Il Piccione Viaggiatore: Eroe Silenzioso
Nelle guerre mondiali, specialmente durante la prima, si fece ampio uso di "piccioni da guerra", con cui i soldati potevano comunicare con la base.
I piccioni venivano portati in battaglia, e quando c'era bisogno di mandare un messaggio, questo gli veniva legato alla zampa.
Il piccione, se liberato, per istinto tornava alla base, dove aveva la sua casa.
Cher Ami: Un Eroe della Prima Guerra Mondiale
Per i bambini delle scuola americane degli anni ’20 e ’30, il Piccione Cher Ami era tanto famosa da offuscare la fama degli eroi in carne ed ossa della Prima Guerra Mondiale.
Cher Ami era un piccione viaggiatore che era stato donato da alcuni colombofili Inglesi per essere utilizza da parte dell’Army Signal Corps degli Stati Uniti in Francia, che venne successivamente addestrato dai “pigeoneers” statunitensi.
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Cher Ami contribuì in modo decisivo a salvare la 77° Divisione durante la battaglia delle Argonne, combattuta nell’Ottobre del 1918.
Il 3 Ottobre il Maggiore Charles White Whittlesey e il suo battaglione rimasero intrappolati in una depressione su un fianco della collina dietro le linee nemiche, restando senza cibo né munizioni.
I 500 soldati statunitensi subirono 2 giorni di fuoco sia da parte tedesca sia da parte degli alleati, che uccisero oltre 300 uomini.
Ai 194 soldati rimasti non rimaneva che la speranza di riuscire a comunicare con i propri alleati, in modo da far smettere il fuoco amico.
Whittlesey spedì allora un primo piccione viaggiatore con il messaggio “Many wounded. We cannot evacuate - Molti feriti, non possiamo evacuare“, ma l’animale fu ucciso dal fuoco tedesco.
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Fu spedito allora un secondo piccione con il messaggio “Men are suffering. Can support be sent? - Gli uomini stanno soffrendo. Potete spedire supporto?“, ma anche questo fu ucciso da un colpo tedesco.
L’ultimo piccione che portavano gli statunitensi era Cher Ami, cui venne attaccato alla gamba sinistra il messaggio:“We are along the road parallel to 276.4. Our own artillery is dropping a barrage directly on us. For heaven’s sake, stop it. - Siamo lungo la strada parallela alla 276.4 (coordinate). La nostra artiglieria sta facendo uno sbarramento direttamente su di noi. Per l’amor di Dio, Fermatelo“.
Il piccolo uccello, che si scoprì in seguito essere di sesso femminile, si alzò in volo ma venne colpito dal fuoco tedesco.
Incredibilmente riuscì a riprendersi, nonostante una zampa praticamente staccata e un occhio cieco, e si rialzò in volo.
Percorse i 40 chilometri che la separavano dal campo base in soli 25 minuti, contribuendo in modo decisivo a salvare le vite dei 194 uomini rimasti intrappolati.
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Quando atterrò consegnò il prezioso messaggio, ed i medici tentarono di salvarle la vita.
Cher Ami era stata infatti ferita in modo mortale, con la gamba destra appesa solo per un tendine, l’occhio destro completamente accecato e una scheggia di proiettile che le aveva trapassato il petto.
Non riuscendo a salvarle la gamba, i medici le scolpirono una piccola protesi in legno.
Cher Ami divenne l’eroe ufficiale della 77° Divisione Fanteria, e tornò in patria insieme al Generale John J. Pershing.
Negli Stati Uniti fu decorata con la Oak Leaf Cluster, mentre la Francia la decorò con la Croix de guerre per i 12 messaggi consegnati durante la battaglia di Verdun.
Morì l’anno seguente, il 13 Giugno del 1919, a causa della gravità delle ferite riportate.
Fu impagliata e riposa al Museo Nazionale di Storia Americana a Washington.
Viene sempre inclusa nelle varie liste degli animali più eroici di tutti i tempi e fa parte dei 10 piccioni più veloci di sempre nella classifica stilata dall’Associazione Americana dei Piccioni da Corsa.
