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Cosa vedere a Pesco Sannita e dintorni

Pesco Sannita, un borgo situato sulla sommità di una collina, degrada verso la valle circostante, immersa nel verde dei campi, degli uliveti e dei vigneti. Resti di epoca romana testimoniano l’antica frequentazione dell’area che fu, successivamente, feudo di diverse nobili famiglie.

Protetto dai ruderi del castello feudale, il comune è noto soprattutto per la devozione di Santa Reparata Martire, le cui spoglie sono conservate in una cassa di legno e cristallo custodita nella chiesa del S.S. Salvatore.

La vocazione agricola del territorio è favorita dalla presenza del fiume Tammaro, che rende i terreni circostanti particolarmente fertili.

Cosa vedere a Pesco Sannita

  • Il borgo medievale, con la torre normanna e i resti della cinta muraria medievale.
  • I ruderi del castello nella frazione Monteleone.
  • Percorrere la Via dell’acqua per raggiungere il fiume Tammaro e scoprire le numerose fontane in pietra del comune.
  • Il Museo della civiltà Contadina: dove è custodita una pinacoteca e una raccolta ornitologica.

Cosa gustare a Pesco Sannita

Scoprite il sapore di Paccozze e Cicategli, la tipica pasta fresca di Pesco Sannita. Raffiòlo, il biscotto pasquale a forma di ciambella.

Attrazioni nei dintorni di Pesco Sannita

San Marco dei Cavoti (10 km)

Visita a San Marco dei Cavoti, un borgo "dolcissimo" dove passeggiare tra torroni e cassatine.

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Benevento (12 km)

A Benevento, ammira l'opera d'arte contemporanea Hortus Conclusus, definita "un'opera di silente magia".

Dopo i bombardamenti del 1943, il Duomo di Benevento è stato ricostruito al posto della cattedrale antica.

Il Museo del Sannio si trova nel comune di Benevento. Il Museo è organizzato in 4 strutture (Archeologia, Medievalistica, Storia e Arte). La sezione storica nacque per raccogliere e presentare al pubblico la storia e la cultura della zona. All’interno ospita un'esposizione di documenti storici riguardanti la vita della comunità locale. Oggi sono presenti le pergamene di Falcone Beneventano, editti papali, la dichiarazione di Talleyrand. Il Museo del Sannio è nato nel 1873.

La costruzione è tematica e si divide su 4 sezioni. La sezione archeologica presenta i reperti del periodo preistorico e protostorico, di origine greca e italica.

Il Museo del Sannio di Benevento è suddiviso in 4 dipartimenti: Archeologia, Medievalistica, Arte e Storia, e raccoglie testimonianze storiche di tutte le epoche riguardanti il Beneventano.

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Il ponte Leproso è un ponte di origini romane alla periferia di Benevento. Fu costruito probabilmente dal censore Appio Claudio Cieco nel III secolo a.C., in occasione dell'apertura della via Appia.

La Chiesa del Santissimo Salvatore, si trova in via Stefano Borgi, e risale ai tempi del Medioevo. Composta da tre navate, separate da una doppia fila di antiche colonne romane di granito grigio, ha subito numerosi danni a causa di terremoti.

Il Museo Diocesano di Benevento si trova all’interno della Basilica di Benevento. L'edificio ha elementi architettonici decorativi, d’arte romanico - medievale. Il Museo venne istituito nel 1981, con lo scopo di raccogliere e presentare al pubblico un’esposizione del patrimonio ecclesiastico.

La costruzione della Rocca dei Rettori risale al 1321 su modello delle grandi costruzioni militari francesi. E' stata edificata sui resti di un'antica fortezza longobarda e sorge nel punto più elevato del centro storico di Benevento. La Rocca ospita la sezione storica del Museo del Sannio ed è conosciuta anche come Castello di Benevento o Castello di Manfredi.

Il Teatro Romano (II secolo) di Benevento è stato costruito e terminato nel 200 d.c dall'imperatore Adriano. Troveremo ben conservate la cavea e la scena del teatro. Quest'ultima veniva utilizzata per le rappresentazioni di spettacoli, teatro e danza.

