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Escursione al Pan di Zucchero: Un'Avventura tra le Alpi Cozie e la Sardegna

Il Pan di Zucchero è un tremila che, probabilmente proprio a causa del nome, si porta dietro la fama di essere facilmente accessibile. Eppure, nonostante il modesto dislivello, non è una cima banale, non per particolari difficoltà tecniche, ma per la complessità nell'individuare la via corretta senza imboccare una delle numerosissime varianti che conducono fuori strada in luoghi esposti e pericolosi.

Pan di Zucchero nelle Alpi Cozie

Per salire sul Pan di Zucchero bisogna raggiungere il Colle dell’Agnello, che già di per sé è una bella gita. La valle si raggiunge facilmente dal cuneese seguendo i cartelli marroni per il Colle dell’Agnello posizionati lungo la strada a partire da Saluzzo. Uno dei più alti valichi alpini transitabili in automobile, il Colle dell’Agnello, al confine tra Italia e Francia, è una graditissima eccezione.

Percorso dal Colle dell'Agnello

Noi abbiamo scelto di fermarci in un comodo parcheggio gratuito sul versante francese del Colle dell’Agnello, a circa 100 metri di quota più in basso rispetto al colle, in corrispondenza della casetta di legno con il punto informazioni del parco del Queyras. L’aera è attrezzata con tavolini nei prati retrostanti e bagni. Non ci sono servizi di carico e scarico né corrente elettrica. Si sale, con un sentiero ben segnato, dal parcheggio verso il Colle dell’Agnello.

Dopo circa 20 minuti, giunti a circa 50 metri sotto al colle, si prende un marcato sentiero a sinistra che sale facilmente verso il colle detto “Vecchio colle dell’Agnello“. Non ci sono indicazioni ma il posto è facilmente riconoscibile perché è raggiunto anche dal sentiero che sale dal Colle Vieux, ben visibile più in basso a sinistra. Da qui, seguendo la cosiddetta “via normale” al Pan di Zucchero, si esegue un traverso su pietraia che dapprima perde leggermente quota sul versante nord-occidentale della montagna, per poi risalire e, presso un grosso masso facilmente riconoscibile, prendere quota tornando indietro con una curva a gomito.

Consigli per la Salita

Attenzione: sono diverse le vie possibili di salita, tutte punteggiate da ometti e/o segni rossi. Per una salita più facile consigliamo di non effettuare deviazioni dalla via normale e di rimanere su uno dei vari sentieri tracciati dove non si presentano difficoltà particolari. Noi abbiamo modificato leggermente il percorso passando, subito sotto la cresta, per una placchetta ripida ed esposta. La si risale facilmente con l’aiuto delle mani ma può causare qualche problema ed esporre a rischi. Per il ritorno si scende per il percorso seguito in salita fino a guadagnare nuovamente il vecchio colle dell’Agnello, per poi abbandonarlo e scendere al Colle Vieux.

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Il Panorama dalla Vetta

E’ inutile che vi descriva l’enorme soddisfazione sia nostra che del piccolo bisonte per essere arrivati sulla vetta del Pan di Zucchero, a bel 3208 metri di quota. Lui si è comportato benissimo dimostrando un’ottima resistenza, mantenendo un rateo di salita pari a quello di un adulto nonostante il fatto che la quota si sia fatta un po’ sentire. Dalla vetta il panorama spazia pressoché all’infinito. A poca distanza si trova il Monviso e ci è sembrato quasi di poterlo toccare allungando una mano.

Ci troviamo, infatti, all’interno per parco geologico delle Alpi Cozie Meridionali, dove si possono vedere chiaramente gli effetti di quei grandi movimenti geologici che hanno dato, dapprima, origine al mare che riempiva il bacino padano quando l’unico continente Pangea si è separato nelle varie placche e, successivamente, hanno causato il prosciugamento del mare ed la creazione delle Alpi quando la placca africana si è scontrata con quella europea. Queste montagne, così severe e così aguzze, sono il risultato diretto degli sconvolgimenti di quel periodo e sono veramente impressionanti.