G.I. Joe: Eroe della Seconda Guerra Mondiale
G.I. Joe divenne famoso in quanto durante la Campagna d'Italia della Seconda guerra mondiale salvò la vita degli abitanti di un villaggio del sud dell'Italia e dei soldati della divisione britannica che lo aveva occupato: il 18 ottobre 1943 una divisione aerea statunitense aveva avuto l'incarico di bombardare il borgo di Calvi Vecchia, frazione di Calvi Risorta in Campania, dove si trovava una postazione tedesca, senza sapere che la 56th (London) Infantry Division dell'esercito britannico lo aveva appena occupato.
Sapendo dell'attacco imminente e non riuscendo a comunicare via radio i soldati britannici affidarono un messaggio a G.I.
Per tale impresa nell'agosto 1946 durante una cerimonia tenuta alla Torre di Londra, G.I. Joe ricevette la Dickin Medal, la più alta onorificenza militare britannica concessa ad animali, con la motivazione di aver compiuto il più notevole volo di un piccione viaggiatore del United States Army durante il corso della Seconda guerra mondiale.
Dopo la fine della guerra G.I. Joe fu alloggiato insieme ad altre due dozzine di piccioni eroici nel Pigeon Center dell'esercito statunitense a Fort Monmouth in New Jersey.
Il Colombaccio: Un "Piccione" Infrange le Regole
È successo in Germania, e l'animale, che tutti hanno definito piccione, in realtà è un colombaccio, riconoscibile dalla macchia bianca sotto sul collo.
Il colombaccio è lungo dai 40 ai 42 cm, quindi è più grande del piccione.
La sua apertura alare va dai 75 agli 80 cm e può pesare dai 460 ai 570 grammi.
Lo spazio vitale dei colombacci sono le foreste di tutti i tipi, ma anche i giardini e i parchi cittadini.
Il volo è veloce, diretto e soprattutto consente al colombaccio di cambiare senza esitazione direzione e di fuggire repentinamente in caso di necessità.
Si sposta in stormi numerosi alla ricerca di cibo: semi, bacche, pomi, radici e talvolta piccoli invertebrati.
L'episodio è avvenuto a Bocholt, una cittadina tedesca di 70.000 abitanti nella Renania occidentale.
L'Addestramento e le Capacità del Piccione Viaggiatore
Se non possiedi un piccione viaggiatore e/o da competizione (se ne hai uno costoso per esempio), puoi farlo volare per vederlo ritornare.
Puoi allora prendere l’uccello e portarlo in un posto a chilometri di distanza.
Vai a nord, sud, est e ovest, così imparerà a tornare da tutte le direzioni.
Ripeti questa operazione un paio di volte e dopo inizia ad allontanarti sempre di più.
Comincia spostandoti a un chilometro da casa per poi aumentare di volta in volta.
I piccioni viaggiatori riescono a tornare da distanze notevoli, anche da 80 km, anche se alcuni uccelli con doti straordinarie sono capaci di ritornare da distanze più grandi.
Lasciare volare il tuo piccione troppo presto significherà farlo volare via per non vederlo tornare mai più.
I piccioni viaggiatori anziani o con più esperienza potrebbero non essere adatti a questo addestramento.
Potrebbero essere già stati addestrati per tornare a un altro sottotetto.
La Genetica del Colore del Piumaggio nei Piccioni Viaggiatori
Gli uccelli e gli altri vertebrati mostrano una variazione sorprendente nel pattern di pigmentazione, ma i geni che controllano questa diversità rimangono in gran parte sconosciuti.
I piccioni viaggiatori (Columba livia) sono fondamentalmente uno dei quattro fenotipi di pattern di colore, in ordine decrescente di melanismo: T-check, checker, bar (ancestrale), o barless.
Utilizzando scansioni di tutto il genoma, abbiamo identificato il NDP come un gene candidato per questa variazione.
Le differenze di espressione allele-specifiche di NDP indicano una divergenza cis-regolatoria tra alleli ancestrali e melanici.
Confronti di sequenza suggeriscono che gli alleli derivati hanno avuto origine nel piccione maculato (Columba guinea), fornendo un sorprendente esempio di introgressione.
Al contrario, i piccioni viaggiatori senza barra hanno una maggiore incidenza di difetti della vista e, come le famiglie umane con cecità ereditaria, portano mutazioni del codice di partenza in NDP.
I vertebrati hanno sviluppato una vasta gamma di colori e modelli di colore epidermici, spesso in risposta alla selezione naturale, sessuale e artificiale.
Numerosi studi hanno identificato geni chiave che determinano la variazione dei tipi di pigmenti prodotti dai melanociti.
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