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Port'Arsa è la porta d'accesso al quartiere tardo medioevale del Triggio, delimitato da cinta murarie di età longobarda. Era una delle otto porte delle mura di Benevento. Oggi è l’unica superstite, perchè le altre state demolite tra il 1865 e il 1868. Le cinte di mura portano il nome del principe Arechi il quale fece ricostruire e sistemare una parte della città.

La Torre, che svetta sull'omonima via, risale al periodo pre-romano. Quando fu creato, ebbe una funzione difensiva, che comprendeva quasi tutta la zona. Nel corso degli anni subì delle modifiche, che furono realizzate con elementi romani trovati nelle costruzioni presso la torre.

La Chiesa di Santa Sofia, risale all’VIII secolo e presenta una pianta a forma di stella. L'attuale edificio fu ricostruito dopo il terremoto del XVII secolo in stile barocco.

L'Arco di Traiano rappresenta il vertice dell’epoca romana nella città. Proviene dal secondo secolo e ha una sola arcata.

La Basilica di Maria Santissima delle Grazie è una chiesa monumentale ottocentesca, dedicata alla patrona della città, la Madonna delle Grazie, che si festeggia il 2 luglio. La Basilica, a cui vi è annessa un tempio francescano, è di ispirazione neoclassica, con pianta a croce greca.

L'Oasi Lago di Campolattaro venne creata dallo sbarramento del fiume di Tammaro. L’area comprende alcuni ambienti come il canneto, il bosco misto, gli oliveti ecc. Nel lago possiamo infatti trovare una ricca vegetazione. Non mancano però i mammiferi tra i quali possiamo menzionare la volpe, il tasso, la lepre ecc.

Buonalbergo (14 km)

Assaggia i "Cicatelli del Fortore e dell'Alto Sannio", una ricetta diventata simbolo di un territorio, nata dalla furia di una moglie tradita.

San Giorgio La Molara (15 km)

Rilassati al Lago di San Giorgio la Molara, una fresca oasi del Sannio.

Guardia Sanframondi (18 km)

Ammira il paesaggio della Falanghina del Sannio, dove si produce da generazioni un bene prezioso, il vino Falanghina. Profumi, sensazioni, colori sempre diversi in base alle stagioni.

Tocco Caudio (19 km)

Esplora il borgo fantasma di Tocco Caudio, avvolto da misteri e magia.

Cerreto Sannita (22 km)

Scopri le "Città della Ceramica" del Sannio: due borghi e una tradizione nel cuore dell'arte "cerretese".

Montefusco (22 km)

Visita Montefusco, il borgo tra i vigneti irpini, al confine tra le province di Avellino e Benevento, ricco di storia e fascino. Spettacolare il paesaggio circostante dove i vigneti dei pregiati vini irpini e sanniti si estendono.

Petruro Irpino (22 km)

Assaggia la "Pasta e fagioli in pagnotta", uno dei piatti tipici d'Irpinia, legato alla civiltà contadina. Questo piatto era solito essere consumato dai lavoratori nei campi in pausa pranzo. Leccornia rimasta intatta come allora!

Apice

Il Museo Civico di Apice è posizionato nel Castello Normanno. Si tratta di una collezione di oggetti e attrezzi quotidiani risalenti sin al periodo romano, specialmente gli elementi del ciclo produttivo. Il Castello, dalla sua architettura romana, si suppone risalga al XII secolo, anche se ha subito restauri nel corso degli anni. Si nota per la sua forma decagonale e per le mura fortificate. All'interno possiede ampi ambienti, i quali venivano usati dalle famiglie nobili del tempo e dai loro servitori. L'edificio, oggi, si usa per diverse attività culturali della zona, in quanto sede del Museo Civico della civiltà contadina, anche se, attualmente, è in fase di restauro.

Museo della Civiltà Contadina nell' Area del Fortore

Il Museo della Civiltà Contadina nell' Area del Fortore venne costruito nel 1984. E' suddiviso in venti sezioni che espongono circa 3000 oggetti che sono stati raccolti da C. Nardi.

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