Informazioni Utili

  • Rifugio Col Agnel: Dotato di dormitori da 6-10 persone (rinnovati nel 2022) ed è aperto quasi tutto l’anno. Al momento della nostra visita a metà Ottobre 2023, il rifugio Col Agnel era chiuso.
  • Bivacco gratuito: Fuori dal rifugio Col Agnel si trova un bivacco gratuito sempre aperto.
  • Rifugio Alpini: Sul versante italiano del colle c’è un piccolo Rifugio Alpini ma l’accesso è riservato ai soci A.N.A.
  • Osservatorio astronomico del Pic de Château Renard: La montagna sopra a Saint-Veran ospita l’osservatorio astronomico del Pic de Château Renard, il più alto d’Europa a quota 2931m. Costruito nel 1974 come succursale dell’osservatorio di Parigi.

Pan di Zucchero in Sardegna

Il Pan di Zucchero è situato di fronte alla falesia di Porto Flavia, una suggestiva miniera del Novecento scolpita nella scogliera. Al tramonto, dall'insenatura che dà vita alla Spiaggia di Masua, si può contemplare lo scenario creato dalle sfumature giallo-arancio della luce solare che si irradiano sulla sagoma calcarea di questo imponente faraglione, che unitamente all'effetto dei riflessi del sole sulla superficie del mare, accrescono la maestosità di questo monumento naturale.

La Ferrata del Pan di Zucchero

Il “Sentiero dei minatori”, via ferrata sul Pan di Zucchero, si sviluppa quasi interamente in verticale lungo il vecchio sentiero che i minatori usavano per salire sull’altipiano.

Dettagli della Ferrata

Dal piazzale si accede ad un passaggio su massi di frana (stabili) che conducono ad un tetto orizzontale sempre percorribile con i cavi in totale sicurezza. In corrispondenza del tetto della grotta sinistra, la verticale termina per affacciarsi sul versante esposto ad ovest dell’isola.

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Vie di Arrampicata

  1. DIDI, da 5b a 6b, 130m
  2. L’INCUBO DI FRANCESCO, da 5c a 6a, 50m
  3. RADIO A GALENA, da 5b a 5c, 70m
  4. LA CALATA, 45m
  5. SENTIERO DEI MINATORI, via ferrata

Informazioni Utili per l'Escursione in Sardegna

  • Località di partenza: La spiaggia di Masua in provincia di Carbonia Iglesias, costa occidentale della Sardegna.
  • Avvicinamento: Dal parcheggio si scende verso la spiaggia e con un gommone (a pagamento 10 € - 20 € se si noleggia l'attrezzatura per la calata in doppia) si raggiunge il Pan di Zucchero dove inizieremo la ferrata dai pressi del gommone.
  • Ferrata: I primi metri della ferrata sono ben gradonati e facilmente arrampicabili. Saliamo in verticale a fianco dio una targhetta che ci indica "Sentiero dei Minatori" con l'ausilio anche di alcuni pioli.

Dettagli del Percorso di Ferrata

Ci spostiamo a sinistra su una bella cengia con la vista sul vicino arco naturale. Raggiungiamo uno spiazzo dove è possibile godere del panorama prima di ripartire salendo i facili balzi rocciosi ottimamente assistiti da infissi nuovi. I primi metri salgono all'interno di un anfratto roccioso rossastro per poi uscire in buona esposizione e proseguire a risalire l'enorme scoglio. La via è facile dal punto di vista tecnico e alterna tratti di sentiero attrezzato con alcuni balzi verticali dove le cambre presenti annullano le difficoltà. Si raggiunge un bel diedro da arrampicare agevolmente ora in più marcata esposizione in breve si raggiunge il libro di via. Proseguiamo sulla traccia di sentiamo fino a raggiungere il pianoro sommitale dove arbusti mediterranei coprono la roccia. Panorama stupendo dalla vetta.

Discesa

Per il rientro avremo due opzioni: percorrere a ritroso la ferrata, oppure come vi verrà indicato da chi vi trasporterà in gommone, effettuare una calata in corda doppia di 45 metri direttamente sul gommone. La calata è nel vuoto e sicuramente aggiunge un elemento interessante all'escursione. La discesa al gommone può avvenire per calata in corda doppia o a ritroso per l'itinerario di salita.

Note Importanti

Questa ferrata è unica nel suo genere. Si attacca la salita attrezzata dal pelo dell'acqua e ci si cala direttamente sul gommone. Se dal punto di vista tecnico la via non presenta difficoltà significative, dal punto di vista paesaggistico è magnifica e merita una visita e una salita senza indugi.

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