevamo deciso di viaggiare con calma da veri nullafacenti, ma fino ad ora abbiamo tenuto i ritmi frenetici di quando andavamo in ferie, per cui stop, adesso siamo in Bulgaria, una nazione che non abbiamo mai visitato, ma solo attraversato nei nostri precedenti viaggi, per cui prendiamoci qualche giorno per scoprire questo Paese.

Prima tappa il Monastero di Riva. A 130 chilometri circa a sud di Sofia, incastonato nel verde delle montagne, questo monastero è veramente spettacolare. La chiesa di tipo ortodosso è piena di coloratissimi dipinti sia all’esterno che all’interno, che rappresentano le varie tappe della storia sacra, diavoli, santi, torture varie e miracoli, raccontano parete per parete un film religioso impressionante. L’interno in legno intarsiato e dorato con un gigantesco lampadario in oro, non è meno interessante dell’esterno. Tutto intorno le zone abitative bianche con decorazioni varie spiccano sul verde dei boschi. L’ingresso è gratuito ma purtroppo non si può pernottare nel parcheggio come avevamo sperato.

Continuiamo il nostro giro per monasteri con Bachkovo nei pressi di Plovdiv. Molto meno interessante, soprattutto la parte esterna molto semplice, anche in questo caso non si può parcheggiare all’esterno per cui ci fermiamo in una piazzola a ridosso di un torrente. Bellissimo posto, ma spazzatura ovunque, sembra essere un’abitudine bulgara, buttare l’immondizia, nel luogo in cui si crea, senza nessun problema del resto a sostare, mangiare e rilassarsi di fianco ai mucchi di schifezze. Di notte la zona si svuota, rimane solo un gruppo di 5 uomini che sbevazza di fianco al nostro camper… quando se ne vanno anche loro ci accingiamo a dormire ma la mia fantasia alimentata dalle mie letture preferite, i thriller, incomincia ad immaginare scenari sanguinari! Presto la mia ansia si trasmette a Luca ed anche se ci eravamo ripromessi di non viaggiare di notte, partiamo alla volta del parcheggio di una fortezza vista in precedenza. Bellissimo posto, tranquillo e rilassante e i ruderi della fortezza sembrano pure belli alla luce della luna piena!

Il giorno 9, prevista visita a Plodviv. Vecchia città romana dal nome di Filippopoli, un tempo meravigliosa, ora solo moderna. Ci sono molti lavori di recupero delle antiche vestigia, ma pretendere come sta scritto fuori dal teatro romano, che è “il meglio conservato del mondo”, è una vera esagerazione! La città vecchia, con case in stile ottomano e le strade che sembrano quelle di Pompei è abbastanza interessante e ben tenuta.

Prossima meta il Mar Nero. Ci arriviamo dopo aver percorso 250 chilometri in mezzo a distese infinite di campi di frumento e girasoli. In questa lunga e calda tratta diamo un passaggio a 4 ragazzi che fanno l’autostop, felicissimi dopo una lunga attesa, di essere caricati insieme. Sosta di due giorni di puro relax in un campeggio modesto sul Mar Nero ad Aheloy e dopo il sacrosanto riposo, nuova visita ad una cittadina patrimonio dell’Unesco: Nesbar. Questo paese sorge su una penisola tuffata nel mare e sarebbe veramente affascinante se non fosse completamente snaturato dai miliardi di negozietti che sorgono ovunque.

Proseguiamo il nostro viaggio verso Sinemores quasi ai confini con la Turchia e qui il mare ci appare di un azzurro abbagliante. Ci fermiamo in un campeggio che si estende per circa un chilometro sulla costa e che è ancora più modesto e mal tenuto del precedente, ma per una notte ci si può adattare, la prossima e ultima in Bulgaria, sicuramente campeggio libero!

Ultima tappa in questa nazione è Sinemorets, ed è un vero gioiello naturalistico! Qui il Mar Nero dà il meglio di se stesso, una spiaggia bianca a cavallo fra fiume e mare, un mare trasparente e pulitissimo. Anche la spiaggia è perfettamente pulita e pur essendoci parecchi bagnanti, non mostra il disordine e la sporci...

Chilometri percorsi: 2.015
Spese: 406 Euro

Tabella Riepilogativa Tappe Iniziali

Data Luogo Note Chilometri Percorsi Spese
28 Giugno 2017 Monaco di Baviera Visita a Dario, scorte alimentari - -
3 Luglio 2017 Landshut Sfilata Medioevale - -
5 Luglio 2017 Camperpark Nockberge Sosta in campeggio - -
6 Luglio 2017 Bulgaria Ingresso in Bulgaria 2.015 406 Euro

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